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Il birrificio The Wall (provincia di Varese) cerca un head brewer per ampliamento team

Il birrificio artigianale The Wall, con sede a Venegono...

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno della Easy-brau (anno...

Il birrificio Busa dei Briganti cerca un birraio con esperienza per assunzione immediata

Il Birrificio Busa dei Briganti cerca per assunzione immediata...
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La partnership inaspettata: nasce la birra collaborativa tra Brewdog e La Trappe

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Vi ricordate quando le notizie provenienti dal mondo della birra trappista erano praticamente inesistenti e bisognava cercare le informazioni con il lumicino? Roba di un’altra era geologica, perché negli ultimi tempi la situazione è completamente cambiata. Ormai su Cronache di Birra pubblichiamo aggiornamenti sul tema con una frequenza quasi settimanale, a cui oggi aggiungiamo un ulteriore tassello. Venerdì scorso James Watt, fondatore di Brewdog, ha infatti svelato su Twitter il lancio di una birra collaborativa realizzata in partnership con il birrificio trappista La Trappe. Un annuncio che fino a qualche tempo fa avremmo considerato uno scherzo o un pesce d’aprile fuori stagione, ma che oggi appare del tutto verosimile. Verosimile ma non meno clamoroso, perché la birra nata da Brewdog e La Trappe rappresenta qualcosa di profondamente inedito nel panorama brassicolo internazionale e ci dice molto sullo stato del birrificio scozzese e della birra trappista in generale.

Il birrificio LZO cerca un birraio

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LZO, birrificio artigianale situato nel Veneto orientale, cerca birraio da inserire in team. Sono richieste:

  • flessibilità lavorativa,
  • autonomia in sala cottura o confezionamento,
  • capacità di lavorare in gruppo,
  • spiccate doti di problem solving,
  • precedenti esperienze lavorative in altri birrifici, preferibilmente all’estero

Se interessati inviare curriculum a info@lzo.beer.

Da Samuel Adams la prima birra con luppoli spaziali, letteralmente

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Come forse saprete lo scorso settembre SpaceX ha lanciato il primo volo spaziale con civili a bordo. Sulla navicella Dragon però non erano presenti solo esseri umani, ma anche circa 30 chilogrammi di luppolo, che ora Samuel Adams ha usato per creare una birra unica nel suo genere. La nuovissima Space Craft IPA (6,2%) è infatti prodotta con varietà Mosaic e Citra che hanno passato 2 giorni, 22 ore e 3 minuti in orbita intorno alla Terra. Combinando i tre numeri si ottiene il prezzo della birra: 22,33 dollari per un four-pack, poco meno di 5 euro a lattina. La birra sarà disponibile solo per il mercato statunitense a partire dal 16 novembre; il nome è stato scelto tramite un sondaggio che ha ricevuto oltre 5.000 proposte.

Il birrificio Soralama’ cerca una figura per il reparto commerciale e marketing

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Coerentemente con i nostri piani di crescita, siamo alla ricerca di una persona da inserire nel nostro team con le mansioni di:

  • gestione Clienti
  • sviluppo commerciale
  • marketing e comunicazione

Si richiede esperienza in ambito commerciale, preferibilmente nel settore beverage, facilità di relazione con il Cliente, utilizzo agile dei sistemi informatici e social media e patente B.  Sarà gradita la padronanza dell’inglese e la conoscenza e passione per la birra. Il luogo di lavoro è presso il nostro birrificio a Vaie, provincia di Torino.

Se sei interessato invia il tuo CV a lavoraconnoi.soralama@gmail.com.

 

Assaggi e non solo: il resoconto dei quattro giorni del Brussels Beer Challenge

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Tornare a viaggiare in Europa è una bella sensazione, farlo per un importante concorso birrario è a dir poco entusiasmante. La possibilità mi è stata concessa dal Brussels Beer Challenge, al quale sono tornato a partecipare dopo alcuni anni in qualità di giudice, insieme ad oltre 80 esperti da tutto il mondo. Quelli appena passati sono stati quattro giorni bellissimi, scanditi dalle sensazioni uniche che solo certi appuntamenti sono in grado di regalare, con il valore aggiunto di aver toccato con mano un pezzo importante di normalità. Il Brussels Beer Challenge si conferma un contest di primissimo livello nel panorama internazionale, grazie a numeri impressionanti (più di 1.800 birre iscritte), a un’organizzazione perfetta e puntuale e a un’impostazione che consente di entrare a contatto con la realtà birraria del luogo prevedendo visite a birrifici e locali del posto. E che giustifica un resoconto come quello che state leggendo: diversamente sarebbe stato solo una fredda cronaca degli assaggi.

Nuove birre da La Fucina, Rebel’s, Bonavena, Radiocraft e Il Conte Gelo

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Era da un po’ che il birrificio molisano La Fucina (sito web) non faceva capolino nelle nostre consuete panoramiche sulle nuove birre italiane, quindi oggi siamo ben felici di partire con due sue novità disponibili proprio in questi giorni. La prima si chiama Ceci n’est pas une Mela (7,5%) ed è una Belgian Strong Ale realizzata in partnership con Malto Lento (pagina Facebook), un birrificio che si è da poco affacciato nel panorama brassicolo del Molise. Il nome della birra non è casuale, infatti la ricetta prevede un’aromatizzazione con l’aggiunta di cannella e purea di mele dell’azienda agricola Melise di Castel del Giudice (IS). Anche la seconda new entry è il frutto di una collaborazione, nello specifico con la Bottega di Portanuova (sito web) di San Quirico d’Orcia (SI): battezzata Minimum Wage (5%), si ispira allo stile delle Bitter britanniche. In particolare la Minimum Wage sarà presentata in anteprima venerdì prossimo all’Archea di Firenze e in alcuni locali di Roma (The Factory, Queen Makeda, Underdogs, Hopside, Mollotutto).

Sequestrate in Sicilia 800 bottiglie di birra al Cioccolato di Modica

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L’utilizzo nelle etichette di riferimenti ad altri settori alimentari continua a essere un problema per diversi birrifici. In passato alcuni produttori hanno dovuto cambiare descrizioni o si sono visti comminare multe a causa dell’uso di nomi protetti, come quelli di specifici vitigni nelle Italian Grape Ale – benché l’ingrediente fosse effettivamente impiegato nella ricetta. L’ultima vicenda in tal senso è raccontata dal Giornale della Birra e fa riferimento al sequestro di 800 bottiglie di birra artigianale recanti, senza autorizzazione, la denominazione protetta Cioccolato di Modica IGP. La birra è ovviamente prodotta proprio con quel tipo di cioccolato, ma ciò non è sufficiente a giustificare l’uso del nome.

Un tour nella birra artigianale a Forlì: quattro locali visitabili a piedi

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Con l’allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia, ho ripreso ad andare in trasferta lavorativa con una certa regolarità, approfittando, una volta terminata le incombenze del caso, del tempo libero per fare una visita a qualche pub della zona che proponga birra artigianale e magari incontrare qualche amico conosciuto in occasione di eventi birrari in Italia e all’estero. Questa volta mi sono dovuto recare in Romagna, a Forlì per l’esattezza, dove in occasione delle visite nei pub ho avuto il piacere di essere in compagnia dell’amico Matteo Selvi, con cui ho già condiviso esperienze di festival birrari e di giuria di concorsi homebrewing Mobi. Distante 50 minuti scarsi di treno regionale da Bologna, Forlì è una città di epoca romana, ha poco meno di 120.000 abitanti e un numero di pub attivi nella birra artigianale piuttosto consistente – quattro quelli da me visitati – con ampie possibilità di effettuare un vero tour a piedi, vista la compattezza della pianta.

Nuove birre da Sièman + Eastside, Ritual Lab, Baladin, Mastri Birrai Umbri e altri

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A distanza di un paio di giorni dall’ultimo aggiornamento, oggi torniamo a parlare di nuove birre italiane per smarcare molte segnalazioni arrivate in redazione negli scorsi giorni. E partiamo con una collaborazione che promette grandi cose, perché vede coinvolti due ottimi birrifici italiani: da una parte Sièman, dall’altra Eastside (sito web). La novità si chiama Bloody Side (6,3%) ed è una Wild Sour Ale ottenuta da un blend di diverse birre, lasciato maturare un anno in botti di rovere con i lieviti indigeni presenti nella cantina di Sièman. Inoltre sono stati aggiunti 350 chilogrammi di visciole dei Monti Lepini (intere), che hanno macerato per più di tre mesi, prima di una rifermentazione (in fusto e in bottiglia) di ulteriori tre mesi. La Bloody Side, che si contraddistingue per un colore rosso rubino e per un prorompente carattere fruttato, sarà presentata venerdì 5 novembre presso il Ma che siete di Roma. Non è la prima volta che Sièman si lancia in un esperimento del genere con un birrificio laziale: nel 2020 aveva prodotto la Ritual Blend insieme a Ritual Lab, una delle birre migliori dell’anno.

La triste verità: per molti consumatori Peroni, Ichnusa e Moretti sono birra artigianale

Qual è lo stato della birra artigianale nella grande distribuzione? È anche per rispondere anche a questa domanda che Cibus, in collaborazione con la testata GDO News, ieri ha organizzato una tavola rotonda online con protagonisti di entrambi i settori – si è parlato anche di vino, ma questo è un discorso che a noi interessa relativamente. L’iniziativa è stata molto interessante, sia perché per la prima volta si è cercato di approfondire il tema in maniera dettagliata, sia perché dimostra come l’incontro tra birra artigianale e GDO, per quanto possa spaventare più di qualcuno, è un argomento destinato a diventare centrale nei prossimi mesi. Tuttavia è in una forma ancora embrionale e in una fase ampiamente interlocutoria, tanto che l’evento non ha fornito risposte certe per il futuro. Però sono stati evidenziati alcuni punti decisamente importanti, la maggior parte dei quali provenienti da un’indagine di mercato svolta dall’Istituto Piepoli. I risultati sono impressionanti e denotano alcuni problemi che il comparto dovrà cercare di risolvere negli anni a venire.

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