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Vendesi birrificio artigianale in provincia di Messina

Vendesi birrificio artigianale con attrezzature professionali in provincia di...

Rotorcraft Brewery propone produzione e confezionamento a contratto

Rotorcraft Brewery offre un servizio completo di produzione birra...

Vendesi sala cotte Nano Brewery, fermentatori e altre attrezzature

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Marco vende impianto da 50 litri

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Vendo impianto professionale (ottimo come impianto pilota) da 50 lt nominali cosi composto:

  • Sala cottura da 50 lt coibentata e motorizzata con pale per fasi di ammostamento, il tutto sotto controllo da sonda di temperatura collegata al quadro elettrico;
  • Pompa per chiarificazione e travaso e per tutte le successive fasi di lavorazione del mosto;
  • Specola visiva e tutte le tubazioni con rispettive valvole per le fasi di movimentazione del mosto;
  • Scambiatore di calore a piastre collegato al chiller ed eventualmente all’acqua di rete per un eventuale;
  • Supplemento di raffreddamento mosto;
  • Impianto chiller collegato ai fermentatori per mantenere la temperatura mosto in fase di fermentazione;
  • 2 fermentatori tronco conici in tripla camera corredati di sfere di lavaggio rubinetto per imbottigliare e rubinetto di scarico completi di gorgogliatole;

Il tutto completo di sonde temperatura e elettrovalvole per la circolazione delle glicole di raffreddamento mosto e mantenimento temperatura in base al tipo di fermentazione voluta.
Il tutto collegato a plc per la gestione e controllo in manuale o automatico. Impianto come nuovo.

Per informazioni e contatti scrivere a birraberica14@gmail.com.

retro imp.birra pannello di controllo imp.birra griglia filtro imp.birra

Cronache di Birra va in vacanza, ma prima ancora eventi birrari: Baladin Open Fest e altri

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Nonostante negli ultimi giorni i post su Cronache di Birra abbiano perso la loro frequenza quotidiana, è solo da domani che il blog andrà ufficialmente in vacanza. La pausa durerà un paio di settimane, dunque gli aggiornamenti riprenderanno regolarmente solo a fine mese. Nel frattempo però vi consiglio di non perdere d’occhio i canali social del sito (Facebook, Twitter e Instagram) perché di tanto in tanto potrei pubblicare qualcosa, oltre ad aver già programmato alcuni articoli di repertorio utili come lettura nerd sotto l’ombrellone 🙂 . Infine, per salutarvi nel modo giusto, vi segnalo altri eventi birrari tra domani e l’inizio di settembre, cosicché possiate spezzare la routine da spiaggia con qualcosa di più interessante. E allora domani in provincia di Isernia ci sarà la premiazione del festival musicale Frisht con 6 birrifici molisani, mentre nell’ultimo weekend di agosto si terranno le manifestazioni Birrae a Campobasso e Matti per la Birra a Gubbio. Poi, tornati dalle vacanze, settembre si aprirà col botto grazie al Baladin Open Fest a Torino, forte delle sue 200 birre provenienti da 200 birrifici italiani. Buone ferie o al massimo buone bevute a tutti!

La folle pretesa di Lefebvre: “Il Birrificio Italiano rinunci al logo Barbarrique”

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Anche nel mondo della birra artigianale è difficile trovare notizie interessanti in pieno agosto, ma oggi non è così. Appena qualche ora fa, infatti, il Birrificio Italiano ha pubblicato sulla sua pagina Facebook alcune considerazioni circa una spiacevole vicenda di natura giurdica che lo sta vedendo protagonista. Come già accaduto in passato, anche questa volta parliamo di un contenzioso riguardo a un marchio: il birrificio belga Lefebvre, produttore della birra Barbar (una Strong Ale al miele), ha avanzato precise richieste nei confronti del marchio Barbarrique, con il quale si identifica la speciale linea di maturazioni in legno realizzate dal Birrificio Italiano. Per la precisione la contestazione è arrivata dal gruppo d’investimento Jupece Invest, che possiede il birrificio Lefebvre.

I prodotti premium e crafty trainano il successo della birra in Italia

È di alcuni giorni fa la pubblicazione da parte di IRI di alcuni dati riguardanti il mercato della birra in Italia, ripresi, tra gli altri, da un articolo di Repubblica. Sono statistiche apparentemente positive, che mostrano un rinnovato interesse degli italiani nei confronti della birra e che sembrano comprovare una certa inversione di tendenza da parte dei consumatori. In mancanza di un documento ufficiale, tuttavia, alcune tendenze sembrano poco coerenti con le ultime cifre a nostra disposizione, che risalgono all’Annual Report 2014 di Assobirra. Quindi o c’è alla base una metodologia di lavoro differente, oppure in due anni il mercato della birra italiano è cambiato sensibilmente. E le evoluzioni di cui siamo stati testimoni nel frattempo non rendono questa seconda possibilità completamente infondata.

Ancora eventi birrari ad agosto: Hop Summer Fest e altri

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Ci sono motivi perché in questo momento state sognando di partecipare a un festival birrario: o perché non siete ancora in vacanza, o perché vi siete già stufati di stare tutto il giorno sdraiati in spiaggia. Qualsiasi sia il motivo siete fortunati, perché gli eventi continuano anche in questi giorni e nei prossimi. Mercoledì scorso ad esempio è cominciata la Festa della Birra di Baronissi (SA) con 13 birrifici campani, mentre oggi parte a Sabaudia (LT) la tappa locale di Fermento in tour. Poi in concomitanza con Ferragosto avremo l’atteso appuntamento con l’Hop Summer Fest di Livorno e la manifestazione Birre vive di mezza estate in provincia di Como. Insomma, qui non ci si ferma neanche ad agosto, buon fine settimana!

Entrare nello spirito delle Olimpiadi grazie agli sport con la birra

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Domani cominceranno ufficialmente le Olimpiadi di Rio e l’occasione ci permette di accantonare per un attimo i soliti discorsi affrontati quotidianamente sul blog. Ma come combinare sport e birra in un contesto coerente? In realtà i due argomenti sono più vicini di quanto si potrebbe sembrare, ma volendomi per una volta mantenere su toni d’evasione – siamo pur sempre al 4 agosto – la questione diventa decisamente più complicata. In mio soccorso arrivano però tutte quelle “discipline” che da una parte rientrano nella categoria dei “drinking game” e dall’altra aggiungono la birra ad attività sportive consolidate. Se perciò nei prossimi giorni vi sentirete particolarmente sportivi ma non vorrete abbandonare la vostra bevanda preferita, oppure se cercate un modo di rendere più interessante la diretta tv della finale di Badminton a Rio 2016, continuate a leggere…

Quando il marketing arriva alle spine: il fenomeno delle maniglie personalizzate

In questi giorni molti di voi staranno definendo gli ultimi dettagli del proprio viaggio estivo. Se siete tra i fortunati che hanno scelto come meta gli Stati Uniti, ci sarà un aspetto che sicuramente vi colpirà all’interno dei pub americani: il trionfo di maniglie dalle forme più disparate che svettano sui rubinetti degli impianti di spillatura. In Europa, e soprattutto in Italia, siamo abituati a spine piuttosto standardizzate: a parte il medaglione col nome della birra e del birrificio (quando presente), per il resto non troviamo elementi particolarmente identificativi. In molti locali degli USA è invece consuetudine installare sul rubinetto di ogni via l’impugnatura del relativo produttore, creando una successione di elementi tanto caotica quanto affascinante. E con l’ascesa del movimento della birra craft, quello delle “tap handles” sta diventando un settore sempre più remunerativo.

Azienda agricola senese cerca birraio

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Azienda Agricola Senese cerca birraio – addetto alla produzione con le seguenti caratteristiche:

  • Età: 22-30 anni.
  • Residenza: centro Italia
  • Studi: Laurea nel settore alimentare
  • Esperienza: 1-5 anni di esperienza comprovata, in tutto il processo di produzione della birra dalle materie prime alla gestione della fermentazione.
  • Competenze: Chimica, Microbiologia, Biologia, Genetica, analisi chimico-fisiche nel processo di produzione della Birra.

Mansioni: assistente Mastro Birraio e Responsabile di Cantina.

Per informazioni e candidature scrivete al seguente indirizzo email: ellis.topini@felsina.it

Come l’industria può stravolgere un birrificio craft: il caso Ballast Point

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In questi giorni nella comunità internazionale della birra sta tenendo banco la vicenda relativa a Ballast Point, birrificio americano che a fine 2015 fu acquistato con una mega operazione da Constellation Brands, la multinazionale che detiene il marchio Corona. Ebbene, la scorsa settimana Ballast Point ha incassato, in un colpo solo, l’addio del fondatore Jack White e di altri tre top manager: il responsabile commerciale Earl Knight III, il direttore operativo Yuseff Cherney e l’amministratore delegato Jim Buechler. Un terremoto che è fin troppo facile collegare a precise scelte del nuovo proprietario e che rappresenta l’ultima tappa di una trasformazione in atto da tempo. Alla faccia delle dichiarazioni di ambo le parti, che non più tardi di nove mesi fa giuravano che niente sarebbe cambiato e che Ballast Point avrebbe continuato a operare in totale autonomia.

Nuove birre estive (e non solo) da Eastside, BAV, Amiata e altri

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Nonostante l’inizio di agosto consiglierebbe a tutti di buttarsi in spiaggia e godersi un po’ di relax, i nostri birrifici sono regolarmente al lavoro. Testimonianza è il gran numero di birre inedite che vengono sfornate anche in questo periodo, sebbene con una frequenza meno costante rispetto alle scorse settimane. Tra gli stacanovisti di questa estate 2016 entra prepotentemente il laziale Eastside (una delle new entry di Fermentazioni a settembre), che ha in serbo alcune succulenti novità. La prima è la Litor Ale (4,2%), una Oyster Stout, che astutamente va a riempire il vuoto “craft” lasciato da un’altra scura alle ostriche del Lazio: parliamo chiaramente della celeberrima Perle ai Porci di Birra del Borgo, marchio ormai di proprietà dell’industria. L’augurio è che la Litor Ale possa bissare i successi della sua “musa ispiratrice”.

abra-cadabra

La seconda novità a firma Eastside di chiama Route 148 ed è una Blonde Ale come da criteri previsti dal BJCP (lievito e luppoli sono americani) e per berla occorrerà attendere metà settembre. Come da dettami è una birra chiara, dissetante e ben equilibrata tra la parte maltata e luppolata. Il nome, invece, si riferisce alla statale che il birraio Luciano Landolfi è costretto a percorrere tutti i giorni per recarsi da Roma a Latina e viceversa. Terza e ultima novità infine è la Abra Cadabra (4,8%), una Session Ipa che punta a valorizzare al massimo l’aroma tropicale dei luppoli impiegati. Neanche a dirlo, è perfetta per queste calde giornate estive!

dr rudy

Ancora più “session” della Abra Cadabra – almeno dal punto di vista del tenore alcolico – è l’ultima nata in casa Birrificio Artigianale Veneziano. Creata in occasione della Festa del Redentore di Venezia, la Dr. Rudy è una Session Pale Ale che misura appena 3,5% in contenuto alcolico e che fa della bevibilità la sua caratteristica principale. La birra rientra in una linea speciale del BAV, composta di quattro produzioni ognuna delle quali dedicata a uno dei soci del birrificio: la Dr. Rudy ovviamente omaggia Rudy Liotto, frontman dell’azienda, ed è la seconda creazione di questa particolarissima gamma.

cinghiale bianco

Dopo una lunga assenza in panoramiche del genere, Birra Amiata torna a far parlare di sé con una nuova collaborazione. La Cinghiale Bianco (6,2%) è il frutto del lavoro messo a punto con il birrificio spagnolo La Quince, insieme al quale è nata questa White Ipa fresca e dissetante. I luppoli utilizzati sono rigorosamente americani e si esprimono non solo in aroma, ma anche con un finale amaro piuttosto deciso: 62 IBU su un’impalcatura del genere non dovrebbero passare del tutto inosservati, giusto per usare un eufemismo. Comunque non rimane che assaggiarla per verificare se la teoria trova conforto nella pratica.

sbrai

Rientra nell’ormai affollatissima tipologia delle Session Ipa anche la Sbrai (4%), ultima creazione di Birra Nostrale. Rispetto ad altre “colleghe”, la ricetta di questa birra è particolare, perché prevede un’aromatizzazione con scorze di arancia amara e bergamotto calabrese, oltre a una percentuale di farro reggiano in aggiunta al malto d’orzo (tedesco). I luppoli utilizzati sono Belma (bollitura), Enigma e Azacca (dry hopping) e El Dorato (bollitura e dry hopping). Rinfrescante e agrumata, è la risposta alle torride temperature di questi giorni.

nartra ancora

E concludiamo con la rivisitazione della Nartra, una delle birre più anziane ma anche di maggior successo della beer firm romana Stavio. Come la sorella maggiore la Nartra Ancora si ispira alle classiche Golden Ale inglesi, ma prevede un’importante variazione di ricetta per quanto riguarda i luppoli: qui è stato impiegato esclusivamente il nuovissimo 102/44, varietà slovena prodotta da Italian Hops Company. Realizzata presso il Birrificio degli Archi di Viareggio (una delle aziende con cui Stavio collabora più spesso), è naturalmente disponibile presso il locale di via Pacinotti, a Roma.

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