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Il birrificio Isola vende etichettatrice, filtri e altre attrezzature

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Il distributore Frimid ALE cerca agenti in Italia

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Frimid ALE Diffusione Birre d’Alta Qualità cerca agenti per le regioni Piemonte, Liguria, Emilia, Romagna, Puglia, Campania, Marche e Lombardia.

Si richiede la Partita Iva, interesse per il prodotto ed un minimo d’esperienza in modo da trasmettere l’entusiasmo al cliente, lo stesso con il quale noi selezioniamo i Birrifici con cui collaborare.

Inviare CV a dabel@frimidale.com. Per informazioni riguardanti la nostra selezione potete consultare il nostro sito web.

Breaking News: AB Inbev acquires Birra del Borgo

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Birra del Borgo, one of the most important Italian craft breweries, has just been bought by AB InBev. It’s shocking news for our national craft beer movement and is the first case in Italy of an acquisition by a big company. An official communication should come out soon. In the meantime, I’ll keep you updated on the story. For the moment I can tell you that the amount purchased by AB InBev is 100%, but that the company structure will not change, with founder Leonardo Di Vincenzo still serving as CEO and maintaining decision-making powers. For more details, stay tuned.

Breaking News: Birra del Borgo ceduta a AB Inbev

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Non è uno scherzo, né un pesce d’aprile in ritardo. La verità è che Birra del Borgo è stata appena acquistata dal colosso mondiale AB Inbev. È una notizia sconvolgente per il mondo della birra artigianale nazionale e il primo caso italiano del fenomeno delle acquisizioni che sta effettuando l’industria nel segmento craft. È uno spartiacque storico per il nostro movimento, una data che ricorderemo per sempre. A ore dovrebbe uscire un comunicato ufficiale, nel frattempo vi terrò aggiornati sulla vicenda. Per il momento posso dirvi che la quota acquistata da AB Inbev è pari al 100%, ma che l’organigramma societario non cambierà, con il fondatore Leonardo Di Vincenzo che ricoprirà il ruolo di amministratore delegato con un largo margine decisionale. A seguire altri dettagli, restate sintonizzati.

Aggiornamento delle ore 18:04

Pubblicato un comunicato stampa ufficiale da parte di Birra del Borgo sulla vicenda. Ecco il contenuto:

ROMA, 22 aprile 2016 – Birra del Borgo è lieta di annunciare la partnership con Anheuser – Busch InBev (AB InBev). La collaborazione darà a Birra del Borgo, uno dei più grandi produttori di birra artigianale in Italia, un’occasione unica per avviare gli investimenti necessari a favorirne lo sviluppo pur continuando a gestire autonomamente la propria attività e a definire le linee di crescita del brand.

AB InBev fornirà il supporto necessario per consentire a Birra del Borgo di ampliare il suo know how e le infrastrutture, di continuare a innovare e creare nuove produzioni. Il fondatore, Leonardo Di Vincenzo continuerà a guidare Birra del Borgo come Amministratore Delegato della società.

Birra del Borgo è stata fondata nel 2005 da Leonardo Di Vincenzo a Borgorose, un piccolo paese in provincia di Rieti, al confine tra Lazio e Abruzzo, in Italia. Leonardo ha iniziato a produrre birra in casa per puro divertimento quando studiava biochimica all’università. Ha viaggiato spesso in tutta Europa per esplorare gli stili di birra tradizionali; conoscere i mastri birrai tedeschi e belgi è stato fondamentale per la sua formazione. Una delle esperienze più formative per Leonardo è stata quella di produrre birra per Starbess a Roma, esperienza che poi lo ha portato a concepire l’idea di Birra del Borgo. L’ispirazione iniziale di Leonardo arriva dalle birre inglesi e belghe che ha poi reinventato per farle radicare all’interno della cultura gastronomica italiana.
Leonardo attualmente produce dieci tipologie di birre artigianali per tutto l’anno, alcune molto famose come ReAle, Duchessa, DucAle. Gli altri prodotti di Birra del Borgo comprendono 4 birre stagionali ispirate da ingredienti locali e diverse birre uniche prodotte con tecniche originali, appartenenti alla famiglia “Bizzarre”. L’ispirazione di Leo è dettata dal momento e dalla stagionalità dell’ingrediente principale utilizzato nella produzione, il tutto caratterizzato da una forte passione per reinventare gli stili e superare i limiti.

Leonardo rimarrà Amministratore Delegato di Birra Del Borgo.
Leonardo Di Vincenzo ha dichiarato: “Il nostro viaggio da quando abbiamo iniziato nel 2005 è stato una grande avventura. Oggi il settore della birra è diventato molto competitivo ed è necessario per noi fare un ulteriore passo in avanti per continuare a sviluppare prodotti con profumi e gusti dal carattere distintivo. La collaborazione con AB InBev rappresenta per noi una grande opportunità. L’opportunità di poter disporre di risorse di varia natura, dal miglioramento tecnologico alla possibilità di sfruttare un’infinità di ricerche scientifiche sull’argomento, alla possibilità di crescere dal punto di vista commerciale. L’opportunità di crescere in modo sostenibile, rimanendo fedeli alla nostra identità e alla filosofia che abbiamo sempre seguito. Questa partnership ci permetterà inoltre di concentrare le nostre energie su quello che più ci piace fare e che sappiamo fare meglio: creare, sperimentare e spingerci oltre i confini della birra”.

Di Vincenzo ha anche aggiunto: “Continueremo a produrre le nostre birre a Borgorose, continuando a investire localmente. Oggi Birra del Borgo è un gruppo, un gruppo fatto di persone che credono ciecamente nel proprio lavoro e nel fatto che la birra possa avere un valore e una cultura molto forti. Le stesse persone oggi guideranno questo secondo corso, avranno lo stesso cuore, la stessa determinazione e gli stessi obiettivi, ma con una serenità maggiore e con più ampie possibilità per continuare ancora a Re (Thinking) Ale con tutte le nostre forze”.

Simon Wuestenberg, Country Director di AB InBev Italia, ha commentato: “Siamo stati molto colpiti da quello che Leonardo e il suo team hanno costruito a partire dal 2005. Loro sono stati in prima linea nel ridefinire il concetto di birra in Italia, portando un mix unico di ispirazione, innovazione, qualità e coerenza. La visione di Leonardo sulla birra e la sua passione saranno una grande ispirazione per tutta la nostra squadra e siamo tutti molto entusiasti di collaborare e crescere insieme. Come player in crescita sul mercato italiano, abbiamo sviluppato con successo il nostro business con un grande portfolio di brand premium e speciali negli ultimi anni. Oggi il nostro portfolio diventa ancora più forte grazie ad alcuni dei migliori brand Made in Italy”.

Attraverso questa operazione, Birra del Borgo diventerà una società sussidiaria interamente di proprietà di AB InBev.

I termini dell’accordo non sono stati resi noti.

Eventi birrari tra aprile e maggio: Senso della Birra, Birrai Eretici e altri

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Dopo l’impegnativa ma bellissima giornata passata ieri per la presentazione del birrificio berlinese di Stone (ve ne parlerò la prossima settimana), il week end alle porte è per me un tocca sana. Non che abbia intenzione di smettere di bere, sia chiaro, ma questo penso sia un obiettivo comune a molti di voi. E allora ecco altri eventi birrari in programma a breve, secondo la consueta panoramica del venerdì. Il mese in corso si concluderà con due eventi a cavallo col primo maggio: la tappa di Birra d’Ecc in programma a Rivarolo Canavese (TO) e l’ottava edizione del Senso della Birra a Lucca. Il mese successivo sarà parimenti carico di eventi, come Mortara sotto la schiuma a Mortara (PV) e LuppolaTI a Chiasso (in Svizzera, ma praticamente in Italia). Successivamente spazio anche per l’edizione 2016 del Festival dei Birrai Eretici a Bologna. Ma altri appuntamenti arriveranno nei prossimi giorni.

Le mille professioni di un homebrewer

Nell’immaginario comune, la produzione di birra in casa viene associata spesso al solo pentolone che viene messo a bollire sul fuoco. Si pensa che l’homebrewer abbia a che fare più che altro con gli ingredienti base, un po’ di acqua e un tino di fermentazione. Se in generale questa visione può coincidere con la realtà, in moltissimi casi gli homebrewers, persi nella passione, arrivano a sviluppare competenze che spaziano tra le discipline  più varie. Qualche giorno fa mi sono divertito a fare un giro sull’Atlante delle Professioni per vedere con quali si incrocia la carriera di un homebrewer. Vediamo come e perché.

Peroni diventa giapponese: davvero pensavate che fosse italiana?

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La notizia era nell’aria da tempo, ma ora è ufficiale: Birra Peroni passa in mano al marchio giapponese Asahi, conosciuto anche da noi per la sua omonima birra. Se la vostra reazione alla notizia è stata di totale sconcerto per la cessione all’estero dell’ennesimo marchio italiano, sappiate che c’è poco da gridare allo scandalo: l’operazione è una conseguenza della gigantesca acquisizione compiuta da AB Inbev nei confronti di Sab Miller (parliamo delle due più grandi multinazionali brassicole del mondo), che ha creato un conglomerato di tali dimensioni da spingere l’antitrust a intervenire. AB Inbev è stata allora costretta a cedere alcuni dei suoi (nuovi) assets, tra i quali appunto Birra Peroni. In altre parole il marchio è passato da un proprietario sudafricano (Sab Miller) a uno giapponese (Asahi), cambiando ben poco a livello concettuale: Birra Peroni era straniera anche prima di tutta questa vicenda. E lo stesso vale per tanti marchi industriali considerati italiani.

Cercasi socio per apertura birrificio tra Bergamo e Milano

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Cerchiamo socio operativo per apertura birrificio in zona tra Bergamo e Milano presso un agriturismo già avviato.

Siamo aperti a discutere di vari progetti.

Se interessati contattateci al nostro indirizzo email. Grazie.

Le birre italiane alla frutta perfette per la bella stagione

Quello tra birra e frutta è un rapporto non sempre facile. Probabilmente il primo esempio nel quale ci si imbatte nella propria carriere di bevitore è l’odiosa fettina di limone incastrata ad arte in un bicchiere di Weizen, secondo un’abitudine che forse si sta finalmente perdendo. Ma sfortunatamente esistono consuetudini ben più gravi, come l’impiego di censurabili sciroppi usati per addolcire i Lambic o la realizzazione di birre industriali “aromatizzate” alla frutta secondo gusti quantomeno discutibili – la banana vi dice niente? Per fortuna il movimento craft ha rivalutato questo incontro, spesso valorizzandolo in maniera stupefacente. In particolare esistono birre alla frutta perfette per la stagione calda, che si rivelano delle straordinarie “ammazza sete”. È su queste che voglio concentrarmi nel post di oggi.

Nuovi birrifici italiani: Nadir, Picobrew, Brisa, Flegreo e Lancetta

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Una panoramica sui nuovi birrifici italiani manca da metà gennaio e capite bene che un vuoto del genere può essere difficile da colmare, soprattutto in un settore come quello italiano in veloce trasformazione. È fisiologico allora che il primo produttore che citiamo oggi è in realtà attivo già da diversi mesi, anzi poco più di un anno per la precisione. Si tratta del Birrificio Nadir di Sanremo, nato dall’esperienza e dalla passione di Gabriele Genduso, che al momento vanta 5 birre base: la D’Orata (Golden Ale), la Beatter Generation (APA), la Porta Bugiarda (American Amber Ale), la Costa Balanae (Blanche) e la Nonna Tuno (Dubbel). Diverse sono le stagionali, come la Jack-a con fagioli di Badalucco e la Montefollia con foglie d’ulivo. Una menzione la meritano le etichette, belle e d’impatto. Informazioni più dettagliate sulla pagina Facebook dell’azienda.

picobrew

Molto interessante è la genesi della beer firm milanese Picobrew, che ha debuttato durante la scorsa Settimana della Birra Artigianale. Uno dei promotori è Pietro Tognoni, che ha alle spalle una lunga militanza come homebrewer e un tirocinio presso il Birrificio Italiano per la sua tesi di laurea a tema. L’idea del progetto però risale addirittura ai tempi del liceo, quando Pietro si diplomò con una tesina intitolata  “PicoBirrificio – La scienza e la tecnologia della produzione casalinga della birra”. Un chiodo fisso, insomma, che si è trasformato in una srl creata recentemente con suoi due amici (Jacopo e Milo) e che prevede, tra le altre cose, un meccanismo di distribuzione itinerante su Milano.

Le birre prodotte sono diverse. La Big Up è una via di mezzo tra una Golden Ale e un’APA, che prevede l’aggiunta di bacche di Goji in fermentazione e luppoli inglesi e americani. La Bomboclat è una Hoppy Belgian Ale luppolata con varietà continentali e americane, usate anche in dry hopping. La Pull Up è invece una Blanche abbastanza tradizionale, con qualche licenza a livello di aromatizzazione (coriandolo, scorza di lime e pepe). La prima stagionale si chiama Sambucolica e, come il nome suggerisce, è realizzata con una percentuale considerevole di bacche di sambuco. Infine sono in cantiere diverse basse fermentazioni, la prima delle quali è già disponibile: la Keller è quella che mi è capitato di assaggiare al Bevi Buona Birra e devo ammettere che non è affatto male, nonostante lo stile di riferimento non sia certo semplice da brassare. Maggiori informazioni sono disponibili su Facebook.

brisa

Inusuale è anche l’iter che ha portato alla nascita del marchio Birra Brisa. Come si può leggere su Meridionews, l’iniziativa è partita da Esmeralda Spitaleri, catanese e appassionata di gastronomia e birra, con alle spalle alcune collaborazioni prestigiose in Italia (oltre a un master all’UNISG di Pollenzo). Da qualche mese la sua nuova casa è Bologna, dove insieme  al fornaio Pasquale Polito e al pizzaiolo Davide Sarti, ha aperto il Forno Brisa, che commercializza la già citata Birra Brisa. È lei a occuparsi direttamente della produzione e le birre realizzate al momento sono due: Sorbole e Soccia. Entrambe le ricette prevedono l’impiego di un solo luppolo e di orzo evolutivo, cioè un mix di varietà provenienti da diverse parti d’Italia. Se ne volete sapere di più date un occhio al sito di Birra Brisa.

flegreo

 

Restiamo in tema di donne con il Birrificio Flegreo, inaugurato a inizio anno nel quartiere bagnoli di Napoli. Il birraio è un volto molto conosciuto nell’ambiente: parliamo di quella Chiara Bolognino già coinvolta in passato nel progetto Lady B, che ottenne un buon riscontro di critica e di pubblico. Insieme ai due soci Salvio Merolla e Peppe Fiorillo, Chiara produce al momento 3 birre: La Dieci (4,5%) è una Golden Ale dedicata al “10” napoletano per antonomasia; la Kumata (6,5%) è una Scotch Ale con note calde e ricche; la Waiassen (5,4%) è invece una classica Weizen, con gli immancabili toni di banana matura. Il Birrificio Flegreo si avvale di un suo locale di mescita, che funge da vero e proprio pub con un’offerta chiaramente incentrata sulle birre della casa, ma anche su produzioni ospiti. Per saperne di più consultate il relativo sito web.

lancetta

E concludiamo ancora con una beer firm e più precisamente con la marchigiana Menoamara (nome assai curioso), con sede a San Benedetto del Tronto (AP). L’idea di Valter Baldonieri  e di Alessio e Fabrizio Silvestri è di trasformarsi un giorno in microbirrificio con impianto di proprietà, ma anche di compiere un passo alla volta. Tutto è comunque comunicato in maniera assolutamente trasparente, poiché il logo stesso di Menoamara riporta esplicitamente la dicitura “beerfirm”. La prima birra realizzata dal birraio Marco Simoni è la Lancetta, una Blond Ale fresca e facile da bere, aromatizzata con bergamotto e leggermente amarognola sul finale. A breve dovrebbe essere disponibile una seconda produzione a firma Menoamara, anzi non escludo che lo sia già. Per i dettagli vi rimando al sito web di Birra Lancetta.

Prossimi eventi tra Pisa, Milano, Roma, Sardegna e Sicilia

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Un’altra settimana lavorativa si sta per concludere e una nuova panoramica sugli eventi birrari arriva su Cronache di Birra. Partiamo allora da Pisa e dalla prima edizione di BeeRiver, che comincerà oggi per poi terminare domenica prossima. La prossima settimana grande appuntamento a Milano e Roma con la presentazione del birrificio berlinese di Stone Brewing e una serie imperdibile di eventi a tema. Il week end successivo poi riflettori puntati sulle isole maggiori, con Ad Arzachena… c’è fermento in Sardegna e Beer Expo in Sicilia. Ovviamente il calendario degli appuntamenti di aprile non si esaurisce qui e per una visione globale vi consiglio di consultare la relativa pagina del sito. Buone bevute a tutti!

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