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Che 2015 birrario sarà

previsioni-2010Ieri abbiamo rispolverato le vostre profezie di un anno fa per verificare quanto siete stati abili nell’intuire e anticipare le tendenze della birra artigianale nel 2014. Ora che anche quest’anno sta giungendo al termine, è il momento di ripetere l’ormai tradizionale giochino di Cronache di Birra: quali saranno gli aspetti che caratterizzeranno il 2015 birrario in Italia e nel mondo? Il nostro settore sta attraversando una fase di crescita impressionante, mostrando una rapidità di evoluzione e adattamento che ispira decine di diverse previsioni. Pur con i suoi alti e bassi e con le tante difficoltà quotidiane, stiamo vivendo un momento davvero entusiasmante della nostra vita da appassionati: a ben vedere possiamo ritenerci fortunati di operare (per hobby o per lavoro) in un settore così stimolante. La convinzione è che il 2015 ci regalerà altre interessanti sorprese, quindi largo ai pronostici…

I trend della birra artigianale in Italia

Se non ricordo male a fine 2013 il contatore di Microbirrifici.org si era fermato a quasi 650 aziende brassicole (birrifici e beer firm) censite in Italia. Al momento il totale ha raggiunto le 850 unità, dimostrando come il settore ha continuato a crescere a ritmo indiavolato. Difficile pensare che ci sarà una drastica frenata nei prossimi 12 mesi, dunque è quasi automatico prevedere che quel numerino supererà quota 1.000 unità durante il 2015 – sfido qualcuno a scommettere sul contrario 😛 . Interessante sarà capire quale sarà la quota delle beer firm sul totale di aziende realmente attive, che al momento è poco meno del 25%. Il dato è destinato a crescere e allora voglio sbilanciarmi: a fine anno le beer firm rappresenteranno circa il 35% del totale, che in altri termini significa che entro dicembre più di un produttore su tre in Italia non avrà un suo impianto di proprietà.

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Ma mettiamo da parte i numeri per lasciare spazio ad altre ipotesi per il 2015. Secondo me assisteremo a un boom dei locali di mescita dei birrifici o comunque strettamente collegati ad essi. Probabilmente a causa di un settore sempre più affollato, mi sembra evidente che un numero crescente di produttori stia avvertendo l’urgenza di avere un canale di vendita sicuro e direttamente controllabile. A proposito di locali, continuerà la moda dei ristopub lontani dal concetto classico di birreria, ma ci si orienterà verso impianti di spillatura maggiormente ottimizzati (leggi più piccoli), incentrati più sulla qualità che sulla quantità. Inizieranno a diffondersi i growler, che ognuno potrà riempire nel proprio pub di fiducia.

E parliamo delle accise. Uno dei tasti dolenti del settore riceverà ancora molto spazio sulle testate giornalistiche. L’aumento previsto per inizio 2015 sarà rimandato e successivamente annullato. Tutti esulteranno, ma i maggiori vantaggi saranno per i birrifici industriali, mentre quelli artigianali non riusciranno a comunicare le profonde differenze che esistono tra le loro problematiche produttive e quelle delle multinazionali. Poi succederà dell’altro, ma il seguito me lo riservo per la parte “sfera di cristallo” 😉 .

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I trend della birra artigianale nel mondo

Nel 2015 uscirà la revisione definitiva del BJCP, che lascerà interdetti molti appassionati. Le modifiche avranno profonde ripercussioni nell’ambiente e diverse tipologie brassicole cominceranno a subire le ripercussioni di queste novità. Negli Stati Uniti emergerà uno stile birrario completamente inedito, che naturalmente sarà una nuova versione di IPA, ma capace di strizzare l’occhio alle tradizioni americane del passato. Il numero di birrifici londinesi crescerà a dismisura e il classico appuntamento estivo con il GBBF diventerà in realtà un festival “diffuso” che coinvolgerà produttori e pub di moderna concezione. Birre acide e maturate in legno attireranno una crescente attenzione anche da parte dei non appassionati, mentre le fermentazioni spontanee saranno il nuovo trend internazionale.

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I birrifici italiani in evidenza

Dando seguito a quanto accaduto quest’anno, i concorsi internazionali non saranno più a esclusivo appannaggio dei soliti birrifici italiani. Probabilmente i riflettori saranno di nuovo puntati sui birrifici pugliesi, che parteciperanno in massa a diversi contest, portando a casa risultati interessanti. Per quanto riguarda Birra dell’anno, prevedo che il birrificio migliore del concorso sarà un nome inaspettato.

A livello di giovani birrifici immagino che due o tre saliranno di categoria, entrando nel novero dei “grandissimi” dell’ambiente. Mi aspetto l’exploit da parte di alcune beer firm che passeranno allo status di birrificio – dopo l’acquisto di un loro impianto, chiaramente. Nomi quest’anno non mi sento di farli, fateli voi 🙂 .

La sfera di cristallo

E ora spazio alle ipotesi più assurde, quelle che sembrano inverosimili ma che a leggerle bene rimane quell’1% di possibilità che si avverino. E in tal caso sarebbe un colpaccio straordinario. Ci eravamo lasciati all’annullamento delle accise, ebbene prevedo che qualcuno in Parlamento ipotizzerà per la prima volta di trovare risorse alternative dal vino: le aziende vinicole si scaglieranno allora contro il nostro ambiente e si verificherà la più grande battaglia birra contro vino della storia, con ampia visibilità sui mezzi di comunicazione specializzati, anche stranieri.

Altre ipotesi ai limiti della fantascienza? Un grande chef italiano troverà un accordo con un microbirrificio nazionale per una linea di birre artigianali per la ristorazione: tre produzioni firmate a suo nome. Per tutto l’inizio del nuovo anno gireranno le immagini dell’abbraccio tra Obama e Raul Castro, che avverrà durante una cena innaffiata con birre craft americane e cubane. Infine i dati raccolti dalla sonda Rosetta riveleranno tracce di birra sulla cometa 67/P Chyurumov-Gerasimenko, che sarà ribattezzata 67/P Josef Gröll 😛 .

E con questa boutade finale lascio spazio alle vostre previsioni. Cosa dobbiamo aspettarci dal mondo della birra nei prossimi dodici mesi? A voi la parola! Ma mi raccomando: poche ipotesi e precise (evitate di fare come Carletto lo scorso anno 🙂 ) e soprattutto evitate di usare la vostra eventuale posizione privilegiata come operatore del settore. Insomma, solo previsioni sincere e rispetto alle quali non sapete niente!

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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21 Commenti

  1. ecco i miei pronostici:
    – Teo musso sarà il protagonista del primo programma televisivo sulla birra.

    – Un investitore russo acquisterà un grosso impianto in italia

    – Miglior birrificio a birra dell’anno sarà Birranova

    – Marco Giannasso si taglierà i capelli

  2. per l’Italia:
    – l’anno del Growler
    – l’anno della differenziazione dell’accisa e mi gioco anche la soglia (20 k hl anno) e modalità (contatori piombati e connessi all’Agenzia delle Entrate per le comunicazioni giornaliere…).
    – conseguente frenata del numero di nuovi impianti (in quanto i sw saranno costosetti) e conseguente rafforzamento del trend beer firm

    Sfera di Cristallo:
    – nascita a roma del birrificio Communia Garbatella (birrificio comunitario per gli homebrewer)
    – BrauMaisterChef in onda su SKY con Teo – Leonardo e Kuaska giudici.

  3. Per quanto riguarda i trend, avendo tu molta esperienza secondo me li hai azzeccati abbastanza bene…. Quindi mi limitero’ ad alcune mie idee…..

    – Il birraio dell’anno sarà una brewfirm.

    – Apertura di un locale Italiano negli USA. Collaborazione tra due o piu’ Birrifici/Imprenditori Italiani, ma non chiedetemi chi….

    – Un altro birrificio Americano approderà in Europa con un impanto, locale, ecc… Ovviamente di dimensioni Americane.

    -Stone dopo l’apertura a Berlino avrà un esplosione di vendite in Europa e soprattutto in Italia.Grazie ad accordi anche con la grande distribuzione. E almeno 10 birrifici Italiani si metteranno in file per una collaboration entro due anni.

    -Visto la crescente ascesa delle birre artigianali anche in spine di Bar e locali non del settore, si raggiungeranno delle percentuali molto interessanti sul totale di birra consumata in italia rispetto all’Industriale. Industriale che per correre ai ripari spaccierà sempre piu’ le proprie birre come “artigianali” impiegando Luppoli o altri ingredienti strani…..

    – 2015 Yes we CANS! Diffusione enorme delle lattina, soprattutto importate da USA ed Europa. Magari anche prima Lattina Italiana (nel caso potrebbe solo essere Brewfist…..), considerando Bad Attitude svizzera.

    – Nonostante l’aumento dei birrifici-brewfirm, inaspettata chiusura di un nome di Spicco (prego i birrai di non toccarsi….)

  4. Provo anch’io a interpretare la mia sfera:
    In Italia
    – Teo Musso riceverà una laurea honoris causa
    – La figura del beer sommelier avrà sempre più importanza e ci sarà un proliferare di corsi sul tema
    – All’Expo impazzerà la cucina alla birra
    – Le materie prime italiane saranno sempre più apprezzate e utilizzate e di conseguenza la birra agricola

    Tendenze
    – Birre acide e a fermentazione spontanea prenderanno sempre più il posto delle IPA
    – Il beer blending sarà la nuova moda

    Nel mondo
    – nascerà Brewers sans frontiers un’associazione di birrai che in Africa insegneranno a brassare per combattere la povertà e la denutrizione (unico italiano a partecipare Leonardo De Vincenzo)
    – un nuovo luppolo dalla Cina sarà la varietà più pregiata al mondo
    – in America si inizierà a curare la mania di beer geeks e beer rater come fosse una vera e propria dipendenza

  5. Mi associo anchi’o a leonardo..

    -vedo il 2015 come l’anno delle fermentazioni spontanee e delle acide non solo dal lato della produzione ma soprattutto nei consumi.

    – un proliferare, in italia, di brew pub e di ristoranti che commissioneranno birre per rivenderle con il proprio marchio ristorativo.

    – un’app da un birrificio italiano..o magari dallo stesso cronache di birra 🙂

    e ancora…

    – utilizzeremo l’iphone 8 per regolare gli step nel mash sia a livello homebrew che su impianto professionale.

    – la Merkel redigerà un nuovo editto della purezza

    – Obama scoprirà la sua intolleranza al luppolo

  6. Trend Italia
    -Le Fruit beer saranno la sorpresa dell’estate.
    -Saranno reperibili in bottiglia più facilmente novità provenienti da Polonia e Spagna.
    -Parallelamente al crescere del numero di produttori, sbocceranno ancora nuovi distributori.
    -Nasceranno più beer firm al Centro-Sud ed isole che nel resto d’Italia.
    -Si innescherà un “valzer di panchine” tra birrai.

    Trend mondo
    -Mikkeller Bar in diffusione sul modello Brewdog: nell’Europa continentale le città papabili saranno a Berlino, Amsterdam e Roma, oltre a Londra.
    -Brewdog si fa un festival per i fatti suoi dove avranno accesso tutti gli “esclusi” dal GBBF.
    -Anche i birrifici francesi si buttano su birre con mosto d’uva e passaggi in botte, valorizzando quelli loro.
    -Dopo qualche focolaio in Austria, prende piede il fenomeno anche in Croazia e Slovenia.

    Birrifici italiani in evidenza
    -Borgo vince BdA, riconoscimenti copiosi per Birrone, Foglie d’erba, Birranova, Argo, Turan, Mezzavia.
    -Giovanni Campari vince Birraio dell’anno.
    -Molte collaboration tra italiani ed americani.

    Sfera di Cristallo
    -Un birrificio italiano viene in parte acquisito da un grosso gruppo (es: Baladin entra in SAB Miller).
    -Peroni lancia una stout.
    -Il Macchè apre un pub a Milano, Lambrate ne apre uno a Roma.

    …stavolta sono andato molto di fantasia! 😀

  7. Trend Italia
    – Gose in ascesa nelle linee di molti birrifici
    – Molti birrifici/beerfirm aperti nell’ultimo anno, chiuderanno
    – birrifici storici si butteranno di più sulle basse fermentazioni
    – Farmhouse in stile americano in netto aumento del 2015 anche con ottimi risultati

    Trend mondo
    – Esplosione definitiva di Polonia e Spagna
    – Altri birrifici americane produrranno direttamente in europa
    – prime avvisaglie di artigianale anche in grecia
    – scena svedese in evidenza

    Birrifici italiani in evidenza
    – Vento Forte, Argo, Settimo.

    Sfera di Cristallo
    – Musso condurrà un programma in tv
    – una squadra di calcio di serie A (neopromossa) avrà come sponsor uno fra Baladin e Birra del Borgo

  8. Ci riprovo considerata la menzione.
    Per le nuove aperture mi trovo in disaccordo:trend in diminuzione.
    Tra queste ci saranno più beer firm che birrifici.
    Le beer firm più in voga si doteranno di proprio impianto (sparo Stavio che si gratterà all’infinito).
    Uno o più birrifici italiani sposteranno la produzione all’estero (plausibilmente in Svizzera).
    Crescita di locali con cucina a base di birra.
    Considerato il raccolto cerealicolo di quest’anno direi che la birra agricola è un discorso da rimandare (ancora una volta). Si può invece ragionare sulla crescita d’utilizzo del malto bio tedesco.
    Crescita di produzioni speziate a scapito delle luppolate (Birra alla senape, Frutti di Bosco, ecc.).
    Sui premi mi associo a chi vede in Campari il birraio dell’anno.
    Per la sfera di Cristallo:
    Concorso homebrewer televisivo sul modello di Bake Off.
    Drastici cambiamenti in UB.

  9. beh.
    -più import-export birre spegnole-polacche e qualche nostra come chicca in quei mercati (nelle grandi città)
    -aumento della concorrenza con leggero livellamento prezzi al ribasso, ‘offerte speciali’ più frequenti e in vari canali, anche e ancor più in GDO
    -aumento di Corsi e lezioni anche e spesso con arroganti, e spesso ignoranti, ‘parvenu’ del settore.
    -“finalmente” qualcosa in TV (tra show, documentari, reportage etc)
    -produttori vinicoli ancor più interessati-commissionatori di brew-firm-agricole (materiale loro prodotto in qualche birrificio in cerca di lavoro)
    -stili classici belgi (variazioni sulle saison su tutti) e acide-acidificate in gran ritorno-rinascita per primavera-estate
    -io aprirò una tap room o qualcosa di simile eheh

  10. TREND ITALIA
    Anche io prevedo l’espansione del fenomeno RistoPUb (anche pesce)
    IPA e APA saranno sempre le regine delle birre artigianali, tuttavia le birre acide (non solo lambic) faranno ancora un balzo in avanti;
    Alcune BeerFirm andranno a produrre nei paesi dell’Est-Europa e nei paesi balcanici.

    TREND MONDO
    Arriveranno alla ribalta mondiale birrifici Sudamericani, dell’America Centrale e Polacchi;
    Basse fermentazioni con luppoli americani e pacifici.

    ITALIANI IN EVIDENZA

    SFERA DI CRISTALLO
    Birrifici Italiani già affermati aumenteranno la capacità produttiva installando mega-impianti;
    Kuaska sarà spesso in TV nei programmi di gastronomia;
    Istituti alberghieri formeranno nuove generazioni di birrai.

  11. Ci provo pure io.

    Iniziamo dalle tendenze:
    1) inizieremo a trovare prodotti craft cinesi;
    2) uno o più birrai/brewfirm italiane si cimenteranno a brassare Sahti
    3) Dogfish Head inizierà a distribuire stabilmente in Italia tramite partnership con un grosso distributore

    Sfera di cristallo
    Kuaska Presidente della Repubblica rifiuta di firmare il decreto di aumento delle accise sulla birra

  12. quest’anno me la giocco anche io:
    -beer sommelier: si apre scuola in italia e la figura viene riconosciuta in tutta italia
    -si riuscirà ad avere un Camra anche in italia, serve una assocciazione, una voce potente con dietro persone competenti e unite, ovvio solo per i microbirrifici
    -quindi accise al vino e battaglia tra vino e birra
    -luppolo italiano autoctono
    -ristoranti dove si cucina solo con la birra in ascesa
    buon natale buon 2015

  13. Ciao:

    2015 anno delle birre acide; in seguito si arriveranno anche le acide luppolate di stampo americano, tanto se bevono tutto 🙂

    ascesa dei ristopub e bistrò con tanto di chef, sommelier ecc.

    varie ed eventuali

    un matto di passaggio davanti ad uno di questi posti inizierà ad urlare: ” aridateme er Pub!!! “

  14. Provo anche io a fare le mie previsioni e comunicarvi le mie speranze per il 2015:

    Per quanto riguarda la probabile tendenza del mondo birrario in Italia prevedo l’apertura di nuovi locali legati ai birrifici un po’ come quelli della catena di brewdog, magari di Birrificio Italiano o Lambrate. Non Baladin perchè oramai ha già dato abbastanza.
    L’apertura di BQ a Roma e a Torino.
    Per quanto riguarda il resto del mondo secondo me ci saranno altri monasteri trappisti che produrranno birra (“trappist” è un brand molto forte) magari uno anche in Italia.
    I nordamericani saranno sempre all’avanguardia creando nuovi stili.
    Mentre come “sfera di cristallo” cioè notizie improbabili io prevedo la sponzorizzazione di qualche marchi craft nel mondo del Rugby e un exploit del settore craft in sudamerica (più probabilmente in Brasile)

  15. Ci provo anche io:
    in Italia
    – anche (ma non solo) a causa dell’aumento dell’accisa e dell’insostenibilità di alcuni progetti, ridimensionamento del numero di microbirrifici (e brewfirm comprese) che inizierà nella seconda metà dell’anno e proseguirà anche per tutto il 2016 (mi prendo avanti :D)
    – possibilità di regolare gli step di mash e bollitura tramite app sullo smartphone (ammetto mezza soffiata qua…)
    – legiferazione sul concetto di artigianale e sulla tutela dell’italianità dei nostri prodotti
    – coltivazione dei primi lieviti autoctoni da parte dei maggiori birrifici
    nel mondo:
    – luppoli, luppoli e ancora luppoli nuovi
    – dopo il vino, crescerà a dismisura l’interesse verso la birra craft anche nei paesi orientali, con la nascita del Pechino Beer Challenge ed altri concorsi simili (a patto che già non ci siano!)

    ipotesi “fantasiose”:
    – i monaci buddisti si metteranno a far birra con la creazione del marchio “authentic buddisth”
    – birre d’abbazia (o comunque di comunità religiose) brassate da sole donne (esistono già?)
    – Obama farà una cotta con il dittatore nord coreano Kim Jong-un e verrà ristabilita la pace
    – in Italia caleranno le accise sulla birra e gli altri alcolici a discapito di una piccolissima, infima, irrisoria tassa all’ettolitro sul vino (speranza vana ovviamente)

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