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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Quanti sono i birrifici artigianali in Italia? Da Unionbirrai una risposta (forse) definitiva

Come probabilmente saprete un paio di settimane fa si è tenuta a Milano la prima edizione di Craft Beer Italy, fiera B2B unica del suo genere perché rivolta espressamente al mondo della birra artigianale italiana. Promossa da NurnbergMesse Italia (l’azienda che organizza il Brau Beviale) si è distinta per la sua natura duttile e versatile: è stata sia una kermesse con espositori per i birrifici (produttori di impianti, bicchieri, materie prime, ecc.), sia un contenitore di seminari e workshop riguardanti i più disparati argomenti, dall’analisi sensoriale al processo produttivo, dall’attualità alle strategie di marketing. Tra i vari contributi, tutti molto interessanti, ho pensato che sarebbe valsa la pena approfondire su queste pagine uno di quelli a firma Unionbirrai, che tra l’altro compariva tra i partner di Craft Beer Italy.

Birraio dell’anno 2017: pubblicata la lista dei 20 finalisti

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Ormai non manca molto alla fine del 2017 ed è naturale cominciare a tirare le somme di questi 12 mesi. Tra i vari bilanci da effettuare ce n’è uno per noi particolarmente interessante che è incarnato dal premio Birraio dell’anno di Fermento Birra: un riconoscimento che celebra il miglior artigiano brassicolo del nostro paese, tenendo in considerazione il livello delle sue creazioni nell’anno in via di conclusione. Il trofeo viene assegnato sulla base delle votazioni di un centinaio di esperti sparsi in tutta Italia – compreso il sottoscritto – secondo un meccanismo diviso in due fasi: la prima atta a definire una short list di 20 nomi, la seconda tesa a stabilire la classifica finale con l’individuazione del campione assoluto. I risultati definitivi saranno svelati nel consueto evento che si terrà a metà gennaio, ma intanto sono stati svelati i 20 finalisti che si contenderanno il titolo di Birraio dell’anno. Un elenco che merita un’analisi approfondita.

Eventi birrari a dicembre: Jingle Beers, Christmas Beer Festival e altri

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Dicembre è arrivato e immancabilmente nelle prossime settimane le nostre agende si riempiranno di eventi dedicati alle birre di Natale. Già da oggi partirà a Livorno, presso il Piccolo Birrificio Clandestino, la seconda edizione di Jingle Beers, mentre la prossima settimana prenderà il via l’ormai tradizionale appuntamento con il Christmas Beer Festival a Imbersago (LC). Si chiama Xmas lo storico concorso di homebrewing del Birrificio Italiano, in programma a metà mese. Fuori dagli appuntamenti natalizi bisogna segnalare l’edizione 2017 di Artigiano in Fiera, con diversi birrifici italiani e del resto d’Europa, che comincerà domani a Milano per proseguire fino al prossimo weekend. E a proposito di weekend, buon fine settimana a tutti!

Vendesi sala cotta

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Vendo sala cotta composta da:

  • 2 Caldaie riscaldate a gas capacità 280 litri coibentate con 5 cm di lana roccia interno in AISI 316L esterno e rivestimento isolazione AISI 304L spessore 2 mm con battifiamma
  • 1 Tino filtro della capacità di 266 litri con 2 attacchi tangenziali, fondo leggermente conico provvisto di scarico centrale coibentato con 5 cm di lana roccia interno,esterno e rivestimento isolazione AISI 304L
  • 1 Fondo filtrante compatibile con le due caldaie e il filtro foro 2 mm spessore 1,5 mm con telaio portante in piattina inox da 5 mm
  • 1 Tino refrigerato da 250 litri per la produzione di acqua gelida
  • Bassissimo consumo di Gpl, con 10€ fate una cotta completa.

Prezzo affare

Contattare 3282851667 o 3403334567

Whirpool
Whirlpool senza fondo filtrante sono prersenti due ingressi tangenziali e uno scarico centrale sul fondo leggermente conico
Whirlpool o effettuando la doppia cotta tino di ammostamento
Whirlpool fondo filtrante rimovibile nel caso venga usato come tino di ammostamento
Tino ammostamento o preparatore acqua calda è munito di sonda temperatura e motoriduttore con agitatore
Preparatore acqua gelida
Interno preparatore acqua gelida
Interno bollitore
Interno bollitore
Interno bollitore, fine bollitura senza aver effettuato il whirlpool
Caldaia di bollitura sonda
Caldaia di bollitura portasonda
Bruciatore uno sul tino di ammostamento e uno sul bollitore

Mister B, un nuovo birrificio italiano con sole lattine. Intervista a Mauro Bertoletti

È ufficiale: le lattine hanno finalmente invaso anche la birra artigianale italiana. A metà ottobre vi raccontai dei primi approcci dei nostri birrifici con questo contenitore, iniziati nel 2015 con la Pop di Baladin. Nel post di allora parlai di tentativi ancora piuttosto timidi, se non di veri e propri esperimenti, ma sappiamo che questo mondo evolve rapidamente. Così a distanza di poco più di un mese dobbiamo riconsiderare la situazione: i progetti al riguardo si stanno moltiplicando – anche Crak si aggiungerà presto al club col suo particolare formato da 440 ml – e la fase pionieristica sembra già alle spalle. A conferma di questa sensazione dobbiamo segnalare un progetto unico per l’Italia e con pochi eguali nel resto del mondo: un nuovo birrificio che produrrà solo lattine (oltre ai fusti). È questa la peculiarità di Mister B, marchio creato da Mauro Bertoletti, che si è affacciato sul mercato poco più di un mese fa. Poiché il tema è molto sentito e l’idea alla base di Mister B curiosa e a dir poco coraggiosa, ho pensato di contattare Mauro per rivolgergli qualche domanda al riguardo.

Cresce il numero di locali americani con sola birra indipendente. E in Italia?

Da quando le multinazionali del settore hanno iniziato ad acquisire di birrifici craft di mezzo mondo (l’ultimo qualche ora fa), è diventato chiaro che la “battaglia” non è più tra birra artigianale e birra industriale, ma tra produttori indipendenti e non indipendenti. In passato era facile tracciare una linea di demarcazione tra i due mondi, ma negli ultimi anni questo esercizio è diventato molto più complicato. Lo ha capito la Brewers Association, che recentemente ha prima elaborato un marchio dedicato, poi investito non poche risorse per lanciare un’ingegnosa campagna sull’argomento. L’opera di sensibilizzazione sta cominciando a dare i suoi frutti, se è vero, come riportato dal Washington Post, che sono sempre di più i locali americani che stanno interrompendo i rapporti con i birrifici passati in mano all’industria per lavorare solo con quelli realmente indipendenti. Una reazione comprensibile, ma che merita attenzione per almeno due aspetti: perché alla base di una simile decisione ci sono considerazioni imprenditoriali e non solo ideologiche e perché coinvolge soggetti diversi tra loro oltre agli scontati pub “illuminati”.

Martin Lutero e la Riforma che 500 anni fa cambiò per sempre… la birra

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Ripercorrendo la straordinaria storia della nostra bevanda, si incontra un periodo molto interessante che cade intorno al XVI secolo e che fu caratterizzato da alcuni avvenimenti fondamentali. Il più importante fu sicuramente la promulgazione del Reinheitsgebot, risalente al 1516: il famoso Editto della Purezza cambiò per sempre il modo di fare birra in Baviera e successivamente nel resto della Germania, finendo per influenzare le abitudini brassicole di un’ampia parte d’Europa. Nello stesso periodo però accadde qualcos’altro, che ebbe profonde ripercussioni sulla vita e l’evoluzione dell’intero continente e che, secondo la tradizione, cominciò proprio l’anno successivo. Stiamo parlando della Riforma protestante, la cui scintilla si fa coincidere con l’affissione delle 95 Tesi di Martin Lutero sul portone della Chiesa di Ognissanti a Wittenburg, esattamente 500 anni fa (e qualche giorno). Ma cosa c’entra la birra con tutto questo? Ebbene è possibile che la figura di Martin Lutero e la sua opera teologica abbiano avuto profonde ripercussioni sul modo di intendere la bevanda nei secoli a venire.

Nuove birre da Opperbacco, Baladin, Porta Bruciata, Lucky Brews e altri

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Ritorno eccellente quello di Opperbacco nella panoramica sulle nuove birre italiane, che oggi si apre proprio con una coppia di novità provenienti dallo storico birrificio abruzzese. Le due creazioni sono accomunate nel nome ma soprattutto nell’uso di un ingrediente speciale, il rosciola del Gran Sasso d’Italia, battezzato l’Alpinista. Trattasi di un grano che cresce tra i 1.200 e 1.400 metri e che presenta una germinazione lunga un anno e caratteristiche uniche derivanti dalla particolare escursione termica di quelle altitudini e dal lungo riposo sotto la coltre di neve. Le birre possono dunque essere pensate come delle White Ipa: la Don’t Worry (4,7%) è una “session” aromatizzata con agrumi e un pizzico di coriandolo e menta piperita, la Be Happy (7,5%) è invece la versione “double” realizzata con l’aggiunta di melone giallo e luppolata con varietà americane. Entrambe le birre saranno disponibili a inizio dicembre.

Creatività e carattere italiano: il manifesto di Edu Villegas

Eduardo Villegas è un beersommelier messicano, direttore di AMEG, presidente e fondatore della Fraternidad Cervecera e collaboratore per varie riviste e magazine di settore. Alcuni appassionati italiani lo conoscono perché da diverse edizioni è anche una presenza fissa tra i giudici di Birra dell’Anno, il più importante concorso birrario d’Italia, organizzato da Unionbirrai. È anche un caro amico, dei tanti distanti migliaia di chilometri che la passione per la birra è stata in grado di regalarmi in questi anni. Qualche giorno fa Edu mi ha spontaneamente inviato un “manifesto” della birra artigianale italiana, cioè la sua visione del nostro movimento craft che egli ama particolarmente. In casi come questi credo che certe considerazioni siano importanti, perché provenienti da occhi esterni e lontani dalle dinamiche nelle quali siamo quotidianamente coinvolti.

Novembre accogliente: soluzioni birrarie per ricette d’autunno

L’autunno è il periodo dell’anno dai colori probabilmente più originali. Per noi appassionati di mangiarbere, però, è soprattutto un momento in cui, da una parte, si ricominciano ad affacciare sulla tavola i frutti della terra che hanno bisogno di freddo e umidità per diventare maturi e gustosi, dall’altra c’è il riscatto gastronomico di alcuni luoghi molto interessanti nei quali reperire del cibo, i boschi. Questi, infatti, ad essere nei necessari polmoni per la nostra esistenza, sono anche dei regolatori di umidità e fondamentali spazi di incontro e sviluppo della biodiversità animale e vegetale: condizione che da millenni ne ha fatto un terreno di caccia a volte pericoloso, ma da sempre in grado di rappresentare una risorsa importante non solo per la legna e la nobile e succulenta cacciagione, ma anche per la raccolta dei funghi, del pregiatissimo tartufo, dei fiori eduli, di numerose erbe officinali, dei frutti selvatici.

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