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Rotorcraft Brewery propone produzione e imbottigliamento a contratto

Rotorcraft Brewery è in grado di offrire un servizio...

Il birrificio Rotorcraft vende un hop gun isobarico

Il birrificio Rotorcraft vende un luppolatore (hop gun) isobarico...

Vendesi centrifuga a dischi con capacità effettiva fino a 3000lt/h

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Nuove birre da Brewfist, Crak, Vetra, Birrificio della Granda e The Wall

Lo abbiamo sottolineato in passato: i birrifici nati nel 2010 non solo si trovano a vivere un momento difficile come tutti gli altri, ma devono anche affrontare la beffa di non poter festeggiare degnamente il proprio decennale. Brewfist ci sta provando lo stesso e lo scorso 16 novembre ha annunciato il lancio di cinque nuove birre nate per celebrare il traguardo raggiunto. In particolare quattro di loro sono passaggi in legno della Spaghetti Western, la mitica Imperial Coffee Chocolate Stout che il birrificio lombardo creò nel 2013 in collaborazione col produttore americano Prairie. Bella l’idea di rimanere fedele al nome ricorrendo in tre casi ai protagonisti de Il buono, il brutto e il cattivo: Il Biondo: The Good è affinata in botti di whisky, Sentenza: The Bad ha maturato in botti di bourbon, Tuco: The Ugly ha riposato in botti di rye whisky. Ad esse si aggiunge la Double Spaghetti Western, versione più muscolare della birra base, e, fuori dal richiamo cinematografico, l’edizione 2020 della Vecchia Lodi. Buon compleanno Brewfist!

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Le novità del birrificio Crak (sito web) ormai escono con una frequenza quasi settimanale e anche oggi ne presentiamo un paio. La prima è la Discovery Tre (7%), terzo appuntamento della saga del birrificio veneto destinata a esplorare le potenzialità delle materie prime con il ricorso a “sperimentazioni ponderate”. In questo caso siamo al cospetto di una DDH IPA luppolata con varietà Ekuanot, Citra e Amarillo, usati in forma di polvere e plug (quindi niente pellet tradizionali). La seconda new entry si chiama banalmente (ma in maniera catartica) Fuck 2020 ed è l’evoluzione della 2020, uscita all’inizio di questo disastroso anno. La ricetta prevede l’impiego di un ceppo di lievito diverso e di luppoli Citra e Nelson Sauvin, usati anche in dry hopping. La tipologia di riferimento? Ovviamente quella delle DDH IPA.

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Torniamo indietro di qualche settimana per segnalare che a fine settembre il birrificio Vetra (sito web) ha annunciato una sua nuova creazione. La particolarità risiede nel fatto che la ricetta è stata messa a punto insieme a un birrificio straniero: una consuetudine ricorrente in situazioni normali, ma che è diventata una rarità nel periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo. La birra si chiama Guava Lips (4,6%) ed è stata realizzata in partnership con North Brewing (sito web), marchio piuttosto apprezzato tanto nel panorama locale quanto in quello internazionale. La birra è chiaramente prodotta con l’aggiunta di guava (in forma di purea), ma prevede anche l’impiego di lattosio, sale, fiori d’ibisco e di una percentuale di avena. Insomma un mix decisamente inusuale, che non resta che assaggiare.

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A proposito di collaborazioni, lo scorso 16 novembre il Birrificio della Granda ha comunicato il lancio della sua Hop(e) in the Spelt (6%), una IPA sui generis realizzata con il supporto del Birrificio 4 Mori e di Matthias Müller. Oltre a lanciare un messaggio di speranza per il futuro del settore, il nome racchiude i due elementi simbolo della ricetta: il luppolo e il farro. Ognuno dei protagonisti ha fornito le proprie conoscenze per la creazione della ricetta: Fabio Serra (4 Mori) ha selezionato il farro dicocco locale sardo, Matthias Müller ha messo in campo le proprie conoscenze nell’impiego del particolare cereale nella produzione brassicola, Ivano Astesana (Birrificio della Granda) ha contribuito con le proprie conoscenze in termini di luppolo e dry hopping. La birra è disponibile da lunedì scorso sui rispettivi e-commerce.

E chiudiamo come abbiamo aperto, parlando cioè di un’Imperial Stout. In questo caso il birrificio protagonista è The Wall (sito web), che rinnova anche quest’anno il proprio appuntamento con la Black-X. Il nome è quello di una birra scura che a ogni cotta cambia ricetta e viene lanciata in prossimità del Black Friday. Le prime tre incarnazioni della Black-X sono state nell’ordine una Coffee Porter, una Irish Stout e una Schwarz; ora invece è il momento di una potente Imperial Stout da 11%, contraddistinta da intensi aromi caramellati, tostati e torrefatti e da un corpo ricco e avvolgente. Il freddo è arrivato ed è giunto il momento di scaldarsi piacevolmente con produzioni del genere.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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