Il maggio della birra artigianale continua a riservare appuntamenti interessanti e oggi ne presentiamo altri cinque, divisi tra questo weekend e il successivo. Oggi partono due festival, entrambi con finalità solidali: lo storico BeerQuake in provincia di Modena e Tiburtino Birra a Roma. Sempre a Roma, ma questa volta al Parco Laurentino, comincerà domani l’edizione 2025 di Birre al Parco, mentre il prossimo fine settimana a Bologna alcuni pub italiani saranno protagonisti dell’immancabile Birrai Eretici. Chiudiamo con un’iniziativa di natura diversa, in programma dal 23 al 25 maggio: Verguenza Days, che celebra la birra più rappresentativa del birrificio Menaresta (e le sue diverse declinazioni). Buone bevute a tutti!
Usare l’argon al posto dell’azoto: la Stout rivoluzionaria dei birrifici Bajon e Ritual Lab
Se seguite le panoramiche sulle nuove birre italiane che pubblichiamo settimanalmente, negli ultimi mesi avrete forse notato un incremento nell’uso del termine “nitro”. Con questo vocabolo si indica l’impiego dell’azoto nel confezionamento o nel servizio della birra, in alternativa alla (o più spesso in combinazione con la) CO₂. L’impiego dell’anidride carbonica è più comune ed economico, ma l’azoto ha dalla sua un vantaggio interessante: permette di ottenere una texture setosa e una schiuma densa, due caratteristiche che hanno reso la Guinness un prodotto leggendario proprio per il suo metodo di servizio (“a carboazoto”, per l’appunto). La riscoperta dei tradizionali stili britannici sta spingendo un rinnovato interesse per le birre “nitro”, nel quale rientra anche l’ultima collaborazione tra i birrifici Bajon e Ritual Lab. Che tuttavia si contraddistingue per una novità assoluta: l’uso dell’argon al posto dell’azoto.
Nuovi identità visive ed etichette per Stradaregina, Malcantone e Birrificio del Catria
Il restyling grafico rappresenta ormai una tappa quasi fisiologica nella vita di un birrificio, ma spesso arriva in momenti chiave, in cui l’immagine non serve solo a rinfrescarsi, ma diventa leva per segnare un cambiamento più profondo. Che si tratti di un rilancio dopo un periodo di silenzio, di un’esigenza di maggiore riconoscibilità o della voglia di allinearsi a un’identità più matura, il rinnovamento della propria veste grafica si carica di significati che vanno ben oltre l’aspetto visivo. Oggi analizziamo le novità provenienti da tre birrifici italiani, che mostrano approcci diversi a questo tipo di trasformazione, ma condividono l’idea che oggi, ancora più di ieri, è fondamentale connotare in maniera identitaria i propri prodotti, senza ovviamente dimenticare la qualità del contenuto.
Nuove birre da Alder, War, Mister B, Lucky Brews + Birracrua + Ofelia e altri
Tra collaborazioni internazionali, ritorni agli stili classici europei e sperimentazioni con ingredienti locali, le nuove birre italiane di questi giorni raccontano molto di più delle singole etichette lanciate sul mercato. Emergono alcune tendenze sottili ma riconoscibili: da una parte, un uso consapevole della bassa gradazione per creare prodotti moderni e accessibili senza sacrificare la complessità; dall’altra, il desiderio di lavorare in sinergia – spesso anche oltreconfine – per esplorare stili meno battuti o reinterpretare quelli storici con uno sguardo personale. Una serie di uscite che, nel complesso, raccontano una scena sempre più sicura dei propri mezzi, capace di spaziare con coerenza tra stili, formati e collaborazioni.
Nuovi locali per i birrifici Crak, Monpier de Gherdeina, Torre Mozza e Malaspina
Il tramonto della moda della birra artigianale ha modificato anche il volto dei locali aperti dai birrifici. Sempre più spesso si abbandona il modello classico della birreria — pur restando ancora diffuso — a favore di formule ibride, in cui la birra diventa co-protagonista o addirittura semplice complemento dell’offerta principale. Altri, invece, scelgono di mantenerla al centro dell’identità del locale, ma adottando approcci più diretti e accessibili, capaci di attrarre un consumo più spensierato e ridurre i costi di gestione. La panoramica odierna sui nuovi locali dei birrifici italiani riflette bene queste due tendenze: troviamo una trattoria vegetariana e una pizzeria, ma anche una birreria informale e un chiosco dall’impostazione raffinata.
Il Birrificio Lariano cerca agenti di commercio in Triveneto
Il Birrificio Lariano cerca agenti di commercio per collaborazione con distributore nelle zone di Trentino, Friuli Venezia Giulia e provincia di Belluno.
- Zona di lavoro: Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, provincia di Belluno
- Azienda: Birrificio Lariano (collaborazione con distributore di zona)
- Disponibilità: Immediata
- Tipo di mandato: Monomandatario o Plurimandatario
Chi siamo
Birrificio Lariano è un birrificio artigianale indipendente attivo dal 2008, noto per la qualità e l’originalità delle sue birre. Siamo presenti con successo nel canale Ho.Re.Ca. e collaboriamo con distributori selezionati per garantire una presenza capillare sul territorio.
Chi cerchiamo
Cerchiamo agenti di commercio con Partita IVA, da inserire in collaborazione con un nostro distributore partner attivo nelle zone di Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e provincia di Belluno. Valutiamo sia candidati che coprano l’intera area sia più agenti focalizzati su singole province. Il ruolo prevede la promozione e la vendita delle birre Birrificio Lariano all’interno del portafoglio del distributore.
Responsabilità
- Sviluppo e gestione clienti Ho.Re.Ca.
- Promozione dei prodotti Birrificio Lariano attraverso il distributore partner
- Partecipazione ad attività commerciali e promozionali
- Collaborazione con il team del distributore per la gestione degli ordini e delle forniture
Requisiti
- Esperienza nella vendita, preferibilmente nel beverage o Ho.Re.Ca.
- Buone capacità relazionali e organizzative
- Conoscenza del territorio assegnato
- Automunito/a
- Iscrizione Enasarco
Cosa offriamo
- Collaborazione con un distributore già attivo e strutturato
- Supporto promozionale e formazione sul prodotto
- Possibilità di crescita in un contesto dinamico e in espansione
Invia la tua candidatura a: info@birrificiolariano.com
Oggetto dell’email: Candidatura Agente – Collaborazione Distributore – [Zona]
Specificare nell’email l’area di interesse.
Prossimi eventi: Birrifici Aperti, Birre di Primavera, Cerevisia e non solo
Chiusa la lunga parentesi di festività e ponti, il weekend alle porte ci permette subito di rituffarci tra tanti eventi birrari, alcuni dei quali abbiamo già trattato nelle scorse settimane. Per concludere la panoramica oggi raccontiamo altre iniziative degne di menzione, a partire da Birrifici Aperti di Unionbirrai, che domani coinvolgerà una cinquantina di birrifici su tutto il territorio nazionale, mentre oggi cominciano i festival Cerevisia a Fondo (TN) e Mortara sotto la schiuma in provincia di Pavia. Infine domani prenderà il via Birre di Primavera in Salento, con la sua nuova formula “sdoppiata” su due location. Buone bevute a tutti!
Cedesi birrificio artigianale completo con marchio e tap room (provincia di Salerno)
Per motivi familiari si valuta la cessione di un birrificio artigianale avviato, situato in
posizione strategica a pochi minuti da Salerno e nelle immediate vicinanze dell’Università
di Salerno. L’attività, operativa da oltre cinque anni, è dotata di impianti completi, ambienti
in ottimo stato e clientela fidelizzata.
La proposta include:
- Impianto di produzione completo e perfettamente funzionante
- Marchio registrato con portafoglio clienti fidelizzato
- Licenze di produzione e somministrazione
- Tap Room attrezzata e accogliente con 60 coperti
- Ampio magazzino con soppalchi
- Locale pronto all’uso, in condizioni eccellenti
- Superficie totale: 200 mq suddivisi in 3 ambienti (area produzione, tap room, magazzino)
Dettagli tecnici dell’impianto di produzione:
- Sala cottura 3,5 hl (Braumaster) possibilità di doppia cotta
- Mulino
- Generatore di vapore Thermindus
- 4 fermentatori (3 da 600 lt, 1 da 370 lt)
- Serbatoio priming da 600 lt
- Sistema completo di refrigerazione e trasferimento
- Imbottigliatrice 4 becchi (Enolmatic)
- Tappatrice idraulica
Tap Room con vista sulla produzione, ideale per eventi, degustazioni e vendita
diretta. Ambienti climatizzati, servizi a norma e spazio esterno disponibile.
Bancone con frigo, impianti di spillatura fino a 10 vie di birra e attrezzature varie
Possibilità di affiancamento iniziale per garantire continuità operativa.
Trattativa riservata. Per ulteriori informazioni e per fissare una visita, si prega di
contattare privatamente il numero 333/4533752.
Le Cask Ale patrimonio dell’Unesco? Il Camra lancia la sua campagna
Il Regno Unito vanta una delle culture birrarie più antiche e affascinanti del mondo, strettamente legata alle consuetudini storiche e sociali del popolo britannico. Ora il Camra, l’associazione che difende le tradizioni brassicole locali, ha lanciato una campagna per ottenere il massimo riconoscimento previsto a livello internazionale: l’inserimento delle Cask Ale nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Unesco. Per Cask Ale si intendono le birre prodotte, distribuite e servite in maniera tradizionale: sono per l’appunto confezionate in cask – piccole botti metalliche – piuttosto che in fusti e sono servite tramite le classiche handpump, cioè vere e proprie “pompe” utilizzate al posto dei moderni sistemi di spillatura a gas. Le Cask Ale nascondono usanze, competenze, dettagli e attenzioni che rappresentano una parte importante della cultura birraria del Regno Unito. Ed è questo aspetto che ora il Camra punta a valorizzare con la campagna lanciata nelle scorse settimane.
Il birrificio Revertis è stato acquistato da Birra Gaia
Il settore italiano della birra artigianale sta vivendo un periodo di instabilità, con conseguenze piuttosto evidenti: chiusure aziendali, cessioni di impianti, “downgrade” di birrifici in beer firm. Rientra in questa tendenza la recente notizia della cessione del marchio Revertis al brianzolo Birra Gaia, grazie alla quale sarà garantita la continuità del brand valtellinese. Revertis è un birrificio fondato nel 2013 a Caiolo (SO) da tre soci, Marco Melè, Massimo Giana e Stefano De Paoli, che dopo anni di homebrewing decisero di compiere il grande passo. Revertis fu il secondo birrificio artigianale aperto in Valtellina e negli anni ebbe una lenta ma costante crescita. Nel 2022 disponeva di una sala cotte da 12 hl per una produzione totale annua intorno ai 1.000 ettolitri. Le difficoltà degli ultimi tempi devono aver colpito anche Revertis, tanto da scegliere la via della cessione del marchio.