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Cercasi birrificio artigianale in Veneto

Sono alla ricerca di un birrificio artigianale in Veneto...

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...
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Cedesi ecommerce birra Beer-shop.it avviato da nove anni

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Cedo proprietà e gestione dell’e-commerce Beer-shop.it dopo 9 anni dall’apertura (www.beer-shop.it). Purtroppo per doppi impegni di lavoro e famigliari non possiamo più seguire questa splendida attività.

E-commerce completamente funzionante realizzato con Prestashop 1.7 facilmente personalizzabile ed integrabile con app o marketplace come amazon.

Magazzino di 140mq a Milano zona Rubattino a livello strada con:

  • cella frigorifera piccola 3m x 2,5m x 2,5m con motore da 1,7kw
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Ampio spazio in magazzino per estendere l’attività ad altri prodotti o aumento dei volumi. Possibilità di vendita separata celle ed e-commerce (ma preferirei cedere tutto assieme per ora).

Contattatemi a [email protected] o chiamatemi al 3383293273.

Ora il 2022 comincia davvero: un riepilogo di quanto avvenuto durante le festività

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Quello di oggi può essere definito il primo “vero” lunedì del 2022, con cui torniamo definitivamente alla routine di sempre. Il nuovo anno è cominciato da una decina di giorni e ormai abbiamo capito – ce n’era davvero bisogno? – che non siamo di fronte a un’improvvisa svolta nella nostra quotidianità. La pandemia è ancora qui e siamo sballottati tra gli immancabili titoli sensazionalistici dei giornali, puntualmente declinati nel pessimismo più disarmante, e le notizie piene di speranza provenienti dalle nazioni in cui Omicron si è affacciata in anticipo rispetto all’Italia. Inutile tornare sui soliti discorsi: conosciamo tutti bene la situazione e dobbiamo adeguarci, ma se volete una previsione molto soggettiva di ciò che ci attende nei prossimi mesi, potete dare un’occhiata al pezzo pubblicato lunedì scorso. E a proposito di articoli dei giorni passati, oggi ne approfittiamo per riassumere quanto successo durante le festività, così da partire preparati per un 2022 che si preannuncia molto lungo e impegnativo.

Farmacista diplomata alla Dieffe  (indirizzo artigiano birraio) cerca impiego in produzione

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Mi chiamo Eleonora Serafini, ho 31 anni, sono laureata in farmacia e a novembre 2021 ho conseguito il diploma come “artigiano birraio” tramite l’accademia delle professioni Dieffe di Padova. Mi sono appassionata al mondo della birra, principalmente al settore della produzione, e sono fortemente intenzionata a farne parte.

Tramite la Dieffe ho avuto la possibilità di svolgere un mese di tirocinio formativo presso il birrificio Brùton. Ho avuto una piccola esperienza stagionale l’estate 2021 come publican al Barbeer di Forlì.

Ritengo di avere buone capacità di adattamento ambientale e situazionale con tanta voglia di mettermi in gioco e una propensione per i lavori manuali.
Cerco un impiego nel settore di produzione.

Allego CV con i miei contatti.

Dove bere birra artigianale a Padova: quattro locali visitabili a piedi

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Come mi ripeteva spesso uno dei miei mentori lavorativi “il lavoro chiama ulteriore lavoro” e pertanto, in occasione di un’altra trasferta professionale a Padova, ho approfittato per fare una visita a qualche pub della città. Qui peraltro ho avuto il piacere di passare qualche ora in compagnia dell’amico Marzio Berrugi, giudice nazionale di pluriennale esperienza, con cui ho già condiviso esperienze di festival birrari e, appunto, giuria di concorsi nazionali di homebrewing a firma Mobi. Padova è una città con diverse attrattive, in primis la Cappella degli Scrovegni e la Basilica di Sant’Antonio, e che a mio avviso non necessita di presentazioni. Diversi sono i pub attivi nella birra artigianale, con alcuni interessanti innesti arrivati negli ultimi tempi. Come accaduto in altre città, anche questa volta ho potuto spostarmi a piedi tra una tappa e l’altra, godendo di gradevolissime passeggiate sotto i portici.

Nuove birre da Cask Irpinia, Birra Pasturana, Milvus, Babylon e altri

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La prima panoramica del 2022 sulle nuove birre italiane si apre guardando al 2021. Restano infatti da segnalare alcune creazioni annunciate nel corso di dicembre e che non abbiamo ancora avuto occasione di smarcare. Dunque la prima “non” novità del nuovo anno è la Unconventional Gose (5,5%) di Cask Irpinia (sito web), con cui il marchio campano inaugura la sua linea Fast Barrel. Come il nome suggerisce, si tratta di birre che subiscono un affinamento in legno più veloce del solito, permettendo dunque di superare uno dei limiti delle cantine brassicole: consentire una più ridotta permanenza del prodotto nelle botti, così da proporre novità con maggiore frequenza. Non ci sono molte informazioni su questa Gose, ma presumibilmente l’aspetto “non convenzionale” della ricetta è nell’assenza di frumento (non compare tra gli ingredienti) più che nel passaggio in legno. Per il resto c’è tutto ciò che contraddistingue questo antico stile: coriandolo, sale e una contaminazione di microrganismi selvaggi.

Che 2022 birrario sarà

Il 2022 è cominciato da pochi giorni ma sono mesi che abbiamo una certezza: anche il suo andamento sarà influenzato dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria. È un aspetto che continuerà a incidere profondamente nelle nostre vite e che avrà ripercussioni su ogni aspetto socio-economico, compreso il settore della birra artigianale. Avremmo sperato di cominciare il nuovo anno con meno incognite, ma l’arrivo della variante Omicron ha scombinato le carte in tavola, suscitando una comprensibile preoccupazione che la maggior parte delle testate giornalistiche non ha perso occasione di alimentare. In un momento del genere è opportuno non farsi prendere dallo sconforto e rimanere aggrappati a due certezze: le analisi obiettive della situazione, al netto dei titoli sensazionalistici, e il ricordo di dove eravamo dodici mesi fa, tenendo a mente quanto è avvenuto nel frattempo. Proveremo a ipotizzare cosa accadrà nel 2022 proprio sulla scorta di queste considerazioni.

Le migliori birre del 2021 (secondo noi)

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Nell’ultimo giorno dell’anno non poteva mancare la nostra consueta “classifica” redazionale: un elenco molto personale delle migliori bevute durante i passati dodici mesi. Ognuno dei collaboratori della testata è stato chiamato a indicare le 5 birre più memorabili del 2021, riportate in ordine sparso a parte la preferita in assoluto, per la quale è stata fornita una spiegazione. Come sempre ci siamo lasciati guidare non solo dal piacere dell’assaggio, ma anche dal contesto in cui esso è avvenuto: spesso la birra che ricordiamo più facilmente è quella legata a situazioni di appagamento generale. Mai come in passato troverete alcune birre citate da più collaboratori, spesso perché relative a quei pochi momenti passati insieme in un anno che non ha concesso molte occasioni di condivisione. Tra poche ore ci lasceremo alle spalle anche il 2021 con l’augurio che il 2022 sia ancora più clemente. Ricordiamoci come stavamo messi dodici mesi fa e speriamo di continuare a compiere ulteriori passi avanti nel superamento dell’emergenza sanitaria. Auguri a tutti!

Le nuove Style Guidelines del BJCP e il pastrocchio delle (Italian) Grape Ale

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Nella giornata di ieri è finalmente stata pubblicata la nuova revisione delle Style Guidelines del BJCP. Come anticipato, è una revisione che non stravolge l’impostazione del documento, ma che introduce alcune novità. Quella a noi più cara è relativa alle Italian Grape Ale: inserite nella versione del 2015 come tipologia locale candidata a diventare ufficiale, sono state effettivamente “promosse” in questo aggiornamento, ma perdendo incomprensibilmente il loro riferimento all’Italia. Dopo le polemiche scoppiate in seguito delle prime dichiarazioni, il BJCP si è affrettato a correre ai ripari affermando che le Italian Grape Ale non sarebbero state toccate. Cosa effettivamente accaduta, ma attraverso un imbarazzante arzigogolo che ricorda i peggiori pastrocchi cerchiobottisti e che sfocia in quella che sembra una spudorata presa in giro. La soluzione individuata dal BJCP è la classica situazione in cui la toppa è peggiore del buco ed è destinata a minare ulteriormente non solo l’autorevolezza delle Style Guidelines, ma anche quella dell’intera organizzazione.

Un tour birrario nella ex Cecoslovacchia (parte II): Praga

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Dopo le tappe a Bratislava (Slovacchia) e Olomouc (Moravia), arriva il momento di spostarsi a Praga che, oltre ad essere la capitale della Repubblica Ceca (e una delle città più belle e affascinanti d’Europa), è senza dubbio fra le destinazioni birrarie più importanti a livello mondiale. Da questo punto di vista, visitare Praga richiede preparazione e pianificazione. I posti di interesse birrario sono tantissimi e dislocati un po’ ovunque in una città che è molto estesa. Per prepararsi consiglio il libro “Guia cervecera para borrachines” (disponibile anche in versione inglese con il titolo “Prague: a pisshead’s pub guide”) e il blog del “Pivni Filosof”, entrambi dell’argentino Max Bahnson. La guida, piuttosto rustica, narra le scorribande alcooliche dell’autore nei pub di Praga. A ogni zona della città è dedicato un capitolo con relative tappe da non perdere. Tenere i ritmi alcolici di Max Bahnson ritengo sia molto complesso, ma la guida offre diversi consigli e spunti utili per selezionare i luoghi più interessanti.

Nuove birre da Edit, Jungle Juice, Hop Skin, Bonavena e altri

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Apriamo l’ultima panoramica dell’anno sulle birre inedite italiane con il birrificio Edit (sito web) di Torino, che continua nel suo importante processo di trasformazione. Dopo l’arrivo del nuovo, impressionante impianto produttivo, ora il lavoro si sta concentrando sull’immagine, con l’obiettivo di conferire al marchio maggiore autonomia rispetto al locale. Le novità riguardano anche l’aspetto puramente produttivo, con una nuova serie di birre inaugurata in questi giorni dalla Liquifade (5,7%), definita Modern IPA. È una luppolata molto facile da bere, con un corpo vellutato (c’è una percentuale di avena nel grist) e un profilo aromatico dominato dalla frutta tropicale grazie all’impiego di luppoli di nuova generazione. La lattina presenta una lamina iridescente opacizzata, con una resa visiva cangiante e multicolore, ma per verificarne l’effetto dovrete aspettare il 10 gennaio, quando sarà effettivamente disponibile sul mercato.

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