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Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...

Birrificio vende intero impianto produttivo in blocco o separatamente

Birrificio artigianale vende l’intero impianto produttivo anno 2019, costituito...
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Leoni da tastiera, professoroni e prime donne nei forum per homebrewer

Quando si inizia a fare birra in casa e si è alla ricerca di informazioni, una delle imprese più difficili è valutare l’attendibilità dei contenuti che il web ci propone. Sui libri viene solitamente fatto un minimo di filtro a monte, anche se alcuni possono essere datati e altri meno accurati, ma sulle informazioni reperibili in rete regna la legge della giungla. Chiunque può dire qualsiasi cosa, in ogni momento: se questo è un bene dal punto di vista della libertà di espressione, non lo è affatto da quello dell’acquisizione della conoscenza. È sufficiente fare una ricerca sui travasi del mosto da un fermentatore all’altro, ad esempio, per scoprire decine di pareri profondamente diversi tra loro, sostenuti dalle diverse fazioni con l’accoramento tipico del tifo da stadio. Come si fa a valutare se stiamo leggendo contenuti affidabili o deliri di un pazzo scellerato? Non è impresa facile. Sui blog si può rimediare facendo qualche ricerca sull’autore: se la fonte è autorevole, in genere si trovano informazioni sul suo conto, più o meno certificate. Ma districarsi tra i nomignoli nei vari interventi dei forum (mastro_birraio_67, trappista_89, monaco2034, josef_groll, burtonize-me e via discorrendo) non è impresa facile.

Il birrificio Leder vende un’etichettatrice semiautomatica

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Vendesi etichettatrice semiautomatica RLECO con timbratore a tampone, modello EKO 10. Acquistata nel 2015.

Prezzo: € 2000,00 + IVA.

Per informazioni e contatti potete scrivere all’indirizzo [email protected].

Nuove birre da Alder, Mukkeller, La Buttiga + Retorto, Eremo e Conte Gelo

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Nel trionfo di Session IPA, Berliner Weisse alla frutta e altre tipologie moderne prodotte appositamente per i mesi caldi, è finito nel dimenticatoio uno stile tradizionale che si adatta stupendamente alla giornate estive: quello inglese delle Golden Ale. Per fortuna a rinfrescarci la memoria è arrivato il birrificio Alder (sito web), che qualche giorno fa ha annunciato la sua nuova Summer Job (5%), una Pale Ale al confine tra la scuola britannica e quella americana. La ricetta infatti prevede solo malto inglese e lievito di origine anglosassone, ma la luppolatura è invece realizzata con varietà statunitensi: Willamette (con caratteristiche “british”, essendo derivato dal Fuggle), Cascade (coltivato però nel Regno Unito) e Chinook. Come affermato su Facebook, la Summer Job è un omaggio alle pinte bevute dal birraio Marco Valeriani in un pub di Swanage, comune della contea inglese del Dorset. Quale birra lo avrà ispirato in particolare? Sperando in un gioco di parole con il nome, io punto sulla Proper Job di St. Austell, che tra i tanti premi ottenuti nel tempo nel 2011 si aggiudicò quello di migliore Golden Ale in bottiglia secondo il Camra.

Diplomato alla Dieffe cerca impiego in un birrificio italiano

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Salve, sono un 27enne diplomato alla DIEFFE di Padova e sono alla ricerca di un impiego a lungo termine in un birrificio, possibilmente in Lombardia, ma anche in altre regioni se ci fossero le condizioni giuste. Ho solo esperienza come homebrewer ma sono pronto ad imparare e mettermi in gioco.

Se interessati contattare su whatsapp al numero 3332457927 o all’indirizzo mail [email protected]

Grazie per la gentile attenzione e buona giornata.

Birra e nuovi stili di consumo: uno studio sul presente e il futuro del settore

Negli scorsi giorni sono stati pubblicati i risultati di una ricerca promossa dall’Associazione Le Donne della Birra e finalizzata ad analizzare i comportamenti dei bevitori di birra artigianale durante il lockdown. Lo studio ha puntato a verificare il modo in cui l’emergenza sanitaria ha cambiato i consumi degli appassionati italiani e se le forme di acquisto che sono emerse nelle scorse settimane tenderanno a rimanere stabili anche in futuro. I risultati sono stati elaborati sulla base di 650 interviste raccolte online tra il 23 aprile e l’11 maggio e rivolte a un panel di consumatori “esigenti” di birra (tra cui diversi professionisti del settore). Ne è scaturito un documento conciso ma pieno di informazioni interessanti, che vale la pena presentare anche su Cronache di Birra.

Coronavirus, movida e alcolici: benvenuti nel macabro gioco di stampa e istituzioni

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I pub e le birrerie, insieme ai ristoranti e agli altri locali del settore, rientrano tra le attività più colpite dall’emergenza sanitaria. Sono stati i primi a chiudere e tra gli ultimi ad aprire, affrontando un’interruzione prolungata che è stata solo parzialmente mitigata con i servizi di consegna a domicilio. Ora che finalmente cominciava a vedersi la luce in fondo al tunnel, grazie alle riaperture che hanno segnato il ritorno a una parvenza di normalità, siamo costretti ad affrontare un altro grave problema, che rischia di arrecare persino più danni di quelli portati dal coronavirus: l’incapacità delle istituzioni e l’ignoranza dell’opinione pubblica. Da qualche giorno il nuovo nemico è la “movida”, la vita notturna (ma poi quanto notturna?) che crea assembramenti incontrollati di giovani interessati soltanto a “sballarsi” – per usare un altro vocabolo caro alle testate giornalistiche nostrane. Gli effetti di questa caccia alla streghe già si stanno facendo sentire, grazie anche al supporto di molta stampa superficiale, a cui evidentemente non è bastato gestire l’informazione in maniera pressoché vergognosa durante tutte le fasi dell’emergenza in corso.

Nuove birre da Crak, Birrificio Italiano + Railroad, Carrobiolo, Babylon e Bossum

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Oggi apriamo la nostra consueta carrellata sulle nuove birre italiane con il birrificio Crak, nome spesso presente in panoramiche del genere. Le novità del produttore veneto sono due: Farm After Sauna e Soul Hernandez. La Farm After Sauna (4,6%) è l’ulteriore evoluzione della After Sauna, una Pils lanciata a fine 2018 in collaborazione con i norvegesi di Sleeping Village che già era stata reinterpretata in chiave Rauch. Questa incarnazione, invece, è una Helles realizzata con l’orzo dell’azienda agricola di Crak e farro e avena italiani, che si contraddistingue per la fragranza dei cereali e note floreali e speziate dei luppoli tedeschi. La Soul Hernandez (6%) è invece una Stout aromatizzata con cacao e caffè, che riprende una delle prime ricette di Crak (quella della Soul Stout). Come da copione, c’è alle spalle un bel lavoro sugli ingredienti speciali: il caffè (varietà arabica) arriva dall’azienda agricola Hernandez del Camerun ed è stato tostato dal Microtorrefazione Caffettin; il cacao invece arriva dall’Olanda ed è stato selezionato dalla Chocolate Academy di Milano. Maggiori dettagli sulle due birre sono disponibili sul sito di Crak.

Birrificio cerca fermentatori isobarici e altre attrezzature

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Valutiamo proposte per l’acquisto di attrezzature usate isobariche per sala cotte e fermentazione.

Tra le altre saremmo particolarmente interessati all’acquisto di fermentatori troncoconici isobarici da 5/10 hl.

Per contatti chiamare 3280638277

Mail: [email protected].

Kvass ed economia circolare: le birre al pane dei birrifici italiani

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In un articolo risalente a una decina di giorni fa abbiamo vagato in alcuni paesi dell’Europa orientale e nei secoli di storia del Kvass. Oggi proseguiamo il nostro viaggio nel mondo della panificazione brassicola, nelle cosiddette bread ale, e andiamo a conoscere alcune delle realtà italiane che si sono cimentate negli anni nella produzione di birra con il pane come ingrediente. In tutti i casi sono creazioni molto particolari, spesso brassate con l’intento di ridurre gli sprechi e di realizzare una sorta di economia circolare.

Vendesi impianto di produzione con sala cottura da 2,5 hl

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Vendesi impianto di produzione, ancora in funzione, di Easybrau-Impiantinox così composto:

  • sala cottura (2,5 HL) con riscaldamento a vapore, a due tini + serbatoio acqua calda, con predisposizione per doppia cotta;
  • linee lavaggio + ossigenazione mosto interamente in inox;
  • generatore di vapore Mazzi AB50 appena revisionato e rimesso a nuovo;
  • sistema trattamento chimico caldaia;
  • canna fumaria 12m in inox;
  • impianto refrigerazione a banco ghiaccio.

L’impianto è ancora in funzione ed è visibile in Lombardia.

Per maggiori informazioni contattare via e-mail: [email protected].

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