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Birrificio della Sardegna vende impianto completo con sala cotte da 5 hl

Birrificio Le Springo situato in Sardegna vende impianto completo...

Il Birrificio Otus cerca un birraio per affiancare l’head brewer e il team di produzione

Il Birrificio Otus (provincia di Bergamo) cerca un birraio...

Il birrificio Pintalpina vende un chiller da 4.5 kW, usato in ottime condizioni

Il birrificio Pintalpina vende un refrigeratore industriale in acciaio...
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A luglio torna Birras

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BirrasIl prossimo 5 luglio si terrà a Guspini (CA) la seconda edizione di Birras, manifestazione organizzata dagli HBS – gli homebrewers sardi – per la promozione della birra artigianale della regione. Birras ospiterà i prodotti di 6 birrifici sardi, nello specifico: Dolmen, Birrificio Barley, Birra Montevecchio, Janas Beer, Orteip (Bir’s) e Microbirreria Dan. Gradita novità, la presenza di un birrificio ospite italiano: quest’anno sarà la volta del Grado Plato di Sergio Ormea.

Immancabili i laboratori degustativi condotti da Kuaska (ben 3 in un solo giorno!), la musica dal vivo e lo spazio rosticceria. Si tratta di un evento unico per la Sardegna – che, per la cronaca, è la regione italiana con la più alta media di consumo di birra pro capite – nato dagli sforzi di una delle associazioni di appassionati più longeva d’Italia. Informazioni dettagliate sono presenti sul sito del festival.

Lurisia Quattro: una birra alle rose

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Lurisia QuattroL’altro ieri ero a cena al bir&fud con Giaguarino e Leonardo Di Vincenzo, quando quest’ultimo ha ben pensato di stappare una Lurisia Quattro, ultima arrivata – insieme alla sorella Dodici – nella linea omonima di Baladin. Sul sito di Lurisia la news che comunica la creazione delle due nuove birre risale ad inizio maggio, ma in effetti era la prima volta che la vedevo (e assaggiavo, ovviamente).

Come per tutta la serie Lurisia, anche in questo caso siamo di fronte a un prodotto molto particolare, creato con boccioli di rose. Sicuramente non si tratta di una novità assoluta per l’Italia (la Fleurette del Birrificio Italiano vi ricorda niente?), tuttavia l’ingrediente particolare dona alla birra un carattere davvero unico.

Una giusta rettifica su Massarosa

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BirramiaLo scorso 15 giugno si è tenuto a Massarosa, in Toscana, il concorso per homebrewers Una birra in Versilia. Nel mio post di presentazione ho erroneamente attribuito l’organizzazione dell’evento ad Ars Birraria. In realtà l’associazione offre un supporto gestionale, in quanto il soggetto che ufficialmente organizza la manifestazione è il negozio on-line di homebrewing Birramia:

Teniamo a precisare […] che il concorso è stato ideato, sponsorizzato e organizzato dal sito www.birramia.it sin dalla prima edizione del 2004, solamente negli ultimi due anni gli amici di Ars Birraria ci hanno aiutato a prendere le iscrizioni e sono intervenuti al concorso dandoci una mano con i partecipanti e i giudici – di questo ovviamente li ringraziamo molto. Per noi è comunque importante che sia chiaro il fatto che il concorso “Una Birra in Versilia” rimane di “proprietà” sia dal punto di vista dell’ideazione, sia dal punto di vista dell’organizzazione di Birramia, la quale si accolla anche tutte le spese della manifestazione senza trarne alcun profitto se non la soddisfazione di essere citata come organizzatrice del concorso.

I 25 anni del 't Brugs Beertje

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Brugs Beertje 25Quando si programma un viaggio in Belgio non si può prescindere da una tappa a Bruges. Quando si è appassionati di birra e si è a Bruges, non si può prescindere da una sosta al mitico ‘t Brugs Beertje. Il locale in questione è una delle birrerie migliori del paese, con una carta delle birre sontuosa, piena di chicche per veri beer lovers. Ciò che personalmente mi colpì quando lo visitai fu la splendida atmosfera del posto, capace in un amen di catapultarti in un’atmosfera tranquilla e rilassata, lontana dalla confusione di turisti che d’estate domina le strette vie della città fiamminga. Una dimensione intima e fuori dal tempo, come si può trovare per fortuna in diversi locali urbani belgi (penso al Kulminator di Anversa o al vecchio Bier Circus di Bruxelles).

Un tour musicale tra i birrifici

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In vivo veritasE’ l’idea del gruppo In vivo veritas, che, per la presentazione del loro nuovo album “Di sguardi e di attese”, ha deciso di preparare una serie di concerti in giro per i birrifici italiani. Un’idea geniale quanto originale, che lega le due grandi passioni dei membri della band: la birra e, ovviamente, la musica. Ecco la lista dei birrifici associati alle date del tour: Scarampola, Piazza dei Mestieri, Birrificio Italiano, Grado Plato, Brùton, BI-DU e Montegioco. Interessante l’intervista realizzata dal blog Birra Zen, che vi consiglio di leggere.

Un in bocca al lupo ai ragazzi di In vivo veritas!

Design dei bicchieri e percezione della birra

HoegaardenGiusto l’altro ieri mi trovavo al Mastro Titta con la mia ragazza di fronte a due Blanche de Namur alla spina. Mentre ci scambiavamo commenti entusiastici sulla birra, notavamo quanto il relativo bicchiere esaltasse la splendida bevibilità del prodotto. Qui a lato riporto un’immagine di quello della Hoegaarden, molto simile: si tratta di un recipiente largo e tozzo, che tende a evidenziare la “massa” di liquido presente al suo interno, invitando a generose sorsate. Ed è giusto che sia così: la blanche è una birra estiva di frumento, leggera e molto dissetante.

Chiunque saprà che ogni birra ha il suo bicchiere, è una delle prime regole che si apprendono quando ci si avvicina alla birra artigianale. Le tipologie sono tantissime e tendono ad esaltare determinate caratteristiche della birra. Ecco quindi che le pils vengono storicamente servite in calici, capaci di magnificare l’intrigante luppolatura dello stile, mentre tante belgian strong ale (tra cui le trappiste) sono versate in ampi calici, che permettono invece di assaporare anche le spettacolari note maltate di certi prodotti.

SAVOR: un evento per l'abbinamento birra-cibo

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Circa un mese fa si è tenuta nella capitale degli Stati Uniti SAVOR, una manifestazione di birra artigianale molto particolare, organizzata dalla Brewers Association e dedicata completamente all’abbinamento con il cibo. Erano presenti quasi 50 birrifici americani con diversi prodotti in assaggio, ognuno dei quali proposto in abbinamento a un piatto studiato appositamente. Immaginatevi quindi una degustazione di dimensioni enormi, allestita in forma di salone espositivo.

Un nuovo bicchiere per la Gouden Carolus

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Leggo su Belgian Beer Board (da cui riporto anche la foto qui sotto) che la belga Het Anker ha lanciato sul mercato un nuovo bicchiere per la sua famosa linea Gouden Carolus. Rispetto al calice tradizionale, questo appare più alto e, di conseguenza, più capiente – i 25 cl del precedente sono ora diventati 33 cl. I dettagli estetici sono rimasti inalterati, tanto che sembra di trovarsi di fronte al fratello maggiore del classico bicchiere della Gouden Carolus. A me non dispiace, voi che dite?

Bicchiere Gouden Carolus

E' il birraio la professione "cool" meglio pagata

Leonardo Di VincenzoChi lo dice? Una fonte tutt’altro che inattendibile (sempre che si possa parlare di attendibilità circa un’affermazione del genere): il sito careerbuilder.com di CNN. In un articolo tra il serio e il faceto apparso la scorsa settimana, viene infatti stilata la classifica dei lavori più “fichi” e meglio pagati del momento: tra impieghi più o meno eccentrici appare in prima posizione quello di mastro birraio.

Divertente la lista completa, che comprende in ordine di apparizione: il progettista di giocattoli, lo scienziato alimentare, lo stilista di bambole, il sommelier, il preparatore atletico, l’event planner, lo stilista di guardaroba e il promoter di concerti. Le motivazioni che hanno assegnato la medaglia d’oro al mastro birraio sono le seguenti:

Nanoro: il Grado Plato incontra l’Africa

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Ieri si è conclusa la manifestazione Artebirra Pasturana e, tra i tanti prodotti presenti sulla carta (purtroppo non ho potuto verificare di persona, essendo rimasto a Roma), c’era anche la Nanoro di Grado Plato, assoluta novità per il birrificio di Sergio Ormea. La storia di questa birra è molto particolare e nasconde un progetto affascinante quanto lodevole…

Il comune di Chieri, dove risiede il Grado Plato, è gemellato con Nanoro, un povero villaggio africano del Burkina Faso, in cui opera da circa 30 anni la missione dei Fratelli della Sacra Famiglia. Le donne di Nanoro producono una birra a fermentazione spontanea con miglio, che Sergio Ormea ha avuto l’idea di “rivisitare” per creare il nuovo prodotto che porta lo stesso nome del villaggio. La finalità è di aiutare il comune di Chieri nella realizzazione di una struttura per il rilancio dell’economia del luogo, in particolare la costruzione di un mercato coperto.

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