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Che 2019 birrario sarà – Il Nostradamus della birra

Il post di oggi è molto importante, perché dobbiamo impegnarci tutti per detronizzare Silvio Belli dal titolo di Nostradamus della birra, che ieri ha conquistato per la seconda volta consecutiva. Quindi spero che vi siate preparati a dovere, poiché oggi siete chiamati a ipotizzare le tendenze che emergeranno nel corso del 2019. È il nostro gioco annuale, con il quale un po’ ci prendiamo in giro, ma un po’ cerchiamo anche di predire cosa accadrà nei prossimi dodici mesi. Come sempre i pronostici saranno divisi in quattro argomenti: trend della birra italiana, trend internazionali, birrifici italiani in evidenza e, dulcis in fundo, “sfera di cristallo”, cioè lo spazio dedicato alle profezie più inverosimili. Ricordate le due regole principali: lanciatevi in poche previsioni ma mirate ed evitate di sfruttare eventuali informazioni riservate che potete possedere in quanto operatori del settore. Ovviamente anche io parteciperò al concorso!

I trend della birra artigianale in Italia

Quasi sicuramente il nuovo anno birrario si aprirà con la riduzione delle accise per i nostri microbirrifici, un traguardo importante ma i cui effetti sono tutti da dimostrare. Mi ergo a facile profeta prevedendo che i prezzi al dettaglio non cambieranno di un centesimo, aspetto che causerà qualche malumore tra i pochissimi consumatori interessati all’argomento (e che ancora non si sono disillusi). E sarà un peccato, perché i presupposti per valide operazioni di marketing sulla riduzione dei prezzi ci sarebbero tutti. A livello di acquisizioni credo che non arriveranno particolari sorprese, anzi alcune delle operazioni compiute in passato dalle multinazionali si riveleranno un fallimento: almeno due dei quattro ex birrifici artigianali italiani passati all’industria (Birra del Borgo, Ducato, Birradamare, Hibu) dovranno fare i conti con una situazione aziendale non facile, che li obbligherà a prendere decisioni radicali.

Nuove cantine brassicole si affacceranno sul mercato e un numero crescente di birrifici lancerà la propria linea di produzioni affinate in legno. Le birre scure riceveranno finalmente l’attenzione che meritano: verranno sfornate ottime Imperial Stout di concezione moderna, ma anche Porter, Schwarz e Stout aromatizzate. I festival birrari continueranno a soffrire e le iniziative si ridurranno drasticamente, soprattutto nell’Italia centro-settentrionale. Uno storico birrificio italiano per la prima volta aprirà locali a marchio in diverse città italiane, grazie al supporto economico di un fondo d’investimento che entrerà nella struttura societaria. Il carboazoto sarà uno dei protagonisti del 2019.

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I trend della birra artigianale nel mondo

Negli ultimi tempi il panorama brassicolo internazionale si è spinto oltre i suoi limiti: il marketing (o pseudo tale) ha raggiunto livelli estremi e l’hype ha accecato i giudizi di molti appassionati in tutto il mondo. Credo che nel 2019 sperimenteremo un contraccolpo, o quantomeno un calo di certe dinamiche. Lo spirito critico tornerà a ricoprire un ruolo importante e molti produttori verranno giudicati per quel che sono: tanto fumo e poco, pochissimo arrosto. Nelle preferenze dei consumatori si avvertirà un timido ritorno al passato: non tanto in termini di stili birrari tradizionali, quanto di marchi affidabili e stabili, che rappresentano sempre una garanzia.

In generale comunque il panorama internazionale apparirà confusionario come non mai. Per tutto il corso del 2019 i dati di mercato provenienti dagli Stati Uniti mostreranno una preoccupante tendenza al ribasso, che spingerà tanti produttori di medie dimensioni a cercare riparo in bevande alternative: non solo birre alla marijuana, che rappresentano già un trend, ma anche sidro, idromele, miscelati. Aumenteranno considerevolmente le birre aromatizzate con ingredienti provenienti da piccole realtà artigianali, ma operanti in mercati in ascesa: torrefazioni, distillerie, apicoltori, aziende agricole. A proposito di aromatizzazioni, molti birrifici cominceranno a sperimentare in maniera costante l’uso di spezie orientali o di origine esotica.

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Le caratteristiche estetiche continueranno a giocare un ruolo importante, soprattutto in termini di marketing. Dopo l’opalescenza e la limpidezza, sarà il colore a diventare protagonista, con alcuni birrifici che troveranno il modo di rendere fluo le proprie birre. Infine occhio alle birre analcoliche e a quelle “salutari”: saranno due segmenti in leggera ascesa anche nel comparto craft.

I birrifici italiani in evidenza

L’inizio del 2019 sarà all’insegna del birrificio Crak: prima vincerà a Birraio dell’anno, poi concederà il bis a Birra dell’anno dopo il trionfo del 2018. Tra i giovani prevedo un testa a testa tra due amici e compagni di homebrewing di vecchia data: Umberto Calabria di Jungle Juice e Adriano Giulioni di Babylon. Il birrificio Lambrate otterrà ottimi piazzamenti nei principali concorsi internazionali, affiancato dagli onnipresenti Birrificio del Forte e Birra Perugia. I produttori che ci hanno abituato a un altissimo livello qualitativo continueranno a sfornare perle brassicole anche nel corso del 2019.

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La sfera di cristallo

Ed eccoci giunti al momento più difficile di tutto il gioco, quello in cui la fantasia prende la scena e oscura la logica a favore del divertimento. Ebbene nel corso del 2019 aprirà in Italia un birrificio-fattoria sulla falsariga delle realtà nord-europee: le birre saranno tutte affinate in botte e realizzate con lievito proprio (di dubbia provenienza) e orzo, luppolo e spezie prodotte in loco. Sarà un esperimento decisamente radicale e procurarsi le birre un’operazione quasi impossibile: il birraio eremita infatti sarà costantemente barricato nel birrificio e sparerà a vista a ogni aspirante acquirente. Le produzioni faranno schifo, ma diventeranno così irraggiungibili che i beer geek impazzeranno e faranno carte false per procurarsele, millantandone l’altissimo livello qualitativo.

Trillium stringerà un accordo con Boston Dynamics per l’apertura di un birrificio nel Massachusetts in cui la produzione sarà totalmente gestita da robot e computer; l’avventura terminerà a metà anno dopo che l’intelligenza artificiale avrà mostrato la sua predilezione solo per Bitter e Pils e neanche mezza IPA. Google rispolvererà i suoi fallimentari Google Glass, circoscrivendone l’uso in determinati contesti: il successo maggiore sarà per la versione da beer lover, con i quali basterà inquadrare un birra per avere in realtà aumentata una serie di informazioni aggiuntive, comprese quelle provenienti dal database di Untappd. Immaginatevi orde di nerd della birra armati di occhialetti fantascientifici aggirarsi per i pub della vostra città nel corso di tutto il 2019!

E dopo questa profezia distopica, non mi resta che lasciare spazio alle vostre previsioni per l’anno che sta per cominciare, che potete lasciare tra i commenti. Per vincere dovrete fare meglio del campione Silvio Belli e batterlo non sarà certamente facile. Tra un anno esatto ci troveremo qui per incoronare il nuovo miglior Nostradamus birrario d’Italia. Forza con le vostre ipotesi!

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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12 Commenti

  1. Trend della birra artigianale in Italia:
    Dopo alcune acide crafty uscite dall’industria, alcuni birrifici si daranno a sidro, idromele e, tra i maggiori, al formaggio.
    Dopo il Beermouth Baladin almeno altri 5 prodotti di questo tipo usciranno da diversi birrifici (la Mixology con la birra salirà di importanza).
    Trend della birra artigianale nel mondo:
    Ritorno agli stili classici tedeschi, da parte del Craft Americano. Arriveranno dagli USA anche birre yogurtose. Dopo il torbido, il Glitter e il limpido non basta più che l’occhio voglia la sua parte.
    Italiani in evidenza:
    Cr/Ak, Bonavena e Ca’ del Brado.
    Sfera di Cristallo:
    I consumi caleranno, per lo spostamento dell’attenzione dei geek verso altre bevande fermentate interessanti, ma non sarà un problema data la differenziazione che molti micro metteranno in atto.

  2. – un big venderà dopo Beer Attraction
    – la guerra dei distributori
    – boom di aperture (sigh) causa regalone accisa
    – IGA e Belgio su, NEIPA e America giù, Brut IPA ce le dimenticheremo presto
    – generale flessione di interesse eccezione fatta per le metropoli
    – un’occhio Di riguardo sulla mixology
    – taplist sempre più straniere e uguali nationwide

    In generale standardizzazione

  3. -Trend della birra artigianale in Italia: aumento delle produzioni di Gose, Imperial Stout e interesse sempre maggiore per il Kveik. Diminuiscono le produzioni italiane di Berliner Weisse e Iga

    -Trend della birra artigianale nel mondo: negli USA birre sempre più limpide e colorate, soprattutto verdi o viola. In Europa, Spagna e Italia intensificano la propria presenza.

    -Birrifici italiani in evidenza: Brewfist, Ca’ del Brado, Brasseria della Fonte e Ritual Lab.

    -Sfera di cristallo: Crak sotto i riflettori per una discussa collaborazione con Omnipollo e Kuaska tiene un laboratorio al prossimo BdB Day

  4. Trend Italia :
    molti birrifici, capitanati da 2 big, si uniranno per formare un distributore nazionale comune, con catena del freddo e capillarità come obiettivi, abbassando pure i prezzi!
    I trend in birrificio saranno kveik e distillati.
    Derby romano Ritual e jungle a Firenze, derby Veneto Mastino crak a Rimini. Birrificio italiano in vendita.
    Trend mondo :
    Una birra verrà venduta ad un asta (spero di beneficenza) per 1 milione di dollari.
    Ritorno dell’amaro nelle ipa, fatte sempre più spesso con più cereali (farro, segale, e ovviamente avena).
    Un grande big industriale porterà i libri in tribunale.
    Grande spolvero per stili come grisette, tripel, pils.
    Sfera di cristallo:
    L’etilometro chip sottopelle renderà più sicure le strade, grazie all’integrazione con la centralina dell’auto elettrica che non si accenderà in caso di ubriachezza.
    Usciranno le prime birre con enzimi alcol deidrogenasi per il mercato asiatico.
    La birra omeopatica, derisa nel resto del globo, attrarrà molto consumatori italiani

  5. Trend in Italia: sempre più birrifici si affacceranno sugli scaffali della grande distribuzione con linee dedicate, seppur di qualità inferiore ai prodotti di punta. Incominceranno a comparire nei ristoranti le carte delle birre, dimostrando una sempre maggiore attenzione per la nostra bevanda. Sempre in crescendo la coltivazione del luppolo e la ricerca agronomica al fine di creare una specie autoctona italiana. La birra sarà sempre più legata al territorio, sia cercando abbinamenti studiati per le specialità culinarie locali, sia utilizzando ingredienti più o meno strani a km zero.

    Trend nel mondo: purtroppo sarà ancora presto per sperare in una definitiva riscoperta del mondo tedesco. Le IPA però conosceranno una flessione, dando spazio a stili più bilanciati. Meno prodotti estremi e più attenzione al classico. Altre nazioni europee si affacceranno convinte sul settore artigianale, prima tra tutte la Francia. Negli USA il business sarà ampliato dal commercio di gadget birrai, come bicchieri, impianti di spillatura ecc ..

    Sfera di cristallo: scandalo per Alessandro Borghese, un video pubblicato a tradimento sui social lo riprende piuttosto brillo a sorseggiare una Corona affermando che con la Leffe non ci farebbe neanche il bidet. Alla Leffe non apprezzano e trovano un nuovo testimonial in Cracco.
    Dalla collaborazione tra Guinness e Mulino Bianco nascono le Pintarelle, gustosi biscotti alla stout

  6. Trend in Italia: ascesa della Herb Ale, birre con botaniche ispirate ai distillati.
    Trend nel mondo: birre con specialty coffee, anche chiare. Mixologist.
    Sfera di cristallo: un birrificio molto conosciuto e presente da diversi anni chiude. Uscirà la nuova bevanda definitiva: la beerbucha, una birra aromatizzata al tè e fermentata con lo scoby, tanto siamo già abituati al bretta. Al prossimo festival birrario di richiamo la presenza femminile sarà talmente alta che un noto personaggio cambierà il suo motto in: “Un po’ di fava qui?”

  7. Italia:
    – esplosione delle pornoinfluencer su Instagram sulla falsariga delle americane/russe. Selfie in bikini mentre si sorseggia una NEIPA diventeranno un must.

    Estero:
    – Torneranno di moda le basse fermentazioni. A guidare la pils revolution non saranno i birrifici tedeschi, ma birrifici inglesi. La pils più amata del 2019 verrà prodotta a Bristol o Manchester

    Birrifici italiani in evidenza:
    – CR/AK (ovviamente), ma exploit europeo per Canediguerra.

    Sfera di Cristallo
    – Dopo il successone dello spogliarello burlesque allo Zwanze, l’apertura del Frankenfest 2019 verrà fatta con un mini live dei Rammstein corredato da spogliarelliste che stapperanno al grido di “Oans, zwo, g’suffa!” la prima botte di Knoblach, dando il via alle bevute

  8. Eccomi a difendere il trono, scusate l’attesa ma per festeggiare la vittoria ho cercato di emulare Naingollan, ma io non ho il fisico.

    Trend Italia:
    Le birre scure prenderanno piede soprattutto nell’ inclinazione Imperial e passate in botte, in particolare whisky/whiskey.
    I sidri aumenteranno ma non nella forma “frizzante” com’è successo negli anni scorsi.
    Molti più birrifici si muniranno del laboratorio interno di analisi, per avere sempre più controllo sul prodotto.
    Aumenteranno le aperture di locali con offerta di birra artigianale al nord, soprattutto Milano vedrà crescere esponenzialmente pub e ristoranti “birrari”.
    Trend mondo:
    Sì verificherà un aumento di birre prodotte senza luppolo così da gettare le basi quando questo diverrà inarrivabile per qualcuno.
    Più birre gluten free
    Ipa e apa non caleranno, ma andranno a ricercare ancora più bilanciamento e “facilità di beva”, a discapito ancora dell’amaro.
    Di contro, ci sarà sì ancora un’ ascesa delle basse fermentazioni, ma molti produttori si cimenteranno in basse con luppoli americani, soprattutto pils.
    Birrifici in evidenza:
    A Firenze tra gli emergenti testa a testa Jungle Juice e Altotevere, vincerà Umberto.
    Tra i big quest’anno è veramente difficile, mi sbilancio su Canediguerra. Ottimi piazzamenti di mc77, Hammer, Italiano, che si contenderanno il podio.
    A Birra dell’anno vince Hammer, in evidenza durante l’anno
    Brasseria della Fonte, Canediguerra, Crak, birrificio di Cagliari.
    Sfera di cristallo:
    Un personaggio di spicco mondiale si schiera a favore della birra artigianale facendo una campagna di sensibilizzazione sulla scarsa qualità delle birre industriali.
    Ab-inbev si incazza.
    Non cambia niente.

  9. Trend birra artigianale in IT: avanti con pub- tap room e/ o scaffale GDO (stessa qualità, uno non va a sputtanarsi eh.. brand differente) per ottimizzare volumi. Grandi cambi (nuovo birraio) e scambi (collaborazioni tra birrifici sempre maggiori). Miscelati e cocktail a base di birra. Si continueranno a postare nei social foto sovraesposte.
    Trend birra artigianale mondo: mobbasta con intrugli sour da cotte infette; si torna alle belle Saison brettate. Spero in una birra analcolica craft come si deve che abbia il brio e il fascino di Heather Parisi (nel 1989).
    Birrifici artigianali in evidenza: Mastino, Cà del Brado, Canediguerra, Crak, Bonavena, Altavia, Brasseria della Fonte.
    Esce finalmente una birra al cacao che non sa di cioccolato. Doppio malto entra finalmente nel BJCP.
    Quoto la DiDio per la questione fava, ma possibilmente di qualità.

  10. trend italia : SU : sempre piu’ locali dedicati al craft beer ,locali dedicati al cibo/birra,beer shop con mescita ,esplosione di birrifici e beerfirm , locali monomarca ,birrifici agricoli a km zero ,estate esplosione di holsh e berliner waiss ,ipa e apa sempre in auge ma con ricerca di amaro,brut ipa in ascesa ,fruttato dappertutto(per il publico femminile),iga , sour ,goose (per quello maschile) porter e stout meno piacione e piu’ originali , polonia e paesi dell ‘est in ascesa.
    GIU’ : birre tedesche (fermi da troppi anni nel innovazione) ,ale inglesi old stile
    trend mondo : dall’america un attenta ricerca di dare colore alle birre ,dalla germania sempre nulla di nuovo,dal belgio nulla , polonia e paesi dell ‘est in ascesa.
    a firenze ,crack birraio dell’anno,a rimini altotevere ,foglie d’erba ,birra perugia , hammer ,ca del brado,bionoc,canediguerra ,barley , piccolo birrificio clandestino , bruton i protagonisti…vince birra perugia
    sfera di cristallo :kuaska diventa ambasciatore delle birre barricate italiane ,teo lancia una linea di moda che sa’ di birra,crack vende a ab-imbev ,birrifici fattoria per esaltare i cereali e non piu’ i luppoli.

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