Ci sono birre che nascono con un tempismo eccezionale, perché capaci di cavalcare il momento alla perfezione. Come ad esempio l’ultima collaboration brew del Lambrate (sito web) di Milano, per la quale è stato coinvolto il birrificio marchigiano MC-77 (sito web), fresco vincitore del premio Birraio dell’anno. Dal loro incontro è nata la Punk 77 (7,7%), una Double New England IPA realizzata con una percentuale di cereali non maltati e con un ceppo di lievito tipico del Vermont. Come da previsioni la Punk 77 si contraddistingue per un aspetto velato e per aromi intensi di frutta tropicale (ananas, mango), agrumi e frutta a polpa gialla. Sarà presentata mercoledì 12 febbraio presso i locali di Lambrate, ma sarà disponibile anche a Beer&Food Attraction. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del birrificio milanese.
Il consorzio Horal: alla scoperta dei produttori di Lambic – Parte II
Il nome Hoge Raad voor Ambachtelijke Lambikbieren probabilmente non vi dirà molto, ma forse una lampadina vi si accenderà se facciamo riferimento al suo acronimo Horal, cioè Alto Consiglio per le Birre Lambic Artigianali. Horal è un’associazione che raggruppa alcuni produttori di Lambic e opera a tutela dell’antica consuetudine brassicola rappresentata dalle birre a fermentazione spontanea. I suoi associati sono 10 in tutto, tra cui alcuni nomi storici della bevanda. Accanto a loro, negli ultimi anni, si sono aggiunte alcune giovani interessantissime realtà, come Tilquin e Lambiek Fabriek. Non sono invece inclusi nel novero, sostanzialmente per decisioni personali, altre aziende celebri come Cantillon e 3 Fonteinen. Dopo il pezzo della scorsa settimana, oggi andiamo alla scoperta dei rimanenti 5 birrifici associati a Horal: come vedrete sono realtà spesso con un lungo passato alle spalle – sebbene non sempre lodevole in termini di rispetto delle tradizioni – però poco popolari tra gli appassionati, le cui conoscenze spesso si concentrano sui nomi più alla moda.
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Prossimi eventi birrari tra Rimini, Riccione, Ferrara e Roma
Manca poco più di una settimana a Beer&Food Attraction e ovviamente tutti gli operatori del settore sono già con la testa alla fiera di Rimini. Come abbiamo visto la storica manifestazione B2B (ma ormai anche un po’ B2C) monopolizza il calendario di metà febbraio, lasciando poco spazio ad altri eventi di ampio respiro. Così nella panoramica di oggi sui prossimi appuntamenti birrari ci concentriamo su iniziative minori che si terranno proprio in concomitanza con Beer&Food Attraction e che potrebbero rappresentare una valida alternativa sia per chi sarà presente in fiera, sia per chi resterà a casa. Venerdì 14 febbraio si terrà a Ferrara il tap takeover organizzato da Il Molo e dedicato al birrificio americano Cigar City, mentre lo stesso giorno partirà un lungo weekend presso Malto di Riccione dedicato a quattro interessanti birrifici. In entrambi gli eventi saranno presenti i birrai. Per chi resterà a Roma merita menzione l’evento di domenica 16 presso Luppolo Station incentrato sulle birre di Verdant e carne finlandese Sashi. Infine all’interno di Beer&Food Attraction segnalo un appuntamento che mi vedrà protagonista: la presentazione dell’impianto entry-level di Easybräu-Velo con il debutto in società del neonato Birrificio Bossum di Roma. Ci vediamo in Romagna!
Il Birrificio Val Rendena vende etichettatrice rotativa
Causa inutilizzo vendesi etichettatrice rotativa per etichette autoadesive con le seguenti caratteristiche:
- produttore: NEWTECHLABELLING (marchiata AMS FERRARI)
- produzione: max. 2500 bph su formato 0,5L
- anno di costruzione: 2015
- nr. piattelli: 4
- nr. stazioni di etichettatura: 3 (fronte+retro+collarino)
- stazioni di etichettatura programmabili singolarmente
- pulsantiera comandi principale completa di pulsante marcia impulsi per operazioni di cambio formato e indicatore guasti principali a spie luminose
- coclea entrata, stella entrata e stella uscita protette da microinterruttore di arresto in caso di inceppamento dei contenitori
- stiratura delle etichette mediante spazzole in nylon e rulli spugna
- regolazione delle stazioni con slitta di regolazione su due assi con visualizzatori numerici più terzo asse virtuale
- equipaggiata con nr. 3 formati bottiglia (0,33L + 0,50L + 0,75L)
- stampatore a caldo per stampa data di scadenza e lotto sulla etichetta
- regolazione manuale dell’altezza tramite volantino
- regolazione della velocità tramite inverter
- fotocellula presenza bottiglia a monte
- fotocellula troppo pieno a valle
- allarme fine bobina o errore su gruppo di etichettatura (ad. es. mancanza etichetta)
La macchina è sprovvista di motore per nastro trasportatore in quanto era inserita in una linea. Possibilità di inserire il macchinario in una linea di imbottigliamento. Macchina in ottime condizioni.
PREZZO: € 12.500,00 + IVA 22% trattabili
I prezzi non sono comprensivi di smontaggio, trasporto e rimontaggio.
Per info:
328 5989003
info@valrendena.beer
Quattro stili dimenticati o poco reperibili da produrre in casa
Chi fa birra in casa ha un enorme vantaggio rispetto a un bevitore qualunque: può produrre stili che non ha mai assaggiato. Non è certo l’approccio più ortodosso per imparare a fare birra in casa, ma è senza dubbio intrigante. Serve un po’ di esperienza, perché interpretare delle linee guida (come quelle del BJCP) e metterle in pratica non è l’impresa più semplice del mondo. Diciamo che in genere sarebbe preferibile prendere la macchina, l’aereo o il treno e recarsi nella località in cui viene prodotto un certo stile per assaggiarlo, prima di provare a riprodurlo in casa. Ma non sempre questo è possibile, come nel caso di stili storici scomparsi dalla circolazione da secoli. In altri casi, come può essere l’esempio delle Kölsch di Colonia o delle Altbier di Düsseldorf, pur avendo assaggiato questi stili alla fonte, si ha il desiderio di averli sempre a portata di mano. E qui la produzione casalinga aiuta. Oggi ripercorriamo brevemente la storia di quattro stili che potrebbe essere interessante e divertente produrre in casa: alcuni perché del tutto dimenticati, altri perché difficili da reperire lontano dal luogo di produzione. Il tutto condito da qualche consiglio per impostare la ricetta.
Il consorzio Horal: alla scoperta dei produttori di Lambic – Parte I
Nello sconfinato patrimonio birrario esiste un piccolo mondo rappresentato da produzioni uniche nel loro genere, considerabili le discendenti di un modo antico e quasi ancestrale di fare birra. Il riferimento è ovviamente alle fermentazioni spontanee del Belgio, o meglio del Pajottenland, sopravvissute miracolosamente alle grandi rivoluzioni che investirono la nostra bevanda nel corso del XX secolo. Il Lambic e gli stili derivanti da esso (Gueuze, Kriek, Framboise, ecc.) possono oggi essere considerati dei “fossili brassicoli” perché ci permettono di toccare con mano (e soprattutto con bocca) cosa significava produrre birra in tempi remoti. È un microcosmo molto delicato e per questo nel 1997 nacque spontaneamente un consorzio di produttori di Lambic, che decisero di tutelare il loro lavoro riunendosi sotto la sigla Horal, acronimo di Hoge Raad voor Ambachtelijke Lambikbieren (Alto Consiglio per le Birre Lambic Artigianali). Oggi Horal conta dieci produttori: quasi tutti sono marchi storici, ma ci sono anche un paio di aziende giovani che testimoniano il rinnovato interesse per queste birre. Grazie alle preziose informazioni presenti su Lambic.info, oggi cominciamo un viaggio tra i produttori associati a Horal, ma vi anticipo che non troverete Cantillon – il birrificio di Anderlecht non ha mai voluto associarsi al consorzio.
Il Birrificio Val Rendena vende capsulatrice automatica
Causa inutilizzo vendesi capsulatrice automatica per capsule in PVC termoretraibile con le seguenti caratteristiche:
- testata termica con doppia ventilazione
- distributore capsule a plateau elettronico
- equipaggiata con nr.1 formato bottiglia (diam. 98-100mm)
- produzione oraria: max. 2500 bph
- anno di costruzione: 2015
- produttore: AMS FERRARI S.r.l.
- usata pochissimo, pari al nuovo
La macchina è sprovvista di motore per nastro trasportatore in quanto era inserita in una linea.
Possibilità di inserire il macchinario in una linea di imbottigliamento.
Sono inoltre disponibili 50mt circa di tappetino inox per nastro trasportatore.
PREZZO CAPSULATRICE: € 2500,00 + IVA 22% trattabili
PREZZO TAPPETINO INOX: € 700,00 + IVA 22%
I prezzi non sono comprensivi di smontaggio, trasporto e rimontaggio.
Per info:
328 5989003
info@valrendena.beer
Nuove birre da Alder, The Golden Pot, Orso Verde, Casa di Cura e Collesi
La consueta panoramica settimanale sulle nuove birre italiane si apre oggi con due novità del giovane birrificio Alder, entrambe nel segno delle tradizioni brassicole. La prima si chiama Hering (5,2%) ed è una Pils in pieno stile tedesco, presentata lo scorso weekend. È prodotta con un’acqua dal profilo piuttosto morbido, solo malto Premium Pils proveniente dalla Germania e luppoli Perle, Select e Mittelfruh. È secca, amara, erbacea e floreale e si discosta dal modello di riferimento solo per una piccola variazione tecnica che prevede il ricorso a un leggero dry hopping. Facile allora inserirla nella fortunata corrente delle Italian Pils. La seconda novità si chiama invece Brunga (7,9%) ed è una Robust Porter brassata con malti inglesi, una percentuale di avena e una sola varietà di luppolo (Chinook); per la fermentazione invece è stata impiegato il lievito London Ale. Se non sbaglio è la terza “scura” di Alder dopo la Deltacolt (Milk Stout) e la Imbiss (Schwarz).