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Viaggio in Cechia (parte 3): la Boemia Settentrionale e la zona del Saaz

Spesso e volentieri la Boemia viene citata in ambito birrario esclusivamente per la nascita delle Pils, avvenuta nel 1842 grazie alla Pilsner Urquell. Negli ultimi anni in Italia si รจ sviluppato un maggiore interesse verso la Repubblica Ceca in generale, ma la Boemia fatica a emergere tra le mete imprescindibili nel panorama brassicolo europeo, oscurata dal peso specifico di altre destinazioni come Germania, Regno Unito e Belgio. Al contrario รจ una regione fondamentale per ogni appassionato, un luogo magico che conserva i retaggi di antiche tradizioni brassicole e che risulta piuttosto agevole da girare, purchรฉ si possegga una vettura. Oggi proseguiamo con il report del viaggio organizzato da Czech Tourism, a cui ho partecipato di recente: dopo le giornate passate tra Praga e la Boemia Centrale, ora รจ il momento di spostarsi a nord della capitale, per poi concludere l’esperienza nelle terre del Saaz, il leggendario luppolo boemo.

Pivovar Lobeฤ

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Nell’ultima puntata del report eravamo arrivati a Mฤ›lnรญk, cittร  famosa per il vino. Da lรฌ siamo partiti di buon ora verso la Pivovar Lobeฤ (sito web), inframmezzando il trasferimento con una breve escursione nell’area paesaggistica protetta di Kokoล™รญnsko. A poco piรน di mezz’ora di macchina si raggiunge la cittadina di Lobeฤ, dove ha sede il birrificio omonimo. Testimonianze di un produttore di birra in loco risalgono addirittura al XVI secolo, mentre, dopo alterne vicissitudini, il birrificio fu modernizzato nel 1891 con l’installazione di innovativi motori a vapore, inizialmente utilizzati per pompare l’acqua dalle faglie. Nel secondo dopoguerra l’azienda fu nazionalizzata e cominciรฒ un periodo di grave crisi, che culminรฒ con la sua chiusura. Nel 2007 la struttura, in stile rinascimentale, fu acquistata dagli architetti Pavel e Jana Prouza, che iniziarono una lunga ricostruzione. Nel 2015 il birrificio, il cui edificio nel frattempo era stato tutelato a livello statale, riaprรฌ al pubblico: fu installato un impianto da 10 ettolitri, approntato un museo e allestiti alcuni appartamenti nell’attico del birrificio per l’attivitร  ricettiva.

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La visita alla Pivovar Lobeฤ รจ stata estremamente suggestiva e per alcuni aspetti ha ricordato quella di alcuni giorni prima presso la ฤŒernokosteleckรฝ Pivovar. Anche qui abbiamo incontrato una sala per la maltazione dei cereali, attrezzature di altre epoche e i resti dei motori a vapore utilizzati in passato. Curata e pittoresca รจ anche la tap room, dove abbiamo assaggiato alcune delle produzioni della casa; altre invece ci sono state somministrate direttamente dai fermentatori. La Keller si chiama cosรฌ non perchรฉ ispirata all’omonimo stile francone, ma per il cognome del primo mastro birraio del birrificio; รจ invece una Vรฝฤepnรญ molto fresca e piacevole. Molto interessanti anche la Leลพรกk e la Polotmavรฉ, mentre altalenanti sono le alte fermentazioni: la Red รจ un’American Red Ale poco convincente, mentre senza dubbio sorprendente risulta la Stout. Se capitate in zona o dovete pianificare un viaggio in Boemia, non lasciatevi scappare la Pivovar Lobeฤ.

Birrificio del monastero di Ossegg

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Lasciata Lobeฤ, ci siamo mossi in direzione del confine ceco con la Sassonia raggiungendo, dopo circa un’ora e mezza di viaggio, il monastero di Ossegg. Si tratta di un’abbazia cistercense – occhio perรฒ, non trappista – in cui la birra era prodotta giร  dalla metร  del XVII secolo. Il birrificio crebbe nel tempo e all’inizio del 1900 produceva quasi 25.000 hl di birra all’anno, ma anche in questo caso il secondo dopoguerra segnรฒ il suo rapido declino. Oggi รจ di nuovo in attivitร , ma a occuparsi della produzione non sono i monaci: il bellissimo monastero, in stile barocco, รจ distante qualche centinaia di metri dal luogo in cui sorge il birrificio e il relativo ristorante con biergarten. La cucina รจ di ottima qualitร  e la Philipp, la Svฤ›tlรฝ Leลพรกk della casa, รจ stata una delle migliori bevute di tutto il viaggio. Meno interessante la Tmavรฝ Speciรกl, sebbene una volta riassaggiata dal tank ci abbia regalato sensazioni molto positive. Il Birrificio Ossegg (sito web) produce solo basse fermentazioni, un dettaglio meno banale di ciรฒ che si potrebbe pensare. A Praga troverete un locale con lo stesso nome, molto apprezzato per le sue birre: nonostante all’inizio avesse aperto come emanazione del birrificio, ha poi preso una strada autonoma con produzione indipendente, mantenendo momentaneamente lo stesso nome.

Monopol Wellness Brewery Hotel

Da Ossegg ci siamo diretti verso la vicina Teplice, cittร  di medie dimensioni celebre, tra l’altro, per le sue terme. Proprio la Beethoven Spa House con il suo Thermalium รจ stata la meta della nostra successiva sosta ristoratrice, che ci ha permesso di rilassarci prima di spostarci presso il Monopol Wellness Brewery Hotel (sito web). Come il nome suggerisce รจ un albergo dotato di spa (alla birra) e birrificio, nonchรฉ di una splendida birreria all’interno di un edificio storico, che in passato ospitรฒ un teatro di cabaret. L’impianto da 10 hl a vista funziona a vapore e si trova al piano rialzato, incastonato in una cornice che lascia senza parole, tra rifiniture in legno e marmo, stucchi, colonne in ferro battuto e arredi in stile Liberty. La Svฤ›tlรฝ Leลพรกk si lascia bere con piacere, mentre la Polotmavรฉ non ci รจ apparsa allo stesso livello, soprattutto per un diacetile molto evidente. Come detto Monopol รจ anche hotel, dunque รจ lรฌ che abbiamo passato la notte prima del penultimo giorno di viaggio.

ลฝatec e la regione del Saaz

Il penultimo giorno di viaggio – in realtร  l’ultimo, considerando che il successivo รจ stato dedicato al nostro rientro in patria – ha visto protagonista il comune di ลฝatec, celebre per il suo luppolo meglio conosciuto con il nome tedesco della cittร  (Saaz). Czech Tourism ha voluto concludere al meglio il tour della Boemia, permettendoci di entrare in contatto con l’esperienza del raccolto del luppolo, che inizia di norma a fine agosto. La ricorrenza รจ l’occasione per organizzare iniziative a tema, compresa la Doฤesnรก, un festival con circa 60 birrifici che si svolge in centro cittร . Inevitabilmente a ลฝatec tutto gira intorno al luppolo e alla birra e la skyline รจ puntellata da ciminiere, che in passato identificavano gli edifici addetti alla lavorazione della pianta. Oggi nella cittadina operano tre birrifici, una scuola per birrai e un istituto botanico che produce la sua birra, nonchรฉ una beer firm (Falkon).

Ovviamente non mancano i musei dedicati al luppolo. Il principale, che รจ anche il piรน grande al mondo sul tema, รจ l’Hop Museum (sito web). Si sviluppa su una superficie di 4.000 mq all’interno di un edificio utilizzato per la lavorazione della pianta e chiaramente affronta qualsiasi argomento a essa collegato: dalla storia alla coltivazione, dagli strumenti di lavoro alle consuetudini legate al raccolto. Meno “istituzionale” ma altrettanto interessante รจ Hop and Beer Temple (sito web), che rispetto all’altro museo offre meno contenuti, ma alcune soluzioni “ludiche”, compresa una vista sulla cittร  dalla torre denominata Hop Lighthouse (Faro del luppolo).

L’impegnativa giornata รจ stata intervallata da un pranzo presso il birrificio U Orloje (sito web), dotato di un grande e accogliente ristorante con impianto a vista. Abbiamo assaggiato la 11 ยฐP, una Vรฝฤepnรญ molto facile da bere e priva spigoli, e una Pils prodotta per il contest organizzato in occasione della raccolta del Saaz: ad alcuni birrifici locali รจ stato chiesto di produrre una birra esclusivamente con luppolo Saaz e malto Pilsner, lasciando libertร  sul tipo di ricetta. U Orloje ha brassato una birra simile a Svฤ›tlรฝ Leลพรกk, assai gradevole e con uno spiccato finale amaro.

Dopo pranzo ci siamo trasferiti fuori cittร  per l’immancabile e suggestiva visita alle rigogliose piantagioni di Saaz, pronte per la raccolta. Poi dopo una visita al castello di Steknรญk, suggestivo edificio in stile rococรฒ, siamo tornati a ลฝatec per partecipare alla Doฤesnรก. Nella piazza principale della cittร  erano allestiti gli stand di decine di birrifici, ognuno con le sue birre alla spina. La cornice รจ affascinante e non mancano gli elementi tipici di feste del genere, con un grande palco per la musica, stand di cibo tradizionale e giostre. A parte qualche realtร  piรน grande, i birrifici partecipanti sono tutti piuttosto piccoli e locali, dunque la Doฤesnรก rappresenta un’ottima occasione per provare produttori per lo piรน sconosciuti. Dopo alcuni assaggi ci siamo presi una pausa visitando la Meder Haus, la casa comunale di ลฝatec, prima di riprendere il nostro tour tra gli stand del festival.

Conclusioni

Se non siete mai stati in Repubblica Ceca dovete assolutamente correre ai ripari. Se ci siete stati solo per Praga รจ il momento di tornarci per un tour birrario della Boemia. Non ve ne pentirete: รจ una destinazione fondamentale e imprescindibile, con molti caratteri peculiari di cui scriveremo la prossima settimana. Tra cui il costo della birra, che fuori dalla capitale viaggia a meno di cinque euro al litro. Un motivo in piรน per partire immediatamente!

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, รจ giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. รˆ organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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