La panoramica di oggi sui prossimi eventi birrari si concentra su un solo weekend, quello di metà mese, in cui si concentreranno alcuni dei tantissimi appuntamenti di maggio. Venerdì 17 cominceranno Birrai Eretici a Bologna, con l’immancabile format incentrato sui locali birrari, Panza Marche Beer Fest, con 19 birrifici marchigiani, Festa della Birra Belga, iniziativa alla sua seconda edizione e dedicata ai birrifici del Belgio, Cerevisia, con tanti birrifici del Trentino, e il party – in realtà è un vero e proprio festival – per i 16 anni del Birrone. Il giorno successivo invece prenderà il via l’edizione 2024 dello storico Pils Pride del Birrificio Italiano e debutterà Sele In Hop, nuova manifestazione irpina. Le iniziative sono tantissime e, come spiegato la scorsa settimana, confermano l’inizio della stagione dei festival birrari. Buone bevute a tutti!
In Uganda rischia di scomparire il Tonto, l’antica birra prodotta con banane e sorgo
Una delle sfide più importanti che stanno affrontando diverse nazioni africane è lo sviluppo di filiere alimentari autonome e indipendenti. Le bevande alcoliche e la birra in particolare rappresentano prodotti molto interessanti da questo punto di vista, perché garantiscono (almeno in parte) uno sbocco economico alle coltivazioni locali. Nel continente infatti esistono diverse bevande tradizionali associabili alla birra, nate spesso dalla fermentazione di miglio, sorgo o altre graminacee diffuse in Africa. Pur tra mille difficoltà, le istituzioni stanno provando a incentivare gli investimenti in tal senso, spesso prevedendo sgravi fiscali e incentivi economici. Relativamente agli alcolici, c’è inoltre l’interesse a contrastare la reperibilità di prodotti scadenti e a favorire un approccio più consapevole al consumo, con ripercussioni positive anche a livello sociale. Un esempio per tutti è quello dell’Uganda, che da anni incentiva la coltivazione dell’orzo – nel 2012 ne importava circa 25.000 tonnellate all’anno – e prevede un sostanziale sconto sulle accise.
Per le nuove generazioni il vecchio approccio alla birra artigianale è ormai cringe
Il termine inglese “cringe” è sempre più diffuso in Italia, tanto da essere entrato da alcuni anni nei nostri principali vocabolari. Secondo l’Accademia della Crusca indica “scene e comportamenti altrui che suscitano imbarazzo e disagio in chi le osserva”. È un termine non direttamente traducibile in italiano, se non utilizzando una perifrasi, ed è identificato da una forte connotazione generazionale. Qualche settimana fa su Insidehook, magazine statunitense di lifestyle, è apparso un articolo a firma Courtney Iseman intitolato “La birra artigianale è diventata cringe?”. L’illustrazione a corredo del pezzo è piuttosto eloquente: ritrae un barbuto beer lover intento a baciare il suo bicchiere di birra, mentre sullo sfondo tre ragazzi mostrano inequivocabilmente disagio, imbarazzo e ribrezzo. Una scena sicuramente esasperata, ma che riassume lo scollamento generazionale che si può avvertire anche nel nostro paese tra i giovani e i consumatori più maturi.
Birrificio della provincia di Vercelli vende sala cottura e tino satellite
Birrificio vende sala cottura e tino satellite. Di seguito i dettagli tecnici:
- Sala cottura da 500 It a 3 tini marca BBC Inox composta da:
- Tino ammortamento + bollitura
- Tino Whirlpool
- Tino filtro
- Quadro plc
- Tino satellite per le doppie cotte e per il priming
Prezzo: 15.000 euro. L’impianto si trova a Santhia, in provincia di Vercelli.
Chi fosse interessato può chiamare il numero di telefono 3203374633 o scrivere all’indirizzo birrificioblandino@gmail.com.
Nuove birre da Brasseria della Fonte, Alder, Mukkeller, Opperbacco, Canediguerra e Trulla
Nelle ultime settimane abbiamo pubblicato un paio di articoli dedicati alla Guinness, cosa non banale per una testata che parla quasi esclusivamente di birra artigianale. La celebre scura d’Irlanda è però una di quelle poche birre quasi trasversali, che nonostante appartengano innegabilmente alla sfera industriale, possiedono una fascino che non può lasciare indifferenti anche i beer lover più talebani. Dunque non c’è da meravigliarsi se, per la sua ultima creazione, Samuele Cesaroni di Brasseria della Fonte (sito web) ha preso ispirazione proprio dalla Guinness, utilizzandola come stella polare per brassare una Irish Stout che più classica non si può. Così la Hagrid’s Favourite (4,2%) rappresenta un esercizio di stile affascinante, che però potrete assaggiare solo a Pienza (SI) presso la taproom del birrificio, dove è disponibile alla spina (via predisposta con carboazoto). Se ve lo stesse chiedendo, l’Hagrid del nome è il gigantesco Irish Wolfhound che fa da guardiano al birrificio.
Prossimi eventi con birra artigianale a Pisa, in Puglia e in provincia di Modena e Brescia
E alla fine siamo giunti a quel periodo dell’anno che tutti stavamo aspettando, quando improvvisamente le nostre agende si riempiono di festival birrari in tutta Italia. Con maggio infatti si apre definitivamente la stagione degli eventi dedicati alla birra artigianale, come possiamo verificare dalla carrellata odierna. Andiamo in ordine cronologico perché già domani, in provincia di Brescia, comincerà la sesta edizione di Iseo di Pinta con un bel mix di birrifici e pub italiani. Spostiamoci in Puglia perché lunedì prenderà il via a Bari il consueto Villaggio del Gusto con diversi produttori locali, mentre a Lecce nel weekend successivo si terrà il festival Birre di Primavera. Sempre nello stesso fine settimana andrà in scena la quindicesima edizione di Beeriver a Pisa e in quello successivo la decima di Beer Quake, iniziativa emiliana improntata al sociale. Buone bevute a tutti!
Cosa sono le IPA? Uno stile di birra ormai privo di punti fermi (a parte uno)
Al giorno d’oggi quando qualcuno entra in un pub chiedendo una IPA, sicuramente sta pensando a caratteristiche ben precise: è verosimile che si aspetti una birra chiara o ambrata, di medio tenore alcolico, molto aromatica e discretamente amara. Funziona così con tutti gli stili, perché ogni tipologia brassicola presenta specifiche peculiarità che sono ciò che ci interessa ritrovare nel bicchiere. Chiaramente possono esserci variazioni sul tema, leggere discrepanze nei confronti del modello di riferimento o personalizzazioni da parte del birraio di turno. Però quando ordiniamo una Stout, una Pils o una Blanche sappiamo che, nonostante le possibili varianti, ci saranno dei punti fermi imprescindibili che definiscono lo stile in quanto tale. Questa ragionevole regola non vale per le IPA, che rappresentano una tipologia di tale successo da essere evoluta e cambiata negli anni, tanto da rendere difficile rispondere a una domanda solo apparentemente banale: “Cos’è una IPA?”.
Nuove birre da Brewfist, 50&50, Lambrate, War + Bastian Contrario, Baladin, Wild Raccoon e altri
Quella delle Pastry Sour è una tipologia ancora poco indagata dai birrifici italiani. Con questa espressione si indicano birre acide prodotte con adjuncts da pasticceria, che spesso richiamano specifici dolci. Eppure forse qualcosa è in procinto di cambiare, come dimostrano alcuni segnali provenienti dai produttori di ultima generazione – uno su tutti Wild Raccoon, sul quale torneremo più avanti – e dalle immancabili collaborazioni inedite. Ed è proprio a questa famiglia che appartiene la Meringata (3,5%), annunciata negli scorsi giorni dai birrifici Brewfist (sito web) e 50&50 (sito web): una base acidificata con sour kettle a cui sono stati aggiunte scorze di lime e lattosio per restituire le sensazioni di una Lemon Meringue Pie. Se siete golosi e non vedete l’ora di assaggiarla, dovrete pazientare ancora un po’ perché la Meringata sarà presentata ufficialmente giovedì 9 maggio. Nell’attesa potete vedere su Facebook il video di presentazione, molto ben confezionato.
Il birrificio Mezzopasso conquista uno storico oro alla World Beer Cup: premiata la Red Stone
Mercoledì scorso si è tenuta la cerimonia di premiazione della World Beer Cup, il più grande concorso birrario al mondo. Per dare un’idea dei numeri raggiunti da questa iniziativa, l’edizione appena conclusa ha registrato circa 9.300 birre iscritte da 2.060 birrifici, provenienti da 50 diverse nazioni e valutate (alla cieca) da 280 giudici internazionali. Sebbene le cifre siano piuttosto in calo rispetto al 2023, con un -9,8% di birre partecipanti che meriterebbe un’analisi a parte, la World Beer Cup rimane una competizione di importanza notevole nel panorama birrario internazionale. E quindi risulta particolarmente prestigiosa l’unica medaglia conquistata da un birrificio italiano: a compiere l’impresa è stato l’abruzzese Mezzopasso, che ha portato a casa un fantastico oro con la sua Red Stone IPA. I riconoscimenti per il nostro movimento si fermano qui, secondo un’ormai conclamata costante che non dipende dalla (in)capacità dei produttori italiani, bensì dall’impostazione del concorso.