Annunci

Il birrificio The Wall (provincia di Varese) cerca un head brewer per ampliamento team

Il birrificio artigianale The Wall, con sede a Venegono...

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno

Birrificio vende macchina per dryhopping esterno della Easy-brau (anno...

Il birrificio Busa dei Briganti cerca un birraio con esperienza per assunzione immediata

Il Birrificio Busa dei Briganti cerca per assunzione immediata...
Home Blog Pagina 293

In vendita birrificio artigianale a Follonica

10

Vendesi birrificio artigianale a Follonica (GR), completo di tutto il necessario per la produzione, il confezionamento, la vendita in loco e itinerante, di 140 hl annui di prodotto finito. Possibilità di affiancamento per l’avvio, 5 ricette pronte, tre basse e due alte fermentazioni. Si vende per mancanza di tempo disponibile, le birre sono ottime e ve ne cediamo i “segreti”.

Prezzo molto interessante, per qualsiasi ulteriore informazione contattateci ai seguenti contatti:
Simone 3286776652
Giorgio 3381558194
Tiziano 3480353223

image2 image1 (1) image3

Bicchieri per la degustazione della birra: una panoramica

1

Il crescente interesse verso il concetto di “birra di qualità” ha attratto le attenzioni di molte aziende, spesso operanti in realtà diverse dalla nostra, ma con essa strettamente imparentate. Un esempio eclatante è rappresentato dalle società del settore vetrario, che negli ultimi anni si sono rivolte al mondo della birra artigianale per lanciare dei prodotti ad hoc. Questi progetti si sono concretizzati in bicchieri da degustazione, pensati per facilitare e valorizzare l’assaggio in diversi contesti e orientati quasi sempre a un consumo “professionale”. Dal 2004 – anno di nascita del primo esemplare – di birra nelle nostre ugole ne è passata parecchia e i prodotti di questo tipo si sono moltiplicati, al punto che oggi possiamo stilare un elenco di quelli più interessanti.

H41 di Heineken: in una birra tutti i tentativi dell’industria di fingersi craft

30

Negli ultimi tempi siamo stati testimoni del lancio di una miriade di birre industriali che hanno cercato di fingersi artigianali. I casi sono ormai innumerevoli: dalle “x Luppoli” di Poretti alle Norden di Ceres, dalle due Porter di Guinness alle Regionali di Moretti, e l’elenco è ancora lungo. Recentemente anche Heineken si è unita al coro con un prodotto che ritengo esemplare sotto vari punti di vista, perché racchiude in un colpo solo tutte le strategie comunicative e di marketing che le multinazionali stanno mettendo in campo nel loro goffo tentativo di cambiare rotta. La birra in questione è la H41, una tiratura limitata realizzata con un “raro lievito della Patagonia” e per questo diversa da qualsiasi altra creazione uscita fino a oggi dagli impianti del colosso olandese. Rappresenta per Heineken l’inizio di un nuovo percorso – il futuro ci dirà quanto longevo – costruito a tavolino mediante le solite soluzioni dell’industria. Che qui sono riassunte alla perfezione.

Intervista ad Alex Liberati: tutti i dettagli sul suo futuro brewpub a Denver

2

Il nome di Alex Liberati è piuttosto conosciuto nell’ambiente della birra artigianale italiana e nella remota possibilità che non l’abbiate mai sentito prima, sicuramente avrete dimestichezza con alcuni dei suoi progetti, come la splendida Brasserie 4:20 di Roma o il marchio Revelation Cat. Il suo carattere vulcanico lo ha portato a viaggiare tanto e a concretizzare molte idee ambiziose, talvolta allontanandosi dalla Capitale e dall’Italia. La sua ultima partenza – avvenuta proprio oggi – potrebbe però essere definitiva, perché Alex è in procinto di trasferirsi in Colorado per realizzare il suo ultimo sogno in ordine di tempo: aprire un grande brewpub a Denver. L’occasione mi è sembrata perfetta per un’intervista, in cui ci racconta la sua ultima follia e i motivi che lo hanno spinto, come altri suoi colleghi, a lasciare l’Italia per fare business all’estero.

Ecco perché oggi Cronache di Birra rinuncia al Pesce d’aprile

4

Se “in birra veritas” allora devo ammetterlo: ieri ho anticipato la panoramica sugli eventi birrari per tenere libero il post di oggi in previsione di un eventuale Pesce d’aprile. In questi anni gli articoli farlocchi creati per il primo del mese hanno mietuto diverse vittime e addirittura fu con un pezzo del genere che otto anni fa Cronache di Birra iniziò a farsi conoscere nell’ambiente della birra artigianale – all’epoca vi raccontai della Nana, la prima bassa fermentazione a firma Baladin.

Il birrificio Dom Byron cerca agenti su Milano e provincia

0

Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Si ricercano agenti di commercio in zona Milano e provincia per gestire il portafoglio clienti esistente e sviluppare la rete vendita.

Per ogni informazione a riguardo contattare Giulio al numero 335/7099665.

Eventi di inizio aprile: 20 anni di Lambrate, FrankenFestBier, Beer Quake e altri

0

Causa motivi organizzativi interni su Cronache di Birra c’è un piccolo cambio di programma. Il tradizionale post del venerdì sugli eventi birrari anticipa a oggi, offrendo una panoramica su ciò che ci attenderà nella prima metà di luglio. E il programma sarà davvero importante, con Roma e Milano a dividersi alcuni appuntamenti di primissimo piano. Domani nel capoluogo lombardo partirà la prima edizione di World Beer, mentre il fine settimana successivo il Birrificio Lambrate festeggerà i suoi 20 anni di attività. A metà aprile invece andranno in scena a Roma due festival alla loro seconda edizione: l’imperdibile FrankenBierFest e l'”alternativo” Birre dal Basso. Least but not last, sempre a metà aprile si terrà a Castelnuovo Rangone (MO) la quarta edizione di Beer Quake, evento benefico il cui ricavato sarà totalmente devoluto a un’associazione locale.

Il Birrificio Lariano vende una imbottigliatrice isobarica

0

Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Il Birrificio Lariano vende la sua imbottigliatrice isobarica.

Se interessati contattate il numero 031 853663 oppure inviate una mail all’indirizzo del birrificio.

IMG_1009

Nomi eccellenti nella lista dei 27 birrifici “finti” artigianali

Negli ultimissimi anni abbiamo assistito a un profondo cambiamento nella scena della birra craft americana, a causa principalmente delle tante acquisizioni operate da parte dell’industria. Un fenomeno che esiste da sempre – è vero – ma che in tempi recenti si è accentuato in maniera decisa coinvolgendo nomi di spicco del movimento artigianale. E che non è più soltanto circoscritto agli Stati Uniti: anche in Europa e nel resto del mondo abbiamo assistito a cessioni eccellenti, che hanno sorpreso più di qualche appassionato. Un articolo di qualche giorno fa pubblicato su Men’s Journal – eh sì, la birra craft ormai interessa anche le testate generaliste – ha riassunto l’intero fenomeno pubblicando una lista dei “finti” birrifici artigianali, passati ultimamente sotto il controllo delle multinazionali. Nell’elenco rientrano realtà il cui destino abbiamo imparato a conoscere in passato, ma trovarsele là, tutte raggruppate insieme, fa un certo effetto.

Anche la Spagna si prepara alla sua birra trappista: in arrivo la Cardeña

0

Burgos è una città della Spagna centro-settentrionale dove nel 534 fu fondato il Monastero di San Pedro de Cardeña. Alla stragrande maggioranza di voi questo nome non suggerirà nulla di particolare, ma a breve potrebbe diventare piuttosto importante per ogni appassionato di birra. Come riportato qualche giorno fa da Lavanguardia, infatti, presso l’abbazia potrebbe essere prodotta la prima birra trappista di Spagna, che si aggiungerebbe alle poche già esistenti al mondo e dislocate tra Belgio, Olanda, Inghilterra, Austria, Stati Uniti e Italia. Il monastero ospita infatti una comunità di frati cistercensi della Stretta Osservanza (anche detti trappisti), che commercializzano una serie di prodotti con il famoso logo esagonale: vino, liquori e formaggi. A questi potrebbe aggiungersi anche una birra.

Seguici

28,424FansMi piace
14,655FollowerSegui
6,103FollowerSegui
289IscrittiIscriviti