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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Come l’industria può stravolgere un birrificio craft: il caso Ballast Point

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In questi giorni nella comunità internazionale della birra sta tenendo banco la vicenda relativa a Ballast Point, birrificio americano che a fine 2015 fu acquistato con una mega operazione da Constellation Brands, la multinazionale che detiene il marchio Corona. Ebbene, la scorsa settimana Ballast Point ha incassato, in un colpo solo, l’addio del fondatore Jack White e di altri tre top manager: il responsabile commerciale Earl Knight III, il direttore operativo Yuseff Cherney e l’amministratore delegato Jim Buechler. Un terremoto che è fin troppo facile collegare a precise scelte del nuovo proprietario e che rappresenta l’ultima tappa di una trasformazione in atto da tempo. Alla faccia delle dichiarazioni di ambo le parti, che non più tardi di nove mesi fa giuravano che niente sarebbe cambiato e che Ballast Point avrebbe continuato a operare in totale autonomia.

Nuove birre estive (e non solo) da Eastside, BAV, Amiata e altri

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Nonostante l’inizio di agosto consiglierebbe a tutti di buttarsi in spiaggia e godersi un po’ di relax, i nostri birrifici sono regolarmente al lavoro. Testimonianza è il gran numero di birre inedite che vengono sfornate anche in questo periodo, sebbene con una frequenza meno costante rispetto alle scorse settimane. Tra gli stacanovisti di questa estate 2016 entra prepotentemente il laziale Eastside (una delle new entry di Fermentazioni a settembre), che ha in serbo alcune succulenti novità. La prima è la Litor Ale (4,2%), una Oyster Stout, che astutamente va a riempire il vuoto “craft” lasciato da un’altra scura alle ostriche del Lazio: parliamo chiaramente della celeberrima Perle ai Porci di Birra del Borgo, marchio ormai di proprietà dell’industria. L’augurio è che la Litor Ale possa bissare i successi della sua “musa ispiratrice”.

abra-cadabra

La seconda novità a firma Eastside di chiama Route 148 ed è una Blonde Ale come da criteri previsti dal BJCP (lievito e luppoli sono americani) e per berla occorrerà attendere metà settembre. Come da dettami è una birra chiara, dissetante e ben equilibrata tra la parte maltata e luppolata. Il nome, invece, si riferisce alla statale che il birraio Luciano Landolfi è costretto a percorrere tutti i giorni per recarsi da Roma a Latina e viceversa. Terza e ultima novità infine è la Abra Cadabra (4,8%), una Session Ipa che punta a valorizzare al massimo l’aroma tropicale dei luppoli impiegati. Neanche a dirlo, è perfetta per queste calde giornate estive!

dr rudy

Ancora più “session” della Abra Cadabra – almeno dal punto di vista del tenore alcolico – è l’ultima nata in casa Birrificio Artigianale Veneziano. Creata in occasione della Festa del Redentore di Venezia, la Dr. Rudy è una Session Pale Ale che misura appena 3,5% in contenuto alcolico e che fa della bevibilità la sua caratteristica principale. La birra rientra in una linea speciale del BAV, composta di quattro produzioni ognuna delle quali dedicata a uno dei soci del birrificio: la Dr. Rudy ovviamente omaggia Rudy Liotto, frontman dell’azienda, ed è la seconda creazione di questa particolarissima gamma.

cinghiale bianco

Dopo una lunga assenza in panoramiche del genere, Birra Amiata torna a far parlare di sé con una nuova collaborazione. La Cinghiale Bianco (6,2%) è il frutto del lavoro messo a punto con il birrificio spagnolo La Quince, insieme al quale è nata questa White Ipa fresca e dissetante. I luppoli utilizzati sono rigorosamente americani e si esprimono non solo in aroma, ma anche con un finale amaro piuttosto deciso: 62 IBU su un’impalcatura del genere non dovrebbero passare del tutto inosservati, giusto per usare un eufemismo. Comunque non rimane che assaggiarla per verificare se la teoria trova conforto nella pratica.

sbrai

Rientra nell’ormai affollatissima tipologia delle Session Ipa anche la Sbrai (4%), ultima creazione di Birra Nostrale. Rispetto ad altre “colleghe”, la ricetta di questa birra è particolare, perché prevede un’aromatizzazione con scorze di arancia amara e bergamotto calabrese, oltre a una percentuale di farro reggiano in aggiunta al malto d’orzo (tedesco). I luppoli utilizzati sono Belma (bollitura), Enigma e Azacca (dry hopping) e El Dorato (bollitura e dry hopping). Rinfrescante e agrumata, è la risposta alle torride temperature di questi giorni.

nartra ancora

E concludiamo con la rivisitazione della Nartra, una delle birre più anziane ma anche di maggior successo della beer firm romana Stavio. Come la sorella maggiore la Nartra Ancora si ispira alle classiche Golden Ale inglesi, ma prevede un’importante variazione di ricetta per quanto riguarda i luppoli: qui è stato impiegato esclusivamente il nuovissimo 102/44, varietà slovena prodotta da Italian Hops Company. Realizzata presso il Birrificio degli Archi di Viareggio (una delle aziende con cui Stavio collabora più spesso), è naturalmente disponibile presso il locale di via Pacinotti, a Roma.

Eventi tra luglio e agosto: Castellalto, Note di Luppolo, Parco Birre e altri

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Continuano gli eventi birrari anche in questa fase a cavallo tra luglio e agosto, sebbene con un ritmo molto più blando rispetto a qualche settimana fa. Però gli appuntamenti interessanti non mancano, a partire dall’ormai mitico Festival della Birre Artigianali di Castellalto (TE) che animerà la prima e la seconda settimana di agosto. Oggi invece partirà a San Martino al Cimino (VT) la seconda edizione di Note di Luppolo, con birrifici del Lazio e non solo. Poi tornando ad agosto, sono da segnalare la prima edizione di BeerLocri, chiaramente a Locri (RC), la seconda di Parco Birre a Domusnovas (CA) e il Festival del Giglietto a Palestrina (RM), che quest’anno proporrà tanta birra italiana alla spina. Buone bevute a tutti, anche in riva al mare!

Oltre lo spaccio aziendale: l’ascesa delle tap room dei microbirrifici

Tra gli appuntamenti birrari di questo fine luglio c’è l’inaugurazione del Bancone, la tap room di Birra del Borgo. Il marchio reatino, passato recentemente nelle mani dell’industria, sembra puntare con decisione nella sua sala nuova di degustazione: spazi ampi, arredi ricercati, cura in ogni singolo dettaglio e impianto di dimensioni importanti. Sembra un’operazione priva di logica: perché investire così tanto in qualcosa che, in fin dei conti, è un’appendice di un sito produttivo e situato in un paesetto (Borgorose) quasi sperduto tra Lazio e Abruzzo? La risposta è da ricercare nel crescente interesse dei birrifici per le proprie tap room: un trend iniziato diversi anni fa negli Stati Uniti, ma di cui sembrano essersi accorti anche i nostri produttori. E che è destinato a diffondersi anche in Italia, nonostante gli evidenti limiti burocratici ed economici.

Nuovi locali birrari: Porter, Roba da Malti, Cantiere delle Birre e altri

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Dedichiamo questo mercoledì a una rinnovata panoramica sui nuovi locali italiani e tra le novità della scorsa primavera bisogna segnalare il Porter di Limbiate, in piena Brianza. Può essere considerato un’hamburgeria con birra artigianale, ma in realtà il menu è piuttosto vario e prevede anche bbq, piatti di carne a cottura lenta (viene usato il forno a legna presente nel locale, ex pizzeria), street food, zuppe e insalate. A livello birrario sono disponibili quattro spine, un paio delle quali destinate alla beer firm Burp Beer (di cui è socio uno dei fondatori del Porter) e le restanti a produttori locali, come Rurale, The Wall, Railroad, Menaresta e Hammer. Da segnalare l’organizzazione di eventi e di concerti dal vivo. Per maggiori informazioni potete consultare la pagina Facebook del Porter.

roba da malti

Si definisce invece “beerstrot” il Roba da Malti, aperto recentemente in pieno centro storico a Terni. L’idea è di accompagnare la passione per la nostra bevanda con piatti ricercati, spesso cucinati con la birra: il menu comprende salmone marinato con Session Ipa, tartare di manzo marinata con Double Ipa, dolce alla Tripel, ecc. L’impianto di spillatura consta di 12 vie e l’idea, molto interessante e lodevole, è di dedicarne 4 o 5 a settimana per approfondire un determinato produttore e farlo conoscere meglio al pubblico. La selezione è di alto livello e attenta alle novità del momento, mentre l’offerta di alcolici prevede anche una selezione di amari, sidri e altro ancora. Ulteriori dettagli sono reperibili sulla pagina Facebook di Roba da Malti.

birreria prato

Ha inaugurato invece poco più di un mese fa La Piccola Birreria di Prato, situata ovviamente a Prato, in una zona piuttosto vivace. Il grande bancone di legno dispone di dodici spine, mentre la filosofia è quella “talebana” che sembrava un po’ persa nell’ambiente italiano degli ultimi tempi: offerta incentrata esclusivamente sulla birra artigianale, senza l’aggiunta di cocktail, bibite analcoliche o prodotti di altra natura. Tra le birre disponibili quelle della relativa beer firm Neu Alt, che si appoggia sull’impianto del birrificio Badalà. Per il resto La Piccola Birreria di Prato offre un piccolo buffet in orario aperitivo, ma è chiaro che il focus è tutto incentrato sulla birra.

cantiere

Passando a parlare di beershop, occorre segnalare che anche la Basilicata ha il suo primo negozio specializzato, battezzato Cantiere delle Birre. Il nome non è stato scelto a caso, perché nelle intenzioni c’è l’idea di variare l’identità del locale nel tempo. Per il momento consta di una selezione di un centinaio di etichette, tra le quali si distinguono due produzioni proprie rientranti nel marchio Birre LuDog. Il proprietario, Mario Rosa, ha infatti frequentato il corso di birraio presso il Dieffe di Padova, sviluppando dunque anche un interesse nella produzione brassicola. Tornando al Cantiere delle Birre, il locale dispone anche di 4 spine indipendenti e di un’offerta gastronomica incentrata su panini e stuzzichini vari. La sede è a Lavello, comune della provincia di Potenza. Altre informazioni sono presenti su Facebook.

kelkita

Tra i tanti beershop aperti recentemente in Italia il Kelkita di Silea, in provincia di Treviso, colpisce per gli ambienti ampi e l’arredamento originale. Aperto da poche settimane (l’inaugurazione risale a fine giugno), il Kelkita ha un’impostazione “classica” (quindi niente spine, solo bottiglie), sebbene sia presente un angolo degustazione per gli assaggi in loco fornito di tavoli e sgabelli. La selezione delle etichette copre la maggior parte delle nazioni birrarie del mondo (compresa l’Italia), con un occhio di riguardo per le trappiste (presenti tutte quelle riconosciute come tali) e le acide. Non mancano alcune rarità. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook del beershop.

Il Birrificio Abusivo vende impianto da 100 litri

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Il Birrificio Abusivo vende il suo impianto per la produzione di birra da 100 litri al prezzo di 23.000 €. Nel dettaglio:

1. Impianto di produzione del mosto
L’impianto di produzione del mosto ha le seguenti caratteristiche:

  • marca: Impiantinox Easy Bräu;
  • modello: SCB 100/2_M_RG_I

ed è costituito dai seguenti elementi:

  • serbatoio di ammostamento/bollitura – in AISI 304 con un volume di 150 l dotato di agitatore;
  • serbatoio di filtrazione/whirlpool – in AISI 304 con un volume di 119 l;
  • serbatoio di accumulo acqua calda – in AISI 304 con un volume utile di 80 l;
  • quadro di comando;
  • pompa di trasferimento a palette;
  • scambiatore tubo in tubo;

Il serbatoio di ammostamento/bollitura ed il serbatoio dell’acqua calda sono riscaldati a fiamma diretta ciascuno da un bruciatore. Le potenze del bruciatore di ammostamento/bollitura e dell’acqua calda sono rispettivamente pari a 14 kW e 7 kW.

2. Gruppo fermentatore/maturatore
Il sistema di fermentazione e maturazione ha le seguenti caratteristiche:

  • marca: Impiantinox Easy Bräu;
  • modello: UNITANK V=200 [LT.]

ed è costituito dai seguenti elementi:

  • n. 2 tini di fermentazione e maturazione a fondo conico in AISI 304 coibentati e raffreddati (muniti di certificato di taratura);
  • serbatoio di accumulo acqua di raffreddamento in AISI 304;
  • impianto frigorifero.

3. Altri sistemi inclusi
Inclusi contalitri fiscale e mulino malti.

4. Esclusioni
Trasporto, installazione e quant’altro non espressamente indicato precedentemente.

5. Note
L’impianto è stato completamente revisionato nel 2015 (sostituite le guarnizioni delle valvole, la girante ed i cuscinetti della pompa) non sono stati impiegati detergenti contenenti cloro per la sua pulizia. Manuale di uso e manutenzione incluso.

Per informazioni e contatti:
Ivan Pelliccioni
cell 3661585928
[email protected]

Birrificio 5 srl
via 25 marzo 29a
domagnano 47895
Rep San Marino

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Basta con i kit: è arrivato il momento di fare sul serio

Chi si cimenta nella produzione casalinga di birra, di solito parte dalla versione semplificata: il kit. Se le cose vanno bene, dopo poco passa alla tecnica all-grain che prevede l’utilizzo degli ingredienti base: malto, luppolo, acqua e lievito. Le guide a tema sul web sono innumerevoli, le informazioni talmente tante che inizialmente ci si sente spaesati. Ho pensato di passare in rassegna le varie fasi della produzione evidenziando quelli che secondo me sono i punti chiave. Senza alcuna pretesa di essere esaustivo, lancio alcuni flash sperando di indirizzare sulla buona strada chi è in procinto di fare il grande salto.

La nascita del lievito a bassa fermentazione: un mistero ancora tutto da svelare

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La birra è una bevanda millenaria che letteralmente scandisce da sempre le giornate di intere società, eppure ci sono alcuni aspetti che non sono stati ancora pienamente compresi. Uno dei misteri più affascinanti è relativo al lievito a bassa fermentazione, entrato nella produzione brassicola solo in tempi relativamente recenti – si stima intorno al XV secolo, ma usato in maniera costante solo dal XIX – per poi praticamente monopolizzare il mercato della birra internazionale: come saprete oggi la quasi totalità dei prodotti in vendita (parliamo di quelli industriali) appartengono alla famiglia delle Lager. Oggi sappiamo che il lievito responsabile di questa tipologia di birre è il Saccharomyces pastorianus, parente stretto del più famoso Saccharomyces cerevisiae (il lievito ad alta fermentazione). Ciò che non conosciamo sono però i dettagli della sua origine, che recenti studi hanno reso un po’ meno impenetrabili.

Ancora eventi a luglio: Festival delle Birre Molisane, Birragustando e altri

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Prima di entrare nel sonnacchioso agosto, l’agenda dell’appassionato bevitore ha ancora diversi colpi da sparare per non lasciarci a secco di birra. Agli eventi del week end alle porte, già segnalati in passato, occorre aggiungere la Festa delle Medie della Cantina della Birra, che inizierà domani per concludersi domenica. Nel fine settimana successivo si terranno il Festival delle Birre Artigianali Molisane e Sikaru, dedicati rispettivamente ai movimenti brassicoli di Molise e Sicilia. Ancora in quei giorni si terrà la quinta edizione del collaudatissimo Birragustando e la seconda del Nova Beer Festival, dedicato esclusivamente a basse fermentazioni italiane e straniere. Buone bevute a tutti!

Una degustazione all’Ambasciata del Canada per scoprire 5 microbirrifici locali

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Lo scorso giovedì sono stato ospite dell’Ambasciata del Canada in Italia per una degustazione di alcune birre artigianali canadesi. Non è la prima volta che mi capita di essere invitato a iniziative del genere, ma è la prima volta che a farsene promotrice è stata una nazione che non rientra esattamente nel novero delle superpotenze mondiali del settore. Tuttavia il Canada rappresenta un movimento molto interessante, che probabilmente è salito alla ribalta delle cronache birrarie europee grazie al Mondial de la Bière, diventato un appuntamento abbastanza atteso anche da queste parti grazie alla crescita raggiunta dopo 23 (ventitre!) edizioni consecutive. Tuttavia a noi della locale scena brassicola arriva bene poco, quindi sono stato molto felice di partecipare all’evento e assaggiare cinque birre che non avevo mai provato prima.

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