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Birra dei Vespri vende fermentatori (12 e 6 hl) e chiller

Il birrificio Birra dei Vespri di Altavilla Milicia (PA)...

Birra Pagnotta vende impianto completo da 500 litri ancora imballato

Il birrificio Birra Pagnotta di Altamura (BA) vende impianto...

Il birrificio LZO (provincia di Treviso) cerca un birraio e un commerciale

Il birrificio LZO sta crescendo e siamo in cerca...
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Birra e cioccolato oltre banalità e falsi miti: un goloso webinar con Birra Perugia

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Dopo quello con la pizza, l’abbinamento birrario più scontato e banalizzato è con il cioccolato. Pensateci: le uniche birre citate in accostamento con questo alimento sono le Stout, che risultano così allineate in termini organolettici da rendere apparentemente inutile la ricerca di alternative altrettanto valide. Birra e cioccolato sono inoltre due prodotti che nel tempo sono stati sviliti, fraintesi e snaturati, tanto che solo da alcuni anni è cominciato un fenomeno di riscoperta dei loro aspetti più autentici e genuini. Non è dunque un caso che abbiamo deciso di affrontare questo argomento nel prossimo appuntamento di “Italia a sorsi”, la serie della nostra piattaforma Formazione Birra dedicata ad approfondire temi specifici insieme ai protagonisti della birra artigianale italiana. Quindi tenetevi liberi la sera di giovedì 16 maggio, quando si terrà il webinar The Choco side of the Beer in compagnia di Birra Perugia.

Le mille sorprese della Guinness: uno studio svela i segreti del suo lievito

Se leggete regolarmente Cronache di Birra, sarete sicuramente incappati in uno degli articoli sull’homebrewing scritti da Francesco Antonelli di Brewing Bad. Da qualche mese Brewing Bad ha lanciato una newsletter sulla birrificazione casalinga, battezzata Let’s Homebrew It!, che affronta diversi aspetti di questo fenomenale hobby, ma anche temi birrari di più ampio respiro. Nell’ultima puntata (che potete leggere qui) è stato dato ampio spazio a un recente studio sul lievito della Guinness, rilanciato successivamente dal podcast della Master Brewers Association of Americas. Il paper è molto interessante perché rivela alcuni segreti e smonta molte certezze sulla celebre birra irlandese. Sapevate ad esempio che l’azienda utilizza due distinti ceppi di lievito in base al tipo di Stout? O che adotta soluzioni per favorire la produzione di diacetile? O che i lieviti impiegati non solo non sono “neutri”, ma risultano addirittura POF+? Se eravate all’oscuro di questi dettagli o se non avete idea di cosa significhino certi termini, continuate a leggere.

Birrificio siciliano vende sala cottura, fermentatori e altri macchinari

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Causa ampliamento, birrificio siciliano vende sala cotte, fermentatori e attrezzatura varia. Di seguito tutte le informazioni in dettaglio:

  • Sala Cottura EasyBrau Compact Brau 5hl
    Formata da un monoblocco in acciaio Inox AISI 304 già collegato in tutte le sue parti, questo impianto birra è pronto per il funzionamento previo allacciamento alla linea elettrica, alla rete idrica e/o alla rete del gas. Completa di un serbatoio per l’ammostamento/bollitura/ Whirpool, di un serbatoio per la filtrazione, di un serbatoio di acqua calda e di uno scambiatore di raffreddamento, è disponibile in due versioni. dotata di PLC per la gestione automatica dell’ammostamento e la memorizzazione delle ricette.
    La Sala cottura è funzionante ed in ottime condizioni.
    Prezzo: € 28.000 (compreso generatore di vapore a seguire).
  • Generatore di Vapore 50kg/ora marca Arturo mazzi
    Potenzialità termica inferiore a 30.000 Kcal/h, può anche essere installato nell’ambiente di lavoro grazie alla sua compattezza ed alle piccole dimensioni, completo di vasca di raccolta condense. Perfettamente funzionante.
  • Nr 2 Fermentatori non isobarici da 10 hl al colmo 14,5hl
    Fermentatori con cono inclinato a 30 gradi dotati di tasca refrigerante e portasonda per la rilevazione della temperatura.
    Prezzo: € 2.000 ciascuno.
  • Etichettatrice semiautomatica modello ferrinox, Perfettamente funzionante.
    Prezzo: € 1.000.
  • Tino satellite/priming
    Dotato di pale rotanti e motore trifase con possibilità di poter collegare inverter per regolare la velocità, utile sia per aggiungere lievito o zucchero prima dell’imbottigliamento per la rifermentazione o come tino satellite per raccogliere il mosto durante una doppia cotta.
    Prezzo: € 800.

Possibilità di poter vendere separatamente l’attrezzatura. Scontistica maggiore per acquisto in blocco.

Per informazioni e contatti chiamare Alessio al numero 3391432804.

Nuove birre da Wild Raccoon, Hammer, Chianti Brew Fighters, La Diana, Podere 676 e Dank Brewing

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A inizio febbraio presentammo il neonato birrificio Wild Raccoon in un pezzo sui nuovi produttori italiani, proprio qualche giorno prima della sua uscita ufficiale al Beer Attraction di Rimini. Dopo quel debutto, accompagnato da una buona risposta del settore, ora per l’azienda friulana è giunto il momento di introdurre la prima novità dopo le birre di lancio. La Gentle Crime (4,1%) è una Best Bitter realizzata in puro stile anglosassone, con aromi di biscotto e pane tostato che si fondono con il carattere erbaceo e di leggero tabacco del luppolo (varietà Goldings e Fuggle). La birra è la prima creazione della “seconda stagione” di Wild Raccoon, che per la propria immagine si ispira al mondo del cinema e della tv. Una trovata che qui a Cronache di Birra utilizzammo per un pesce d’aprile di diversi anni fa!

Il Belgio approva un piano anti-alcol: avvertenze sanitarie sulle etichette della birra

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Il destino europeo delle etichette degli alcolici sembra segnato, compreso quello delle birre. Dopo la legge che l’Irlanda promulgò circa un anno fa, contenente l’obbligo di indicare sulle bevande alcoliche i rischi legati alla loro assunzione, ora arriva un’iniziativa molto simile in Belgio. Come raccontato dal Corriere della Sera, Bruxelles ha appena approvato un piano interfederale che impone rigide limitazioni agli alcolici, tanto in termini di vendita che di comunicazione. Il vincolo di riportare in etichetta avvertenze sul consumo di alcol è solo uno delle decine di interventi previsti dal progetto, ma probabilmente quello destinato ad alimentare le maggiori polemiche. Una decisione che riaccende la discussione su un tema molto controverso, rispetto al quale non è semplice trovare un punto d’accordo.

Birrificio svizzero vende fermentatori isobarici da 10 hl e imbottigliatrice

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Birrificio con sede in Svizzera centrale vende la seguente attrezzatura:

  • 2 fermentatori isobarici da 10hl al prezzo di 4.500 euro cadauno trattabili.
  • 1 Imbottigliatrice IC Filling, con vacuum pump rotta. Funzionante anche senza, ma da sostituire per prestazioni ottimali. Prezzo 1.500 euro.

Da ritirare a carico dell’acquirente in Svizzera (Zug).
Verrà rilasciata fattura e ci sarà da pagare OBBLIGATORIAMENTE l’IVA italiana al confine.

Per info scrivere a: brewer.swiss@outlook.it.

Prossimi eventi: Bosa Beer Fest, Catria Brew Fest e UBeer

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La carrellata di oggi sui prossimi appuntamenti birrari si spinge direttamente all’ultimo weekend di aprile, comprendendo anche qualche giorno prima. Sin da mercoledì 24 si terrà l’attesissima edizione 2024 del Bosa Beer Fest, manifestazione sarda in grado di registrare numeri da capogiro e dunque ricca di birrifici e contenuti. Il giorno successivo comincerà invece il Catria Brew Fest, il grande evento nato per festeggiare i dieci anni di attività del Birrificio del Catria. Poi venerdì in Umbria debutterà il festival UBeer, con 13 birrifici della regione e un programma molto articolato. Vi auguriamo un buon fine settimana, pieno di bevute esaltanti.

Birrificio svizzero cerca birraio di comprovata esperienza

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Birrificio vicino Zurigo cerca birraio disposto al trasferimento in Svizzera. Si cerca il primo possibile, possibilmente già da Maggio. La lingua di lavoro è in inglese, conoscenza del tedesco è un plus.

È richiesta:

  • Gestione completa di un birrificio con sala cotta manuale da 10hl
  • Gestione completa del birrificio (4x20hl, 1x10hl e 4 bright tank da 10hl, con l’idea di ingrandirsi ancora)
  • Gestione tap room il venerdi
  • Esperienza comprovata in birrifici artigianali, esperienza a fare ricette proprie ed idealmente patente B. Una volta autonomi, possibilità di sperimentare ricette proprie.
  • Lingua inglese obbligatoria

Viene offerto:

  • Buono stipendio (da concordare in base all’esperienza) con possibilità di aumento una volta che il candidato sarà autonomo nella gestione del birrificio.
  • Possibilità di gestire in autonomia i propri orari.
  • Possibilità di crescere insieme al birrificio, in quanto il birrificio ha solo 3 core beer e vuole lanciare una gamma di birre sperimentali.

Mandare curriculum e lettera di presentazione, assieme ad una lista di ricette di birre create dal candidato.
IMPORTANTE: richiesta comprovata esperienza, astenersi perditempo.

Scrivere a: brewer.swiss@outlook.it, con oggetto “Birraio”.

Nuovi birrifici e beer firm: Bandiga, Due Fusti e Lab25

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A distanza di un paio di mesi dall’ultimo aggiornamento, torniamo a occuparci di nuovi marchi birrari, scoprendo tre nuove realtà che di recente sono apparse sul mercato. Proprio l’ultimo articolo a tema dovrebbe tranquillizzarci sul fatto che, nonostante sia passato il momento dei fuochi d’artificio e stiamo vivendo una fase di stallo, c’è ancora spazio per progetti interessanti e validi, capaci di portare una ventata di novità in un ambiente che troppo spesso si chiude in sé stesso. In un senso o nell’altro anche i marchi che presentiamo oggi hanno qualcosa di peculiare da raccontare, sebbene si presentino con caratteristiche molto differenti tra loro. Il tempo ci dirà se la loro avventura sarà un successo o meno, intanto è un piacere dare il benvenuto a tre nuovi progetti brassicoli italiani.

Tutto sulle Pastry Stout americane: origini, caratteristiche e possibili evoluzioni

I bevitori meno smaliziati difficilmente immaginano che cioccolato, marshmallow, torta di noci Pecan, cheesecake ai mirtilli o burro di arachidi sono ingredienti o sapori associati alla birra, ma è solo perché ancora non hanno conosciuto le Pastry Stout. Questa tipologia è nata alcuni anni fa negli Stati Uniti dalla creatività dei birrai artigianali locali, definendo uno stile tutto nuovo, più simile a un dessert liquido che a una birra in senso stretto. Sono creazioni tipicamente dolci, spesso arricchite con lattosio e in genere di elevato tenore alcolico, la cui diffusione sul mercato è stata certificata dal loro inserimento nelle ambite Style Guidelines della Brewers Association. Come sono nate le Pastry Stout? Quali criteri permettono di distinguere quelle buone da quelle trascurabili? Ma soprattutto qual è il loro futuro dopo il successo degli anni passati?

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