Annunci

Il Birrificio Italiano vende fusti Polikeg da 30 litri

Il Birrificio Italiano, con sede a Limido Comasco (CO),...

Birra Carrù vende una riempitrice monoblocco a caduta per birra o vino

Per passaggio ad altra linea, Birra Carrù vende Monoblocco...

Il birrificio Isola vende etichettatrice, filtri e altre attrezzature

Il birrificio Isola vende etichettatrice, filtri e altre attrezzature....
Home Blog Pagina 506

Una Fleurette americana

2

Russian River FleuretteIn questi giorni Agostino Arioli del Birrificio Italiano è negli Stati Uniti per partecipare come giurato al World Beer Cup, uno degli appuntamenti birrai più importanti al mondo. E’ in compagnia di un certo Kuaska, che non è certo alla sua prima presenza alla manifestazione. Stessa cosa non può dirsi di Agostino, che non solo fa segnare il proprio debutto al World Beer Cup, ma è anche il primo italiano dopo Lorenzo ad essere invitato dall’organizzazione.

Come riportato da Jay Brooks sul suo Brookston Beer Bulletin, tuttavia, Agostino è in America anche per partecipare ad una cotta della sua Fleurette presso gli impianti della Russian River Brewing, brewpub californiano che monterà il prodotto italo-americano presso le proprie spine ad inizio maggio. L’idea di questa collaborazione risale all’ultimo Salone del Gusto di Torino, dove Vinnie e Natalie Cilurzo della Russian River conobbero Arioli. L’incontro di allora ha oggi portato alla nascita di questa Fleurette made in USA. Peccato solo non poterla assaggiare in Italia!

La birra artigianale italiana: prodotto elitario?

EnotecaQualche giorno fa avevo riportato alcuni passaggi di un post di Evan Rail sulla sua visita al Birrificio Italiano, che aveva offerto l’opportunità per analizzare lo stato del movimento birrario nostrano. Ora che il viaggio in nord Italia è concluso, Rail ci regala le sue opinioni generali sull’Italia brassicola e, ancora una volta, gli spunti di riflessione sono molti. In particolare l’autore si sofferma sul target di mercato cui punta la birra artigianale in Italia.

Il punto di partenza è l’ottima selezione di birre artigianali presso il supermercato Eataly di Torino. Evidentemente si tratta di un caso particolare, come Rail si affretta a precisare: la grande distribuzione è – come ben sappiamo – dominata esclusivamente dalle multinazionali del settore. La birra di qualità è invece rilegata a realtà riconducibili al settore enogastronomico: è più facile trovare una bottiglia di Baladin in un ristorante o un’enoteca che in un supermercato. Secondo Rail questo aspetto dimostra senza dubbio una competizione in atto con il vino:

La classifica completa dello Zythos

1

Ieri ho riportato (con ritardo) la vittoria della Gouden Carolus Hopsinjoor allo Zythos Bier Festival; oggi leggo, sempre dal blog In.Birrerya, che è stata pubblicata la classifica delle prime 10 birre votate dai visitatori della manifestazione. Per la lista completa vi rimando al sito in questione, vi basti sapere che si tratta di nomi (di birre e birrifici) poco conosciuti da noi, eccezion fatta per la natalizia Avec Les Bons Voeux (Dupont),  la Val-Dieu Grand Cru e la nuovissima Balzello del birrificio Boelens.

Ricordo che il premio è assegnato esclusivamente sulla base di preferenze “popolari”: acquistando i gettoni di degustazione, ogni visitatore poteva votare le sue tre birre migliori tra i quasi 260 prodotti brassicoli presenti.

Il sito delle "carriere birrarie"

0

La traduzione lascia un po’ a desiderare, ma si tratta proprio di qualcosa del genere… Apprendo da un post di Richard Stueven, autore del “Beer Me” Blog, che sul web è presente Careers in Beer, un sito dedicato a tutti coloro che cercano un lavoro nel mondo della birra. Gli impieghi sono diversi, da – ovviamente – mastro birraio ad addetto alle vendite, da responsabile marketing a cuoco. E via di questo passo.

Neanche a dirlo, il sito è completamente in inglese e sono previsti solo lavori negli Stati Uniti. Bella idea però, perché qualsiasi appassionato può vedere quale impiego potrebbe ricoprire nel settore. Chissà che qualcuno non scopra la sua nuova professione…

Hopsinjoor miglior birra dello Zythos 2008

0

Zythos Bier FestivalTorno finalmente a scrivere su queste pagine dopo alcuni giorni in cui sono stato costretto a letto causa influenza: ebbene sì, il colpa di coda della recente epidemia che ha messo ko mezza penisola ha colpito anche me, proprio quando ormai ero sicuro di esserne rimasto immune. Per questa ragione mi si perdoni il ritardo con cui pubblico il presente post, che ormai rischia di risultare anacronistico, perché riporta una notizia di qualche giorno fa, ma che mi sembrava comunque meritevole di mezione: la Gouden Carolus Hopsinjoor è stata votata migliore birra dalla giuria popolare del recente Zythos Bier Festival.

Inutile tediare tutti con la spiegazione di cosa rappresenti lo Zythos – anche perché è stato invaso da metà degli appassionati di birra residenti in Italia -, basti sapere che è una delle manifestazioni birrarie più importanti d’Europa. Piuttosto è indicato spendere qualche parola per la Hopsinjoor, ultima nata in casa Het Anker, birrificio famoso per la “linea” Gouden Carolus. Si tratta di una novità recentissima, tant’è che volevo dedicargli un articolo a parte quando lessi della sua presentazione su In.Birrerya, ottimo blog collegato al sito di “beer-shopping” Birrerya.com. Al tempo decisi di desistere, ma a quanto pare l’occasione per riprendere in mano questa idea non si è fatta attendere.

Come ci vedono in Repubblica Ceca

Evan RailIl portale ceco Prague Daily Monitor ospita un interessantissimo blog sulla birra, ricco spesso di spunti interessanti. L’autore è Evan Rail, americano di nazionalità ma residente in Repubblica Ceca, che ha scritto diversi articoli sulla birra artigianale, nonché la Good Beer Guide del Camra sul paese dove attualmente vive.

L’ultimo post di Rail, intitolato eloquentemente “Italian Beer Culture”, è una breve panoramica della cultura birraria nostrana vista dagli occhi di chi proviene da una tradizione brassicola così antica come quella ceca. Il pretesto per l’articolo è un viaggio (ancora in corso) dell’autore in Italia, dove presumibilmente visiterà le principali mete birrarie. Prima tappa è stato il Birrificio Italiano di Lurago Marinone (la grande foto di Agostino Arioli ad apertura del post non lascia dubbi in tal senso), dove oltre a provare le migliori produzioni disponibili, il buon Evan è potuto entrare in contatto con la “fauna” di appassionati presenti in loco. E la reazione è chiaramente entusiastica:

In Veneto apre i battenti il BirrOne

3

Come annunciato da Simone Dal Cortivo su ihb, il prossimo 19 aprile sarà inaugurato il BirrOne, un nuovo birrificio artigianale situato a Isola Vicentina (Vicenza). Poche le informazioni al riguardo, se non che il parto di questo progetto è stato piuttosto travagliato e che fondamentale è stato l’apporto di Paolo De Martin di Villapola.

La serata di inaugurazione comincerà alle 17,00 per concludersi alle 20,00 in via Bacchiglione 11 a Isola Vicentina. Secondo la scheda presente su Microbirrifici.org, la produzione si concentra su birre a bassa fermentazione. In attesa di novità, un grande in bocca al lupo per questa nuova avventura!

D'accordo, lo ammetto…

2

Baladin Nana…non esiste alcuna Baladin Nana: era un semplice e innocuo pesce d’aprile. Pensavo che fosse anche scontato: insomma, il nome ridicolo della birra e quello poco credibile del luppolo italiano (per di più già pronto dopo qualche settimana dalla comunicazione del progetto?) mi sembravano ottimi indizi. Invece a quanto pare la notizia ha colto in inganno non poche persone e ha iniziato a diffondersi in rete, ad esempio su Birra Zen o sul forum di Birraiolo. Prima che la cosa vada fuori controllo e riceva una talefonata incavolata da qualcuno del Baladin, preferisco uscire allo scoperto 🙂 . Se poi lo scherzo sarà stato d’ispirazione per la prossima birra in quel di Piozzo, meglio così!

I 50 migliori birrifici USA secondo la Brewers Association

0

Come ogni anno, la Brewers Association (associazione di categoria statunitense) ha pubblicato la lista dei 50 migliori birrifici artigianali americani. L’elenco si basa sulle statistiche di vendita nell’arco dell’anno appena passato. Ventuno sono gli stati americani rappresentati, con la California in pole-position grazie a ben 8 produttori.

Come dichiarato da Paul Gatza, direttore della Brewers Association:

La stragrande maggioranza dei birrifici negli USA sono produttori artigianali indipendenti, che continuano ad alimentare la sperimentazione nel settore e a stabilire di volta in volta nuovi standard nella produzione brassicola. Nel 2007 ben 1.406 birrifici su 1.449 erano piccole aziende tradizionali.

Nella lista appaiono sia nomi piuttosto diffusi anche da noi, sia birrifici pressocché sconosciuti. A livello informativo riporto giusto il podio: prima la Boston Beer della città omonima, medaglia d’argento per la Sierra Nevada, terzo posto per la New Belgium (leggo ottime cose su questo produttore, sarei curioso di assaggiare qualche loro creazione). La lista completa è consultabile sul sito dell’associazione, nella sezione dedicata ai dati sull’industria della birra artigianale del 2007.

Torna il Pils Pride!

2

Pils PrideDopo la prima edizione dello scorso anno, il prossimo maggio torna il Pils Pride, manifestazione organizzata dal Birrificio Italiano e dedicata completamente alle pils. L’idea è di valorizzare quello che è lo stile birrario più diffuso al mondo e, proprio per questo, più trascurato: le birre industriali, che oggi troviamo in quasi tutti i bar e pub esistenti, derivano proprio dall’antico stile pilsner, del quale però non rappresentano che una tragica caricatura. Fortunatamente esistono diversi ottimi produttori artigianali che restituiscono giustizia a questa diffusa tipologia di birre.

Seguici

28,429FansMi piace
14,669FollowerSegui
6,103FollowerSegui
289IscrittiIscriviti
Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Disabilita il blocco degli annunci!

La pubblicità permette di supportare il nostro lavoro quotidiano. Su Cronache di Birra troverai pubblicità discrete e non invadenti, relegate a normali banner (no pop-up, no video a tutto schermo, ecc.). Il ricorso agli Ad Blocker, inoltre, blocca il contenuto di alcuni articoli, rendendolo invisibile insieme alle pubblicità. Per favore disabilita il tuo Ad Blocker e poi clicca sul tasto Aggiorna per continuare a navigare su Cronache di Birra.