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Il birrificio The Wall (provincia di Varese) cerca un head brewer per ampliamento team

Il birrificio artigianale The Wall, con sede a Venegono...

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno della Easy-brau (anno...

Il birrificio Busa dei Briganti cerca un birraio con esperienza per assunzione immediata

Il Birrificio Busa dei Briganti cerca per assunzione immediata...
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Cessione birrificio e marchio Birrificio Indipendente Elav

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LOTTO UNICO

Si comunica che il Curatore sulla base di un’offerta irrevocabile di acquisto ricevuta, procede con la vendita delle Aziende con il relativo marchio: Aziende costituite dal complesso dei beni, materiali ed immateriali organizzati per l’esercizio dell’attività di produzione di birra (microbirrificio) e somministrazione di alimenti e bevande con il relativo marchio.

Data asta

12/07/2024 ORE 10:00

Luogo vendita

Presso lo studio del Curatore, Carobbio dott. Paolo ad Alzano Lombardo (BG)-24022-, Via Gaetano Valle n. 17 e dal sito www.fallcoaste.it per partecipare in via telematica

Prezzo base d’asta

€ 130.000,00

Rialzo minimo

€ 5.000,00

Modalità di vendita

Sincrona mista

Termine presentazione offerta

11/07/2024 ore 12:00

Per maggiori informazioni si veda pvpgiustizia.it

Nuovi loghi e identità visive per The Wall, Ca’ del Brado e Piccolo Birrificio Clandestino

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Per un’azienda cambiare logo o identità visiva è una scelta radicale, a volte traumatica. Significa cominciare una nuova fase nella propria vita, che passa necessariamente per una rivalutazione dei propri obiettivi e della propria filosofia. Alcune realtà decidono di compiere questo passo in concomitanza con importanti obiettivi, come la celebrazione di un anniversario o il cambio di assetto societario. Altre arrivano a questo bivio in maniera graduale, dopo un lungo periodo di considerazioni al riguardo. Spesso la scelta diventa improcrastinabile, soprattutto quando ci si rende conto che è necessario andare oltre il design della precedente impostazione. Oggi torniamo a occuparci di alcune novità tra i birrifici italiani in termini di identità visiva, raccontando i cambiamenti che hanno coinvolto The Wall, Ca’ del Brado e Piccolo Birrificio Clandestino.

In Regno Unito pretendono pinte piene, da noi mancano persino i bicchieri graduati

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Il CAMRA (Campaign for Real Ale) è l’associazione britannica di consumatori che cura gli interessi dei bevitori e degli appassionati di birra nel Regno Unito. Oltre a difendere le tradizioni brassicole del paese, promuove diverse campagne a tutela dei clienti di pub indipendenti e birrifici artigianali. È una realtà molto attiva – delle iniziative dell’associazione abbiamo scritto spesso su Cronache di Birra, l’ultima volta solo qualche giorno fa – e le sue campagne di sensibilizzazione sono utili non solo per smuovere l’opinione pubblica su temi specifici, ma anche perché ci permettono di entrare in contatto con alcuni aspetti della cultura birraria locale, che talvolta ci appaiono quasi fantascientifici se confrontati con le nostre abitudini. Uno di questi è la pretesa, tutta britannica, di vedersi servita una birra di pinta intera, senza schiuma e quasi strabordante dal bicchiere. Una fissazione che è sostenuta dallo stesso CAMRA.

Birra Follina cerca agenti e distributori sul territorio nazionale

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Il birrificio Birra Follina è alla ricerca di agenti e distributori nelle provincie libere, sull’intero territorio nazionale.

Per maggiori informazioni scrivete una mail a info@birrafollina.it, sarete contattati dal nostro responsabile commerciale.

Nuove birre da Alder, Birra dell’Eremo, Hilltop, Opperbacco, Brasseria della Fonte e altri

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Il mese di maggio è appena andato in archivio, ma prima che si concludesse il birrificio Alder (sito web) ha deciso di celebrarlo lanciando una nuova birra, appartenente allo stile delle Maibock. Queste basse fermentazioni di stampo tedesco possono essere considerate Bock primaverili, quindi abbastanza alcoliche ma più luppolate rispetto alle classiche Heller Bock. L’interpretazione che ne ha fatto Marco Valeriani si chiama Wels (7,1%) ed è ispirata in particolare alle Maibock della Franconia: la base prevede malti tedeschi tra cui Monaco e Vienna, mentre la luppolatura, piuttosto importante per i canoni tedeschi, è eseguita con varietà Perle e Hallertau Mittelfrüh. Il risultato è una birra di colore dorato carico, leggermente velata, con un naso pulito (fermentazione a carico di un lievito Lager lasciato lavorare a basse temperature) ricco di profumi che spaziano dal miele all’albicocca disidratata, valorizzato da fini note erbacee e floreali provenienti dai luppoli nobili utilizzati.

La rinascita di Anchor Brewing: il marchio californiano salvato dal re dello yogurt

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Poco meno di un anno fa gli appassionati di birra di tutto il mondo dovettero incassare la chiusura del birrificio californiano Anchor, uno dei primissimi pionieri della birra craft negli Stati Uniti. In realtà la notizia non fu certo inaspettata, perché rappresentò la naturale conclusione di un declino cominciato più di dieci anni prima, quando lo storico fondatore Frizt Maytag decise di passare la mano, lasciando la conduzione dell’azienda a nuovi investitori. Più o meno da quel momento iniziarono le difficoltà per Anchor, incapace prima di adattarsi ai cambiamenti del mercato, poi a resistere alle difficoltà derivanti dalla pandemia e dall’inflazione. Nel 2017 il birrificio fu ceduto alla multinazionale giapponese Sapporo, che provò timidamente a rilanciarne le sorti – anche con un discutibile restyling – prima di annunciare l’interruzione della produzione e la messa in liquidazione della società. Il destino di Anchor sembrava segnato, ma ora è comparso un inaspettato acquirente che punta a rilanciare il marchio di San Francisco.

Prossimi eventi: Arrogant Sour Festival, Granda in Piazza, Birre di Corte e altri

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Nella panoramica di oggi sui prossimi appuntamenti birrari ci concentriamo sul periodo a cavallo tra maggio e giugno: concludiamo il ricchissimo discorso sul mese in corso e diamo un’occhiata alla prima parte del prossimo. Copertina dedicata ovviamente all’Arrogant Sour Festival, che come sempre farà felici gli amanti del genere con un trionfo di sour beer e fermentazioni non convenzionali provenienti da alcuni dei migliori interpreti italiani e stranieri. Occhio però anche alla prima edizione di Granda in Piazza, il festival del Birrificio della Granda in collaborazione con La Piazza che vanterà la partecipazione di grandi nomi nazionali e internazionali. Negli stessi giorni sono in programma due festival meno roboanti ma comunque interessanti: Birre di Corte presso il Castello di Lardirago (PV) e Agro Beer Fest a Cittaducale (RI). Infine oggi comincia la prima edizione di Bei Fusti a Costermano sul Garda (VR) con quattro birrifici italiani. Buon fine settimana a tutti!

Nuovi locali in Sicilia, a Milano e sul Lago Maggiore: Rock, Beering, OFF/Flavour e Bitter

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Nelle ultime panoramiche sui nuovi locali italiani ci siamo spesso concentrati sulle tap room e sui locali dei birrifici, che in questo momento storico nascono con maggiore frequenza rispetto alle birrerie “normali”. Nella carrellata odierna troviamo però un’inversione di tendenza: dei quattro indirizzi che segnaliamo, solo uno è riconducibile a un birrificio. È troppo presto per salutare il ritorno in pompa magna dei pub indipendenti, dunque al momento possiamo solo limitarci ad accogliere questa novità come un’eccezione, piacevole quanto volete ma ancora lontana dal regalarci tranquillità. Il periodo non è facile e la situazione del mercato offre poche garanzie, però la sensazione è che ci sia ancora spazio per progetti del genere, purché siamo impostati con intelligenza e – perché no – con qualche elemento d’innovazione.

I birrifici artigianali italiani stanno perdendo il treno della birra analcolica

Come sta andando la birra analcolica in Italia? Probabilmente questa non è la classica domanda che vi toglie il sonno la notte, tuttavia merita una risposta perché il trend delle alcohol-free, che ci piaccia o meno, ha ormai acquisito un peso rilevante in molti mercati mondiali. E sta crescendo anche nel nostro paese, come confermato dall’ultima indagine condotta da BVA Doxa per il Centro informazione birra, ossia l’osservatorio permanente di Assobirra con cui vengono analizzate le tendenze del settore. I numeri che emergono dalla ricerca (qui disponibile in pdf) restituiscono le dimensioni di un fenomeno che sta crescendo ben più velocemente di quanto molti si aspetterebbero: più di un terzo degli intervistati (35%) afferma infatti di bere spesso birre analcoliche o a basso grado alcolico in alternativa a quelle “convenzionali”. Una percentuale davvero alta, che ci obbliga a rivalutare il ritmo con cui sta attecchendo il fenomeno anche in Italia.

Vendesi impianto a tre tini elettrico per homebrewing con accessori

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Vendesi impianto a tre tini elettrico per homebrewing. L’impianto è così composto:

  • Robusto stand in acciaio con grandi ruote bloccabili. Ciascun tino può contenere fino a 56 litri. Con questo impianto si possono produrre facilmente batch da 40 litri.
  • Tino per scaldate l’acqua di sparge scaldato a gas con controllo automatico della temperatura.
  • Tino di mash a temperatura controllata con RIMS e resistenza elettrica
  • Tino di bollitura alimentato a gas
  • I fornelloni si accendono automaticamente quando necessario
  • Due pompe per il ricircolo
  • Pannello di controllo della temperatura per i tini di mash e sparge, per controllare entrambe le pompe e il fornellone della pentola di bollitura
  • Prese di corrente standard per l’alimentazione
  • L’impianto include tutto quello che serve per produrre birra dall’inizio alla fine, compresi la fermentazione a temperatura controllata, i fusti jolly per il servizio con anidride carbonica con un kegerator (i rubinetti per la spillatura sono inclusi!)
  • Seguono foto dell’attrezzatura:
    • Tino di sparge con sonda temperatura e sight glass
    • Tino di mash con falso fondo
    • Tino di bollitura con sight glass
    • Tubo RIMS
    • Pannello di controllo
    • 10kg/15Kg bombole gas
    • Due pompe con allacci tri-clamp
    • Cavo elettrico per il collegamento alla rete
    • Sistema di filtro a osmosi con collegamenti
    • Serpentina di raffreddamento in rame
    • Due sistemi a temperatura controllata per la fermentazione
    • Due fermentatori in plastica da 25 litri, 6 carboy da 24 litri
    • 2 jolly keg da 20 litri
    • Kegerator con tre spine in grado di contenere tre keg e diverse bottiglie. Include bombola di co2 per la spillatura con relativo riduttore di pressione
    • Filtro per i luppoli in bollitura
    • Tappatrice
    • Vari ingredienti assortiti
    • Vari sanitizzanti e detergenti

L’impianto, comprensivo di tutti gli accessori, è in vendita per € 1.500 o migliore offerta.

Se interessati potete scrivere su Whatsapp al numero 339-6620757 oppure inviare una mail  all’indirizzo valeroccia@gmail.com.

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