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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Le 12 nuove birre italiane presenti nella box del Ballo delle Debuttanti 2023

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Come ormai saprete, da lunedì 20 a domenica 26 marzo tornerà la Italy Beer Week, con la sua solita straordinaria esplosione di eventi e iniziative dedicate alla birra artigianale. Da anni il valore aggiunto della manifestazione è il Ballo delle Debuttanti, una selezione di creazioni inedite provenienti da importanti birrifici italiani, disponibili tutte insieme durante la nostra settimana. Le birre potranno essere assaggiate in anteprima alla spina negli Open Baladin di Torino e Roma nel weekend che precederà la Italy Beer Week (sabato 18 e domenica 19 marzo), ma parallelamente comporranno anche l’ormai consueta box speciale acquistabile online sul sito di 1001 Birre. La box è già disponibile, dunque non rimane altro che presentarvi le 12 novità che parteciperanno al Ballo delle Debuttanti 2023. Quest’anno il contenuto della box è davvero di grande livello e come sempre potrete bere le birre insieme ai rispettivi birrai durante le dirette che organizzeremo nel corso della Italy Beer Week.

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L’ombra della ‘ndrangheta su Bombeer, la birra di Bobo Vieri

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Avete presente Bombeer, la birra di Bobo Vieri? Ne scrivemmo ad agosto del 2020 quando fu annunciata in pompa magna: una novità nata dalla collaborazione tra due aziende italiane, “uno dei migliori birrifici italiani per qualità e filiera” (il nome non fu mai svelato) e ovviamente il mitico ex cannoniere della nazionale italiana. Apparentemente il prodotto ebbe un discreto successo nei canali in cui fu proposto, poi fisiologicamente scomparve delle cronache di settore. Recentemente Bombeer è tornata d’attualità, ma per motivi ben diversi da quelli che potreste immaginare. Secondo quanto rivelato da Il Fatto Quotidiano, infatti, la birra di Christian Vieri sarebbe finita nel mirino della ‘ndrangheta, interessata a ottenerne l’esclusiva di vendita sul territorio di Reggio Calabria.

Esperto birraio cerca una nuova opportunità lavorativa

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Buongiorno, sono Andrea Salgaro birraio con oltre cinque anni di esperienza nel settore. Sto cercando una nuova possibilità di lavoro prevalentemente nella zona di Verona.

I miei studi sono: diploma di Birraio Artigiano ottenuto nella scuola Dieffe di Padova e il diploma di WBA Master Brewer al Siebel Institute of Technology di Chicago. Ho svolta la mia esperienza lavorativa principalmente nel Regno Unito: la mansione principale era quella di birraio successivamente quella di controllo qualità della birra.

Mi considero una persona volenterosa disposta a mettersi in gioco riuscendo lavorare bene in autonomia ma anche in team.

Come ho precisato nell’introduzione la zona principale in cui cerco lavoro è Verona ma sono disposto a valutare altre proposte. Come data di inizio sarò completamente disponibile dai primi di maggio.

Se siete interessati, potete contattarmi all’indirizzo e-mail [email protected], al quale poi invierò il mio Curriculum Vitae.

Cheers,
Andrea

Prossimi eventi: Londinium Cask Festival, Crak the Rules e Birralp

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Vi siete ripresi dalle piacevoli fatiche di Rimini? Domanda più che lecita, visto che gli eventi birrari continuano anche in questa seconda metà di febbraio. Nessun appuntamento di portata nazionale, sia chiaro, poiché per quelli occorrerà attendere ancora qualche settimana. Intanto però il calendario ci offre alcune interessanti occasioni per continuare a bere di qualità, a partire subito dal fine settimana alle porte. Domani infatti si terrà l’edizione 2023 di Crak the Rules, il party con cui il birrificio Crak festeggia l’anniversario della sua scelta commerciale più radicale (e chiacchierata) di sempre, e comincerà il primo dei due appuntamenti dell’anno di Birralp, l’iniziativa che unisce l’amore per la montagna con quello per la birra artigianale. Attenzione poi a inizio marzo, quando tutti gli amanti delle birre in cask potranno godere grazie al Londinium Cask Festival del Treefolk’s di Roma, con 40 cask da Italia e Regno Unito e un’atmosfera che vi catapulterà direttamente nei migliori pub dell’Inghilterra. Buon weekend a tutti!

Torna in vita il più antico birrificio italiano: Bosio & Caratsch rinasce grazie a Soralamà

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Qual è il più antico birrificio italiano? Se in passato vi siete posti questa domanda e avete cercato una risposta sui motori di ricerca, avrete notato che escono almeno tre risposte diverse. Tutto dipende infatti da come viene inteso il quesito. Se ci si riferisce al più antico birrificio italiano ancora in attività, allora il nome da considerare è Menabrea, che fu fondato nel 1846 a Biella e da allora non ha mai interrotto la produzione. Se si intende però la più antica fabbrica di birra sul territorio italiano, allora la risposta è diversa: fu Wührer, fondata nel 1829 a Brescia dall’austriaco Franz Xavier Wührer. Se però la domanda è interpretata letteralmente, guardando alla nazionalità del fondatore indipendentemente dalla continuità operativa, allora il responso è ancora diverso: si tratta del birrificio Bosio & Caratsch, che fu inaugurato nel 1845 nel centro di Torino. Rimase in vita fino al 1969, quando lo stabilimento fu chiuso alla pari di tanti altri produttori dell’epoca. Ora però il marchio è tornato in vita grazie al birrificio Soralamà di Vaie (TO), che lo ha riesumato per firmare un nuovo progetto parallelo.

Nuove etichette e identità visive: le novità di Elvo, Claterna, Petrognola e St. Bernard

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Una delle cose che è cambiata negli anni a Beer & Food Attraction (e in altre manifestazione del settore) è l’attenzione che i birrifici rivolgono alla propria immagine. Ve ne sarete accorti dalla cura con cui sono allestiti molti stand in fiera, alcuni dei quali raggiungono vette impensabili fino a qualche anno fa. Questa benedetta attenzione si ritrova anche su molte scelte grafiche: non è un caso che sempre più spesso i birrifici italiani decidano di rinnovare la propria identità visiva, sentendo soprattutto la necessità di comunicare queste sclete. Nel pezzo di oggi riassumiamo le novità grafiche di quattro produttori artigianali, avvenute più o meno di recente: uno spaccato che dimostra come ci sia sempre più sensibilità nei confronti di un tema imprescindibile per ogni azienda di successo.

Nuove birre da Baladin, Birra dell’Eremo, PBC, Hammer, Mister B e Sorio

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La scorsa settimana abbiamo dato un’occhiata ad alcune delle tantissime birre inedite presentate a Beer & Food Attraction, senza tuttavia offrire una panoramica completa. Poiché la fiera riminese continuerà fino a domani, oggi torniamo sull’argomento presentando altre novità presenti tra gli stand del padiglione A7. E lo facciamo in maniera inconsueta, partendo cioè da una birra analcolica: quello delle birre no alcohol è un trend che sta cominciando ad affacciarsi timidamente anche nel mondo della birra artigianale italiana, ma se a unirsi al club è un nome importante come Baladin (sito web) allora tutto può succedere. Il birrificio di Piozzo ha infatti presentato la sua Botanic, prodotta con la tecnica dell’arresto della fermentazione e aromatizzata con uno speciale mix di erbe e spezie: coriandolo, genziana, passiflora e oli essenziali di cannabis sativa, oltre chiaramente a luppolo. C’è un grande lavoro tecnico alle spalle, ad esempio per l’estrazione dell’aroma di cannabis sativa è stata utilizzata una tecnica innovativa brevettata dall’italiana Milestone, che si basa sull’utilizzo delle microonde per l’idrodistillazione degli oli essenziali. Il resto degli ingredienti sono tutti italiani, compreso il lievito coltivato nel birrificio che appartiene al normale Saccharomyces cerevisiae. Per saperne di più l’appuntamento è con la Italy Beer Week, quando Teo Musso ci racconterà la genesi della Botanic in uno degli appuntamenti ufficiali online della manifestazione.

La rivincita di Crak e tutti i risultati di Birra dell’anno 2023

Come forse saprete, nella giornata di ieri sono stati proclamati i risultati di Birra dell’anno, il più importante concorso birrario italiano organizzato da Unionbirrai. Il riconoscimento principale è andato al birrificio Crak, che ha conquistato il premio “generale” di Birrificio dell’anno superando gli oltre 300 produttori iscritti al contest. Ci è riuscito grazie al punteggio calcolato sulla base delle medaglie ottenute dalle singole birre: una specie di medagliere finale che serve per assegnare il titolo più prestigioso. Per il birrificio veneto si tratta del secondo trionfo dopo quello del 2018, che arrivò solo qualche anno dopo il debutto del marchio sul mercato. Da allora Crak ne ha fatta di strada e nel frattempo ha compiuto delle scelte commerciali fuori dal coro, che a fronte di vantaggi innegabili hanno provocato una certa freddezza da parte dell’ambiente della birra artigianale. La vittoria di ieri dunque può essere letta come una sorta di rivincita in un concorso in cui ha importanza solo ciò che è presente nel bicchiere, e nient’altro.

Crak Brewery trionfa a Birra dell’anno: migliore birrificio secondo Unionbirrai

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È dunque Crak il miglior birrificio del 2023 secondo lo storico concorso Birra dell’anno. Il produttore veneto ha prevalso su oltre 300 birrifici dopo una splendida cavalcata, grazie al punteggio calcolato sulla base dei riconoscimenti ottenuti con le sue birre nelle 45 categorie previste dall’iniziativa di Unionbirrai. Si tratta di un risultato di grande prestigio per Crak, una sorta di rivincita dopo che qualche anno fa scelse di slegarsi dalle normali dinamiche distributive italiane.

Nuove birre da La Villana, Birrificio del Forte, Muttnik + Bondai, Altotevere e altri

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Come abbiamo spiegato martedì scorso, la fiera Beer & Food Attraction in programma nei prossimi giorni fornirà il pretesto a molti birrifici italiani per presentare nuove birre. Ne consegue una vivacità produttiva con pochi paragoni nel resto dell’anno, tanto da costringerci a tornare sull’argomento novità per la seconda volta nel giro di una settimana. Quali creazioni inedite troverete alla kermesse riminese? Ne citiamo solo alcune, ovviamente, partendo dalla birra al miele del veneto La Villana (sito web), battezzata simpaticamente AlveAle (8,5%). La base è quella di una Belgian Golden Strong Ale a cui viene aggiunto miele di tiglio biologico proveniente dall’azienda Apicoltura BZ di Caldonio (VC). Nonostante l’alta gradazione alcolica risulta bilanciata e facile da bere, con una leggera speziatura fenolica arricchita dal tocco balsamico del miele e una piacevole secchezza che pulisce il palato invogliando al sorso successivo. Il birrificio ne consiglia l’abbinamento sia con  piatti amari come il radicchio di Treviso, sia dolci, sia persino con carne caratterizzata da una buona marezzatura.

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