Oggi consideriamo Michael Jackson il più grande divulgatore moderno di cultura birraria. Le sue intuizioni sono state grandiose e oggi tutto lo scibile inerente a questo argomento deriva quasi completamente dai suoi studi e dai suoi lavori. Se oggi parliamo di “stile birrario” e raccontiamo le varie tipologie con un approccio “etnografico”, è grazie a lui. In passato però ci sono state altre interessanti pubblicazioni che hanno cercato di mettere ordine nell’immensa varietà delle specialità brassicole del mondo, pur senza raggiungere le vette divulgative di Jackson. In particolare per la birra belga fondamentale (e spesso citato) è il Trattato completo della fabbricazione delle birre di G. Lacambre – in realtà il titolo completo è molto più lungo – uno scienziato francese residente in Belgio che lavorò come consulente per la Brasserie La Vignette, apportando numerose innovazioni. Nell’opera, pubblicata nel 1851, descrive molti stili fiamminghi e valloni oggi andati scomparsi o trasformatisi in “moderne” tipologie. Un tuffo in queste epoche remote è sempre interessante per capire come è evoluta la nostra bevanda nel tempo.
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