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I nuovi beershop romani – parte terza

Ve lo giuro, io volevo fermarmi alla seconda puntata. Invece a distanza di un paio di mesi sono praticamente costretto a riprendere il discorso delle nuove aperture capitoline: al numero già impressionante di punti vendita esistenti, nelle ultime settimane se n’è aggiunta un’altra bella manciata. Partiamo allora da Bibere, inaugurato veramente da pochissimo, ma che si sta dimostrando subito molto attivo, soprattutto attraverso il relativo blog aggiornato con costanza. Il negozio si trova in via Nicolò da Pistoia 16, tra la Garbatella e Circonvallazione Ostiense, e non è specializzato solo in birra artigianale, ma anche in prodotti enogastronomici di qualità.

La lista dei birrifici disponibili è ancora in via di definizione, ma già al momento sono ampiamente coperti i maggiori paesi birrari.  Abbiamo i grandi classici dal Belgio (trappiste, De Dolle, De Ranke, Cantillon e altri), marchi britannici consolidati (Fuller’s, Meantime, Brewdog, Ridgeway), famosi birrifici dagli USA (Anchor, Flying Dog, Sierra Nevada, oltre alla “novità” Anderson Valley). Molto ampia la rappresentanza italica, con i prodotti di nomi conosciuti come Barley, Almond ’22, Birra del Borgo, Birrificio Italiano, Ducato e Opperbacco, oltre a qualche birrificio emergente (Foglie d’Erba, Dada).

Uno spazio è dedicato all’homebrewing (e pensare che fino a poco più di un anno fa i romani potevano solo rivolgersi a Internet!), mentre non manca una selezione di vini e distillati e una di prodotti gastronomici (farine, passate, pasta, cioccolato, ecc.).

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Da qualche mese ha aperto in zona Trastevere Beerland, che si è spostato dalla precedente sede di via Valtellina – in realtà neanche sapevo della sua esistenza in questa strada di Monteverde. La nuova location è via Ponte Sisto, che da Piazza Trilussa porta direttamente a quella via Benedetta diventata famosa tra gli appassionati per ospitare due templi birrari come Ma che siete venuti a fà e bir&fud. Una posizione a dir poco strategica insomma, di cui si può giovare la propensione del negozio al “take away”. Oltre alle birre in bottiglia, Beerland infatti dispone di un piccolo punto spina e di un banco ristoro, che propone street food quasi come fosse un Mc Donald’s, con “menu” in abbinamento alle birre.

La selezione è di stampo internazionale, equamente divisa tra microbirrifici consolidati (ci sono anche le produzioni del birrificio Civale) e marchi industriali “esotici” (come Negra Modelo). Dunque non solo birre artigianali, ma anche quelle delle multinazionali: una scelta che probabilmente farà storcere il naso agli integralisti. Ampia la zona dedicata ai gadget e interessante l’allestimento, con trovate sicuramente inedite per un beershop. Per la cronaca Beerland è un marchio in franchise e da alcune voci sembrerebbero in partenza altri tre o quattro punti vendita su Roma. Staremo a vedere.

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Foto: Katie Parla

Nella centralissima via dei Giubbonari (zona Campo de’ Fiori) ha invece aperto da poche settimane quello che credo sia il più piccolo beershop di Roma. Come si suol dire è veramente un buco e curiosamente non vende solo birra, ma anche piercing, collane e orecchini. I marchi coprono tutta la produzione brassicola internazionale: Flying Dog, Anchor, Brewdog, Birra del Borgo, Brewfist, classiche belghe, Ducato, Revelation Cat, Foglie d’Erba e via dicendo. Nota stonata sono i prezzi, sopra la media, ovviamente influenzati anche dalla posizione prestigiosa. Se non vado errato, il nome del beershop dovrebbe essere Take your Beer. Se ne volete sapere di più vi rimando a questo post di Katie Parla, forse la prima ad averlo avvistato a Roma.

In un passato resoconto sulle avventure legate alla mia carbonade flamande, accennai a un nuovo beershop nel quartiere Montesacro. Non ho più acuto occasione di tornarci, ma mi sembra corretto segnalarlo in questo post. Se non ricordo male si trova in via Valvassina e dovrebbe essere il secondo punto vendita di La Birretta, il primo aperto circa un anno fa in zona Flaminio. Sugli scaffali soprattutto i marchi più à la page (americane, Brewdog), anche se non mancano nomi famosi della scena internazionale. Certo, rimane il peccato mortale di non avere le Rochefort 🙂 , almeno quando ci sono stato io. Da segnalare l’immancabile gruppetto di ragazzi che si attarda all’esterno sorseggiando birra artigianale.

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Concludiamo infine con un beershop che avrebbe dovuto aprire già da qualche settimana, ma la cui saracinesca rimane ancora abbassata. Si chiama PP Ale e si trova nel cuore del quartiere Prati, in piazza Prati degli Strozzi. Una zona già ricca di punti vendita specializzati, che sicuramente allo staff di differenziare la propria offerta. Non è dunque un caso che al PP Ale sarà disponibile non solo birra, ma anche libri e – occhio amanti della bicicletta – fixed bike.

Visto che mi voglio divertire, arrivati a questo punto direi di ricapitolare tutti i beershop di Roma, in rigoroso ordine alfabetico (sperando di non dimenticarne nessuno):
Alchimia – Monteverde
Bed & Beer – Tor di Quinto
Beerland – Trastevere
Bibere – Garbatella
Birra+ – Pigneto
bir&fud bottega – Marconi
Domus Birrae – Monti
Fermento – Africano
Gradi Plato – Trieste
Gradi Plato – Prati
Il Grillo Brillo – Monteverde
La Birretta – Flaminio
La Birretta – Montesacro
Les Vignerons – Pigneto
No Name – Centocelle
Off License – San Giovanni
Off License – Prati
PP Ale – Prati
Santo Bevitore – Tuscolano
Take your Beer – Campo de’ Fiori
The Montesacro Beershop – Montesacro
UrBeer – Prati

Bibere
Via Nicolò da Pistoia, 16
00154 Roma
bibereroma.blogspot.com

Beerland
Via di Ponte Sisto 76
00153 Roma
www.beerland.it

Take your Beer
Via dei Giubbonari 46
00186 Roma

La Birretta
Via Valvassina
00141 Roma

PP Ale
Piazza Prati degli Strozzi 25
00192 Roma

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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34 Commenti

  1. Non so se l’ho saltato leggendo la lista ma c’è un altro beershop a testaccio (nei pressi della piazza).

    NON MI RICORDO IL NOME 😀 anche se ci ho comprato parecchia roba. È molto molto piccolo ma piuttosto fornito di tedesche e ceche più qualche chicca americana (ci ho ritrovato le rogue) e belga

      • no, è un altro ancora.
        probabilmente mentre parliamo qualche nuovo beershop sta aprendo lol

        Che poi non si considerano posti che attualmente hanno un assortimento invidiabile fino a qualche anno fa.

        • Intendi posti tipo Pizzarium? Naturalmente prendo in considerazione solo i beershop veri e propri, se consideriamo anche selezioni minime servirebbe un sito dedicato.

          • Appunto e fai bene. Non solo pizzarium ma pure bar random a san lorenzo o in tanti altri luoghi di aggregazione.
            È proprio per dire che roma è invasa dalla birra

          • Io continuo a meravigliarmi ogni volta che metto il naso fuori di casa. Ci sono itinerari di Roma che sono scanditi da birra artigianale ogni 100 m, tra enoteche, chioschi, pub e locali vari. Qualche mese fa ho cambiato casa, accanto al portone ho scoperto un piccolo pub… beh ovviamente ha le birre di Interbrau, Birra del Borgo compresa.

            Non so se sono io che mi meraviglio con poco, ma non credo. Se non sei a Roma non hai idea di ciò che sta succedendo. Per questo chi risiede fuori dal Raccordo a volte pensa che siamo degli “esaltati”. Ma io non credo…

          • @Andrea

            poi non mi si dica che sono io che faccio l’attaccabrighe… emminchia se sei permaloso, abbocchi che è una favola

            io non sono a Roma e leggo sempre con interesse i vari siparietti descritti qua e là sul web, tanto quanto l’espansione birraria della città. mai scritto che siete degli esaltati…

            la battuta sul raccordo, che ha facilmente colto nel segno, voleva semplicemente sottolineare la parzialità di tante analisi che si leggono sul web da autori romani, cioè l’estrapolazione della situazione romana generalizzando su tutta Italia. le cose non stanno affatto così. se parli di Roma è un conto (ed io non ci metto becco), altri interventi che hanno una pretesa nazionale descrivono in maniera errata (perchè non conosci, come io conosco poco Roma) la situazione. perchè ricordo che l’Italia continua anche oltre il raccordo, dove trovi ancora più di una 50ina di milioni di persone e circa il 99% del territorio nazionale… a Milano, per dirti la maggiore zona urbana d’Italia (pensavo fosse Roma, fai te, invece con tutto l’hinterland ho sentito che dovrebbe essere Milano come abitanti), le cose sono radicalmente diverse. non che sia contento neh… tutto qua

          • Ma guarda che sei tu che evidentemente vivi tutto come una sfida. Ho ricevuto un input (non solo da te, non darti così tanta importanza) e ci ho ragionato sopra. Nel mio commento sono io che mi metto in gioco, non attacco la “critica” degli altri.

          • non mi do alcuna importanza, ma se faccio una battuta (scritta due volte in due posti differenti, fra cui qua) e tu abbocchi e la citi che devo pensare secondo te? quantomeno che sei davvero, ma tanto, permaloso… spesso peraltro senza alcun motivo

      • Si, certamente l’offerta di birra artigianale non è paragonabile in ogni posto ma in tutti ho trovato qualche buona birra artigianale (o è stata trovata da chi mi ha segnalato il posto). Non è una classifica ne nulla di simile ma mi fa comodo questa mappa sempre consultabile dal cellulare.

        • grande mappa!complimenti…con il mio bel galaxy 2 attivo il gps,confronto dove sto con la tua mappa ed è un attimo trovare un posto dove dissetarsi:)

          • Qualsiasi segnalazione/integrazione è sempre ben accetta. Piano piano l’aggiorno con tutto quello che conosco

          • Non ho mai pensato a questa operazione, perché sono un fautore della navigazione con la carta, non con il GPS ma provo a vedere che riesco a fare

          • La navigazione con la carta è il primo step, sono concorde con te, ma il navigatore aiuta se, però, prima hai imparato a destreggiarti con le carte, un po’ come l’uso della calcolatrice: prima devi imparare a far di conto (a mano e mentalmente) e POI usi la calcolatrice come ausilio; la tecnologia deve aiutare ad essere più veloci e produttivi oltre che ad aver meno problemi, non certo ad essere più ignoranti!

  2. “Non è dunque un caso che al PP Ale sarà disponibile non solo birra, ma anche libri e – occhio amanti della bicicletta – fixed bike.”

    e ce lo sapevo che mi fregavano le idee ;-P

    biciclette…spine…piercing…ma chi le da le licnze a Roma, Sbirulino?

  3. il migliore che ho provato resta bir&fud a marconi..rapporto qualita/prezzo eccezionale,scelta completissima e grande competenza di Mirko!!!

      • Quoto anche io, però non è per niente male nemmeno il Santo Bevitore, ottime scelte e prezzi più che onesti (visto il panorama italico…) dall’ottimo Pierpaolo.

    • Quoto. ammetto però che il mio giudizio è parziale, consideratelo SPAM 😀
      Per il resto mi son sempre trovato assolutamente bene da Birra+
      Così anche domus e gradi plato di prati.

      • A me domus non convince…non tanto per i prezzi assurdi, che trattando quasi esclusivamente etichette italiane ci possono anche stare…quello che non mi va giù è una perenne arroganza/maleducazione del personale…tranne Chen….sarò stato sfortunato io ma per ora mi è andata cosi..

        poi chiaro se vuoi darti all’homebrewing e non vuoi ordinare online devi andare li (anche se ora vedro unpo questo Bibere)…

  4. ciao andrea…mi chiedevo come mai il golden pot non è mai considerato come un posto dove andare a bere birra di qualità fuori roma…ho visto quella mappa di google dove c è la taberna e turbacci… noi praticamente sembra che non esistiamo..sai darmi un perche?

    • Ciao Danilo, beh premesso che quella mappa non l’ho fatta io, non so darti una risposta… probabilmente il fatto di stare in provincia piuttosto che in città fa sì che sia un po’ più difficile farsi conoscere…

  5. Sabato sono passato da bibere ed ho comprato la Babel di Foglie D’erba a 7.5 euro, la XX Bitter a 7.4 euro e la Terrarossa di B94 a 7.9 euro. Non sapendo i prezzi di tutti gli altri beershop romani non posso fare paragoni però confrontandoli con internet non mi sembra caro, anzi.

  6. Volevo segnalare l’esistenza di BACCANO.si trova in Via Eugenio Torelli Viollier, 11 vicino la stazione Tiburtina.Buona selezione di bottiglie italiane e estere ottimo cibo e qualche spina italiana.L’unico in zona tiburtina.Baccano birreria,da non confondere con baccano enoteca che e’ la porta accanto.

  7. In zona prati via Costantino morin 46 ne ha aperto un altro si chiama Birretta and Wine è fornitissimo un po di tutto !!! Il locale è molto carino ed è sempre pieno di gente, ci sono passato per caso ed ho visto davanti ad un locale una calca ed ecco la nuova scoperta.

  8. Ciao a tutti,
    io vorrei segnalarvi un nuovo beershop nel mio quartiere,in zona Re di Roma (fermata della metro A) esattamente in via Domodossola 10 (traversa di via Albalonga dove c’è uno storico bar “POMPI”)..il posto si chiama Cheers..sono due ragazzi giovani che lo gestiscono e nonostante abbiano aperto da poco è già abbastanza frequentato e con una buona selezione di birre artigianali sia italiani che estere! Quando entri c’è una fantastica scritta sul muro,un celebre aforisma di George Best: “Ho smesso di bere, ma solo quando dormo” e solo per questo ne vale la pena!!!

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