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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Colori sgargianti e non solo: la birra è sempre più schiava del suo aspetto?

Negli scorsi giorni mi sono imbattuto in un articolo apparso recentemente sul blog NewToBrew, in cui vengono illustrate le caratteristiche delle cosiddette Florida Weisse. Se non avete mai sentito parlare di questa tipologia, sappiate che può essere considerata in tutto e per tutto analoga a quella delle Catherina Sour: base vagamente ispirata alle Berliner Weisse, alla quale è aggiunta frutta fresca, in genere di matrice tropicale. Sono birre di frumento leggere e acidule, in cui il profilo organolettico è ovviamente caratterizzato dalla frutta impiegata. Insomma nulla di nuovo rispetto a quanto spiegato dal BJCP in uno dei suoi ultimi aggiornamenti, ma ciò che mi ha colpito del suddetto articolo è il riferimento al colore di queste birre, che proprio per gli ingredienti speciali può assumere sfumature cromatiche assai diverse e insolite. Ancora una volta, dunque, è la componente estetica a dominare tra le caratteristiche delle nuove tipologie brassicole.

Nuove birre da Alder, Muttnik, Liquida, Birrificio Trunasse ed Evoqe

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Il birrificio Alder (sito web) ha aperto i battenti meno di un anno fa, ma ha già lanciato sul mercato diverse birre di ottima fattura. Tra le tante novità annunciate in questi mesi mancava però una birra che strizzasse l’occhio alla cultura brassicola del Belgio, “lacuna” ora colmata con la nuovissima Hoppeland (5,5%). Si tratta di una Belgian Blonde che il birraio Marco Valeriani ha voluto interpretare nella maniera più tradizionale possibile: solo malto Pils, lievito ovviamente belga ma soprattutto luppolo di varietà Nugget proveniente esclusivamente da Poperinge, zona delle Fiandre occidentali famosa per la produzione della pianta rampicante – la bandiera del comune sembra quella di Roma, ma con cinque luppoli disposti in circolo sui colori giallo e rosso (davvero!). Non l’abbiamo ancora assaggiata, ma ce l’aspettiamo elegante e facile da bere, con un carattere ben definito.

Nuove tap room e locali dai birrifici Lucky Brews, PBC, La Ribalta e Rethia

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Con riferimento alle tendenze della birra artigianale italiana, negli ultimi tempi abbiamo parlato molto di lattine, cantine brassicole e produzioni luppolate. C’è però un trend che non si è affatto arrestato, ma sta continuando a guadagnare spazio nonostante il periodo non certo fortunato. Mi riferisco alla scelta dei nostri birrifici di investire in tap room e locali a marchio, al fine di intercettare il pubblico direttamente nei luoghi di produzione o comunque senza l’intermediazione dei pub. La differenza rispetto al passato è evidente: non parliamo di semplici “spacci” o di spartane zone di somministrazione, ma di locali veri e propri, curati dal punto di vista estetico e competitivi in termini di offerta gastronomica. Rappresentano il sintomo di una profonda trasformazione in atto nel nostro settore, dunque oggi è arrivato il momento di presentare alcune delle ultime novità in questo senso.

Prossimi eventi: Mash Festival, 5 Years Celebration di Crak e Menabelgium

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Dopo la pausa della scorsa settimana, oggi torniamo a occuparci degli appuntamenti birrari in programma nei prossimi giorni. La situazione relativa agli eventi è ancora in divenire, ma è inutile sottolineare che stiamo ancora pagando le conseguenze di quanto accaduto in questi mesi. A ogni modo eccoci qui, pronti a segnalare tre nuove iniziative che animeranno questo weekend e i successivi. In particolare va menzionato il Mash di Milano, che è il primo vero festival birrario che si tiene in Italia dopo il lockdown: ovviamente è previsto un rigido protocollo per evitare assembramenti e situazioni a rischio, ma è comunque incoraggiante sapere che lentamente stiamo tornando alla normalità anche da questo punto di vista. Gli altri due appuntamenti, invece, si terranno negli spazi all’aperto di altrettanti birrifici: domani da Crak per il quinto anniversario dell’azienda, a fine mese da Menaresta per celebrare la scuola brassicola del Belgio. Buon fine settimana a tutti!

Birra Salvadega cede intera attività produttiva o pezzi singolarmente

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Birra Salvadega cede attività produttiva in provincia di Sondrio avviata nel 2018. Possibilità di cedere l’azienda per intero (chiavi in mano) o in seconda battuta pezzi singolarmente. Impianto produttivo in capannone in affitto (eventualmente da ricontrattare). Possibilità di rilevare marchi e ricette e affiancamento del birraio se richiesto/necessario.

  • Impianto 5 hl (birra finita 14 p°) Toscana Inox 2 tini a gas + tank acqua a resistenze elettriche
  • Tubazioni e raccorderia
  • Conta-litri KROHNE
  • 1 Fermentatore cilindrico fascia refrigerata 1600 litri
  • 2 fermentatori cilindrici fascia refrigerata 1200 litri
  • 1 fermentatore troncoconico isobarico doppia fascia refrigerata 1200 litri
  • 1 Tino primer Toscana Inox motorizzato 1500 litri
  • Gruppo frigo caldo/freddo per 4 fermentatori
  • Pompa carrellata
  • Mulino circa 200 kg/ora
  • Imbottigliatrice a caduta 4 becchi
  • Tappatrice manuale pneumatica
  • Etichettatrice semiautomatica (bobine autoadesive)
  • Compressore elettrico
  • Lava bottiglie in acciaio inox 4 becchi (2 lavaggio, 2 soffiaggio)
  • 2 celle frigo (calda/fredda) da 15 mq ciascuna
  • Impianto pilota Toscana Inox a 3 tini da 30 litri con pompa, resistenze e scambiatore di calore integrati

Per informazioni, dettagli e prezzi o fissare un appuntamento, inviare una mail a: [email protected]. Contatto telefonico su richiesta.

Dungeons and Dragons: arriva il set di dadi al luppolo

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In gioventù mi è capitato di giocare qualche volta a Dungeons and Dragons, tuttavia non ero a conoscenza dell’esistenza di set di dadi personalizzati e di aziende specializzate nella loro creazione. L’ho scoperto negli scorsi giorni quando ho letto sul sito Il Bosone che la società Artisan Dice ha lanciato un kit composto da sei dadi realizzati con luppolo. Le inflorescenze sono compresse e inserite all’interno di gusci di resina trasparente, con un effetto cromatico “muschiato”. Sono disponibili nei classici formati D4, D6, D8, D10, D12 e D20 e, a quanto dicono alcuni utenti, avvicinandoli al naso è possibile percepire aromi di luppolo!

Vendere il proprio birrificio a causa delle Hazy IPA: il caso Trinity Brewing

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla vendita di tanti birrifici artigianali, per i motivi più disparati: l’interesse di qualche grande colosso del settore, difficoltà economiche non più sostenibili, l’uscita di scena dall’assetto societario di un personaggio particolarmente importante. Mai però era accaduto che un imprenditore decidesse di cedere il suo birrificio perché stanco della direzione intrapresa recentemente dal settore. Sarebbe questo il motivo che avrebbe spinto Jason Yester a vendere la sua Trinity Brewing all’imprenditore e homebrewer Matthew Dettmann, il quale è ora il nuovo proprietario del brewpub da oltre 500 mq situato a Colorado Springs, nello stato del Colorado. Come racconta il sito Westworld, Yester è stato sempre un personaggio sopra le righe, estroverso e geniale, ma anche polemico e irrequieto. Ciononostante la sua scelta ha destato una certa impressione nell’ambiente, perché maturata sulla base di alcune considerazioni piuttosto centrali nel dibattito birrario del momento.

Nuove birre da Birrificio della Granda, MC-77, Crak, Agrilab e Hopside

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Gran parte delle birre lanciate negli ultimi mesi in Italia ha trovato nella lattina il suo contenitore prediletto. In questo “club dell’alluminio” è ora entrato anche il Birrificio della Granda, che per inaugurare il nuovo recipiente ha deciso di fare le cose in grande: non limitarsi a inlattinare alcune produzioni già presenti in gamma, ma realizzare due intere linee ad hoc. La prima si chiama The Girls ed è studiata per un pubblico piuttosto generalista: protagonisti sono i personaggi femminili di un mondo cyberpunk (disegnati da Diego Boscolo), la cui storia interattiva si costruirà sui social del birrificio. La seconda linea è stata battezzata H4TG (Hop For The Geeks) e si rivolge agli appassionati più smaliziati, con una certa predilezione per il luppolo. A differenza della linea The Girls, quest’ultima prevede il coinvolgimento di un artista diverso per l’immagine di ciascuna birra. Alcune delle ricette sono totalmente inedite, altre sono adattamenti di “vecchie” creazioni del Birrificio della Granda, ma adattate alle lattine.

Birra e categorie: ha davvero senso parlare di “stili birrari”?

Su Cronache di Birra abbiamo sempre esaltato con passione l’opera di divulgazione di Michael Jackson e soprattutto il suo approccio “etnografico” alla birra, diventato il riferimento assoluto per analizzare il passato e il presente della nostra bevanda. Da quella splendida intuizione Jakson elaborò l’espressione “stile birrario”, un concetto che riunisce produzioni accomunate da caratteri simili in termini organolettici, realizzativi, storici e sociali. La sua impostazione ha favorito una suddivisione dell’universo brassicolo in categorie – cioè, appunto, in stili – contraddistinte da peculiarità più o meno definite, nelle quali si tende a far ricadere qualsiasi creazione. Nonostante la validità di questo modus operandi, senza il quale probabilmente fare cultura birraria sarebbe oggi molto più difficile, è opportuno tenere presente che la bevanda non si è sviluppata per compartimenti stagni, ma lungo percorsi sfumati e confusi in cui non è sempre facile rintracciare precisi prototipi stilistici.

Nuove birre da Lambrate, Barbaforte, PBC, La Fucina e Soralama

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Ripercorrendo le novità lanciate dal Birrificio Lambrate (sito web) negli ultimi tempi, si scopre che sono state tutte il frutto di collaborazioni con altri produttori italiani o stranieri. Per trovare birre prodotte in proprio occorre tornare indietro a quasi un anno fa, quando segnalammo in un nostro articolo di metà luglio ben due creazioni inedite dell’azienda meneghina. E curiosamente due sono anche le new entry totalmente “made in Lambrate” con cui apriamo la panoramica di oggi e che appaiono strettamente imparentate. Si chiamano infatti Hard (6,7%) e Core (6,7%) e, oltre a condividere la stessa gradazione alcolica, appartengono entrambe alla tipologia delle IPA di stampo moderno e sono realizzate con il ricorso a una percentuale di cereali non maltati. La Hard è ispirata dal viaggio nello staff nella West Coast americana e ricorre a un dry hopping con luppoli Amarillo e Citra; la Core, invece, impiega “a freddo” varietà Mosaic e Galaxy. La prima presenta aromi agrumati e di frutta a nocciolo, la seconda toni decisamente tropicali. Entrambe le birre sono disponibili esclusivamente in lattina.

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