È impossibile non rizzare le orecchie quando Nicola Perra di Barley annuncia una nuova Italian Grape Ale. Parliamo infatti del birraio che nel 2007 “inaugurò” questo importante filone produttivo grazie alla sua BB10, capostipite di una specialità che avrebbe trovato numerose interpretazioni negli anni a venire. Sebbene nel tempo tantissimi produttori italiani (e non solo) si siano confrontati con questo stile brassicolo, il birrificio Barley rimane il principale esponente, anche solo per motivi numerici. Nella sua gamma compaiono infatti diverse IGA, alle quali possiamo aggiungere ora la nuovissima Arrevescia (8,5%). L’uva utilizzata è il Carignano, da cui si ottiene l’omonimo vino rosso molto diffuso nel Sulcis-Iglesiente e che viene coltivata in terreni sabbiosi che tendono a far “soffrire” la vite, ma che regalano anche grandi risultati. Il mosto è stato ottenuto da una vigna che produce un’uva Carignano piuttosto aromatica e, per accentuare il relativo bouquet (in particolare frutta rossa), è stato eseguito un rimontaggio a freddo di 48 ore di tutta la massa appena diraspata, in modo da estrarre ricchi aromi dalle bucce e tanto colore rosso carico. Inoltre per la fermentazione sono stati impiegati sia lievito da birra che da vino, così da esaltare tanto le caratteristiche dell’uva, quanto quelle dei malti (caramello, frutta rossa, liquirizia).
Il Birrificio Orso Verde cede sede produttiva comprensiva di impianto completo
Il Birrificio l’Orso Verde Srl si rinnova cambiando sede e impianto. L’attuale capannone sito in Busto Arsizio sarà affittabile presumibilmente da marzo 2021 vuoto o completo di impianto attualmente in uso.
Offriamo dunque la possibilità di rilevare l’intero sito già pronto per svolgere l’attività di produzione birra.
L’offerta comprende:
- Sala cottura 10 Hl di prodotto finito Mastromarino Leone a 3 tini (tino ammostamento/bollitura, tino filtro, tino whirlpool) riscaldata ad olio diatermico e relativa caldaia a metano; Serbatoio acqua calda 20 Hl serbatoio acqua gelida 20 Hl; Ossigenatore mosto; Contalitri fiscale;
- N° 3 serbatoi di fermentazione cilindrici camicia singola 16 Hl (utili 12 Hl)
- N° 6 serbatoi unitank troncoconici doppia camicia (10 HL utili)
- N° 1 piping predisposto per il collegamento di un totale di 18 serbatoi
- N° 1 serbatoio di miscelazione preconfezionamento (5HL)
- N° 1 pompa di travaso a girante flessibile
- N° 1 pompa di lavaggio centrifuga
- N° 1 mulino di macinazione da 600 kg/H Velo ROPPI 600
- N° 1 bilancia elettronica per la pesatura dei malti
- N° 1 riempitrice bottiglie a caduta da 6 becchi
- N° 1 tappatrice pneumatica per tappi a corona
- N° 1 compressore a vite ABAC Genesis
- N° 1 impianto frigorifero completo: attualmente raffredda cella, serbatoio acqua gelida e 300 Hl di cantina distribuiti su 18 serbatoi
- N° 1 PC con software di gestione cantina di fermentazione/maturazione
- N° 1 cella frigorifera 4°C 22 posti pallet sovrapponibili su 2 piani (fino a 44 pallet)
- N° 1 cella frigorifera 12°C 11 posti pallet sovrapponibili su 2 piani (fino a 22 pallet)
- N° 1 sala rifermentazione da 8 posti pallet sovrapponibili su 2 piani (fino a 16 pallet)
- N°1 banco spina frigorifero per fiere ed eventi
L’impianto produttivo è tuttora operativo e visionabile;
La produzione attuale del birrificio è di circa 2500 hl/annui;
Il sito produttivo ha uno spazio utile di circa 1000 m² e comprende:
- Area esterna coperta dove poter stoccare la merce 300 m²
- Locale sala cottura/fermentazione
- Sala mulino
- Sala rifermentazione
- Ufficio
- Spaccio aziendale
- N° 2 Bagni
- Area celle/magazzino
Per informazioni contattare
Cesare Gualdoni
338 – 4353311
produzione@birraorsoverde.com
Guida alle birre d’Italia di Slow Food: la nostra recensione
Complici anche gli stravolgimenti causati dalla pandemia in corso, mai come in questo momento il settore italiano della birra artigianale avverte la necessità di rinnovarsi. Come abbiamo visto la scorsa settimana, questa posizione è sostenuta da diversi attori del comparto, compresi Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni, i due curatori storici della Guida alle birre d’Italia di Slow Food. È proprio una simile urgenza ad aver dettato le caratteristiche dell’edizione 2021 della più completa pubblicazione a tema in Italia, che nelle scorse settimane ha raggiunto gli scaffali delle librerie con il suo carico di grandi novità rispetto al passato. Slow Food Editore ha infatti deciso di rivedere profondamente la sua apprezzata guida, nel tentativo di semplificarne la fruizione e renderla più accessibile anche al grande pubblico. Saranno riusciti i curatori a raggiungere il loro obiettivo? Scopriamolo insieme.
Prossimi eventi: Chiarescure Festival, Pork’n’Roll Day e Zwanze Day
Ormai ci siamo abituati a post del venerdì in tono dimesso, lontani dai fasti degli anni scorsi quando – soprattutto in questo periodo – la nostra agenda era zeppa di appuntamenti birrari. Tuttavia dopo la fase più dura della pandemia qualcosa è tornato a muoversi, tanto che nelle consuete panoramiche sui prossimi eventi possiamo inserire almeno un festival di stampo “tradizionale”, seppur adattato alle norme anti Covid-19. Oggi quindi apriamo la carrellata con Chiarescure Festival, che quest’anno cambia location sia per andare incontro alle inedite necessità organizzative, sia per sfruttare spazi più ampi dopo il successo delle precedenti edizioni. Il festival si terrà il primo fine settimana di ottobre, ovviamente a Milano. A questa parte restante di settembre, invece, aggiungiamo due eventi da un solo giorno ciascuno: domani si terrà a Roma il Pork’n’Roll Day per festeggiare il compleanno dell’importante pub capitolino; poi sabato 26 settembre in dieci locali italiani andrà in scena il consueto Zwanze Day di Cantillon. Buone bevute a tutti!
Travalicare gli appassionati: un imperativo per il futuro della birra artigianale
Ritrovarsi catapultati improvvisamente in una realtà inedita permette di guardare le cose in modo diverso. È ciò che è successo a tutti noi con l’avvento della pandemia, che ha stravolto ogni aspetto delle nostre vite. Inclusa la birra artigianale, che non solo fa parte della nostra quotidianità, ma rappresenta un settore produttivo sempre più importante nel panorama nazionale. Il blocco che ha coinvolto locali, distributori e birrifici ha arrecato danni importanti a diverse aziende, ma ha anche permesso di analizzare il mercato in maniera differente rispetto al passato. A bocce ferme le valutazioni diventano più lucide e riescono a spingersi oltre l’orizzonte limitato che la routine ci impone, a causa delle sue dinamiche consolidate che tendiamo a percepire come assiomi inviolabili. E nelle tante considerazioni che si sono rincorse negli ultimi mesi, c’è un concetto forte che probabilmente influenzerà le scelte dei prossimi anni: la birra artigianale italiana deve uscire dalla nicchia degli appassionati e provare davvero – per la prima volta – ad abbracciare un pubblico più ampio.
Alla ricerca dell’identità perduta: la pesante crisi del birrificio Stone
Molti di voi conosceranno il birrificio Stone, uno dei pionieri della storia della birra artigianale americana nonché uno dei produttori più importanti e influenti degli Stati Uniti (è nella Top 10 stilata annualmente dalla Brewers Association). La creatura di Greg Koch, il suo fondatore, ultimamente non se la sta passando particolarmente bene: i dati di mercato evidenziano una netta contrazione, ma soprattutto l’azienda sembra aver perduto la sua identità, non riuscendo più a comunicare la propria visione con la stessa efficacia mostrata in passato. La situazione è stata analizzata qualche giorno fa da un articolo a firma Kate Bernot pubblicato su Good Beer Hunting, nel quale vengono ripercorse le difficoltà evidenziate da Stone negli ultimi mesi. Difficoltà che appaiono piuttosto problematiche e che sollevano diversi dubbi sul futuro di uno dei birrifici più iconici di sempre.
Il Birrificio Miamal vende impianto completo da 500 litri
Attenzione: l’annuncio non è più valido.
Il Birrificio Miamal vende impianto di produzione birra completo da 500 litri.
- Sala Cottura elettrica da 5hl a 2 tini anno 2014
- n° 2 fermentatori da 12 hl, isobarici
- mulino da 300-500kg/h
- imbottigliatrice a 4 becchi
- tappatrice
- scambiatore a piastre
- chiller
- PID controlling System
- attrezzature, tubi e raccordi vari
L’impianto viene venduto a € 18.000,00 € trattabili, iva e trasporto escluso.
Attualmente si trova in provincia di Bergamo.
Per informazioni: info@birramiamal.com.
Nuove birre da Ritual Lab + La Buttiga, Lambrate, Granda, Eastside e Gritz
Complici le limitazioni agli spostamenti imposte dal Covid-19, era da tempo che non aprivamo le nostre consuete panoramiche sulle nuove birre italiane con una collaborazione. Ma non potevamo esimerci dal farlo oggi, visto che qualche giorno fa è stata annunciata la nascita di una bassa fermentazione inedita grazie alla partnership tra i birrifici Ritual Lab di Formello (RM) e La Buttiga di Piacenza. Il nome è La Gotta (6,2%) e si ispira allo stile delle American Lager: in particolare la ricetta prevede generose quantità di luppolo Lotus, una recente varietà lanciata sul mercato dall’azienda Hopsteiner che si contraddistingue per note di arancio, vaniglia, bacche e frutta tropicale. Se siete curiosi di assaggiare in anteprima La Gotta, sappiate che sono in programma ben due eventi di presentazione: il primo venerdì 18 settembre presso la sede di Ritual Lab, il secondo sabato 19 settembre da 16 Birra a Roma (con un tap takeover de La Buttiga). Poi chiaramente la troverete disponibile anche nei locali del birrificio emiliano.
Lievito e homebrewing: come sono cambiate le fermentazioni casalinghe
Ho iniziato a fare birra in casa relativamente pochi anni fa. Correva l’anno 2012, c’era già Internet in tutte le case, i corrieri consegnavano in tre-quattro di giorni (non ancora un giorno per l’altro, ma eravamo a buon punto), Amazon vendeva un po’ di tutto e per contare i siti di un certo livello da cui acquistare materie prime per fare birra in casa servivano già le dita di due mani. Devo ammetterlo: non è stato difficile reperire il materiale per la cotta inaugurale, sono bastati pochi click e qualche giorno di pazienza in attesa dei pacchi. Eppure, in questi otto anni di produzioni casalinghe, ho assistito a un costante aumento nella varietà e disponibilità delle materie prime, nonostante partissi da un contesto già piuttosto variegato. Se mi sembrava di avere a disposizione una vasta scelta di ingredienti otto anni fa, oggi c’è quasi da perdere la testa mentre si naviga sui siti che forniscono materiale per la produzione casalinga di birra. Dall’attrezzatura agli ingredienti, il catalogo a disposizione dell’homebrewer si è notevolmente ampliato. Oggi volevo focalizzarmi in particolare sull’evoluzione di uno dei quattro ingredienti, che in questi anni ha vissuto una enorme spinta verso la diversificazione dell’offerta: il lievito.
Nuovi locali con birra artigianale a Roma e province di Milano e Pavia
A distanza di un paio di mesi riprendiamo gli aggiornamenti sui locali con birra artigianale che hanno aperto negli ultimi mesi in Italia. Ognuno di essi può essere considerato come l’espressione dei fenomeni in atto nel nostro settore. Il primo è un moderno beershop che travalica decisamente le classiche caratteristiche da “enoteca della birra”, configurandosi alla stregua di un pub per la cura nell’arredo e nella selezione birraria (presente anche alla spina). Il secondo e il terzo sono due pub aperti recentemente a Roma in due zone relativamente periferiche: confermano la tendenza per cui nella capitale le birrerie artigianali stanno diventando locali di quartiere, spostando il fenomeno dal centro e dai luoghi della movida a quartieri più residenziali. L’ultimo infine è il locale di un distributore, sulla falsariga di quanto avvenuto negli ultimi tempi in almeno due occasioni. Un altro trend in crescita? Staremo a vedere. Intanto scopriamo i dettagli di queste quattro nuove aperture.