Con un comunicato apparso sul proprio sito web la scorsa settimana, Unionbirrai ha annunciato la sua più importante novità in quasi 20 anni di vita: la trasformazione da associazione culturale ad associazione di categoria. Nonostante possa sembrare un dettaglio minimo, la nuova natura giuridica dell’ente segna un passaggio fondamentale nella storia della birra artigianale in Italia. Da un punto di vista più prettamente simbolico, significa che finalmente Unionbirrai cambia visione e modo di proporsi: non più un approccio “hobbistico” e quasi carbonaro al mercato, ma un’impostazione evoluta e di alto spessore. Le differenze saranno tantissime, al punto che per una spiegazione dettagliata abbiamo deciso di contattare Alessio Selvaggio, neo Direttore Generale di Unionbirrai, che ringrazio per la disponibilità. Buona lettura.
Prossimi eventi ad aprile: Campi di Birra, Bosa Beer Fest, Acido Acida e Giro del mondo in 40 spine
Con il mese di aprile torniamo alle buone abitudini: una marea di appuntamenti birrari da segnare sulle nostre agende! Di quelli in programma nella prima parte del mese vi ho già parlato in passato, quindi oggi ci occuperemo di alcuni previsti per la seconda quindicina di aprile. Si parte con il Giro del mondo in 40 spine dello Xander Brewpub di Brescia, che comincerà venerdì 21, per poi trasferirci in Sardegna per il Bosa Beer Fest, in programma dal giorno successivo. La domenica dello stesso week end partirà a Ferrara la quarta edizione di Acido Acida, dedicato ovviamente alle produzioni sour, mentre nell’ultimo fine settimana di aprile si terrà Campi di Birra a Campi Bisenzio (FI), con protagoniste le IGA italiane. Per il momento è tutto, buone bevute!
Simatec vende sala cottura nuova da 12 hl
Attenzione: l’annuncio non è più valido.
Offerta per un periodo limitato: l’azienda Simatec vende una sala cottura nuova da 12 hl in pronta consegna a un prezzo speciale.
Per informazioni contattare il numero 393 9706123.
Dagli USA arriva la “birra culinaria”: il Band of Bohemia è il primo brewpub con Stella Michelin
Tante volte su Cronache di Birra abbiamo parlato del mezzo fallimento della birra artigianale nei ristoranti. In Italia il flop è piuttosto evidente, soprattutto se consideriamo il modo in cui si è sviluppato il segmento brassicolo e il patrimonio culinario a nostra disposizione, ma anche all’estero non è che le cose vadano meglio. Come abbiamo spiegato le cause sono diverse, ma spesso derivano da una certa supponenza del mondo enogastronomico nei confronti della birra, che non permette una corretta diffusione delle conoscenze in materia. Il risultato è che tanti ristoranti, anche molto quotati, spesso ignorano totalmente la birra artigianale e quando non lo fanno è anche peggio: le carte si riempiono di prodotti crafty o dal dubbio gusto, che stonano totalmente con la ricerca effettuata in tutti gli altri aspetti della propria offerta. Un recente articolo pubblicato su BarBusiness sembrerebbe però offrire una possibilità di riscatto, almeno apparentemente.
Assaggio e neuroscienza: intervista ad Andrea Bariselli e Mario Ubiali (Thimus)
Una stretta di mano, qualche rapida indicazione e pochi secondi più tardi avevo un elettroencefalogramma piazzato in testa. Questo in sintesi il mio primo incontro con Thimus, azienda che si occupa di neuroscienza applicata. Non badai granché al contesto e nemmeno al tema, pensai piuttosto a quanto sarebbe stato interessante parlare del luogo dove tutto diventa reale (il cervello) con chi lo studia quotidianamente e che – visto il tema della rubrica – sarebbe stato utile farlo in questa sede. Lo avevo anticipato nel precedente post ed eccoci qui. Ringrazio Andrea Bariselli e Mario Ubiali (soci fondatori Thimus) per la disponibilità e Andrea per lo spazio. Buona lettura.
Il Birrificio Aeffe mette a disposizione il proprio impianto per le beer firm
Il Birrificio Aeffe di Castel San Giorgio (SA) offre la sua disponibilità produttiva alle beerfirm. Il birrificio è dotato di una sala cotte a 2 tini di 10 hl, di una cantina di oltre 200 hl e di moderne attrezzature di confezionamento.
Il birrificio ha sede a Castel san Giorgio (SA) in via Ciancio 60.
Per dettagli contattare il numero 3402637060.
Sostenibilità della birra ed economia circolare: ha senso parlarne?
Una delle cose che mi fa sorridere quando si parla di birra è il riferimento al concetto di sostenibilità. Come ebbi modo di spiegare in passato, è inutile che i birrifici (o i loro uffici marketing) si arrovellino per limitare l’impatto ambientale di bottiglie, etichette e altri elementi di contorno, quando poi la solfa è sempre la stessa: per realizzare un litro di birra occorrono dai sei agli otto litri di acqua, oltre a tante altre risorse. Questo però non ci impedisce di ragionare su quali fasi dei processo produttivo possono essere ottimizzate in un’ottica ecologica e quale innovazioni si possono adottare in tal senso. Non per un motivo meramente morale, ma perché spesso essere sostenibili significa razionalizzare le proprie risorse e di conseguenza ottenere vantaggi economici.
Un weekend in Puglia, tra l’inaugurazione di Birra Salento e un tour di Lecce
Quello appena concluso è stato per me un fine settimana birrario passato in Salento, che si è snodato tra il piccolo comune di Leverano e la città di Lecce. Quella pugliese è una scena molto sui generis nel panorama italiano: è tra le più fervide in assoluto, ma anche caratterizzata da molti alti e bassi e da numerose contraddizioni. Nei centri più grandi non è raro imbattersi nella dicitura “birra artigianale”, ma può risultare molto più difficile – soprattutto per chi è meno smaliziato – districarsi tra progetti realmente validi e altri che cercano solo di cavalcare la moda. A ogni buon modo il Salento e Lecce nello specifico sono destinazioni che hanno non poco da offrire dal punto di vista birrario.
Mini tour birrario della Polonia: Varsavia e Cracovia
Visitai per la prima volta la Polonia sette anni fa. Ebbi l’impressione di una nazione ancora molto disorganizzata e in cui era molto difficile muoversi senza sapere qualcosa nella lingua locale, visto che le indicazioni in inglese scarseggiavano. Un paio di settimana fa ci sono tornato per un week end con lo scopo di fare visita a un amico e ho trovato un paese completamente diverso. Ricche multinazionali stanno investendo, in particolare nella zona di Cracovia, assumendo giovani laureati un po’ da tutta Europa. Indicazioni e cartelli non più solo in polacco, ma anche in inglese, lingua parlata ormai da moltissimi esercenti e dipendenti pubblici. Questo rinnovamento si percepisce anche all’interno della scena birraria. Nel paese, terzo per consumo di birre in Europa e famoso per le sue lager bevute in grandi quantità (Tyskie e Zywiec su tutte), il fenomeno craft è in grande fermento.
AB Inbev acquista anche Boxing Cat (Cina): la nuova strategia dell’industria inizia a preoccupare
Chi pensava che dopo le tante acquisizioni negli Stati Uniti lo shopping delle multinazionali nel comparto della birra artigianale si sarebbe arrestato, oggi deve ricredersi. Non solo le acquisizioni hanno iniziato a espandersi verso altre nazioni, ma stanno sempre più assumendo la forma di un fenomeno isterico e lontano da una logica evidente. All’inizio tali manovre erano atte ad assorbire grandi produttori craft, con una struttura solida, un’imponente produzione annuale e una rete commerciale ampiamente sviluppata. Microbi in confronto all’industria, ma comunque abbastanza evoluti da giustificarne l’acquisizione. In tempi recenti però le multinazionali – e in particolare la più grande in assoluto, AB Inbev – hanno cominciato a puntare realtà molto più acerbe, mettendo in atto, se vogliamo, strategie ancora più aggressive. L’ultimo caso arriva addirittura dalla Cina e riguarda il birrificio Boxing Cat.