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Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attivitĂ  o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...

Birrificio vende intero impianto produttivo in blocco o separatamente

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La comunicazione, uno dei nostri punti di forza

E’ questa l’opinione di Evan Rail, autore della Good Beer Guide del Camra su Praga e la Repubblica Ceca. Sul suo blog Evan ha pubblicato delle considerazioni sul nostro movimento birrario, considerazioni nate da alcune riflessioni che è tornato a fare dopo la pubblicazione sul New York Times, negli scorsi giorni, di un suo interessante resoconto del viaggio che lo ha visto toccare le piĂą importanti tappe birrarie del Piemonte e della Lombardia.

Secondo Rail, una delle differenze maggiori tra la nostra scena e quella di altri paesi europei, compresa la Repubblica Ceca, è proprio nella nostra attenzione a divulgare informazioni sulla birra:

In Italia l’entusiasmo per la birra artigianale è a livelli molto elevati. Ma al di lĂ  del semplice entusiasmo c’è un aspetto che sembra mancare ad altre culture, come quella ceca e quella tedesca: la comunicazione.

Ancora sul Salone del Gusto

Concluso ormai da alcuni giorni il Salone del Gusto, si moltiplicano sul web i resoconti di coloro che vi hanno partecipato, sia come visitatori, che come espositori, che ancora come relatori. In questo post cerco di riportare qualche commento in merito, ovviamente da parte di chi si è espresso circa l’aspetto birrario della manifestazione.

Parto dal blog in.birrerya, in cui sono stati pubblicati (per il momento) due report sul Salone, con spunti interessanti e critiche costruttive. Da entrambi emerge l’idea che lo spazio birrario dell’evento poteva essere curato meglio dal punto di vista logistico, ma anche che, guardando oltre certi problemi collaterali (fino a un certo punto, ovviamente), la sensazione che rimane è che la scena birraria italiana stia crescendo qualitativamente. Una speranza che coltiva ogni appassionato consumatore come me…

Complichiamoci la vita…

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Riporto questo video apparso su Hop Talk, in cui è illustrato un curioso modo di versare una birra in bottiglia: il sistema utilizza un iPhone e le Lego – si proprio i mattoncini colorati – per preparare una “perfetta” pinta di birra. E voi ancora lì ad usare le mani…

 

Tre americani a Roma

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Rubo il titolo a un post del Colonna, apparso ieri sul forum dei Domozimurghi Romani, per introdurre gli eventi che hanno coinvolto o coinvolgeranno tre illustri personaggi statunitensi legati al mondo della birra. Il primo è Sam Calagione, presidente della Dogfish Head, che ieri ha fatto visita al noto bir&fud di Trastevere. In teoria la serata trasteverina di Calagione avrebbe dovuto svolgersi martedì, ma c’è stato un cambio di programma: in pratica è stata invertita la giornata dedicata alla produzione della birra in collaborazione con Leonardo Di Vincenzo con quella di ieri. Poco male, direte voi, peccato che in serata l’Urbe è stata colpita da un acquazzone di rare proporzioni… al punto che ho preferito starmene a casa… la vecchiaia gioca brutti scherzi 🙂 . Sarebbe interessante conoscere i dettagli della serata.

Il corso di degustazione di Ars Birraria

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Ars BirrariaPeriodo di corsi di degustazione a quanto pare: l’associazione Ars Birraria, in collaborazione con l’enoteca Cucina Cortepia, organizza a Massa un corso diviso in 5 serate, ognuna incentrata sulle birre di uno specifico paese. Gli incontri si terranno tra novembre e dicembre, sempre di giovedì alle 21,30. A condurre ogni lezione sarĂ  Simone Cantoni.

Il Salone del Gusto visto da Papazian

Il Salone del Gusto è un evento straordinario, capace di imporsi come appuntamento quasi religioso per tutti coloro che fanno del mangiare e bere bene una propria regola di vita. L’attesa per la manifestazione è cresciuta esponenzialmente nelle passate settimane, al punto che negli ultimi giorni gran parte dell’opinione pubblica era concentrata su questo evento dal carattere pressocchĂ© ascetico. Credo che partecipare al Salone sia una grandissima esperienza, purtroppo non tutti hanno avuto la possibilitĂ  di essere tra le migliaia di visitatori che hanno affollato Lingotto Fiere. Tra costoro c’ero anch’io…

Proprio per chi non ha preso parte alla manifestazione, leggere in questi giorni i resoconti nei vari siti di informazione enogastronomica è una discreta consolazione. Tra questi merita attenzione quello di Charlie Papazian, vuoi perchĂ© è uno dei nomi piĂą famosi al mondo legati alla birra artigianale, vuoi perchĂ© ci offre il punto di vista di uno straniero, cosa che non fa mai male…

A Rovigo la seconda edizione di Birra Nostra

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Dal 14 al 16 novembre la cittĂ  di Rovigo ospiterĂ  la seconda edizione di Birra Nostra, esposizione delle birre artigianali d’Italia. Nonostante sia solo al suo secondo anno di vita, la manifestazione si pone come uno degli appuntamenti piĂą importanti per gli appassionati e gli operatori del settore, forte di un’organizzazione (a cura di Officina Eventi, in collaborazione con Slow Food Veneto) davvero impeccabile. Ecco come viene presentato l’evento:

Birra Nostra è un nuovo appuntamento su tutto ciò che concerne la produzione di birra artigianale, seguendone la filiera, dalle materie prime alla mescita, dalla promozione alla vendita. Ospita i birrifici artigianali d’Italia e vuole essere un momento non solo di promozione di questi produttori ma anche di diffusione di informazioni, di una conoscenza piĂą approfondita sulla birra, grazie anche ad un ricco programma che prevede convegni, laboratori di degustazione ed eventi.

Piccolo Birrificio: una birra per Halloween

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La realizzazione di birre speciali per Halloween, per quanto poco conosciuta, è un’usanza abbastanza diffusa nel mondo della birra artigianale, in special modo – e ci mancherebbe altro – tra i birrifici americani. Se esistono birre prodotte appositamente per Natale o Pasqua, non meraviglia scoprire che la stessa cosa accade per una festa che, nel nuovo continente, è considerata tra le piĂą importanti dell’anno.

Le birre di Halloween solitamente prevedono l’impiego del frutto principe della ricorrenza, la zucca, e si sono diffuse a tal punto da definire una categoria birraria a parte, quella delle Pumpkin Ale. Ecco come Beeradvocate ce le presenta:

Spesso prodotte come birre speciali per l’autunno, le Pumpkin Ale sono piuttosto variegate. Alcuni birrai scelgono di usare zucche tagliate a mano e aggiungerle durante l’ammostamento, altri di impiegarne solo gli aromi. In genere queste birre sono realizzate con l’aggiunta di spezie utilizzate anche per la preparazione di torte alla zucca, come zenzero, cannella, noce moscata, chiodi di garofano e altre. Le Pumpkin Ale di solito sono dolci, con un amaro piuttosto ridotto, caratterizzate da note maltate e speziate.

Corso di cultura birraria presso il birrificio Gilac

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Tra ottobre e novembre, in occasione del suo primo anno di vita, il birrificio Gilac organizza un “corso di cultura e degustazione birraria” diviso in tre serate. L’obiettivo dell’evento è “conoscere il mondo della bevanda piĂą amata” e “degustare alcuni degli stili piĂą noti”. La sede del corso sarĂ  la Proloco di Givoletto, in provincia di Torino, in via S. Secondo (sotto il campanile).

Le serate si terranno il 30 ottobre e il 6 e il 13 novembre, sempre di giovedì e sempre alle 20,45. Questo il programma dei tre incontri:

NovitĂ  a Roma: l'Off License raddoppia

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Ancora mi ricordo quando visitai l’Off License per la prima volta anni fa. Kuaska era a Roma per una degustazione al mitologico Bier Keller e, dopo una mattinata passata alla Birra del Borgo, fu accompagnato da una serie di personaggi poco raccomandabili (il sottoscritto, Giaguarino, Leonardo, Colonna e non ricordo chi altro) a visitare un’enoteca/beershop che aveva aperto da pochissimo in zona San Giovanni. I beershop all’epoca (e ancora oggi) nella Capitale si contavano sulle dita di una mano, cosicchĂ© arrivammo a destinazione pieni di curiositĂ .

Ad accoglierci fu John Nolan, irlandese trapiantato in Italia, che ci illustrò il negozio: a lasciarci increduli fu la sala d’ingresso, completamente dedicata alla birra artigianale e con ben quattro frigoriferi pieni di bottiglie a temperatura ideale. Il resto della sala era un trionfo di scaffali, scatole e allestimenti che ospitavano bottiglie spesso difficili da trovare altrove. La parte “enologica” del negozio era invece rilegata a una seconda sala, quasi posta in secondo piano, determinando un’organizzazione strutturale che nel nostro paese potrebbe essere definita pura follia. Invece l’Off License si rivelò una scommessa vincente, anche grazie a dei prezzi realmente concorrenziali, al punto che i soci hanno da qualche giorno aperto una succursale in zona Prati.

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