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Viaggio a Barcellona: ecco dove e cosa ho bevuto

Oggi su Cronache di Birra parliamo di Barcellona. Come vi avevo accennato, ho infatti passato il week end lungo di Ognissanti (o Halloween se preferite) nel capoluogo catalano, che in passato avevo visitato solo di sfuggita durante la crociera per i 10 anni del Macche. La voglia di approfondire le mie conoscenze mi ha quindi spinto di nuovo verso una città che rimane sempre molto affascinante. Barcellona è infatti viva, dinamica e giovane, caratterizzata da aspetti tipicamente mediterranei che si inseriscono però in un contesto di stampo europeo. Se così da un lato è possibile scorgere elementi molto vicini alla nostra realtà (nel bene e nel male) dall’altra si può godere, ad esempio, di un servizio di trasporto pubblico da fare invidia alle più importanti capitali europee. È un centro forte delle sue tradizioni, ma che non disdegna un certo grado di contaminazione con altre culture.

Questa apertura si riscontra anche a livello birrario. Come forse saprete in Spagna è in atto una rivoluzione brassicola che, con i debiti paragoni, ricorda quella italiana di qualche anno fa. E Barcellona rappresenta sicuramente la migliore espressione di questo cambiamento: negli ultimi tempi il crescente interesse verso la birra artigianale si è tradotto in una serie di nuovi locali e birrifici, che hanno reso il capoluogo catalano una delle migliori tappe brassicole per appassionati incuriositi dalle realtà birrarie emergenti. Sebbene nel mio viaggio non abbia disdegnato il turismo di stampo classico, ho trovato modo di regalarmi qualche sosta interessante nei pub della città. A causa del poco tempo a disposizione non è stato un tour molto approfondito, ma comunque di ottimo livello.

Mi sembra allora opportuno partire con il locale che mi ha colpito di più e che è stato inaugurato solo in tempi relativamente recenti. Si chiama Biercab e si trova non lontano da Plaça de Catalunya, in Muntaner 5. È una birreria di quelle che ti lasciano subito senza parole: una batteria di 30 spine dietro un lungo bancone, un arredamento curato e originale e una bella atmosfera. Alla lontana mi ha ricordato la Brasserie 4:20 di Roma per la cura dei dettagli, nonché per l’ottima selezione dei prodotti: per dirne una, appena si entra si scorge sulla destra una frigorifero strapieno di Oerbier Reserve. La selezione delle spine gode della stessa impostazione maniacale, con produzioni internazionali e qualcuna locale: quando ci sono stato io ho trovato Oerbier e Stille Nacht (avete letto bene) e cosette da Kernel, Lervig, De Molen, Alvinne, Southern Tier e via dicendo. Sul fronte spagnolo c’erano tre birre di Naparbier, valido produttore situato non lontano da Pamplona.

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Il Biercab è evidentemente un locale per beer geek, ma di sicuro appeal anche per i meno appassionati. A innalzare oltre la stratosfera il livello di nerdismo birrario ci sono poi tre grandi monitor alle spalle del bancone che riportano preziose informazioni: è possibile leggere tutte le produzioni attaccate al momento, con prezzo, stile, produttore e persino quali sono i fusti in attesa di subentrare. E poi c’è uno streaming in tempo reale con i check in o le citazioni da app quali Foursquare, Untappd o Twitter. Non vi nascondo che anche io mi sono divertito a comparire tra i vari utenti 😛 . Per quanto riguarda invece i miei assaggi, ho ovviamente prediletto le birre locali di Naparbier: la Biercab – che immagino realizzata per il locale – è una Session Pale Ale da 3% alc., senza difetti ma non da innamoramento immediato; la Napar Pilsner è invece una classica Pils (luppoli Hallertau e Saaz) che però ho trovato non in grandissima forma. Per il resto il Biercab è assolutamente consigliato, a meno che non soffriate i posti decisamente affollati (gli spazi non sono molto ampi).

Tornando al birrificio Naparbier, devo ammettere che ben altra impressione mi aveva fatto il giorno prima, quando avevo provato la sua ZZ+ a La Cerveteca. Questa birreria, situata tra il Barri Gotic e la Barceloneta (Carrer d’En Gignàs, 25), si presenta in maniera molto più scarna del Biercab, ma con un’atmosfera di tutto rispetto. Ha un’impostazione più classica, con un piccolo bancone in un angolo e tavolini sparsi per la sala, dove trovano spazio anche scaffali con diverse bottiglie. Le spine non sono numerosissime e ospitano solo birrifici stranieri, così per provare qualcosa di locale ho dovuto virare sulle bottiglie. La già citata ZZ+ è un’Amber Ale di impostazione moderna, facile da bere ma di grande effetto, grazie soprattutto al profilo luppolato deciso e invitante. È sicuramente una bella birra e me la sono goduta alla grande in un locale davvero piacevole.

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homosibarisSe siete alla ricerca di birre spagnole, il locale che però potrebbe intrigarvi di più è l’HomoSibaris di Plaça Osca 4 (piazzetta molto pittoresca). È un pub davvero piccino che funge anche da beershop, dove però si respira una grande passione per la birra artigianale. Lo staff è decisamente disponibile e attento alle richieste del cliente e l’atmosfera molto intima. Qui ho bevuto due birre catalane: la Juliett di Anjub e l’Admirall di Lupulus, entrambe discrete. L’HomoSibaris mi ha dato l’impressione della piccola chicca di quartiere, la meta birraria che ogni appassionato sognerebbe di avere sotto casa.

mosquitoPer concludere e per darvi un’idea di come la birra artigianale si stia diffondendo a Barcellona, segnalo il Mosquito di Carrer dels Carders 46 (quartiere La Ribera). Qui non siamo al cospetto di un classico pub, bensì di un luogo a metà strada tra un bar e una tavola calda, gestito da orientali. Non è quindi una meta da segnare in rosso sul vostro taccuino di viaggio, ma è comunque un indirizzo molto interessante. Sopra al bancone infatti fanno bella mostra di loro tante bottiglie di birra artigianale da tutto il mondo, oltre a due handpump che si aggiungono al piccolo impianto di spillatura. Trovare delle pompe inglesi in un posto del genere fa davvero bene al cuore 🙂 e vi permette di assaggiare qualche birra locale: io ho provato una dimenticabile Guineu IPA Amarillo, ma la selezione comunque è tutta indirizzata verso microbirrifici nazionali e internazionali.

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E per quanta riguarda il mio tour è tutto. Purtroppo non sono riuscito a visitare altri luoghi che mi avrebbe fatto piacere scoprire: Ale&Hop, La Resistencia, Cervesera Artesana e altri ancora. Sicuramente molti di voi sono già stati a Barcellona: cosa ne pensate del suo lato birrario?

P.S. Un grazie di cuore a Natale per la dritta del Biercab 🙂 .

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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12 Commenti

  1. se posso fare il pedante scassaballe ( me lo permetti vero? 😀 ) parlare di fronte catalano citando un birrificio vicino pamplona non è proprio correttissimo….gli spagnoli sono parecchio campanilisti, occhio 🙂

    oltretutto pamplona non è una città basca dal punto di vista amministrativo ma i baschi considerano terra loro anche la navarra 😉

  2. beh la prossima volta passa per madrid, dove il movimento delle birre artigianali non lascia a desiderare, forse non cosi variegato ma meno modaiolo (per ora) che in barcellona , con varie chicche da scoprire nonchè birre locali o dei dintorni. ci sono progetti interessanti come il brewpub con impianti a vista , in malasaña, Fabrica maravilla, una porzione di quartiere ( ZONA METRO BILBAO) dedicato a negozi a tema e pub di vario genere e con ottime e ampie scelte ( L’europe, bar Animal) e ancora persi per la città altri negozi che rendono viva la nuova tendenza birraiola madrileña, come Cervezorama, laborratorium, la tienda de cerveza e vari in apertura. altri localini che meritano, La tape, con una gastronomia interessante, Irreale e cosi via. se sei interessato a maggiori dettagli fammi sapere. come birrifici interessanti della zona, ci sono domus , Sagra, guinea pigs/ Yria, La virgen, Cibeles. più in generale, ti consiglio, caso mai ti dovessero capitare a tiro, birrifici come Dougall’s, La pirata, Reptilian .

  3. Io ho testato nel 2009 la Cervesera Artesana e devo dire che le loro birre , proposte in assaggi da degustazione erano molto beverine! i gestori cordiali ed il cibo niente male.

  4. l’Ale&Hop merita davvero, peccato che te lo sia perso. E ti sei perso forse pure la migliore birra di Barcellona (a mio modesto parere): La Fort Oatmeal Porter. Gran bel locale La Cerveteca, quando ci sono andato io c’erano anche birre spagnole tra le spine, sarà stato un caso che tu abbia trovato solo produzioni estere.

  5. Ci son stato l altro anno ed avevano dell’ottima roba,è gestito da due ragazzi molto competenti che incontrai al Borefest di demolen di due anni fa.

  6. …..a proposito di Fort, Io avrei fatto un giretto anche al “Vaso de oro” la loro birreria di carrer Balboa 6 vicino alla fermata metro di Barceloneta, che non offre molte spine, ma un ambiente più rustico di barrio, prezzi bassi e prodotti freschi…..e magari anche un giro alla “Resistencia” in carrer Viladomat 107 (saranno 500/600 metri dal biercab), che propone 12 spine e taglieri di formaggi e affettati catalani anche questi a prezzi direi concorrenziali. Un posto storico per il movimento birraio barcellonese è anche il “Jazz” in carrer Margarit 43, dove sembra sia nata una delle prime associazioni di homebrewers. Ci sono poi numerosi beershop di cui non parlate affatto …. cambiando discorso c’è poi un tema che mi piacerebbe affrontare : mi capita spesso che quando si parla di birra artigianale italiana i beer geek locali (abito qui a Bcn) non nascondono il fatto che sia molto buona , con ingredienti ricercati , ecc. ma spesso mi dicono che è “cabezona” cioè “picchia in testa”, secondo molti nel settore in Italia si aggiunge zucchero alle birre, questo fa si che ti arrivi “la botta in testa”…..voi che ne pensate???

  7. grazie dell’articolo! a distanza di qualche mese l’ho utilizzato per un’uscita ieri sera dopo cena dato che sono a Barcellona per lavoro, siamo andati al Biercab e con grande sorpresa su 30 spine 6/7 erano italiane (Birrificio italiano, montegioco, toccalmatto in collaborazione con Naparbier, menaresta, Stavio quelle che mi vengono in mente) e stasera ci sarà addirittura una festa tutta italiana con solo artigianali italiane.
    So che posso berle anche a casa, ma iniziare la serata con una Tipopils è sempre piacevole 🙂 e il publican è un grande amante delle birre artigianali italiane

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