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Cercasi birrificio artigianale in Veneto

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Un Fiume di Jazz a Salerno: la grande musica sposa la birra artigianale

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02 -Jazz A5 fornt web 1140x800Interrompo quello che sarebbe dovuto essere un silenzio di qualche giorno – in concomitanza con il ponte del 25 aprile – per un veloce aggiornamento. In questo momento mi trovo a Lovanio, nelle Fiandre, in attesa di visitare la città e partecipare (domani e domenica) all’edizione 2013 dello Zythos Bierfestival. In realtà questo post non è dedicato al mio soggiorno in Belgio, bensì a un evento che si terrà nei prossimi giorni in Italia e all’organizzazione del quale ho partecipato in prima persona. La manifestazione si chiama Un fiume di Jazz ed è in programma a Salerno i prossimi 5 martedì, durante i quali si terranno concerti a tema con i migliori musicisti del panorama jazzistico campano. Durante la prima data di martedì 30 aprile – che coincide con la Giornata Internazionale UNESCO del Jazz – la musica sposerà la birra artigianale: il connubio avverrà grazie alla presenza di tre dei migliori produttori della regione.

Cresce l’attesa per lo Zythos Bierfestival

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zythos_bierfestival2013Nonostante in Italia gli appuntamenti birrari dei prossimi giorni andranno avanti senza soluzione di continuità (sfruttando il ponte del 25 aprile e la festività del primo maggio), gli occhi di più di qualche appassionato saranno puntati verso il Belgio, dove sabato prenderà il via l’edizione 2013 dello Zythos Bierfestival. Stiamo parlando della più importante manifestazione del paese e di una delle più attese a livello europeo, poiché offre la possibilità di assaggiare le produzioni di un numero sterminato di birrifici locali. Quest’anno il totale degli espositori ha toccato quota 111, ma non è escluso che il numero salga nelle prossime ore. Per me sarà la prima volta in assoluto al festival – sì lo so, mi copro il capo di cenere – dunque ho deciso di riassumere ciò che mi (e vi) aspetterà sabato 27 e domenica 28 aprile.

10 anni di Mondobirra: il mio resoconto

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Foto: Salvatore Porzio

Come ampiamente anticipato, ieri sono stato alla Taberna di Palestrina per festeggiare Marco Tripisciano e il suo Mondobirra.org, che a mezzanotte ha compiuto 10 anni di attività. Le celebrazioni hanno preso la forma di una serata di degustazione molto particolare, condotta da Kuaska e scandita dalle produzioni di alcuni dei birrai che hanno lasciato un segno nel movimento italiano in questi anni: c’erano i pionieri come Marco Turbacci (Turbacci) e Teo Musso (Baladin), i non-giovani come Leonardo Di Vincenzo (Birra del Borgo), Moreno Ercolani (Olmaia), Giovanni Campari (Ducato) e Jurij Ferri (Almond ’22), i “pischelletti” come Valter Loverier (Loverbeer) e Andrea Fralleoni (Free Lions) – pischelletti non certo sulla carta d’identità, sia chiaro 😛 . Tutto è stato accompagnato dalla solita ottima cucina della Taberna per un evento davvero impressionante. Ma i “numeri” non danno l’idea dell’atmosfera di festa che si è respirata ieri, con la quale si è festeggiato non solo il sito di Marco, ma anche la birra artigianale italiana in generale.

In partenza per Palestrina, bisogna festeggiare Mondobirra!

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521947_10151322837481949_1059365230_nPost veloce veloce oggi perché per me è un lunedì pomeriggio piuttosto inusuale. A dirla tutta anche la serata si prospetta eccezionale – sia nel senso di diversa dal solito, che nel senso di alto profilo – poiché tra poche ore inizierà infatti a Palestrina (RM) la festa per il decimo anniversario di Mondobirra.org. La creatura di Marco Tripisciano può senza dubbio essere definita la madre dei siti birrari d’Italia, riportando da un decennio a questa parte tutto ciò che accade nel mondo della birra, non necessariamente artigianale. Alla Taberna ovviamente sarà presente Marco, insieme a Kuaska e ad alcuni birrai che hanno scritto la storia del settore: Teo Musso, Leonardo Di Vincenco, Jurij Ferri, Moreno Ercolani, Valter Loverier, Marco Turbacci e altri ancora. Sarà un grande evento, per il quale mi metterò in marcia tra qualche minuto.

Prossimi eventi birrari tra aprile e maggio

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58879_562726507104910_397970780_nPartiamo a bomba con il post del venerdì dando un’occhiata ai prossimi appuntamenti birrari. Si parte subito domani con l’evento romano dedicato al Birrificio Settimo, a cui avevo accennato negli scorsi giorni. Una serie di pub romani presenteranno in contemporanea le birre di Nicola Grande, che ottimi riscontri stanno ricevendo dagli appassionati. Sempre a Roma martedì 23 si terrà al No.au un evento dedicato a birra e uva, con alcune produzioni a tema di Birra del Borgo, Baladin, Montegioco, Loverbeer e Cantillon. I quattro birrai italiani saranno presenti, mentre le birre saranno accompagnate dalle proposte gastronomiche di un certo Gabriele Bonci.

Cercate bene, la birra più strana del mondo si trova nello sterco di elefante

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ElephantDungbeerBerreste una birra prodotta con ingredienti provenienti dalle feci di elefante? Se la domanda vi sembra surreale – e nondimeno disgustosa – avete perfettamente ragione. Sappiate però che è assolutamente lecita e non poi così assurda, perché stiamo parlando di qualcosa di reale. È infatti notizia di ieri che, appena lanciata sul mercato, la Un, Kono Kuro del birrificio giapponese Sankt Gallen sia andata a ruba, e questo nonostante il suo ingrediente più importante si ottenga proprio dallo sterco di alcuni pachidermi tailandesi. Nello specifico si tratta di chicchi di caffè, che vengono fatti mangiare agli animali per poi essere recuperati (e chiaramente lavati) dai loro bisogni. Un procedimento particolare ma non così inusuale, che rende questo caffè una rarità anche per i relativi costi: per ottenere 1 kg di chicchi utilizzabili occorre farne ingerire agli elefanti 33 kg. E pensare che a me una tazzina al giorno basta e avanza…

Nuove birre italiane: archeologiche, collaborative, one shot

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EtichettaKykeonCon il post di oggi torniamo a dare un’occhiata alle nuove produzioni dei birrifici italiani, dalle quali sembra emergere una nuova tendenza del settore. Sto parlando della creazione di ricette che guardano al passato e che tentano di riproporre – in forma moderna – alcune  bevande fermentate dell’antichità. All’estero il maestro di questo filone è Sam Calagione di Dogfish Head, che, con la recente collaborazione italiana per l’Etrusca, ha probabilmente dato nuovo impulso a produzioni di questo tipo. Produzioni che per la verità sono state brassate in passato dai birrai italiani, ma solo in casi estemporanei. Ora sembra che il fenomeno possa invece acquisire nuovo peso e presentarsi in modo più strutturato, a partire dalla prima birra di cui parleremo oggi: la Kykeon del laziale Turbacci.

Giulio è alla ricerca di fusti di legno per birra a caduta

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Giulio da Cividale del Friuli (UD) è alla ricerca di fusti di legno tipo “bavaresi” da 20 o 30 litri per birra a caduta. Se interessati potete contattarlo al numero 3400935365.

Assaggi di… Birrificio Pavese

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paveseSe seguite costantemente questo blog vi sarete accorti che con una certa frequenza dedico articoli ai nuovi birrifici italiani. Talvolta poi capita che alcuni di questi decidano di farmi assaggiare le loro produzioni per un parere, così da capire se la strada intrapresa è giusta e che tipo di futuro aspetta loro. Non credo di essere in grado di prevedere realmente l’evoluzione di un birrificio sulla base di assaggi estemporanei, però mi ci dedico sempre con grande passione e spero che questo lavoro sia utile. Su invito del birraio Claudio Caffi, negli scorsi mesi ho avuto l’opportunità di provare le birre del Birrificio Pavese, di cui scrissi a ottobre del 2012. Avevo già programmato un post al riguardo, poi la cosa mi era completamente passata di mente. Con il pezzo di oggi corro ai ripari e vi racconto qualcosa dei miei assaggi.

Federico vende un congelatore a pozzetto modificato

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480513_255477727888577_1485174604_nFederico vende il suo freezer modificato. Si tratta di un un congelatore a pozzetto prolungato con una struttura in legno (trattato con impregnante e vernice anti neve progettata per proteggere il legno delle case di montagna) fissata tramite viti e silicone al congelatore e poi coibentata con lastre di poliuretano e schiuma poliuretanica rivestendo internamente il tutto con del termoriflettente.

Il congelatore è stato usato per circa un anno, per contenere due fermentatori troncoconici da 50 litri mantenendo perfettamente la temperatura di fermentazione ed è dotato di un termostato che regola la temperatura in base alle proprie necessità.

Il congelatore è in vendita perché Federico sta passando a fermentatori più grandi. Il prezzo è di 450€ trattabili. Se realmente interessati potete scrivere un’email a questo indirizzo.

 

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