Quello tra birra artigianale e grande distribuzione è un rapporto che in Italia, a differenza di altre nazioni, non è mai decollato. Negli anni sono state addotte diverse spiegazioni: l’incapacità della GDO di trattare a dovere la birra artigianale, i meccanismi di vendita non adatti a piccole realtà aziendali, la difficoltà nel garantire numeri e costanza produttiva. La verità è che quasi sempre si è evitato a priori qualsiasi tentativo di confronto con la grande distribuzione, fondamentalmente per motivi ideologici. Una tara culturale probabilmente inevitabile alle origini del movimento, ma diventata nel lungo termine uno dei problemi principali del nostro settore, perché ne ha limitato la reperibilità fuori dai canali super specializzati. Durante la pandemia ci fu un’apertura di Unionbirrai alla GDO, osteggiata da alcuni associati e poi – crediamo – definitivamente naufragata. Ora ci si riprova, ma con protagonisti totalmente diversi.
Qualche ora fa, infatti, è arrivata la notizia di un accordo tra l’ecommerce Maltese e i supermercati Iper per portare nei relativi punti vendita le creazioni di alcuni microbirrifici italiani. Maltese è uno beershop online relativamente giovane, che in pochi anni è riuscito a imporsi sul mercato anche grazie a iniziative innovative e a diverse partnership. In quest’ottica rientra quella appena annunciata con i supermercati Iper, che per filosofia puntano a offrire, laddove possibile, prodotti al 100% italiani, con una particolare attenzione al fresco e al freschissimo, alle piccole produzioni locali e alle tradizioni a rischio di estinzione.
I primi due negozi Iper a essere coinvolti nel progetto saranno quelli di Portello a Milano e Arese (MI), poi presumibilmente saranno raggiunti anche gli altri ipermercati del gruppo, presenti soprattutto in Lombardia, ma anche in Veneto, Liguria, Piemonte ed Emilia-Romagna. La selezione iniziale effettuata da Maltese comprende birrifici del Nord Italia, tuttavia l’obiettivo è di ampliare progressivamente l’offerta includendo anche prodotti diversi. L’accordo prevede che le birre artigianali siano presenti nei punti vendita in espositori ad hoc, brandizzati Maltese.
L’accordo è stato così commentato da Massimiliano Gusmeo e Lorenzo Cabras, fondatori e rispettivamente CEO e COO di Maltese:
La nostra missione è sempre stata quella di promuovere la cultura della birra artigianale e renderla accessibile a un pubblico più ampio. Grazie alla collaborazione con Iper, possiamo ora offrire ai consumatori la possibilità di scoprire e apprezzare birre di alta qualità durante la loro spesa quotidiana. Un passo importante anche per superare la percezione che la birra artigianale sia difficile da trovare in GDO: nei mercati anglosassoni, ad esempio, la presenza di birre artigianali premium nei supermercati è una realtà consolidata. Maltese si pone come garante della qualità, curando la selezione, la rotazione e la presentazione dei brand e dei birrifici esposti.
Il punto di vista dei supermercati Iper è invece espresso dal direttore commerciale Michela Bettoni:
Siamo entusiasti di questa partnership con Maltese, che ci permette di arricchire ulteriormente la nostra offerta con prodotti di alta qualità e di intercettare un trend in forte crescita tra i consumatori. Crediamo fortemente nel valore della birra artigianale italiana e vogliamo dare ai nostri clienti la possibilità di scoprire e apprezzare la passione e la maestria dei piccoli produttori locali. Questa iniziativa si inserisce perfettamente nella nostra filosofia di offrire un’esperienza di acquisto completa e innovativa, in linea con le aspettative dei consumatori moderni.
La birra artigianale italiana prova di nuovo a flirtare con la GDO. Rispetto ad alcuni anni fa le dinamiche del mercato sono profondamente cambiate, così come le urgenze del comparto birrario. Chissà che non sia la volta buona per una definitiva penetrazione dei microbirrifici all’interno della grande distribuzione organizzata.