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UK calling: Deya, Baron, Wylam e Neon Raptor, la birra con lo stile millennial

In termini di craft beer, l’Inghilterra non ha bisogno di grandi introduzioni. Ma quando ci si focalizza sull’aspetto visivo e comunicativo dei suoi birrifici artigianali più contemporanei, si entra in un territorio affascinante: colorato, pop, a tratti ironico, sempre immerso nella cultura sociale più – o meno – recente. Se siete millennial, probabilmente amerete subito queste realtà; se non lo siete, c’è una buona probabilità che lo diventerete dopo aver letto questo articolo. La birra, infatti, nel Regno Unito non è solo una bevanda: è un cuore pulsante di comunità, attorno a cui fioriscono eventi e storie condivise.

Deya Brewing Company – Satira illustrata

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Partiamo da Cheltenham, casa di Deya Brewing Company (sito web). Nato nel 2015, Deya è noto per le sue birre juicy e soprattutto per una comunicazione visiva sorprendentemente provocatoria e satirica. Illustrazioni disarmanti, palette di colori audaci e accostamenti cromatici azzardati creano un brand che non lascia indifferenti: o lo ami, o lo odi. La cosa certa è che funziona. Il filo conduttore è evidente in tutti i canali di comunicazione, con una brand consistency esemplare.

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Un dettaglio che adoro? I porta-lattine colorati che formano dei pack irresistibili, tanto da desiderarli quasi come complemento d’arredo. È il tipo di attenzione al dettaglio che fa di Deya una realtà profondamente contemporanea e immediatamente riconoscibile. E sì, sono anche divertenti.

Baron Brewing – Disegnare sulle lattine

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Spostiamoci a nord, a Great Missenden, dove troviamo Baron Brewing (sito web). Qui l’estetica è decisamente minimal, con un tocco molto personale: le lattine sembrano fogli bianchi su cui qualcuno ha appena finito di disegnare. I colori – prevalentemente giallo, verde e rosso, in delicate tonalità pastello – compaiono solo dove serve, valorizzando illustrazioni che si prestano perfettamente a diventare merchandise di culto. Se devo scegliere un simbolo di Baron, penso subito a Henry Cooper, il gatto mascotte, che è riuscito a conquistare anche una persona non particolarmente “gattofila” come la sottoscritta.

Baron, inoltre, ha saputo diventare rapidamente un punto di riferimento per la sua comunità locale, con eventi frequentatissimi che contribuiscono al successo di una realtà che ha ancora tanto da dire.

Wylam Brewery – Magnetismo texture-based

La sede di Wylam Brewery (sito web), a Newcastle, vale da sola il viaggio. È immersa in un grande parco pubblico ed è teatro di eventi memorabili che compensano un’identità visiva leggermente meno incisiva. Wylam sceglie infatti un approccio grafico più elegante e sicuro, basato su texture ricche e dettagli sofisticati, con un finish lucido che rende le lattine magnetiche. Forse il sito web e il logo non riescono del tutto a trasmettere il fascino del brand, ma gli eventi e la qualità delle birre parlano chiarissimo.

Se siete millennial, la loro Y2K IPA è probabilmente ciò che stavate cercando. Se, oltre a essere millennial siete anche un po’ nerd, andate a snappare il loro account Instagram per vedere i contenuti di uno dei loro eventi “Slice Wars”: c’era anche Darth Vader.

Neon Raptor Brewing Co. – Cyber-pop anni ’90

Last but not least facciamo un tuffo a Nottingham, precisamente negli anni ’90, grazie alla proposta visiva di Neon Raptor Brewing (sito web). Nato dall’entusiasmo di un gruppo di amici nel 2016, Neon Raptor sperimenta costantemente nuove combinazioni aromatiche e visive. L’estetica cyber-pop del birrificio richiama fortemente l’atmosfera nostalgica delle sale giochi: neon accesi, grafiche digitali e un vibe che unisce divertimento e innovazione.

Neon Raptor riesce a mantenere una comunicazione coerente dal packaging ai social, passando per il merchandise, creando una coesione che poche realtà riescono a mantenere. Non è solo nostalgia: è un modo moderno di riportare alla ribalta elementi culturali del passato per costruire qualcosa di nuovo, attuale, perfettamente adatto alla generazione cresciuta fra VHS e videogiochi arcade.

Birra e comunità, un binomio vincente

Quello che unisce questi quattro birrifici inglesi non è solo un’estetica efficace e ben pensata. È soprattutto il valore sociale che sanno dare alla loro birra: eventi locali, merch accattivante, grafiche irresistibili che dialogano con una generazione che ama raccontarsi attraverso esperienze collettive.

La birra, in Inghilterra più che altrove, diventa così un rito condiviso e inclusivo, un modo per esprimere appartenenza e creatività. Ognuna di queste lattine o bottiglie, oltre a essere un ottimo prodotto, è un piccolo manifesto culturale che vale la pena esplorare e condividere. Perché in fondo, al di là di un’estetica ben curata e un packaging indimenticabile, quello che rimane è sempre il piacere di ritrovarsi insieme davanti a una buona pinta, magari proprio con quella lattina che sembra fatta apposta per noi.

Alice Soncina
Alice Soncinahttp://alicesoncina.com/
Visual designer con una passione per la birra, ne studia l’identità visiva e il modo in cui il design comunica il carattere di un birrificio. Crede che un’etichetta, un logo o un packaging possano raccontare una storia ancor prima del primo sorso, e aiuta i brand a farlo nel modo giusto.

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