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Cercasi birrificio artigianale in Veneto

Sono alla ricerca di un birrificio artigianale in Veneto...

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...
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Ancora eventi a ottobre: Genova Beer Festival, Sapori di Birra e In bocca al luppolo

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Ultimo post della settimana come sempre dedicato ai prossimi appuntamenti birrari. Questo ottobre 2017 è decisamente più tranquillo rispetto a quello di dodici mesi fa, tuttavia anche nei prossimi giorni non mancheranno appuntamenti interessanti ai quali partecipare. Da giovedì 12 prenderà il via a Casteggio (PV) Sapori di Birra, manifestazione al suo debutto ma che in realtà è figlia dell’esperienza decennale di BirrArt. Nello stesso weekend si terrà ad Ancona il festival In bocca al luppolo, dove saranno presenti anche birrifici agricoli. Infine nella seconda metà del mese non si può non segnalare il Genova Beer Festival, che giunge alla terza edizione forte di una formula ormai consolidata. Buone bevute a tutti!

Ritual Lab vende il proprio impianto di produzione

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Il birrificio Ritual Lab vende proprio impianto di produzione in esercizio da gennaio 2016. L’impianto è così composto:

  • SALA COTTURA 2 TINI DA 12HL SPADONI
    Con entrambi i tini riacaldati, completa di quadro di comando e controllo PLC Siemens con interfaccia touchscreen e software per gestione fermentatori e possibilità di memorizzare fino a 15 ricette.
  • SCAMBIATORE DI CALORE
    Per raffreddamento mosto a singolo stadio , fabbricato in acciaio inox massiccio AISI 304
  • GRUPPO AERATORE MOSTO
    Impianto di dosaggio ossigeno completo di regolatore a spillo, flussimetro, candela porosa in acciaio sinterizzato.
  • N.1 TINO ACCUMULO ACQUA GELIDA 20HL completo di camicia e sonda di temperatura raffreddato a glicole e gestito da PLC centrale.
  • N.1 TINO ACCUMULO ACQUA CALDA
    20HL completo di camicia e sonda di temperatura, riscaldato a vapore e gestito da PLC centrale.
  • N.1 FERMENTATORE UNITANK TRONCOCONICO DA 15 HL marchio Spadoni interno lucido e saldature decapate.
  • GENERATORE DI VAPORE
    Con produzione a bassa pressione
    2 Bar-2kg/h vapore marchio Termindus.

Il tutto come detto in funzione da Gennaio 2016 in perfette condizioni e con possibilità di visionarlo in funzione.

Per maggiori info: 351/2423785.

I segreti del perfetto beer nerd nei festival a tema (parte II)

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Se siete lettori assidui di Cronache di Birra ricorderete che una ventina di giorni fa pubblicai un vademecum per distinguersi come veri beer nerd durante festival ed eventi a tema. Molti di voi mi scrissero in privato ringraziandomi perché finalmente potevano affidarsi a una guida seria e precisa sull’argomento, per mezzo della quale innalzare il proprio status di bevitori nel giro di amici e conoscenti. Alcuni però mi fecero notare che mi ero dilungato molto sulla fase della preparazione (scelta della manifestazione e delle birre da assaggiare, arrivo in sede, acquisto dei gettoni) senza approfondire troppo la parte in cui l’autentico beer nerd spicca tra gli astanti con tutta la sua infinita competenza birraria (o presunta tale): quella dello svolgimento stesso del festival. Quale momento migliore per correre ai ripari e integrare il discorso? Per rendere la lettura più snella e schematica dividerò le strategie da mettere in campo in diverse sezioni.

Nuove birre da Eremo, Lariano, La Fucina, Rurale e altri

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I birrifici italiani continuano a sfornare novità assolute e una buona occasione per assaggiarne diverse sarà Eurhop, festival che come saprete andrà in scena questo fine settimana a Roma. L’umbro Birra dell’Eremo sfrutterà la kermesse capitolina per presentare la sua Ma2, che rappresenta la prima incarnazione della seconda fase del progetto Non Conventional Yeasts di cui vi raccontai lo scorso febbraio. Per chi non lo sapesse, parliamo di una gamma di birre nate dall’impiego di lieviti non convenzionali, che in un primo tempo furono utilizzati per fermentare (insieme al Saccharomyces) lo stesso mosto, così da isolarne le peculiarità aromatiche. Ora il percorso di Birra dell’Eremo prevede che gli stessi lieviti siano impiegati in ricette ad hoc, per valorizzarli al meglio. La Ma2 è quindi una Sour Ale con l’aggiunta di frutto della passione, fermentata mediante Kluyveromyces Thermotolerans (già testato nella Ko2). Il lievito produce naturalmente acido lattico durante il suo “lavoro” e questo ha permesso al birraio Enrico Ciani di raggiungere il 3,4 di pH senza ricorrere a sour mash o ad altre tecniche meno “spontanee”. Il risultato è un’acidità molto elegante, non facilmente ottenibile con metodi alternativi.

Acquisizioni dell’industria: perché distinguere “indipendenza” da “qualità”

Come ormai dovreste sapere, ieri è stata annunciata la cessione del birrificio Hibu a Dibevit, braccio distributivo del Gruppo Heineken. La notizia rappresenta l’ultimo atto della trasformazione che sta investendo il segmento della birra artigianale italiana da poco meno di un anno e mezzo, cioè da quando si verificò il primo acquisto di un marchio craft da parte dell’industria – mi riferisco chiaramente alla vendita di Birra del Borgo ad AB Inbev. Da allora in pochi mesi abbiamo assistito alla perdita di indipendenza, più o meno eclatante, di altri birrifici: Ducato, Toccalmatto, Birradamare e il già citato Hibu. Ogni volta che si verifica un caso del genere il movimento della birra artigianale subisce un danno importante, che tuttavia non sempre viene percepito come tale anche dalla stessa comunità di appassionati. Spesso tali vicende vengono valutate in modo direttamente proporzionale all’interesse che si ripone nei produttori coinvolti: se le loro birre non mi piacciono, allora “chi se ne frega”. Un approccio che personalmente ritengo dannoso almeno quanto la cessione stessa del birrificio.

Breaking News: il birrificio Hibu acquistato da Dibevit (Gruppo Heineken)

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Nuova acquisizione dell’industria nel settore della birra artigianale italiana. È la volta del birrificio Hibu di Burago di Molgora (MB) che ha appena ufficializzato la cessione del 100% delle quote aziendali a Dibevit, società del Gruppo Heineken dedicata alla distribuzione di birre premium e speciali. Dopo Birra del Borgo, Birrificio del Ducato e Birradamare il segmento craft nazionale perde dunque un altro pezzo, che da oggi potrebbe non più fregiarsi della definizione di birrificio artigianale. Una notizia che chiaramente inquieterà tutti coloro che sostengono i prodotti indipendenti, ma che sta anche diventando una preoccupante costante anche nel nostro mercato.

Ancora eventi per la prima metà di ottobre: Eurhop e Nonsolobirra Festival

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Fino alla settimana scorsa vi raccontavo del ritmo incalzante con il quale si stavano susseguendo gli eventi birrari, trend cominciato ovviamente con l’avvento della bella stagione. Con l’inizio di ottobre però assistiamo a una brusca frenata, ben oltre quello che potevamo aspettarci, tanto che oggi segnalo solo due appuntamenti. La penuria di eventi dipende da vari motivi: il cambio di date di alcuni e il vuoto pneumatico creato da una grande manifestazione come Eurhop, ma anche – e forse soprattutto – dall’assenza di alcune iniziative che erano date per consolidate fino allo scorso anno (Madre Birra, Birrart, ecc.). Forse torneremo su questo punto in futuro, intanto godiamoci ciò che ci offre questo inizio di ottobre. Di Eurhop ho già accennato: se la stagione clou di appuntamenti è alla fine, è giusto che si concluda con uno dei festival più attesi in assoluto. Teatro dei circa 70 birrifici presenti sarà come sempre il Salone delle Fontane di Roma. Il fine settimana successivo andrà invece in scena nel vicentino l’ottava edizione di Nonsolobirra Festival, con una decina di produttori nazionali. Un ottobre quindi parco di manifestazioni a tema, ma comunque di altissimo spessore. Buone bevute a tutti!

Nix e Brewberry: i nuovi progetti brassicoli di Nicola Grande e Riccardo Berenato

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Quello delle beer firm è un fenomeno complesso e dibattuto, rispetto al quale esistono diverse prese di posizione: c’è chi le considera alla stregua di un qualsiasi produttore dotato di impianto, chi traccia dei distinguo, chi le guarda con perplessità e chi le ripudia totalmente, senza alcuna eccezione. La verità è che in questa “forma brassicola” rientrano realtà molto diverse tra loro, le cui caratteristiche spesso fanno la differenza. Così a un estremo troviamo iniziative promosse da chi non conosce minimamente l’ambiente e commissiona al primo birrificio che trova una birra “bionda” a proprio marchio. All’estremo opposto, però, si collocano beer firm nate da chi ha profonde competenze in materia brassicola, che magari ha lavorati anni in birrifici nazionali o stranieri, che segue la produzione dall’ideazione della ricetta fino al confezionamento e che crea con il contoterzista un profondo legame umano e professionale. In questa seconda fattispecie rientrano due progetti di cui vi parlo oggi e che sono destinati a crescere nei prossimi mesi: Nix Beer di Nicola Grande e Brewberry di Riccardo Berenato.

In Italia torna il vuoto a rendere e lo stabilimento di produzione in etichetta

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Nella successione di notizie che ogni giorno cerchiamo di riportare su Cronache di Birra, occorre talvolta allontanarsi dai temi più strettamente legati alla bevanda per analizzare aspetti secondari, ma che si ripercuotono sulla nostra quotidianità di appassionati. Insomma, è giusto segnalare le nuove aperture, gli eventi a tema e le birre inedite dei birrifici italiani, ma anche riportare tutte quelle vicende che a prima vista appassionano meno: le proposte di legge legate alla birra, la questione delle accise, le analisi di mercato e così via. Negli ultimi giorni, ad esempio, dalla politica italiana sono arrivati due annunci che potrebbero avere un impatto interessante sul modo di acquistare e consumare birra nel nostro paese: mi riferisco all’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione per i prodotti alimentari e al ritorno del vuoto a rendere per acqua e birra.

Il Birrificio San Gimignano cerca un birraio

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Il Birrificio San Gimignano (Toscana) cerca un birraio con esperienza e di età preferibilmente sopra i 30 anni. E’ requisito fondamentale avere esperienza di produzione mosto e fermentazione, nonché di pulizia sala cottura, fermentatori, linea di imbottigliamento.

CV a [email protected].

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