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Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...

Birrificio vende intero impianto produttivo in blocco o separatamente

Birrificio artigianale vende l’intero impianto produttivo anno 2019, costituito...
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Birra e cioccolato: l’arte di un abbinamento sfidante e irresistibile

Il cioccolato è uno dei cibi più diffusi, meravigliosi, complessi e ossimorici del mondo enogastronomico, circondato da un’aura magica e da un affascinante senso di erotismo. È un cibo che vive di contrasti: lussuoso e popolare, confortante e afrodisiaco, semplice nel concetto ma straordinariamente complesso nella sostanza. È un prodotto che porta con sé un immaginario ricchissimo – fatto di ritualità, piacere e un pizzico di proibito – e che continua a esercitare un fascino irresistibile tanto sugli appassionati quanto sui neofiti della degustazione. Dietro quel quadratino che si scioglie in bocca si nascondono mondi interi: botanica, antropologia, lavorazioni meticolose e un patrimonio sensoriale che, ancora oggi, sorprende per profondità e varietà. Non stupisce, quindi, che il cioccolato sia diventato negli anni un compagno di viaggio perfetto per esplorazioni gastronomiche sempre più raffinate – compresi, naturalmente, gli abbinamenti con la birra artigianale.

Nuove birre da Wild Raccoon, Nama Brewing, Bandiga, Stradaregina, MOI Beer e Sothis

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Negli ultimi anni la scena brassicola italiana si è arricchita di una nuova generazione di produttori che, pur avendo alle spalle pochi anni di attività, mostrano già una maturità sorprendente. È una “leva” di birrifici giovanissimi, spesso nati in sordina, che oggi si sta prendendo spazi importanti grazie a idee chiare, identità definite e una naturale inclinazione alla sperimentazione. Molte delle novità annunciate in queste settimane lo dimostrano: ricette solide, riferimenti stilistici centrati e una consapevolezza tecnica che smentisce qualsiasi timore di inesperienza. Dalle interpretazioni più fedeli agli stili tradizionali alle luppolate di nuova generazione, fino alle birre stagionali dai profili più complessi, i produttori coinvolti offrono un panorama dinamico e in costante evoluzione. Una fotografia incoraggiante del futuro della birra artigianale italiana, che si gioca sempre più anche sulle spalle dei suoi interpreti più giovani.

Cercasi socio per avviare birrificio artigianale in provincia di Piacenza

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Sono alla ricerca di un socio motivato e competente per avviare un birrificio artigianale nella provincia di Piacenza. L’obiettivo è creare un progetto solido, innovativo e con una forte identità territoriale.

Sto cercando una persona con:

  • Passione per la birra artigianale e il mondo brassicolo
  • Esperienza in produzione, homebrewing, gestione impianti
  • Attitudine imprenditoriale e voglia di investire tempo e risorse nel progetto
  • Spirito collaborativo, proattività e idee da portare sul tavolo

Cosa offro:

  • Progetto già avviato a livello preliminare
  • Possibilità di sviluppare insieme ricette, identità del brand e modello di business
  • Condivisione equa dei ruoli e delle responsabilità
  • Investimento calibrato e sostenibile, definibile insieme

Zona di riferimento: provincia di Piacenza

Se sei interessato/a contattami per confrontarci, conoscerci e valutare se possiamo costruire insieme questo percorso.

Galli Marco
[email protected]
3475038224

Il fenomeno del “buyback”: quando i birrifici ceduti all’industria tornano ai loro fondatori

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Nel mondo della birra artigianale esistono cicli che si ripetono, anche se non sempre ce ne accorgiamo. Uno di questi è quello del buyback, cioè il riacquisto da parte dei fondatori (o comunque di soggetti indipendenti) di birrifici precedentemente ceduti a grandi gruppi industriali. Non si tratta di un fenomeno nuovo né particolarmente frequente, eppure negli ultimi anni è tornato sotto i riflettori grazie a una serie di casi significativi. Parliamo di episodi concentrati tra il 2022 e il 2023, ma che oggi – a distanza di qualche tempo – mostrano un quadro interessante dell’evoluzione del mercato craft. Il buyback è un processo che racconta molto delle strategie dei grandi player – sempre più prudenti nel segmento craft – e delle opportunità che talvolta forniscono ai fondatori originari.

Le star stanno scoprendo la birra analcolica (e hanno deciso che il mondo ne ha bisogno)

La birra analcolica continua la sua lenta ma inesorabile scalata, al momento più come moda che come reale fattore di mercato. Come trend, tuttavia, sta cominciando ad attirare l’interesse delle celebrità: attori hollywoodiani, comici, personaggi patinati e persino star del nostro panorama nazionale stanno abbracciando il mondo delle birre analcoliche, spesso spinti da percorsi personali di sobrietà, talvolta da intuizioni di marketing e in qualche caso da entrambi. Il risultato? Una nicchia che fino a ieri arrancava tra pregiudizi e produzioni mediocri oggi si scopre improvvisamente glamour, grazie a testimonial d’eccezione. Una situazione che, volenti o nolenti, racconta molto su come sta cambiando la cultura del bere, almeno nei suoi aspetti più evidenti e – forse per questo – più aleatori.

Nuovi libri sulla birra tra produzione e marketing

Di recente il mercato editoriale birrario si è arricchito di tre nuove pubblicazioni che, pur in maniera diversa, condividono un elemento ricorrente: l’attenzione crescente verso il marketing. Due dei volumi sono interamente dedicati a questo aspetto, segno di quanto la comunicazione, il posizionamento e le strategie di brand siano diventati centrali anche nel mondo della birra artigianale. Ma interessante è anche il fatto che il terzo libro, pur focalizzato sulla produzione, riservi un ampio capitolo proprio alle dinamiche imprenditoriali e commerciali, a testimonianza di un settore che non può più prescindere da un approccio tecnico e manageriale allo stesso tempo. Una triade di letture che fotografa bene l’evoluzione della birra italiana: non solo fermentazioni e ricette, ma anche identità, mercato e capacità di raccontarsi.

La forza della sottrazione: le Pils raccontate con 5 canzoni garage rock

Essenziale, diretta, ruvida. La Pils è la forma ribelle della precisione mitteleuropea. Una birra che non ha bisogno di fronzoli per imporsi, ma che proprio grazie alla sua linearità riesce a graffiare. Chi la considera una “semplice bionda” non ha ancora imparato ad ascoltarla. Perché la Pils, se ben fatta, è come un disco garage rock: pochi elementi, nessuna concessione, e una forza d’impatto che non si dimentica. Nel panorama brassicolo contemporaneo, spesso dominato da stili esuberanti e ricchi di effetti speciali, la Pils continua a rivendicare la propria identità con fierezza. È la risposta minimalista al caos. Come il garage rock, rifiuta l’elaborazione e punta tutto sulla presenza scenica.

Nuove birre da Busa dei Briganti, Eastside, Sorio, War, Rebel’s, Ca’ del Brado e Dada

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Il calendario brassicolo di fine anno continua a riempirsi di novità interessanti, segno che i birrifici italiani stanno salutando l’inverno con una creatività particolarmente vivace. Tra omaggi agli stili classici europei, collaborazioni internazionali, ingredienti inusuali e sperimentazioni ai confini della tradizione, le ultime uscite mostrano un panorama variegato e in discreta salute. Dalle rivisitazioni stagionali alle interpretazioni più tecniche, passando per progetti che uniscono territorio, innovazione e contaminazioni culturali, la scena nazionale conferma la sua capacità di sorprendere. E anche questa settimana non mancano spunti degni di nota.

La caduta di un’icona: Rogue Ales chiude tra debiti, sfratti e silenzi

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In questi giorni il mondo della birra artigianale americana (e non solo) è scosso dalle gravi difficoltà che stanno investendo Rogue Ales, uno dei birrifici che hanno scritto la storia della craft beer negli Stati Uniti. Negli scorsi giorni l’azienda ha annunciato l’interruzione improvvisa delle sue operazioni nella sede principale di Newport, in Oregon, nonché la chiusura di molti locali in diverse città americane. Secondo quanto riportato da Lincoln Chronicle, la situazione finanziaria di Rogue sarebbe drammatica, con oltre 1,4 milioni di dollari di debiti accumulati tra affitti non pagati e tasse arretrate. L’azienda si troverebbe quindi sull’orlo del fallimento formale, un’eventualità che avrebbe un peso devastante, non solo a livello simbolico.

Vendesi impianto da 15 hl

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Vendesi impianto Ecobrewtech da 15HL così composto:

  • sala cottura da 15hl a cotta a 2 tini (ammostamento-filtro / bollitura-whirlpool), rivestiti in rame
  • nr. 1 serbatoio di preparazione acqua calda da 20hl
  • nr. 3 serbatoi di fermentazione da 15hl a tetto bombato e fondo conico, coibentati e provvisti di nr. 2 camice di raffreddamento applicate rispettivamente al fasciame e cono
  • nr. 4 serbatoi di maturazione da 15hl a tetto e fondo bombato, coibentati e provvisti di nr.1 camicia raffreddamento applicata al fasciame
  • nr. 4 serbatoi di stoccaggio da 15hl a tetto e fondo bombato, non coibentati provvisti di collaudo PED per lavorazioni in isobarico
  • nr.1 scambiatore di calore a doppio flusso
  • Vasca acqua gelida OMT 30kWh,3A (accumulo di 25800kCal, con condensatore silenziato compatto): NUOVA, ancora imballata
  • Quadro elettrico di cantina
  • nr. 1 copia in originale dei libretti di USO e MANUTENZIONE.

L’impianto è visibile a Beinasco (TO).

La richiesta è di € 30.000 (solo in blocco). Per informazioni, inviare mail a [email protected].

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