Il rilascio di nuove creazioni da parte dei birrifici italiani ha rappresentato una piacevole e inaspettata costante durante il passato lockdown. Ora che รจ cominciata una nuova fase di stallo per l’intero settore, la speranza รจ che la tendenza continui: sarebbe un segnale di vitalitร per il mercato, sicuramente prezioso in un momento di particolare difficoltร . Proprio per questa ragione ci piace aprire la panoramica di oggi sulle nuove birre nazionali con una collaborazione tutta italiana, nata dall’incontro tra Brewfist (sito web) e Foglie d’Erba (sito web). Il risultato รจ la Pin Woodman (3,5%), una Bitter in versione “ordinary” (cioรจ l’incarnazione piรน leggera e quotidiana della tipologia) brassata con luppolo Ernest, varietร britannica apparsa sul mercato solo di recente. La birra รจ leggera ed equilibrata, con un bel contrappunto tra dolce e amaro e note di tostato e crosta di pane. ร stata presentata ufficialmente sabato scorso, quindi dovreste trovarla in giro abbastanza facilmente, almeno nei canali specializzati.
Sarร invece disponibile da domani la 20134 (6,5%), inedita American IPA del Birrificio Lambrate (sito web) che si pone simbolicamente a metร strada tra le filosofie produttive di West e East Coast. Il lievito di origine statunitense conferisce toni fruttati e un corpo vellutato, mentre il profilo aromatico รจ dominato da sfumature agrumate e di frutta esotica grazie all’impiego di luppoli Sabro, Citra e Idaho 7. L’identikit organolettico รจ completato da suggestioni di vaniglia, menta, uva, albicocca e tรจ nero. Il nome รจ chiaramente un omaggio al codice di avviamento postale del quartiere Lambrate di Milano, dove il birrificio sorge fin dal lontano 1996. La 20134 sarร disponibile anche in lattina, quindi potrete tranquillamente berla a casa anche dopo le 18.
Restiamo a Milano perchรฉ dobbiamo segnalare il lancio della Trhoppy Trip (8%), ultima nata in casa Picobrew. Il marchio meneghino ha deciso di inserire nella sua gamma una birra forte e molto luppolata, ma invece di orientarsi in maniera scontata verso lo stile delle Double IPA, ha preferito spingere agli estremi il concetto di Tripel. Rispetto alla Trip, l’altra Tripel di Picobrew, in questo caso la ricetta prevede un maggiore residuo zuccherino per bilanciare gli oltre 60 IBU provenienti dalle grandi quantitร di luppolo impiegato sia in bollitura che in dry hopping (varietร Mandarina Bavaria, Cascade, Citra, Amarillo e Huell Melon). Il risultato รจ una birra di stampo belga in cui gli esteri fruttati del lievito si fondono con le sfumature agrumate, resinose e tropicali dei luppoli. La Throppy Trip dovrebbe essere disponibile proprio in questi giorni.
Strizza l’occhio alle tradizioni brassicole della Germania la recente new entry di Brasseria della Fonte (sito web), battezzata Viel Rauchbier (5%). Come il nome suggerisce, siamo al cospetto di una birra affumicata che trae direttamente ispirazione dai viaggi in Franconia del birraio Samuele Cesaroni. ร ovviamente una bassa fermentazione, si presenta con un colore ambrato carico e un bel cappello di schiuma beige. Il grist รจ ottenuto con malti Monaco e Carafa II, oltre chiaramente a malto Rauch che conferisce un aroma affumicato piuttosto evidente, ma di media intensitร . Il profilo aromatico presenta anche pennellate di nocciola e miele di castagno, mentre al palato si caratterizza per un corpo leggero e una discreta secchezza finale. Da ieri la Viel Rauchbier รจ disponibile in bottiglie da 50 cl.
Concludiamo la carrellata di oggi con un salto in Puglia, dove il Birrificio Bari (sito web) ha recentemente annunciato la sua nuova Fruit Ale. Si chiama Strafika (5,7%) e com’รจ facile immaginare รจ brassata con l’aggiunta di fichi: in particolare sono stati utilizzati i Fioroni di Polignano a Mare, una specialitร molto apprezzata in zona e non solo. La base fermentescibile รจ costituita da solo malto Pilsner, che fornisce una valida base per la esaltare al massimo l’intensitร aromatica dei fioroni. La birra tuttavia risulta molto equilibrata, con il luppolo che da una parte bilancia la bevuta grazie all’apporto amaricante, dall’altra impreziosisce il bouquet con sfumature peculiari. A margine una simpatica curiositร non propriamente legata alla birra: il birrificio la definisce una Fruit Ale, ma in questo caso (e in altri analoghi) l’espressione รจ tecnicamente sbagliata. Sapete perchรฉ?
Dovrebbe essere una Flower Ale ๐
Esattamente ๐ ร chiaramente una boutade, anche io la inserirei nelle Fruit Beer.