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Una playlist per le Blanche: la leggerezza agrumata di un pomeriggio di primavera in 5 canzoni

Tra gli stili brassicoli più trascurati dagli appassionati, le Blanche (o Witbier, se preferite la dizione fiamminga) rappresentano un piccolo gioiello nascosto, spesso frainteso. Troppo leggere per chi cerca intensità, troppo aromatiche per chi vuole neutralità. Ma chi ha imparato ad ascoltarle, a lasciarsi accompagnare dal loro profilo delicato ma affilato, sa che in una buona Blanche si può trovare molto più di quanto sembri al primo sorso. Che suono ha una birra così sottile e sfuggente, capace di rinfrescare senza essere frivola, di evocare ricordi senza forzarli? Per rispondere a questa domanda, abbiamo immaginato una playlist che non sia solo un sottofondo, ma una compagna silenziosa, capace di sintonizzarsi con l’eleganza misurata delle Blanche.

Blanche, tra leggerezza e sostanza

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Le Blanche sono birre ad alta fermentazione, tradizionalmente belghe, caratterizzate da un uso consistente di frumento non maltato, che conferisce opalescenza e una particolare sensazione setosa al palato. Ma il loro vero segno distintivo è l’aromatizzazione: scorza d’arancia amara, coriandolo e, a volte, altri ingredienti che amplificano la sensazione di freschezza e leggerezza. Una leggerezza che non è banalità, ma scelta stilistica precisa, voluta, calibrata. Le Blanche sono birre “pensate” per il caldo, per il sole sulla pelle, per i pomeriggi lenti. Ma sono anche birre che parlano sottovoce, che si rivelano pian piano. La Blanche non urla, sussurra. E in questo sussurro ci si può perdere.

Il contesto storico della Blanche ci riporta al Belgio rurale, a una tradizione contadina di fermentazioni miste e birre di uso quotidiano, fatte per dissetare più che per impressionare. Con il tempo, lo stile ha rischiato l’estinzione, come molte altre birre tradizionali, prima di essere riscoperto e rilanciato da appassionati birrai belgi e, più tardi, da alcuni grandi nomi della scena craft mondiale. Una delle rinascite più note è quella della Hoegaarden, che ha fatto da ponte tra la tradizione e il consumo di massa, aprendo la strada a una nuova generazione di Blanche artigianali, più curate e complesse.

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Dal punto di vista sensoriale, le Blanche offrono un’esperienza unica. Al naso si colgono subito le note agrumate, spesso accompagnate da un bouquet speziato delicato. In bocca, la freschezza del frumento si sposa con una carbonazione vivace e con una chiusura secca, rinfrescante. Sono birre perfette per iniziare una degustazione, per aprire un pasto, per accompagnare piatti leggeri o speziati. Ma sono anche perfette da sole, in quei momenti in cui non si cerca lo stupore ma la compagnia silenziosa di un bicchiere sincero.

Una playlist delicata e sospesa, ma che stuzzica le emozioni

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Ed è proprio questo profilo, tra leggerezza e sostanza, che le rende perfette per accompagnare un certo tipo di musica. Non quella che si ascolta a tutto volume per scrollarsi di dosso una giornata pesante. Piuttosto quella che si mette in sottofondo in un pomeriggio assolato, con le finestre aperte e il tempo che si dilata.

Abbiamo selezionato cinque brani per accompagnare una Blanche ben fatta. Cinque canzoni che parlano di leggerezza, sì, ma anche di emozioni autentiche, malinconie leggere, sguardi persi e momenti di sospensione.

Angus & Julia Stone – Big Jet Plane

Una melodia morbida, un ritmo ipnotico e un’atmosfera sognante. Come una Blanche ben equilibrata, questa canzone ti avvolge senza stringere, ti accompagna senza chiedere troppo. È perfetta per un sorso lento, per un pensiero che si allunga verso l’orizzonte.

Cigarettes After Sex – Apocalypse

Atmosfere eteree e sensuali, voce sussurrata, testi sospesi tra desiderio e malinconia. Una Blanche in versione notturna, se vogliamo. Ideale da sorseggiare al tramonto, quando il caldo si attenua e l’aria inizia a farsi più rarefatta.

The Lumineers – Ophelia

Un brano che parte piano e poi cresce, senza mai esplodere davvero. Esattamente come certe Blanche che al primo sorso sembrano semplici e poi rivelano una complessità che non ti aspettavi. C’è qualcosa di genuino, di rustico ma raffinato, che lega questa canzone allo stile birraio.

Norah Jones – Sunrise

Il titolo parla da solo: alba. E le Blanche, con il loro colore chiaro e il loro aroma agrumato, sanno proprio di mattino presto. Norah Jones canta con dolcezza ma senza essere stucchevole, proprio come le migliori espressioni di questo stile.

Paolo Nutini – Candy

C’è malinconia, c’è calore, c’è quel modo tutto scozzese di essere romantici senza diventare sdolcinati. “Candy” è una canzone che accarezza, e una buona Blanche fa esattamente lo stesso. Ti prende piano, ma lascia il segno.

Uno stile da riscoprire

In conclusione, le Blanche sono birre da riscoprire. Non solo per l’estate o per chi “non ama la birra”. Sono una porta d’ingresso verso una sensibilità diversa, fatta di sfumature, di freschezze controllate, di equilibrio tra gusto e leggerezza. Non è una birra da grandi proclami, ma da piccoli silenzi. E come la buona musica, anche una buona Blanche sa farsi ricordare senza fare rumore.

La prossima volta che cercherete un attimo di relax tutto vostro, che sia al pub o a casa, ordinate una bella Blanche, indossate le cuffie, selezionate questa playlist e lasciatevi guidare dalla musica. Scoprirete che, come certi pomeriggi di primavera, le Blanche passano veloci, ma sanno restare sottopelle.

Oreste Poverello
Oreste Poverello
Appassionato di birre artigianali dal 2007 con un piccolo passato da publican nella provincia milanese. Ha completato con successo il percorso di formazione come sommelier della birra, alimentato da sete e curiosità. Ha una missione per conto del luppolo: raccontare e far conoscere la birra non solo come prodotto, ma come linguaggio popolare, vivo, a volte stonato ma sempre vero.

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