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Il birrificio The Wall (provincia di Varese) cerca un head brewer per ampliamento team

Il birrificio artigianale The Wall, con sede a Venegono...

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno della Easy-brau (anno...

Il birrificio Busa dei Briganti cerca un birraio con esperienza per assunzione immediata

Il Birrificio Busa dei Briganti cerca per assunzione immediata...
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Prossimi eventi birrari: Beeriver, Ponteluppolo e FrankenBierWoche

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Dopo la pausa dello scorso venerdì torniamo a occuparci degli appuntamenti birrari previsti a breve in tutta Italia. A brevissimo verrebbe da dire, visto che due degli eventi che segnaliamo cominciano oggi: presso la Stazione Leopolda di Pisa andrà in scena l’edizione autunnale di Beeriver, mentre i Giardini Pontelungo di Bologna ospiteranno il festival Ponteluppolo. In entrambi i casi troverete otto birrifici italiani e tanti contenuti collaterali. A metà mese invece si terrà il FrankenBierWoche organizzato dal Ma che siete di Roma: dieci giorni dedicati alle splendide creazioni brassicole dei migliori birrifici della Franconia. È chiaramente un modo di rivivere in maniera diversa le atmosfere bucoliche del Frankenfest, che quest’anno è saltato per ovvie ragioni: anche questo è un modo per consolarsi in un anno non particolarmente felice. Buon fine settimana a tutti e buone bevute!

Birrificio vende serbatoio rimescolo ed etichettatrice

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Vendesi serbatoio rimescolo 10hl Inoxtecnica ed etichettatrice Enos Euro.

Etichettatrice Enos Euro:

  • Modello “Base” anno 2016 accessoriata con piatto di carico rotante Ø80cm
  • Dimensioni: 1700 x 1200 x 1300h
  • Peso netto: 200 kg
  • Piano di lavoro: 900 mm ±
  • Rendimento orario: 600/1800 bph con variatore di velocità su stella selezione
  • Motori: 1 Kw
  • Etichettatrice equipaggiata di serie con variatore di velocità su stella di selezione
  • Link al sito del produttore per ulteriori specifiche http://www.enoseuro.it/it/base
  • Prezzo 4.300€

Serbatoio rimescolo da lt 1.000 coibentato:

  • Fornitore: Inoxtecnica Veronese, anno di costruzione 2016
  • Capacità: litri 1000
  • Tipo materiale: AISI 304
  • Dimensioni
    • ø interno mm 1100 c.a
    • Altezza cilindro interno mm 1500 c.a
    • altezza totale mm 2800 c.a
  • Fondo: conico
  • Tetto: conico
  • N.1 Scarico totale DN 40 DIN;
  • N.3 Gambe inox alte 500mm.piramidali scatolati con perno m.20 e piattello regolabile;
  • N.1 Chiusino superiore Ø 400;
  • N.1 Sfera di lavaggio;
  • N.1 Agitatore verticale con elica marina;
  • N.1 Coibentazione totale SP.80 mm in poliuretano a pannelli e ricoperta da lamiera inox saldata e sigillata.
  • Prezzo 2.500€

Contatti: Tel-Whatsapp. 333.8735143
Mail: denosoc@msn.com.

Nuovi marchi e birrifici: Deriva, Tsunami, Milvus e Birra Mitica

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Ciò che sta accadendo nel settore italiano della birra artigianale è davvero sorprendente. Come se il Covid non fosse mai esistito, stiamo registrando la comparsa di nuovi progetti brassicoli con una frequenza impressionante. Il fenomeno, che si aggiunge ai programmi di espansione portati avanti da alcuni produttori nonostante il periodo che stiamo vivendo, è piuttosto rincuorante, ma non possiamo considerarlo da solo la cartina di tornasole della salute del mercato: nel frattempo alcuni birrifici hanno chiuso, mentre per altri il momento della verità arriverà solo nei prossimi mesi. Inoltre è possibile che, date le difficoltà del momento, in tanti sentano la necessità di comunicare con più efficacia i propri progetti rispetto al passato, contribuendo a far sembrare il periodo particolarmente frizzante. Qualunque sia la ragione di fondo, a distanza di un paio di settimane dall’ultimo aggiornamento torniamo a occuparci dei marchi birrari attivi da poco nel nostro paese partendo da Dariva Brewing & Drifting, “gipsy brewery” che sta uscendo con la sua prima birra proprio in questi giorni.

Su Netflix la serie tv dedicata all’Oktoberfest (che ha fatto infuriare l’Oktoberfest)

Una serie tv incentrata sulla birra? A ben vedere non è una novità: nel recente passato abbiamo parlato della sit-com Brews Brothers, ma in precedenza già c’erano state produzioni televisive di stampo divulgativo e ricreativo, come quelle con Sam Calagione, i fondatori di Brewdog o il mitico Michael Jackson. Da qualche giorno è disponibile sulla piattaforma Netflix una nuova mini-serie storica tedesca intitolata Oktoberfest: birra e sangue (Oktoberfest 1900 nella versione originale), che ovviamente ruota intorno alla grande festa di Monaco di Baviera e all’industria brassicola dell’epoca. La serie è infatti ambientata nella Germania di inizio XX secolo e consta di sei puntate, trasmesse in patria tra il 15 e il 23 settembre sui canali del gruppo televisivo ARD. La messa in onda ha fatto infuriare gli organizzatori dell’Oktoberfest per il modo in cui sono raccontate le vicende dei protagonisti, sollevando un polverone non indifferente. Per capire il motivo, bisogna partire dalla trama della serie.

Il birrificio Orso Verde cambia nome: benvenuta Birra OV

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Se siete assidui frequentatori degli annunci di Cronache di Birra, non vi sarà sfuggito quello recente riguardante il birrificio Orso Verde. Lo storico marchio di Busto Arsizio (VA) cede infatti la sua intera sede produttiva (comprensiva di impianto) per trasferirsi in un vicino stabile più ampio e funzionale. E questa è solo una delle tante novità che stanno caratterizzando gli ultimi mesi di vita del produttore lombardo: la più roboante e clamorosa è relativa al cambio di nome. Da ora in poi, infatti, il birrificio non si chiamerà più Orso Verde ma Birra OV, con il mantenimento quindi delle sole iniziali come fosse un acronimo. Parallelamente cambia anche il logo: possiamo – finalmente aggiungerei – dire addio al tenere orsetto intento a bere un bicchiere di birra e accogliere un nuovo orso bicromatico, dall’atteggiamento orgoglioso e impavido. La tagline diventa “Indomita dal 2004”.

Nuove birre da Birra dell’Eremo, Lucky Brews, Liquida, Bruton e Low Land con 5+

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L’umbro Birra dell’Eremo è un birrificio che personalmente apprezzo da sempre e che negli ultimi anni sta finalmente ottenendo l’attenzione che merita a livello nazionale (e non solo). Uno dei passaggi che ne hanno decretato il definitivo salto di qualità è probabilmente l’adozioe della lattina, contenitore che è stato utilizzato per alcuni prodotti “storici” dell’azienda, ma anche per creazioni totalmente inedite. È tra quest’ultime che rientra la Tuka (6,2%), una New Englan IPA brassata con lievito Vermont e con un generoso dry hopping di luppoli Sabro, Simcoe e Mosaic. Come da copione aspettiamoci una birra decisamente velata, con un corpo setoso e una chiusura equilibrata, in cui il profilo aromatico è dominato da note di ananas, passion fruit e, più in lontananza, cocco, pesce e vaniglia. La Tuka è disponibile in fusto e ovviamente in lattina, ma non sarà facilissima assaggiarla in questi giorni: sul sito del birrificio risulta già esaurita, segno che è stata accolta con grande interesse da parte di appassionati e operatori del settore.

Vendesi impianto produttivo completo (6,5 hl) con attrezzature

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Vendesi impianto completo adatto a produrre in doppia cotta 650 litri di birra a 14°P comprensivo di cantina con 4 fermentatori, serbatoi per accumulo e recupero termico, imbottigliamento, cella frigo e attrezzatura varia (impianto in provincia di Vicenza).

Costituito da:

  • Serbatoio di ammostamento+filtrazione(elettrico),
  • Serbatoio Bollitura + Wirpool,
  • gruppo ossigenazione mosto,
  • 4 serbatoi di fermentazione da 700L,
  • Contalitri Siemens certificato per agenzia dogane,
  • Caldaia di accumulo acqua calda a 78°C,
  • Serbatoio di accumulo acqua di rete coibentato per recupero termico,
  • tino priming da 1000L,
  • Serbatoio coibentato di accumulo acqua gelida glicolata completo di chiller,
  • Riempitrice a depressione a 4 becchi enolmaster,
  • Tappatrice pneumatica,
  • Compressore silenziato per tappatrice pneumatica,
  • Etichettatrice,
  • Mulino,
  • Transpallet elettrico + transpallet manuale,
  • Cella Frigo da 12 metri quadri smontabile con pannelli in melamina coibentati,
  • Lavandino inox e tavolo inox per operazioni di cantina,
  • 5 gabbie portabottiglie chiudibili per stoccaggio bottiglie,
  • 2 spine sovrabanco a 2 vie raffreddamento ad aria,
  • 2 spine carrellate (una a 7 vie e una a 5 vie),
  • Gazebo completo di illuminazione e attrezzatura per eventi,
  • Tubazioni +raccordi+ pompa carrellata per operazioni di cantina.

Per informazioni tecniche piu’ dettagliate (trattativa e prezzi in privato) chiamare Cracco Massimo : 3332907097 o scrivere a impiantobirra700l@gmail.com.

Dall’EBCU un nuovo documento sugli stili birrari del mondo

Sul finire della scorsa settimana l’EBCU (European Beer Consumer Unione, cioè l’associazione europea dei consumatori di birra) ha pubblicato la prima edizione del suo documento sugli stili birrari, battezzato The Beer Styles of Europe and beyond – nonostante il nome, include anche gli stili americani – e curato dal mitico Tim Webb. La notizia è stata rilanciata in Italia da Unionbirrai, che appunto fa parte dell’EBCU e che ha contribuito attivamente alla redazione delle linee guida insieme alle altre associazioni europee, tra cui l’italiana MoBI. Si tratta dunque di un documento per certi versi simile alle ben più famose Style Guidelines del BJCP, ma con alcune sostanziali differenze. Innanzitutto lo scopo: la risorsa del BJCP è pensata per i concorsi birrari, mentre quella dell’ECBU come risorsa per i consumatori. Quest’ultima poi riporta una semplice descrizione per ogni stile, mentre quello del BJCP fornisce una miriade di informazioni su caratteristiche organolettiche, ingredienti tipici, storia, confronto con altre tipologie e altro ancora. In realtà le linee guida dell’associazione europea sono ancora “in progress” e nel futuro si arricchiranno di molti contenuti. Intanto però possiamo analizzare il modo in cui sono state concepite.

San Gabriel sarà la birra ufficiale dell’edizione 2020 del Giro d’Italia

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La crescita del comparto della birra artigianale è testimoniata anche da elementi marginali, ma non meno importanti. Ad esempio è notizia recente che lo storico birrificio San Gabriel di Levada di Ponte di Piave (TV) sarà uno degli sponsor ufficiali del Giro d’Italia 2020, competizione che partirà domani da Monreale. Per l’occasione il produttore veneto lancerà una nuova creazione battezzata Sport (3%): una birra dal tenore alcolico molto contenuto per essere consumata dopo l’attività sportiva come integratore. Non è la prima volta che San Gabriel si dimostra vicino al ciclismo e, come riportato da Treviso Today, la partnership prevede anche la sponsorizzazione del Giro E, uno “spin off” che si corre con biciclette elettriche.

Anche una birra artigianale nel terremoto che sta sconvolgendo il Vaticano

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Sono ormai diversi anni che la birra artigianale compare con una certa frequenza sui mezzi di comunicazione generalisti: accade in occasione di concorsi a tema, aperture di nuovi birrifici o approfondimenti su tipologie particolari. In questi giorni, tuttavia, uno specifico marchio brassicolo è finito al centro di un’importante inchiesta che coinvolge nientemeno che il Papa e più in generale la gestione delle finanze all’interno del Vaticano. È una notizia che non dovrebbe suonarvi nuova, essendo ormai presente costantemente sulle prime pagine dei principali quotidiani, e che sta sempre più assumendo le tinte di una lotta intestina per il controllo degli affari economici della Chiesa. Tutto è nato dal caso Angelo Becciu, l’ex cardinale braccio destro di Papa Francesco, che proprio dallo stesso pontefice è stato “invitato” a lasciare il ruolo di prefetto della Congregazione delle cause dei santi, perdendo persino i diritti connessi al cardinalato. E nel vortice originatosi dalla vicenda è stata risucchiata anche la Birra Pollicina di Angel’s Beer, marchio di proprietà del fratello dell’ex cardinale.

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