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Il birrificio The Wall (provincia di Varese) cerca un head brewer per ampliamento team

Il birrificio artigianale The Wall, con sede a Venegono...

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno della Easy-brau (anno...

Il birrificio Busa dei Briganti cerca un birraio con esperienza per assunzione immediata

Il Birrificio Busa dei Briganti cerca per assunzione immediata...
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Alla guida di un birrificio artigianale dopo 10 anni in Heineken: intervista ad Andrea Menegon (620 Passi)

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Del birrificio 620 Passi scrivemmo per la prima volta a giugno 2020, in un articolo che presentava i progetti italiani di crowdfunding birrario. All’epoca infatti il produttore friulano aveva lanciato una campagna di “equity” per creare la più grande community italiana di appassionati di birra, sulla falsariga di quanto fatto da Brewdog a partire dal 2009. Pur con le debite proporzioni, anche l’iniziativa di 620 Passi ottenne un grande successo, riuscendo a raccogliere 300.000 euro di fondi da oltre duecento investitori. Il raggiungimento del traguardo fu però solo l’inizio. Ora per l’azienda è cominciata un’importante fase di transizione da startup a scaleup, che sarà contraddistinta da un obiettivo quanto mai ambizioso: diventare il più grande birrificio artigianale d’Italia e raggiungere, entro il 2024, il 2,5% di quota a volumi di produzione dell’intero comparto brassicolo artigianale. Per riuscire in questo intento, da inizio maggio il ruolo di amministratore delegato è stato affidato ad Andrea Menegon, proveniente da una lunga esperienza in Heineken. Sarà lui a guidare 620 Passi in questo delicato periodo di crescita.

Prossimi eventi: Oops Beer Festival, Dieci volte forte e Zuradili Sardinia BeerBq

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Quella 2021 è un’estate che rende ostica ogni programmazione, ma a luglio inoltrato è ormai impossibile non pensare alle vacanze. Gli aggiornamenti su Cronache di Birra continueranno con regolarità almeno fino a fine mese, ma intanto la panoramica di oggi sui prossimi eventi birrari si spinge alla prima settimana di agosto, che ha sempre segnato una sorta di spartiacque prima del ritorno alla normale attività di settembre. Per ovvi motivi gli appuntamenti che segnaliamo non sono molti, ma tutti molto interessanti: oggi comincia in Basilicata l’Oops Beer Festival, mentre all’inizio di agosto si terranno il Zuradili Sardinia BeerBq in provincia di Oristano e la festa per i dieci anni di attività del Birrificio del Forte in Toscana. Buone bevute a tutti!

Alla scoperta della scena birraria della Provincia del Limburgo (Belgio)

La Provincia del Limburgo (da non confondere con il Limburgo olandese) è la più orientale delle Fiandre, situata al confine con i Paesi Bassi e a un’ora di macchina da Bruxelles. Dal punto di vista birrario è probabilmente la zona del Belgio meno conosciuta all’estero ma presenta delle realtà consolidate e delle sorprese interessanti. La mia visita è avvenuta proprio una settimana prima che le inondazioni sconvolgessero la regione e diverse altre zone del Belgio e della Germania.

Il boom della filiera della birra: in Veneto sorgerà la più grande malteria italiana

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Negli ultimi anni in Italia il concetto di “filiera della birra” si è sviluppato enormemente, seguendo il crescente successo della nostra bevanda e in particolare della sua incarnazione artigianale. In tempi recenti sono nate iniziative, realtà e associazioni finalizzate alla valorizzazione della filiera, che per ovvi motivi possiede ancora tante potenzialità inespresse. Ora un deciso impulso alla crescita potrebbe arrivare da Loreo, in provincia di Rovigo, dove sorgerà la più grande malteria italiana. Il polo dovrebbe entrare in attività nel corso del 2023 e rappresenterà non solo il punto di riferimento per la produzione di malto in tutto il Nordest d’Italia, ma anche uno strumento per spingere la filiera italiana verso nuovi obiettivi. Dietro il progetto c’è Italmalt di K-Adriatica, azienda che forse qualcuno di voi conoscerà meglio con il vecchio nome del marchio assorbito nel 2009: Agroalimentare Sud. Parliamo della storica malteria di Melfi, in Basilicata, la cui società controllante ha ora deciso di lanciarsi in un importante investimento per creare una nuova struttura produttiva nel Polesine, in Veneto.

Nuove birre da Dr. Barbanera, Lambrate + Alder, Bellazzi + Vulture, Shire e altri

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Quello che stiamo vivendo sembra un periodo piuttosto prolifico per le collaborazioni trasversali. La settimana scorsa abbiamo presentato la birra realizzata da Elav in collaborazione con il collettivo Metempsicosi (per capirci quello di Franchino e compagnia), ora invece apriamo la nostra consueta panoramica sulle novità italiane con la birra ufficiale di Sturmtruppen, prodotta dal birrificio Dr. Barbanera (sito web) di Cavallirio (NO). Stiamo ovviamente parlando del celebre fumetto satirico ideato e disegnato da Bonvi, che esordì nel 1968 su Paese Sera per poi assumere una dimensione indipendente e ottenere straordinaria fama sia in Italia che all’estero – fu addirittura il primo fumetto straniero pubblicato in Unione Sovietica. I protagonisti dell’opera sono sconclusionati soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale, le cui “gesta” sono rievocate sia dalla grafica dell’etichetta, sia da altri elementi della birra: il nome è Nein5 (5,4%) e lo stile di riferimento è quello delle Dunkelweizen. Un connubio molto interessante, che dimostra come la birra artigianale può prestarsi molto bene a operazioni del genere.

L’agriturismo Centoducati vende un impianto Power-ina Braumaster

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Vendesi impianto produzione birra 120 lt nuovissimo.

Power-ina Braumaster completo da 50 lt oltre bollitore da 120 lt per doppia cotta completo di 6 fermentatori e gruppo di riscaldamento/raffreddamento per il controllo della T durante la fermentazione. L’impianto è dotato in totale di 5 tini per singola/doppia cotta o cotte in continuo. E’ un modello ideale per professionisti del settore che vogliono impiegare l’impianto per nuove ricette o per ricette particolari ove non si vogliano sviluppare grandi numeri. Il modello può essere impiegato anche per la produzione propria di birra in brew-pub. E’ un impianto ottimo per chi abbia voglia di avviare la propria attività artigianale in modo professionale.

Completamente in acciaio Inox è dotato anche di doppi coperchi in rame per renderlo dal punto di vista estetico molto particolare. I trasferimenti dal basso del liquido limitano il rischio di ossidazione e il sistema di filtrazione in tino indipendente garantiscono una elevata resa ed efficienza a questo impianto di cottura. L’impianto è anche dotato di riempitrice e tappatrice.

L’impianto è stato usato solo per 3 o 4 cotte dimostrative. E’ da considerarsi pari al nuovo.

Prezzo 5.500 euro trattabili.

Per informazioni e contatti potete chiamare il 393 3145862 (Gerardo) o scrivere all’indirizzo email info@centoducati.net.

Passione, ottimizzazione, condivisione: i tre pilastri del birrificio Rebel’s

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Quando Cronache di Birra aprì i battenti nel 2008 Roma aveva da poco cominciato a emergere come mercato di riferimento per l’ambiente brassicolo nazionale. La posizione dominante fu acquisita grazie all’apertura e il consolidamento di tanti locali importanti nel giro di pochissimi anni. A questa esplosione sul fronte della vendita al dettaglio non seguì un analogo fermento in termini produttivi: i birrifici della zona erano sempre gli stessi e solo raramente si affacciava qualche nuova realtà, amplificando il divario tra i due aspetti del movimento locale. Chiaramente era solo questione di tempo, perché a partire da metà degli anni ’10 la situazione cambiò radicalmente. In poco tempo inaugurarono tanti birrifici inediti, espressione di una generazione di giovani birrai che aveva conosciuto la birra artigianale proprio grazie all’entusiasmo che si era creato in passato. Molti di loro, oltre a conoscersi personalmente, erano accomunati da una grande passione e dal desiderio di fare ricerca continua, confrontandosi con i colleghi italiani e stranieri al fine di restare sempre aggiornati su un mondo in veloce trasformazione. Tra quei birrifici c’era anche Rebel’s, che riuscì velocemente a imporsi sul mercato di Roma e dintorni.

Marchi sinergici: la prolifica “terza via” tra birrificio e beer firm

A settembre dello scorso anno pubblicammo un articolo dedicato alle nuove realtà brassicole italiane, aprendo la rassegna con Antikorpo Brewing. In quell’occasione spiegammo la particolare fattispecie cui apparteneva il marchio triestino, nato come una sorta di costola del birrificio Cittavecchia:

Stesso birrificio e stesso impianto, ma marchio e birraio diverso. È questa l’impostazione che hanno assunto alcune nuove realtà aperte in Italia negli ultimi tempi e che si pone a metà strada tra la beer firm e il birrificio vero e proprio. Una soluzione che permette di sfruttare alcuni evidenti vantaggi e al contempo di superare molti limiti dei produttori privi di impianto di proprietà. L’uovo di Colombo definitivo per il comparto brassicolo? Certamente no, ma è un espediente che probabilmente tenderà a diffondersi in futuro.

Una “terza via” dunque, che come avevamo previsto è stata adottata in diverse situazioni negli ultimi mesi. Parliamo di marchi concettualmente autonomi, ma dipendenti in termini di impianto di produzione e parte degli investimenti. Non linee parallele, sia chiaro, ma brand con una loro identità ben precisa, che a livello comunicativo è del tutto slegata da quella del birrificio “genitore”.

Nel decreto Sostegni Bis un possibile fondo da 10 milioni per i microbirrifici italiani

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Da quando i locali sono tornati a operare con una certa tranquillità, il settore della birra artigianale italiana è ripartito di slancio. Il rimbalzo positivo non deve però far dimenticare la situazione drammatica che hanno dovuto affrontare i nostri birrifici per diversi mesi, con ripercussioni negative ancora evidenti e ben lontane dall’essere superate. Anzi, in mancanza di adeguati strumenti di sostegno, per molte realtà la ripartenza – peraltro non ancora considerabile definitiva – potrebbe semplicemente non realizzarsi, oppure risultare incapace di bilanciare le perdite causate dalla pandemia. Per questa ragione il dibattito sugli interventi statali a supporto del comparto è ancora nel vivo e le notizie continuano a susseguirsi con una certa regolarità. L’ultimo aggiornamento risale a ieri pomeriggio ed è piuttosto positivo, perché prevede l’inserimento nel decreto Sostegni Bis di un fondo perduto per i microbirrifici italiani. La misura potrebbe rivelarsi preziosa per molte aziende, quindi vale la pena analizzarla nel dettaglio.

Nuove birre da Elav, Crak, Muttnik, Stimalti, War e Fuori Stile + Brew Gruff

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Nelle nostre consuete panoramiche sulle nuove birre italiane segnaliamo spesso collaborazioni trasversali: da una parte un birrificio, dall’altra una realtà appartenente a qualche filone artistico. Talvolta si tratta di progetti clamorosi e insospettabili, come quello annunciato di recente tra il birrificio Elav e Metempsicosi, il collettivo di musica elettronica che negli anni ’90 creò una vera e propria subcultura, grazie anche al carisma di molti suoi membri: da Franchino a Ricky Le Roy, da Mario Più a Joy Kitikonti. La birra si chiama per l’appunto Metempsicosi (4,3%) e, nonostante sia già acquistabile sul sito di Elav, le informazioni che le accompagnano sono ambigue. La relativa pagina web riporta infatti i dati tecnici e la descrizione della Punks do it Bitter, una delle birre di punta dell’azienda di Comun Nuovo (BG). In attesa di saperne di più, accogliamo con interesse questa collaborazione che non lascerà certo indifferenti i vecchi amanti della progressive trance anni ’90.

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