Dopo nove edizioni dovreste ormai conoscere a memoria la Settimana della Birra Artigianale, la grande celebrazione della nostra bevanda che Cronache di Birra organizza dall’ormai lontano 2011. La manifestazione tornerà in tutta Italia da lunedì 2 a domenica 8 marzo e come sempre sarà accompagnata dalla consueta moltitudine di iniziative a tema. I protagonisti saranno infatti centinaia di soggetti che quotidianamente lavorano con la nostra amata bevanda: non solo birrifici, pub e beershop, ma anche ristoranti, pizzerie, associazioni, enoteche e bistrot che strizzano l’occhio alla birra artigianale. Facile (ma mai banale) immaginare che il risultato di un simile coinvolgimento saranno sette giorni di straordinario fermento, durante i quali si susseguiranno tantissimi eventi e promozioni da Nord a Sud. Da sempre l’obiettivo della Settimana della Birra Artigianale è di supportare l’ambiente con un’iniziativa organica, capace di promuovere il settore nei confronti del grande pubblico.
Dai danni per il terremoto alla vittoria a Birraio dell’anno: la rinascita di MC-77
Il mondo della birra è affascinante perché spesso racconta belle storie personali. In queste ore sta andando in scena una delle più belle in assoluto: quella di Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani, fondatori del birrificio MC-77 e freschissimi vincitori dell’edizione 2019 di Birraio dell’anno. Come forse saprete questo concorso indetto da Fermento Birra è una sorta di Pallone d’oro dell’ambiente e incorona il miglior produttore sulla base dei giudizi di esperti e operatori del settore. Naturalmente per Matteo e Cecilia si tratta di un importantissimo riconoscimento al lavoro compiuto in questi anni, un premio a uno splendido percorso di crescita durante il quale non sono mancati gli ostacoli e i momenti difficili. Che i due però sono riusciti a superare con la caparbietà e l’umiltà che li hanno sempre contraddistinti, oltre all’amore sconfinato per il proprio lavoro. Non è un caso che il risultato di Firenze abbia messo tutti d’accordo: è la consacrazione di Matteo e Cecilia sia come birrai, sia come persone.
Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani (MC-77) trionfano a Birraio dell’anno, Bonavena oro tra gli “emergenti”
Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del birrificio MC-77 sono i trionfatori dell’edizione 2019 di Birraio dell’anno, il riconoscimento istituito da Fermento Birra che ogni anno incorona il miglior produttore italiano secondo le preferenze degli esperti del settore. Si tratta di una grande conferma per un produttore che abbiamo imparato ad apprezzare per la qualità delle sue creazioni e la capacità di confrontarsi con tipologie molto diverse tra loro. Le restanti posizioni di vertice della graduatoria finale sono state occupate nell’ordine da Giovanni Faenza di Ritual Lab, Marco Raffaeli di Mukkeller, Conor Gallagher-Deeks di Hilltop e Marco Sabatti di Porta Bruciata.
Il birrificio Doppio Malto vende 2 impianti nuovi e mai utilizzati
Il birrificio Doppio Malto di Erba vende i seguenti impianti, nuovi, collaudati, mai utilizzati.
Per info contattare Simone:
- Tel: 3371599878
- Mail: produzione@doppiomalto.com
Impianto 1:
- Sala cottura modello ECOBREWTECH 5 hl due tini con ammostamento automatico. Finitura esterna rame. Completa di scambiatore di calore e serbatoio accumulo acqua fredda e calda.
- N° due fermentatori troncoconici 5hl
- N° due fermentatori troncoconici 10 hl
- Generatore vapore elettrico
- Impianto glicole
- Mulino
Possibilità di visionare l’impianto a Dormelletto
PREZZO 80.000 EURO
Impianto 2:
- Sala cottura modello LAINOX 5 hl due tini con ammostamento automatico. Finitura esterna rame. Completa di scambiatore di calore e serbatoio accumulo acqua fredda e calda. Impianto dotato di fasce riscaldanti elettriche direttamente installate sui serbatoi. Non necessita di generatore di vapore.
- N° due fermentatori troncoconici 5hl
- Impianto glicole
- Facilmente installabile in locale 6 x 7 m.
Possibilità di visionare l’impianto a Marcon
PREZZO 60.000 EURO
Le tendenze di un decennio di birra artigianale in Italia – Parte prima
Con la fine del 2019 si è concluso un intero decennio di birra artigianale, sebbene alcuni ritengano che anche il 2020 sia da considerare parte di esso. Questa non è la sede per certe digressioni, anche perché ci piace pensare che da alcune settimane siano cominciati gli anni ’20 del secolo corrente. Precisato questo, viene facile gettare l’occhio alle spalle e ripercorrere un intero decennio di birra artigianale in Italia, che personalmente ho avuto la fortuna di raccontare con scadenza praticamente quotidiana. Nel nostro paese il fenomeno è molto giovane e non poggia su una tradizione brassicola come in altre realtà: vien da sé che i 10 anni appena conclusi sono stati i più importanti per l’evoluzione del settore nazionale. Così l’idea è di ripercorrere questi due lustri andando a raccontare le tendenze che hanno caratterizzato la fantastica cavalcata della birra artigianale in Italia. L’articolo è necessariamente diviso in due parti: oggi ci occupiamo del quinquennio 2010-2014, nei prossimi giorni di quello 2015-2019.
Nuove birre da Lambrate, Brewfist, Eremo, Alder, Vento Forte e Yblon
Tra le possibili tendenze che abbiamo ipotizzato nel corso del 2020 c’è la crescita delle Pastry Stout italiane, tipologia con la quale alcuni birrifici nazionali hanno iniziato a confrontarsi nei mesi passati. Alla lista va ora aggiunta la Festa Nuda (9%) del Birrificio Lambrate, creata in collaborazione con il produttore irlandese The White Hag. Nonostante sia definita “birra dessert”, la ricetta non prevede l’impiego di particolari adjuncts se non chicchi di caffè peruviano Chingama provenienti da una torrefazione artigianale. Prima però la Festa Nuda riposa per quattro mesi in botti di whisky irlandese, arricchendosi ovviamente di ulteriori livelli aromatici. Oltre a note riconducibili al caffè e al distillato, l’ultima creazione di Lambrate si contraddistingue per sfumature di vaniglia, caramello, zucchero candito e prugne mature. Ne ho una lattina a casa e l’aprirò a breve, voi invece l’avete già assaggiata?
Valencia e la birra artigianale: dove e cosa ho bevuto
Valencia è una città del sud est della Spagna, facilmente raggiungibile dall’Italia in quanto collegata con gli aeroporti di ben 13 città italiane. Per questa ragione è facile definirla “a portata di mano”, quindi adattissima per girovagare a caccia di cervecerías artesanales (birrifici artigianali) e gustare le deliziose tapas, proposte in qualunque bar. Noi siamo andati a scoprirla durante le recenti vacanze di Natale, con l’obiettivo di regalarci una pausa dall’inverno e goderci il clima mite che offre (massime intorno ai 23° C). È una città elegante e pulita, stimolante culturalmente, con un panorama gastronomico e birrario molto interessante. La birra onnipresente in ogni locale della città è la Turia, una Märzen prodotta industrialmente dal gruppo Damm, ma con questo breve articolo vorrei mostrarvi come sia semplice trovare buona birra artigianale praticamente a ogni angolo.
Chi sarà il birraio emergente di Birraio dell’anno 2019? I 5 finalisti
Domenica prossima saranno svelati a Firenze i risultati di Birraio dell’anno, una sorta di Pallone d’oro della birra che ogni anno incorona il migliore professionista del settore. Il concorso è molto appassionante, ma personalmente ritengo ancora più interessante il premio speciale dedicato ai “giovani emergenti”. Se infatti i venti nomi che si contendono la vittoria principale sono pressoché gli stessi a ogni edizione (pur con qualche comprensibile variazione), il contest Birraio emergente porta alla ribalta produttori giovani e meno conosciuti, che spesso rappresentano progetti innovativi e molto peculiari. Così, seguendo ormai una tradizione consolidata, oggi vi presento i profili dei cinque birrai deputati alla vittoria finale. Forse non li conoscete tutti nel dettaglio, quindi l’occasione è perfetta per presentare dei produttori che potrebbero imporsi a livello nazionale nei prossimi anni. Voi chi avreste inserito sul podio?
Brewpub Trulla vende impianto, attrezzature e accessori
Attenzione: l’annuncio non è più valido.
Brewpub Trulla (Nuoro) vende, per passaggio a nuovo, impianto produttivo, attrezzature birrificio artigianale e accessori:
- sala cottura toscana inox TIXelettrica (anno 2014). a due tini 2,5 hl, con plc per inserimento ricette e eventuale controllo automatico mash e bollitura
- fermentatore combitank da 600litri
- combitank d 300 litri
- 2 fermentatori non isobarici da 600 lt
- tino priming con miscelatore da 600 lt
- gruppo frigo marca Winbeer predisposto fino a 5 ferrmentatori
- tino boiler da 400 litri
- mulino da 250kg/ora marca engl machinen
Attrezzatura molto adatta per attività di brewpub.
Info e prezzi in privato
Pezzi vendibili anche singolarmente
Tel 3495685985 Antoni – Email: corrainesas@gmail.com.