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Nuove birre italiane da Buskers, Stavio, Cajun e altri

NausicaIl fermento birrario in Italia ha raggiunto una tale maturità che ormai le novità brassicole si susseguono con costanza indipendentemente dal periodo dell’anno. Se dopo l’estate ci potevamo infatti aspettare un rallentamento, dobbiamo assolutamente ricrederci: i nostri microbirrifici sono più operativi che mai e il lancio di nuove creazioni è all’ordine del giorno, o quasi. Partiamo allora da Buskers, che era da un po’ che non appariva su queste frequenze e che torna con ben due produzioni inedite. La prima è la Nausicaa (4,2% alc.), una Blanche piuttosto classica prodotta presso lo stabilimento del Ducato. La ricetta prevede l’impiego del tradizionale coriandolo e le scorze di limone e bergamotto al posto della “solita” arancia amara. Come sempre l’etichetta è una piccola opera d’arte.

La Double Jagger (ancora senza etichetta) è invece stata brassata presso il laziale Free Lions. Se la seconda parte del nome fa esplicitamente riferimento al cantante cui è dedicata la birra (condividono la stessa data di nascita, anno più anno meno 🙂 ), la prima invece è un chiaro richiamo allo stile di appartenenza: Double IPA. Aspettatevi dunque una birra decisamente alcolica (8,5%) e molto amara, per la quale sono stati impiegati luppoli Mandarina, Polaris, Chinook e Mosaic (gli ultimi due per il dry hopping).

don-zaukerDecisamente fuori di testa è invece l’ultima nata in casa Stavio, in collaborazione con Stefano Simonelli del birrificio BQ. Come si può leggere su Fermento Birra è presentata come una “smoked orange lager”, definizione tanto astrusa quanto efficace nel fissarne gli ingredienti chiave: lievito a bassa fermentazione, malto affumicato (in aggiunta a quello “normale”) e buccia d’arancia. Nonostante le premesse è una birra elegante ed equilibrata, con un profilo aromatico chiaramente molto originale e un volume alcolico medio (5,3%). Il nome è Don Zaucher, storpiatura di quello usato per chiamare tanto il cattivo di Daitarn 3, quanto il prete esorcista del fumetto omonimo – non è un caso dunque che entrambi appaiano in etichetta.

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frankieDa uno stile “inventato” passiamo a uno tra i più tradizionali in assoluto, incarnato dalla nuova birra di Cajun. Si chiama Frankie’s Mild ed è una moderna rappresentante della tipologia che dominò i consumi in Regno Unito nel XIX secolo. Il contenuto alcolico rispetta pienamente il copione (3,8%), mentre al naso emergono note di frutta, tostature e leggerissimo toffee. Al palato si avverte frutta matura, tostato, leggero affumicato e un delicato amaro riconducibile ai malti scuri. Se siete amanti delle tradizioni brassicole europee, tenetela a mente: è disponibile ufficialmente dallo scorso 21 settembre.

Più o meno negli stessi giorni è stata presentata l’ultima novità del Giratempopub, una birra alla zucca che strizza chiaramente l’occhio all’autunno. A differenza di altre interpretazione dello stile (soprattutto americane) questa creazione evita di coprire l’ingrediente extra con speziature invadenti, lasciando che la zucca valorizzi tanto la parte maltata, quanto quella luppolata. Lanciata ufficialmente durante Cheese, sarà disponibile solo nei mesi di settembre e ottobre presso il locale di S. Albano Stura (CN).

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E concludiamo con la nuova creazione di Luigi Recchiuti di Opperbacco. Si chiama Dafne e può rientrare nella famiglia delle birre ispirata al mondo enologico. È infatti fermentata con lievito da vino e si presenta di colore biondo e con un contenuto alcolico non certo irrilevante (6,9%). Al momento non ho altre informazioni al riguardo.

Avete provato qualcuna di queste birre? Opinioni in merito?

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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8 Commenti

  1. La Double Jagger se non erro l’ ho assaggiata a Fermentazioni, la gradazione si sente e ne rallenta la bevuta, se è lei la definii assieme ad Andrea di Free Lions una birra da compagnia, da bere lentamente e chiacchierando in allegria.

  2. Solo per essere chiari.La Don Zaucher è un birra in collaborazione tra birra Stavio e Birrificio BQ e prodotta nel Birrificio BQ a Delebio

  3. ho “provato” (ehm, si, provato e brassato) la nausicaa ed è di un coinvolgente straordinario. ottimi spunti di mirko, gran lavoro da parte nostra e il risultato è molto più che soddisfacente per essere la prima!

  4. provato la Don Zaucher al Buskers Pub i primi di ottobre e poi riassaggiata sabato scorso all’EurHop. la trovo piacevole, ben bilanciata. l’affumicato non è invadente e l’aranciato la rende delicata. buona!
    n.b.: non sono un esperto, questa è solo la mia sensazione.

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