In questo periodo assolutamente particolare un pizzico di normalità arriva dalla Catalogna, dove negli scorsi giorni sono stati svelati gli esiti del Barcelona Beer Challenge, concorso internazionale piuttosto giovane, ma capace in poco tempo di diventare uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. A differenza di molti contest birrari, quello spagnolo prevede che i risultati non siano pubblicati immediatamente a ridosso degli assaggi e ciò ha permesso all’organizzazione di portare avanti l’iniziativa nonostante l’emergenza sanitaria in corso. I giudici si erano infatti riuniti a cavallo tra gennaio e febbraio, mentre la cerimonia di premiazione è avvenuta tra ieri e mercoledì, ovviamente in streaming. E i risultati ancora una volta sorridono ai birrifici italiani, che tornano a casa col bottino migliore di sempre al Barcelona Beer Challenge: 39 medaglie totali, di cui 17 d’oro – spero che i miei calcoli siano corretti perché il pdf ufficiale con i vari podi non aiuta. In particolare si è distinta la performance del birrificio La Villana, giunto terzo nella graduatoria assoluta del concorso.
Il produttore di Grantorto, in provincia di Padova, ha ottenuto 15 punti finali frutto di 1 oro, 2 argenti e 2 bronzi. Il metallo più importante è arrivato grazie alla Cinque nella categoria delle Kolsch, dove l’Italia ha conquistato anche un bronzo grazie a La Ciocia del Birrificio Ciociaro. I due argenti de La Villana sono stati conseguiti invece con la Gatsby (categoria Bitter) e Frisco (California Common, unica birra premiata in questa categoria), mentre i bronzi con la Dumper (Pale Commonwealth) e l’Uncino (American Stout). Dunque un ottimo risultato per un birrificio ancora decisamente giovane (ha aperto nel 2017), in grado di migliorare il bottino dello scorso anno, quando aveva chiuso il Barcelona Beer Challenge con un oro e un argento.
Come accennato gli ori italiani sono stati tantissimi, tutti ben distribuiti tra i vari birrifici premiati. Ce ne sono alcuni però che sono riusciti a conquistare due primi posti di categoria: vale la pena allora menzionare le performance di Bionoc, Otus e Diciottozerouno. Bionoc ha piazzato in cima al podio Ardiva (Wild Specialty) e Impombera (European Sour), oltre a ottenere un bronzo con l’immancabile Albicoppe nella stessa categoria. Gli ori di Otus sono invece arrivati con B5 (Pale Malty European Lager) e Red&Go (Irish Beer), mentre quelli di Diciottozerouno con Ruggine (American Pale Ale) e Ocra (Saison), due categorie non facili e sicuramente molto “popolose”. Infine merita menzione anche il risultato di Eastside, giunto quarto nella graduatoria generale seppur con un solo oro (Mea Culpa nelle Belgian Dark Strong Ale) al quale però vanno aggiunti tre argenti (Private Stock, Sleazy Way e Sera Nera).
Gli altri birrifici italiani che hanno conquistato un oro sono stati Aleghe, Birrificio di Cagliari, Collesi (anche un argento e un bronzo), Nostrale, Ofelia, PHB, Rubiu, Serra Storta (anche un argento) e The Wall (anche un bronzo). Evito di indicare anche i produttori premiati con le altre medaglie altrimenti non ne usciamo più 🙂 . A ogni modo i risultati completi sono presenti sul sito del Barcelona Beer Challenge. Per completezza invece possiamo citare i premi generali del concorso: miglior birrificio in assoluto è Edge Brewing di Barcellona, miglior “rookie” il birrificio Cierzo di Saragozza, miglior produttore innovativo Mustache Cerveza di Madrid. Da notare che rispetto allo scorso anno è scomparsa la categoria dedicata alle Italian Grape Ale.
Insomma complimenti ai nostri tanti birrifici che hanno conquistato riconoscimenti nel concorso catalano (alla fine sono 23 diversi produttori). È importante sapere che l’Italia continua a crescere nei concorsi birrari: un dato positivo che acquista un valore ancora maggiore in un momento come questo. Molti dei birrifici premiati hanno attivato in questi giorni i propri servizi di vendita online, quindi potrete assaggiare molte delle birre premiate al Barcelona Beer Challenge.