Archiviato ampiamente il periodo delle festività natalizie è giunto il momento di riprendere anche le classiche panoramiche del venerdì dedicate ai prossimi eventi birrari. Non che le iniziative siano tantissime – d’altro canto molti di noi sono ancora alle prese con i postumi dei bagordi passati – tuttavia non mancano gli appuntamenti degni di nota. Il più importante è chiaramente quello con Birraio dell’anno a metà mese, quando saranno incoronati i migliori produttori d’Italia all’interno di un festival di grande spessore. Nello stesso weekend, e più precisamente domenica 19, si terrà vicino Mantova la versione invernale della Festa del Luppolo, storica iniziativa promossa dal Circolo del Luppolo. Se però la vostra sete è impellente, sappiate che oggi comincia a Sestri Levante la seconda edizione di Winter Critical Beer con una bella selezione di birrifici italiani. Buon fine settimana a tutti!
Nuove birre da Alder, Bonavena + Brasseria della Fonte, Altotevere e altri
Concluse le feste natalizie i nostri birrifici sono subito ripartiti alla carica annunciando diverse birre inedite. Da questo punto di vista il 2020 si è aperto sulla stessa falsariga del 2019, se non addirittura oltre: facile allora immaginare che le novità arriveranno con frequenza costante durante i prossimi mesi. Apriamo la panoramica di oggi con l’ultima creazione di Marco Valeriani e del suo birrificio Alder (sito web), battezzata Windmill (7,5%). È identificata con l’appellativo Farmhouse IPA, una definizione che la pone a cavallo tra stili diversi. La chiave è nel lievito, poiché è stato impiegato un mix di ceppi diversi: possiamo ipotizzare da un lato un lievito neutro, dall’altro uno riconducibile alle Saison, se non addirittura un Kveik. A ogni modo non è prevista acidità – non è una Sour IPA per intenderci – mentre la base è solo malto Pils e i luppoli impiegati sono Citra, Chinook e Mosaic. Secca, speziata e fruttata, la Windmill è disponibile presso la taproom di Seregno (MB) e in altri locali italiani.
Riprendiamo a parlare di birra: un aggiornamento su quanto è accaduto di recente
Ieri si è chiuso il lungo periodo delle vacanze natalizie, dalle quali presumibilmente siamo tornati tutti con qualche chilo in più e diversi litri di birra ingurgitata. Per riprendere gradualmente il ritmo, oggi riassumiamo quanto avvenuto negli ultimi giorni nel “network” Cronache di Birra. Quindi non solo le notizie e gli articoli pubblicati recentemente sul sito, ma anche gli ultimi aggiornamenti dell’app Whatabeer, le primizie relative alla Settimana della Birra Artigianale e l’ultimo invio della newsletter Al Bancone. Devo ammettere che da piccolo blog personale negli anni Cronache di Birra è cresciuto tantissimo, arricchendosi di tante iniziative collaterali, piccole e grandi. Oggi è una sorta di piccola costellazione che richiede molto impegno, ma che spero sia utile per contribuire alla diffusione della cultura birraria in Italia. Ma bando alle ciance e partiamo con gli aggiornamenti…
Vendesi impianto a 2 tini da 15 ettolitri
Vendesi impianto produttivo BrewTech a 2 tini da 15HL, con potenzialità lavorativa annua di 750HL e potenzialità massima di stoccaggio di 60HL.
Richiesta € 115.000
Per maggiori informazioni, scrivere a brewtech15HL@gmail.com.
Nuove birre da Crak, Birrificio dell’Aspide, Almond, Losa e altri
Difficile non cominciare il nuovo anno a ritmo rallentato, soprattutto se i giorni festivi continuano a dominare numericamente su quelli lavorativi. Allora per riprendere il ritmo gradualmente iniziamo il 2020 con una panoramica delle nuove birre italiane annunciate recentemente dai nostri birrifici: un articolo che con una valida metafora – ma non me ne vogliano i nomi coinvolti! – possiamo considerare assimilabile alle classiche ricette con gli avanzi di questi giorni 🙂 . E come non partire allora dalla 2020 (8%), una DDH IPA con cui il birrificio Crak (sito web) ha voluto omaggiare il nuovo anno che sarà sicuramente ricco di novità per l’azienda veneta. Il luppolo è ovviamente grande protagonista, nello specifico nelle varietà Citra e Nelson Sauvin: un’accoppiata sulla direttrice America – Nuova Zelanda dalla grande forza aromatica. La particolarità è che la 2020 è disponibile solo in confezioni di 4 lattine, due per ogni cifra che compone l’anno appena iniziato.
Che 2020 birrario sarà – Il Nostradamus della birra
Ed anche quest’anno è arrivato il momento del concorso birrario più importante e atteso d’Italia: il Nostradamus della birra! Negli scorsi giorni abbiamo visto come dodici mesi fa Monica Di Loxley sia stata più brava di tutti nel pronosticare gli eventi che avrebbero caratterizzato il 2019 birrario. Ora quindi bisogna lanciarsi nei pronostici per il 2020, dividendoli come sempre nelle quattro categorie del concorso: tendenze del mercato italiano, tendenze del mercato internazionale, birrifici italiani in evidenza e sfera di cristallo, cioè lo spazio dedicato alle ipotesi più fantasiose. Poi tra un anno valuteremo chi sarà stato più lucido nel prevedere l’anno alle porte e incoroneremo il nuovo Nostradamus della birra. Allora partiamo con le mie profezie, ma ricordatevi sempre di non utilizzare eventuali informazioni di corridoio che potreste possedere in qualità di operatori del settore (o anche come semplici appassionati).
Homebrewing in Italia: i principali trend del 2019
Ci provo anche quest’anno. Dopo qualche riflessione ho isolato quelli che per me sono stati i trend più in evidenza durante questo anno di homebrewing. Non sono certamente gli unici, forse in alcuni casi nemmeno i più evidenti, ma in qualche modo segnano dei punti di svolta nel movimento, o confermano delle evoluzioni che si sono fatte strada nel tempo. Torniamo a parlare di isobarico, che probabilmente rappresenta la vera rivoluzione che sta contagiando il mondo dei produttori casalinghi. Impostazione estrema per alcuni, necessaria per altri, divide tra fervidi sostenitori e detrattori convinti. Il movimento sta crescendo a ritmi sostenuti; i fornitori si stanno evolvendo supportati dalla crescita, spinti da homebrewer sempre più esigenti e preparati. Emergono nuove figure di riferimento, spesso focalizzate su ambiti specifici, dando voce ad approcci vari e poliedrici. E dalla diversità, dalla pluralità di voci e di visioni, nasce l’innovazione e la conoscenza. Bene così. Ma veniamo ai nostri trend.
Che 2019 birrario è stato – I risultati
Ormai mancano una decina di giorni alla fine dell’anno ed è dunque arrivato il momento di assegnare il più importante riconoscimento italiano del settore: il premo Nostradamus birrario di Cronache di Birra, che incorona il miglior profeta tra i lettori del sito. Circa un anno fa, infatti, ci lasciammo con alcune ipotesi su quanto sarebbe accaduto nell’ambiente nel corso del 2019, sia nel mercato italiano che in quello straniero. Come sempre introdussi i quattro argomenti del concorso e lanciai le mie previsioni, poi lasciai spazio alle vostre nei commenti. Ora è arrivato il momento di riprendere le congetture di sei mesi fa e valutare chi tra voi si è avvicinato di più alla realtà dei fatti. Ricordo che le ultime due edizioni del premio hanno visto trionfare Silvio Belli, che è un aficionado del concorso. Riuscirà a mettere a segno una storica tripletta? Oppure dovrà arrendersi al nuovo Nostradamus della birra? Per capirlo non resta che valutare quanto le vostre ipotesi si sono rivelate azzeccate.