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Birra Carrù vende una riempitrice monoblocco a caduta per birra o vino

Per passaggio ad altra linea, Birra Carrù vende Monoblocco...

Il birrificio Isola vende etichettatrice, filtri e altre attrezzature

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Il birrificio Elav vende fermentatori e maturatori orizzontali

ll birrificio Elav di Comun Nuovo (BG) vende maturatori...
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Gli storici marchi di birra italiani (parte I): Menabrea, Dreher, Metzger e altri

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Da un punto di vista birrario c’è un periodo della storia dell’Italia che mi ha sempre incuriosito: quello tra la metà del XIX secolo e il secondo dopoguerra, quando nel nostro paese erano attive decine di aziende brassicole. Le più note sono ancora operative ai giorni nostri, sebbene quasi sempre sotto il controllo della multinazionale di turno. Però questa manciata di marchi sopravvissuti negli anni non è altro che la punta dell’iceberg, l’impronta di un’epoca lontana in cui la nazione (soprattutto nelle sue regioni settentrionali) era un vero e proprio pullulare di birrifici. Mi piacerebbe approfondire l’argomento e capire come veniva prodotta e percepita la birra al tempo, ma per il momento ci limiteremo a ripercorrere la storia di alcuni brand. Ho dovuto dividere il percorso in più puntate, che comunque non basteranno a riassumere tutte le aziende storiche del settore. Basti pensare che a Torino, probabilmente la capitale birraria dell’epoca, i birrifici attivi era tantissimi.

Craft Beer in Giappone: le sorprese del profondo Sud

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Questa volta voglio portarvi a visitare un Giappone insolito, fuori dagli schemi turistici convenzionali: andremo a caccia di birre nel Giappone meridionale, nella regione del Kyushu. Il nostro itinerario brassicolo inizia a Fukuoka, l’ultima grande città che s’incontra quando si viaggia verso sud. Qui troviamo diverse di tap room, alcune più semplici e familiari altre davvero avveniristiche con dozzine e dozzine di spillatori a muro. Scegliamo il quartiere più trendy di Fukuoka, il Daimyo, ricco di bar, ristoranti e negozi di moda. In questa zona della città troviamo Craft Beer Brim e il recentissimo Fukuoka Craft che offrono una decina di birre alla spina quasi tutte giapponesi. Ed è proprio presso Fukuoka Craft che mi concedo una generosa degustazione di sei birre locali, spaziando su diversi stili, da una classica Belgian Ale a creazioni più o meno ben riuscite fra cui una pale ale al melone. Durante la mia visita stavano allestendo un locale per installare un piccolo impianto produttivo.

Nuove birre da Carrobiolo, Loverbeer, Baladin, Lambrate e altri

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Vi ricordate quando a metà aprile vi parlai della Extra Brut IPA, nuovo sottostile del nord della California, destinato probabilmente a diventare il prossimo fenomeno della scena birraria internazionale? Sappiate che ora anche i birrai italiani stanno cominciando a confrontarsi con questa nuovissima tipologia. Il primo a farlo – ma credo che il primato sia a livello europeo – è stato Pietro Fontana del Birrificio Carrobiolo, che negli scorsi giorni ha annunciato la sua Cuvee Tu Quoque (7,2%). Come da copione, la sua peculiarità risiede nella secchezza estrema, ottenuta con un particolare mix di cereali (20% di mais in fiocchi) e un ammostamento con pH e temperature estreme, durante il quale sono stati aggiunti enzimi extra malto: questo dettaglio ha permesso di raggiungere il 100% di attenuazione pur utilizzando un lievito neutro. Il risultato è un prodotto molto facile da bere, che esalta senza alcuna zavorra gli aromi dei luppoli impiegati (Azacca, Eldorado e Styryan Fox solo in late e dry hopping) e mostra un amaro deciso e tagliente nonostante gli appena 18 IBU. Sicuramente da provare!

Dall’Europa importanti novità sulle accise, con vantaggi per i birrifici artigianali

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Negli stessi giorni in cui inquietanti ombre si allungano sul futuro dell’Italia in Europa, proprio dalla Commissione europea arrivano importanti novità sul fronte delle accise. Venerdì scorso, infatti, è stata avanzata la proposta di riformulare le norme relative alle imposte di fabbricazione, al fine di creare un ambiente più favorevole alle piccole e medie imprese e ai consumatori finali grazie a una serie di interventi piuttosto eterogenei. Tali interventi rientrano nel progetto REFIT, con cui l’Unione Europea punta a semplificare e rendere meno onerosa la propria legislazione, così da fornire ai cittadini e alle aziende risultati efficaci, efficienti e a un costo contenuto. Poiché le novità sono diverse e molto interessanti, vale la pena analizzarle singolarmente considerando anche le possibili ripercussioni sul nostro ambiente.

Affittasi birrificio in provincia di Alessandria

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Affittasi birrificio di 150mq sito nel comune di Cavatore (Aqui Terme – AL).

L’impianto semiautomatico è composto da:

  • Sala cottura da 600 lt
  • Tini di fermentazione e maturazione Unitank (1 da 1200 lt e 3 da 600 lt)
  • 4 distributori da 600 lt
  • 3 fusti mobili da 300 lt (per feste e fiere)
  • Un centinaio di fusti da 25/30 lt
  • Lavafusti
  • Cella frigorifera da 25mq

L’impianto può produrre fino a 100mila litri di birra l’anno, ma è predisposto per un eventuale ampliamento della produzione.

Prezzo da concordare.

Per informazioni e contatti potete scrivere all’indirizzo rorianco@gmail.com.

Prossimi eventi: Arrogant Sour Festival, Woodsthop, Beerghem e altri

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Che dite, saremo riusciti a metterci alle spalle il brutto tempo per il resto della stagione? Sembra proprio di sì e quindi è arrivato finalmente il momento di dedicare i nostri weekend alle manifestazioni birrarie in giro per l’Italia, senza il timore di ritrovarci improvvisamente nel bel mezzo di un acquazzone. Tempismo perfetto, visto che il calendario è ormai saturo di iniziative: già a partire da oggi prenderà il via la seconda edizione di Birre in Borgo a Castell’Arquato (PC). Il fine settimana successivo, quello cioè a cavallo tra maggio e giugno, si candida a essere uno dei più caldi dell’anno, con diversi appuntamenti birrari di prim’ordine: impossibile non citare l’Arrogant Sour Festival di Reggio Emilia, ma anche la prima edizione di Woodsthop a Martina Franca (TA), l’ottavo Beerghem a San Pellegrino Terme (BG) e il Maiella’s Beer Fest dedicato ai 10 anni del birrificio abruzzese Maiella. Insomma, non soffriremo la sete. Buone bevute!

Passione Birra: la mia recensione

Gli ultimi mesi sono stati stranamente molto prolifici per il comparto editorial-birrario italiano: oltre a pubblicazioni di varia natura, abbiamo accolto ben due guide decisamente importanti. La prima è l’edizione 2019 della Guida alle Birre d’Italia di Slow Food, di cui ho scritto abbondantemente circa un mese fa. La seconda, che rappresenta una novità assoluta per il nostro settore, si chiama Passione Birra, rientra nella collana delle guide de La Repubblica ed è oggetto della recensione di oggi. È stata realizzata mediante i contributi di una decina di collaboratori e grazie alla partnership con Assobirra, l’associazione che riunisce le industrie birrarie d’Italia. Quest’ultimo aspetto può far squillare un campanello di allarme, perché in passato opere del genere si sono rivelate poco più di uno spot pubblicitario per i marchi delle multinazionali, ma per fortuna sfogliando le prime pagine ci si accorge di essere al cospetto di un’opera di tutt’altro spessore.

Calcio e birra: quando i giocatori italiani diventano birrai (o quasi)

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Se uomo ama donna più di birra ghiacciata davanti a televisione con finale Champions, forse vero amore, ma no vero uomo

Una delle più celebri citazioni di Vujadin Boskov è il perfetto punto di partenza per parlare del rapporto tra il calcio e la nostra amata bevanda. Un rapporto controverso, alimentato da affascinanti suggestioni come quelle tipiche del calcio inglese (spesso legate alla vita da pub), ma anche dagli incresciosi comportamenti dei giocatori: facile ricordare le bravate di Gascoigne, le pessime abitudini di Adriano o le sconvolgenti confessioni di Cicinho. Recentemente un altro brasiliano, Ronaldo, ha ammesso che era solito nascondere la birra nelle lattine di Guaranà per poter bere di nascosto durante i suoi anni di attività calcistica. Per fortuna però il rapporto tra calciatori e birra non sempre si limita a certe circostanze; anzi, con l’ascesa dei prodotti artigianali è sempre più facile imbattersi in vicende di ben altro spessore.

Nuove birre da Birrone, Porta Bruciata, Lucky Brews, Picobrew e altri

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Con l’approssimarsi del suo decimo anniversario, ormai alle porte, in questi giorni Birrone appare particolarmente attivo sul fronte produttivo. Di recente l’azienda veneta ha infatti annunciato due novità assolute, con cui apriamo la panoramica di oggi sulle creazioni inedite dei birrifici italiani. La prima si chiama Puf (5,4%) ed è una birra pensata per l’estate, ma nata da una ricetta tutt’altro che semplice. La base è infatti un mix tra mosto di birra e mosto cotto di uva fragola, al quale vengono aggiunte pesche che, lasciate macerare, attivano spontaneamente la fermentazione grazie ai microrganismi di cui si fanno vettori. Il risultato è un prodotto fresco e originale, con intense note fruttate e una chiusura leggermente acidula, che ne amplifica la forza dissetante. Tutte caratteristiche che la rendono perfetta per la stagione calda.

Birrifici italiani in crescita: i prossimi obiettivi di Baladin e Tenute Collesi

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Da qualche tempo appare chiaro come accedere al mercato italiano della birra artigianale sia diventato molto più difficile che in passato. O meglio, l’accesso è sempre relativamente facile; ciò che risulta complicato è invece trovare il modo per sopravvivere e prosperare con il proprio birrificio. La concorrenza è aumentata in maniera mostruosa e gli spazi in cui posizionarsi sono diventati sempre più stretti, a causa principalmente della crescita mostrata dai produttori con le spalle più larghe. Nel medio termine questa situazione tenderà ad acuirsi, perché i principali player nazionali della birra craft non sono certo intenzionati a fermarsi: l’unico modo per difendere la propria leadership è continuare a investire e a lanciare nuove idee. Un percorso quasi obbligato e non privo di insidie, che richiede un’attenta programmazione e l’astensione dai voli pindarici. Tuttavia, come vedremo, i progetti per il futuro non sono pochi.

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