Annunci

Il Birrificio Lariano cerca agenti di commercio in Triveneto

Il Birrificio Lariano cerca agenti di commercio per collaborazione...

Cedesi birrificio artigianale completo con marchio e tap room (provincia di Salerno)

Per motivi familiari si valuta la cessione di un...

Venditore senior (20+ anni di esperienza) cerca impiego nel settore della birra artigianale

Ciao a tutti, sono Nicola Purificato, professionista delle vendite con...

Le Cask Ale patrimonio dell’Unesco? Il Camra lancia la sua campagna

Il Regno Unito vanta una delle culture birrarie più antiche e affascinanti del mondo, strettamente legata alle consuetudini storiche e sociali del popolo britannico. Ora il Camra, l’associazione che difende le tradizioni brassicole locali, ha lanciato una campagna per ottenere il massimo riconoscimento previsto a livello internazionale: l’inserimento delle Cask Ale nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Unesco. Per Cask Ale si intendono le birre prodotte, distribuite e servite in maniera tradizionale: sono per l’appuntoĀ  confezionate in cask – piccole botti metalliche – piuttosto che in fusti e sono servite tramite le classiche handpump, cioĆØ vere e proprie “pompe” utilizzate al posto dei moderni sistemi di spillatura a gas. Le Cask Ale nascondono usanze, competenze, dettagli e attenzioni che rappresentano una parte importante della cultura birraria del Regno Unito. Ed ĆØ questo aspetto che ora il Camra punta a valorizzare con la campagna lanciata nelle scorse settimane.

L’obiettivo secondario del Camra ĆØ di ridare visibilitĆ  a una nicchia di mercato che rischia di scomparire nei prossimi anni. Sebbene la birra in cask copra circa il 10% di tutta quella servita alla spina nel Regno Unito, negli ultimi decenni la sua popolaritĆ  ĆØ calata sensibilmente. La rivoluzione della birra artigianale degli ultimi anni ha portato alla ribalta birrifici più moderni, che raramente ricorrono al confezionamento in cask, lasciando nell’ombra gran parte dei produttori tradizionali. Il Camra si impegna da anni per preservare il patrimonio culturale della birra britannica, con risultati incoraggianti.

- Advertisement -

Come funziona la campagna del Camra

Come racconta Francesca Morbidelli su Pinta Medicea, la campagna ĆØ ancora nella sua fase iniziale. Si stanno raccogliendo le firme (ne servono 100.000, ma solo da cittadini britannici) per portare l’istanza direttamente in Parlamento, cosƬ da inserire le Cask Ale nell’Inventario del Patrimonio Vivente del Regno Unito. Sarebbe solo il primo passo verso un futuro riconoscimento ufficiale da parte dell’Unesco.

Di strada da percorrere ce n’ĆØ ancora tanta, ma Jonny Garrett, primo promotore dell’iniziativa, ha le idee chiare: la campagna ĆØ fondamentale per sostenere una tradizione birraria unica al mondo. Ecco le sue dichiarazioni, come riportate dal Guardian:

Siamo l’unica nazione al mondo che mantiene viva in maniera regolare la tradizione delle birre in cask. […] Nei secoli abbiamo sviluppato questo incredibile patrimonio brassicolo, fatto di birre da 4% alc., maltate ed equilibrate che tutti ci invidiano. Eppure tendiamo a ignorarlo e a esaltare la birra americana, belga e tedesca, senza ricordare che possediamo una tradizione brassicola famosa in tutto il mondo.

- Advertisement -

I precedenti: il successo del Belgio, il flop della Germania

Nel video che promuove la campagna, si fa esplicito riferimento alla birra belga. Nel 2016, infatti, il Belgio riuscƬ a inserire la sua cultura birraria nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Unesco e ora il Camra punta chiaramente a ottenere lo stesso risultato. C’ĆØ però una differenza sostanziale: all’epoca il Belgio puntò a valorizzare il suo patrimonio birrario nel suo complesso, senza concentrarsi su un elemento in particolare; il Camra invece ha deciso di puntare su un aspetto nello specifico, quello cioĆØ delle Cask Ale. Si tratta dunque di una strategia differente: focalizzarsi solo sulle birre in cask, pur con tutto il carico di consuetudini e usanze che portano con sĆ©, significa trascurare altri aspetti della cultura birraria britannica, come l’importanza sociale dei pub, il ricorso a tecniche produttive uniche (come il Burton Union System) e il peso specifico di alcune tipologie brassicole (Porter, India Pale Ale, ecc.). ƈ come se il Belgio avesse promosso solo il Lambic o la tradizione delle scure delle Fiandre (Oud Bruin, Flemish Red Ale) invece del proprio patrimonio birrario nella sua totalitĆ .

Una scelta che sarebbe stata legittima e forse altrettanto vincente, sia chiaro. Ma decidere cosa sottoporre all’Unesco non ĆØ banale. Ne sa qualcosa la Germania, che nel 2013 si vide rifiutare dall’organismo internazionale una proposta analoga. All’epoca i tedeschi provarono a inserire la loro cultura birraria nella lista dei patrimoni intangibili dell’Unesco puntando tutto sul Reinheitsgebot, il celebre Editto della purezza. In patria ĆØ considerato un disciplinare qualitativo, ma in realtĆ  nacque nel XV secolo come semplice legge di “tutela alimentare”, la cui adozione peraltro comportò la scomparsa di molti stili birrari regionali. Fu forse per questo motivo che l’Unesco respinse la richiesta della Germania, la cui scelta fu probabilmente molto ingenua. Un errore che il Camra sembra destinato a non ripetere puntando sulle Cask Ale, ma di cui avremo certezza solo nei prossimi mesi. Sempre che, nel frattempo, la campagna raggiunga il suo obiettivo.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Ultimi articoli

Prossimi eventi: Birrai Eretici, BeerQuake, Verguenza Days e due festival a Roma

Il maggio della birra artigianale continua a riservare appuntamenti...

Usare l’argon al posto dell’azoto: la Stout rivoluzionaria dei birrifici Bajon e Ritual Lab

Se seguite le panoramiche sulle nuove birre italiane che...

Nuovi identitĆ  visive ed etichette per Stradaregina, Malcantone e Birrificio del Catria

Il restyling grafico rappresenta ormai una tappa quasi fisiologica...

Nuove birre da Alder, War, Mister B, Lucky Brews + Birracrua + Ofelia e altri

Tra collaborazioni internazionali, ritorni agli stili classici europei e...

Newsletter

Al bancone ĆØ la nostra newsletter quindicinale con notizie, iniziative ed eventi sulla birra artigianale.

Seguici

28,405FansMi piace
14,595FollowerSegui
6,137FollowerSegui
284IscrittiIscriviti

Usare l’argon al posto dell’azoto: la Stout rivoluzionaria dei birrifici Bajon e Ritual Lab

Se seguite le panoramiche sulle nuove birre italiane che pubblichiamo settimanalmente, negli ultimi mesi avrete forse notato un incremento nell'uso del termine "nitro". Con...

Nuovi identitĆ  visive ed etichette per Stradaregina, Malcantone e Birrificio del Catria

Il restyling grafico rappresenta ormai una tappa quasi fisiologica nella vita di un birrificio, ma spesso arriva in momenti chiave, in cui l'immagine non...

Il birrificio Revertis ĆØ stato acquistato da Birra Gaia

Il settore italiano della birra artigianale sta vivendo un periodo di instabilitĆ , con conseguenze piuttosto evidenti: chiusure aziendali, cessioni di impianti, "downgrade" di birrifici...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui