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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Il birrificio Torre Mozza vende 2 fermentatori troncoconici da 16 hl

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Il birrificio Torre Mozza vende n° 2 fermentatori troncoconici marca Toscana Inox da 1.600 litri lordi certificati ped.

Anche separatamente.

Comprati nuovi nel 2021, lucidati a specchio , raffreddati a glicole, completi di:

  • asta di livello,
  • spryball,
  • gorgogliatori,
  • prelevacamoioni,
  • valvola totale e parziale,
  • sonda temperatura e termometro

Prezzo: 6.500€ +iva cadauno, vendibili anche separatamente.

Chi fosse interessato può contattare Daniele al numero 349 549 1394 o inviare una mail a [email protected].

Prossimi eventi: Birraio dell’anno, Le Birre della Merla e Solobirra

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Sebbene il consumo di birra in Italia rimanga un fenomeno largamente legato alla bella stagione, l’inizio dell’anno riserva sempre grandi appuntamenti per gli appassionati. Il più importante è senza dubbio il festival di Birraio dell’anno, che si terrà a metà mese a Firenze. A cavallo tra gennaio e febbraio andrà invece in scena Le Birre della Merla, il consueto evento invernale del Birrificio Montegioco, fortunatamente tornato a essere organizzato con regolarità dopo alcuni anni di assenza. Nell’ambito delle fiere di settore, piuttosto comuni nel periodo invernale, segnaliamo a inizio febbraio l’edizione 2025 di Solobirra, spazio della manifestazione Hospitality dedicato al mercato brassicolo.

In Belgio il birrificio Huyghe (Delirium Tremens) ha acquisito Het Anker (Gouden Carolus)

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Negli ultimi giorni del 2024 il settore birrario del Belgio è stato animato da una notizia molto importante: l’acquisizione del birrificio Het Anker da parte di Brouwerij Huyghe. I due nomi forse non vi diranno molto e in effetti sono meglio conosciuti per i loro marchi di punta, rispettivamente Gouden Carolus e Delirium Tremens. Si tratta di due storici birrifici fiamminghi a conduzione familiare, entrambi con origini all’inizio del ‘900. Nonostante i punti in comune, anche a livello storico, le dimensioni produttive sono molto diverse: Het Anker produce circa 30.000 ettolitri di birra all’anno, mentre Huyghe quasi dieci volte tanto (250.000 ettolitri). L’operazione, che darà vita a un gruppo da 65 milioni di euro di fatturato e oltre 200 dipendenti, riflette i cambiamenti in corso nel panorama della birra artigianale belga.

I migliori pub e birrifici di Edimburgo, fra tradizione e modernità (parte 1)

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Edimburgo è un piccolo gioiello. Città romantica e dark, colta e spiritosa, è lo splendido biglietto da visita che la Scozia offre ai propri visitatori. I suoi vicoli e i suoi monumenti in stile gotico si sono appropriati delle pendici di una serie di colline, rendendo la città un tutt’uno di edifici e paesaggio. Edimburgo è la metà ideale per gli amanti della storia, della cultura, della musica e ovviamente della birra. Si tratta infatti di una meta in cui le destinazioni birrarie sono tantissime e per tutti i palati. Come forse solo in un altro paio di città del Regno Unito, a Edimburgo convivono, completandosi a vicenda, tradizione e modernità: craft beer e Real Ale, tap room moderne e birrifici storici, locali contemporanei e affascinanti pub del secolo scorso.

Birrificio in provincia di Foggia vende intero impianto di produzione (mai utilizzato), comprensivo di sala cotta, fermentatori e altro

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Birrificio in provincia di Foggia vende intero impianto di produzione birra (vergine), comprensivo di sala cotta, fermentatori, sistema di osmosi inversa ed altro, mai utilizzato per eventi che hanno portato alla chiusura del progetto. Prezzo ribassato.

  • Impianto di produzione alimentato a fiamma composto da 2 tini da 550 litri – 1 mash e filtrazione, 1 boil e whirlpool
  • Grant e specola visiva a bordo
  • 2 pompe autonome che consentono doppia cotta
  • 1 plc gestione Siemens
  • 1 serbatoio acqua fredda da 1350 litri
  • 1 serbatoio acqua caldo da 1350 litri
  • 1 mulino a rulli 250 kg/h
  • 1 pompa carrellata
  • 1 chiller con glicole per la gestione della cantina
  • 3 fermentatori 1150 litri isobarici (no PED)
  • 1 scambiatore di calore

Altre attrezzature:

  • 1 Addolcitore acque 50 lt
  • 1 Impianto di osmosi inversa 300 lt/h con recupero 35%
  • 1 transpallet elettrico h 250 cm
  • 1 tappatrice pneumatica

Si valutano proposte di acquisto anche per i pezzi singoli.

Chi fosse interessato può scrivere all’indirizzo email [email protected] o chiamare il numero 3287360799.

Nuove birre da Ritual Lab, Wild Raccoon, Trunasse, La Gramigna e altri

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Chiusa la parentesi natalizia, da oggi ricomincia la regolarità attività di Cronache di Birra. E lo facciamo riprendendo le vecchie abitudini: essendo martedì, ripartiamo subito con le birre inedite lanciate di recente dai birrifici italiani. È una rassegna che volge lo sguardo ancora al 2024, essendo composta da produzioni annunciate a partire dalla seconda metà di dicembre. Chiudiamo così il lunghissimo racconto delle novità introdotte nel corso dell’anno appena concluso, di cui – lo ricordiamo sempre – potete avere una visione più precisa consultando il nostro portale Whatabeer. A febbraio tireremo le somme di quanto accaduto nel 2024 in termini di nuove birre, grazie a una novità che presenteremo a tempo debito.

Come cambierà il mercato della birra nel 2025? Scenari e previsioni

L’inizio del nuovo anno si accompagna a speranze e aspettative e questo vale anche per la birra artigianale. Il 2024 si è chiuso con luci e ombre, ma con la consapevolezza che, al netto delle difficoltà, il settore è ancora vitale e, forse, più che mai propenso a rimettersi in gioco. Il 2025 probabilmente proseguirà con lo stesso leit motiv, alternando alti e bassi nel tentativo del comparto di trovare una sua dimensione diversa dal passato. Non mancheranno le chiusure, che già hanno caratterizzato gli ultimi due anni, ma neanche nuovi interessanti progetti destinati a infondere linfa vitale al nostro ambiente. La birra artigianale italiana vive un periodo di stallo, aggrappata a una struttura molto fragile. Sta ai suoi operatori rinforzarne le fondamenta o, al limite, cercare nuovi punti d’appoggio. Sarà questo l’obiettivo del 2025 per il settore.

I buoni propositi dell’homebrewer per il 2025

Un nuovo anno è cominciato. Come al solito, ci si siede a tavolino per stilare complicati piani d’azione che puntualmente non verranno rispettati. Normale amministrazione. Ci passiamo tutti, ogni anno. Chi sono io per esimermi da questo fantastico e speranzoso carosello? Ecco alcune ambizioni che mi sono messo in testa di perseguire per il nuovo anno, ovviamente nell’ambito della produzione casalinga di birra. Sulle altre, quelle più auliche, sorvoliamo.

Le migliori birre artigianali del 2024 (secondo noi)

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Con oggi si conclude l’attività redazionale di Cronache di Birra per il 2024 e, come di consueto, l’ultimo articolo dell’anno è dedicato alle migliori bevute dei passati dodici mesi. Il format è quello ormai consolidato: abbiamo chiesto ai nostri collaboratori di indicare le loro cinque migliori birre del 2024, elencandole in maniera casuale a eccezione della prima, considerata migliore in assoluto e accompagnata da una breve descrizione. Come sempre nella scelta ha pesato il contesto della bevuta, quindi non solo le sensazioni gustative ma anche il trasporto emotivo del momento. Quest’anno però abbiamo aggiunto un’importante novità: abbiamo invitato a partecipare anche gli utenti più fedeli di Formazione Birra, la nostra piattaforma didattica, chiedendo loro di esprimersi sulle tante birre assaggiate durante gli appuntamenti di Italia a sorsi. Dai punteggi ottenuti abbiamo stilato un elenco di ulteriori cinque birre, con una top assoluta. Non ci resta che augurarvi un sereno 2025, pieno di grandi soddisfazioni.

Che 2024 è stato per la birra artigianale

Talvolta per stilare un bilancio dell’anno appena passato conviene partire dalle aspettative che si avevano dodici mesi prima. All’epoca ci lasciammo con toni molto cupi, provati da un 2023 che si era rivelato straordinariamente difficile e con poche speranze per il nuovo anno. A posteriori possiamo affermare che il 2024 per la birra artigianale è stato complicato come da previsioni, ma non privo di elementi positivi incastonati in un panorama che, nel complesso, si è rivelato meno incerto del recente passato. L’incertezza è stata superata dalla consapevolezza di dover convivere con problemi vari – aumento dei prezzi, instabilità internazionale, ridefinizione di alcune dinamiche interne ed esterne – che non rendono la vita più facile, ma quanto meno permettono di organizzarsi per provare a superarli. È ciò che è accaduto nel corso di questo 2024 birrario.

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