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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Birra e formaggi: gli abbinamenti con i Presidi Slow Food stranieri

Nei mesi passati ci siamo addentrati in un percorso di abbinamenti davvero intrigante, con protagonisti i formaggi italiani dei Presidi Slow Food. Abbiamo prima affrontato quelli a latte di vacca, poi quelli a latte di pecora e infine quelli a latte di capra, scoprendo prodotti meravigliosi e accostamenti sorprendenti. Oggi concludiamo il nostro viaggio allungando lo sguardo oltre i confini nazionali e passando in rassegna alcuni tradizionali formaggi stranieri che vantano il riconoscimento di Presidio Slow Food. È un sestetto curioso e stuzzicante, che racconta storie provenienti da terre splendide e insospettabili. Ci rendiamo conto che la loro reperibilità, pur se non impossibile, è molto difficile: ma qualora aveste la possibilità di acquistarli, la nostra viva raccomandazione è di approfittarne. A differenza delle precedenti puntate, in cui abbiamo indicato abbinamenti con birre artigianali del territorio, in questa sede forniremo solo indicazioni sugli stili da accostare, lasciando a voi l’onere (ma soprattutto il piacere) di sperimentare concretamente.

Il colore della birra: da quali ingredienti e fattori è determinato?

Quando ci si avvicina al mondo della birra, uno dei primi falsi miti che vengono confutati è la presunta correlazione tra colore e contenuto alcolico. Smentire questa credenza è piuttosto semplice, perché non c’è alcun legame tra la fermentazione – cioè il processo dal quale si produce alcool etilico – e le caratteristiche cromatiche del prodotto finale. In effetti è sufficiente citare qualche esempio per diradare ogni dubbio al riguardo: Mild, Stout e Schwarz sono stili scuri, ma piuttosto leggeri; Tripel e Double IPA sono tipologie tendenzialmente chiare, ma forti e potenti. In realtà il colore della birra dipende da altri fattori, tra cui il principale è il malto. Ma non è il solo: diversi elementi possono determinare la precisa sfumatura cromatica che sarà assunta dalla birra alla fine dell’iter produttivo e alcuni di essi possono entrare in gioco anche successivamente. Oggi proviamo a riassumere i più importanti.

Il birrificio Z’am Steg vende sala cottura da 200 litri

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Il Birrificio Z’am Steg vende sala cottura da 200 litri Speidel Braumeister causa ampliamento.

  • Sala cottura Speidel Braumeister  200 litri anno 2017 – 7.000 €
  • Cappa di aspirazione – 500 €

L’impianto è disponibile fin da subito e visionabile presso la nostra sede

Per tutte le informazioni contattare

cell.3464947372

www.zamsteg.it

Le 13 nuove birre italiane presenti al Ballo delle Debuttanti – Home Edition

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In questi giorni sta crescendo sempre di più l’attesa per la Italy Beer Week, la manifestazione a firma Cronache di Birra che si terrà da lunedì 22 a domenica 28 marzo come evoluzione della storica Settimana della Birra Artigianale. Tra le tante iniziative in programma ci sarà anche la declinazione in forma “casalinga” del Ballo delle Debuttanti, il format dedicato alle birre italiane inedite con cui eravamo soliti inaugurare la nostra kermesse. Il Ballo delle Debuttanti quest’anno non sarà un evento fisico, ma una box acquistabile direttamente sul sito di 1001Birre; l’obiettivo però sarà sempre lo stesso: permettere in una singola occasione di assaggiare tante novità prodotte dai nostri birrifici, raccontate direttamente dai birrai. Durante la Italy Beer Week infatti si terranno anche quattro appuntamenti online con i creatori delle 13 birre, rendendo l’iniziativa assolutamente imperdibile.

Acquista la box

Nuovi birrifici e beer firm: Radiocraft, Underdog, Bondai e Obbè

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Nonostante sia stato un anno infame, nel 2020 siamo riusciti a pubblicare con una certa costanza aggiornamenti sui nuovi birrifici. Sembra paradossale, ma in molti casi si è trattato di progetti già in incubazione, che stavano solo aspettando il momento buono – che chiaramente non è mai arrivato – per presentarsi al pubblico. In tal senso un eventuale rallentamento di nuove aperture è traslato di diversi mesi, perciò sarà presumibilmente il 2021 a mostrare maggiori problemi in tal senso. È dunque chiaro il motivo per cui nella panoramica di oggi presenteremo alcuni marchi con già diversi mesi di attività alle spalle, ma che hanno avuto la sfortuna di partire nel peggiore momento storico degli ultimi decenni. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro… intanto accogliamo queste novità perché sono tutte piuttosto interessanti.

Birra gratis per chi si vaccina: la strategia di Israele per uscire dall’emergenza sanitaria

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Come forse saprete, Israele è il paese che al momento è più avanti con le vaccinazioni: a metà febbraio la metà della popolazione aveva già ricevuto la prima dose, su un totale di 9 milioni di abitanti. Come riportato da Il Messaggero, il piano nazionale prevede anche il coinvolgimento di punti di vaccinazione “pop up” all’interno di bar e pub sparsi per la città di Tel Aviv, con l’obiettivo di convincere le fasce più giovani della popolazione a sottoporsi alla profilassi. Non è tutto, perché chi si vaccinerà riceverà un buono per un drink o una birra offerta dal locale: uno stratagemma con cui le istituzioni contano di aumentare sensibilmente il numero di vaccinati tra i giovani. Il coinvolgimento di pub e bar ha anche un valore simbolico, perché in condizioni normali Tel Aviv vanta una vita notturna molto vivace e l’obiettivo è poter tornare a esibirla come nel periodo precedente all’emergenza sanitaria.

Nuove birre da Monpier, Birra Perugia, Birrificio di Cagliari + Babylon, Porta Bruciata e Bi-Du

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La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane si apre con il birrificio Monpier de Gherdeina, che recentemente ha annunciato ben quattro produzioni inedite. La prima si chiama semplicemente Farmhouse Saison (7,9%) ed è realizzata lasciando riposare 18 mesi in botti di rovere la Piersech, una Saison rifermentata con miele di bosco che fa parte della gamma base dell’azienda. Le note speziate e mielose della Piersech si fondono con i sentori selvatici del Brett e di yogurt dei batteri lattici e nonostante l’acidità rimane una birra piuttosto delicata. La Red Flemish (6,6%) appartiene invece all’omonimo antico stile delle Fiandre e ne segue fedelmente il processo produttivo: è infatti il frutto di un blend tra diverse birre affinate in legno almeno un anno e mezzo e poi miscelate per esaltarne il carattere acetico, che accompagna i toni vinosi, di legno e vaniglia. Come tutte le Flemish Red Ale è un prodotto che può spiazzare al primo assaggio, ma che poi si lascia apprezzare per le sue numerosi sfaccettature aromatiche.

Manifattura Birre Bologna vende imbottigliatrice isobarica

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Per rinnovo linea di confezionamento, mettiamo in vendita la nostra riempitrice isobarica CEM Super 12 becchi + tappatrice pneumatica ELEPHANT TPE/2 AIR FE 26-29.
La macchina è in perfetto stato di funzionamento, revisionata completamente, pronta a prendere servizio non appena ritirata.
Oltre ad avere ingombri molto contenuti è stata dotata di un carrello con ruote, il che la rende facile da approntare in qualsiasi parte del birrificio.

  • Marca – CEM
  • Modello – Super 12
  • Dimensioni  – altezza 2250 larghezza 1000 peso 650 Kg
  • Ingresso prodotto DN 25
  • Gestione automatica carico prodotto.
  • Velocità di produzione regolabile con inverter.
  • Gestibile da una sola persona (a bassa velocità)
  • Produzione fino a 800 bottiglie/ora
  • Cambio formato bottiglia da 0.33 a 1.5 litri in 5 minuti.

Prezzo di vendita € 16.500,00 + iva.
Ritiro a carico dell’acquirente.

Per Info.
Michele 393 8223365 oppure [email protected]

Coerenza e uniformità nelle leggi sulla birra di Lazio, Lombardia e Abruzzo

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È da quasi un decennio che nel nostro mondo si sente parlare di leggi regionali sulla birra artigianale. Il fenomeno è cominciato all’inizio degli anni ’10 e, seppur con ritmi alterni, ha continuato a svilupparsi parallelamente a tutto il settore. L’idea che una regione possa disciplinare l’attività dei suoi microbirrifici ha acquistato forza con l’espansione dell’intera filiera: in particolare la coltivazione di materie prime sul territorio (orzo e luppolo) ha consolidato questa tendenza. In passato abbiamo sottolineato i vantaggi ma soprattutto i pericoli insiti in iniziative del genere, che rischiano di tradursi in una parcellizzazione delle norme (specialmente se non risultano coerenti con i principi della legge nazionale sulla birra artigianali) e in un’imposizione di vincoli sulla provenienza della materie prime. Nelle ultime settimane il discorso relativo alle regolamentazioni regionali sembra tornato improvvisamente d’attualità, con alcuni casi meritevoli di attenzione. La buona notizia è che le insidie che avevamo ipotizzato in passato sembrano ampiamente superate.

Gli stili birrari secondo la Brewers Association: quattro nuove categorie e non solo

La scorsa settimana la Brewers Association ha rilasciato l’edizione 2021 delle sue Beer Style Guidelines (qui disponibili in pdf), cioè il documento con cui l’associazione definisce le linee guida dei principali stili brassicoli del mondo. È chiaramente un testo molto simile alle Style Guidelines del BJCP, che sono spesso considerate il punto di riferimento principale per orientarsi tra le diverse tipologie birrarie. Tuttavia anche la pubblicazione in questione è molto ben fatta e, a differenza della sua “cugina”, è aggiornata ogni anno. Questo aspetto non è trascurabile in un mercato come quello della birra artigianale, che tende a cambiare velocemente con l’avvicendarsi delle tante mode che ne scandiscono l’evoluzione. Nell’articolo di oggi andremo alla scoperta delle novità previste dalla Brewers Association nell’ultima revisione del suo documento, prima però è bene ribadire un concetto fondamentale: entrambe le linee guida sono pensate principalmente per i concorsi birrari, dunque vanno lette tenendo conto di questa avvertenza.

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