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Cercasi birrificio artigianale in Veneto

Sono alla ricerca di un birrificio artigianale in Veneto...

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...
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Nuove birre da Baladin, Porta Bruciata, Amerino, Godog e Mister B

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Da più di 20 anni (cioè sin dalla sua nascita) il birrificio Baladin (sito web) si è sempre dimostrato un produttore estremamente attivo, tanto che molte delle sue iniziative si sono spesso spinte persino oltre i confini della birra – recente ad esempio è il lancio del Beermouth, un vermut su base Xyauyù. È per questa ragione che nonostante la sua predisposizione agli esperimenti, non è certo una presenza fissa delle nostre panoramiche sulle nuove birre italiane. Tuttavia proprio qualche giorno fa è stata annunciata una creazione inedita, battezzata Roxa (5,5%): un’American Amber Ale realizzata con una percentuale di malti caramello e tostati, un deciso dry hopping e l’aggiunta “creativa” di scorze d’arancia amara. È una birra che gioca sull’amaro in maniera piuttosto netta (40-42 IBU) e che è pensata per il consumo al pub: non sarà infatti disponibile in bottiglia, ma solo in fusto. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di Baladin.

Tipologie di birra e stili birrari divisi per nazione di appartenenza

Non smetterò mai di ripeterlo: studiare gli stili birrari non è solo un esercizio mnemonico, ma il modo migliore per conoscere a fondo la birra e il suo legame con le evoluzioni e le abitudine di tante culture diverse. Volenti o nolenti il soggetto di riferimento per gli stili birrari è il BJCP (Beer Judge Certification Program), che con le sue Style Guidelines detta i criteri e le caratteristiche di ogni tipologia brassicola. Questo lavoro di classificazione è certamente influenzato da quell’approccio etnografico introdotto da Michael Jackson, tanto che gran parte degli stili birrari sono riconducibili a specifici paesi o determinate regione geografiche. Nel post di oggi ho proprio suddiviso gli stili birrari nelle rispettive nazioni di appartenenza, creando uno schema che spero sia utile a molti. La mia fonte è stata la revisione del 2015 del documento del BJCP (qui in pdf), ma anche l’integrazione ufficiosa del 2018. Ho chiaramente lasciato fuori i (pochissimi) stili non riconducibili a nazioni specifiche.

Vendesi impianto da 120 litri, fermentatori e attrezzatura

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Vendesi impianto Marican L90 Mix3 usato poco, come da foto.
Ammostamento elettrico controllato da PLC, Spargi elettrico e Bollitura GPL, con eventuale adattatore per metano. 2 pompe per whirpool e trasferimento.
Fino a 120 litri di mosto in bollitura e 130 litri in fermentazione.

Vendesi in aggiunta:

  • 2 fermentatori troncoconici da 140 litri, fondo conico 15° termocontrollati solo in raffreddamento.
  • Riempitrice a depressione 1 becco enolmatic
  • Tappatrice pneomatica
  • Mulino 3 rulli e altro mulino per pezzi di ricambio eventuali.
  • Accessori pala whirpool e ossigenatore BacBrewing
  • Eventuale Impianto Osmosi per acqua
  • Phametro, sonde temperatura e rifrattometri, tappi bottiglie ed bottiglie ed altro ancora

Ideale per gruppo Hombrewer o Piccolo Brewpub/Birrificio

Possibilità di Fattura
Visionabile tra Lodi e Piacenza. Astenersi perditempo.
Contattare per maggiori foto,  info e prezzi: [email protected].

AB Inbev acquista il 100% di Ratebeer

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Nel giugno del 2017 fu annunciata l’acquisizione da parte della multinazionale AB Inbev di alcune quote di minoranza di Ratebeer, il famoso sito di rating birrario. La vicenda in realtà risaliva al 2016, ma fu resa pubblica solo molto tempo dopo. È invece di qualche ora fa la notizia che Ratebeer ha ceduto ad AB Inbev anche le quote rimanenti, con quest’ultima che è dunque diventata l’unica proprietaria della piattaforma. Siamo quindi di fronte all’ennesima operazione di un’industria nel comparto non mainstream, anche se questa volta l’oggetto dell’acquisizione non è un birrificio.

L’entrata di AB Inbev nell’assetto societario di Ratebeer aveva creato un polverone all’epoca dell’annuncio, anche per le modalità e i tempi. Molti birrifici decisero di cancellarsi dalla piattaforma e Ratebeer fu costretta ad annullare il suo annuale festival a causa delle tante defezioni. Maggiori informazioni sull’acquisizione sono disponibili sul sito di Ratebeer.

Nuovi locali e tap room da Brewfist, Canediguerra, Birrificio di Cagliari e altri

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La costante aperture di tap room da parte dei birrifici italiani è un fenomeno che ritengo sostanzialmente positivo. Certo, da un lato evidenzia la necessità di trovare nuovi canali rispetto a quelli classici, ormai saturi e sempre più alla mercé delle multinazionali; dall’altro però mostra un mercato reattivo e con maggiore solidità rispetto al passato, tanto da permettere ai produttori di investire in locali di proprietà. C’è poi un altro effetto collaterale importante: se ben strutturate, le tap room sono in grado di aumentare l’interesse per le birre locali più di quanto facciano i normali pub. Bere una birra che è realizzata a pochi metri di distanza dal luogo di somministrazione – se non addirittura “a vista” – permette di creare un legame diretto con il birrificio e di fornire uno spazio di condivisione con altri consumatori del posto. Il concetto “locale” di birra sarà sempre più importante negli anni a venire e forse l’unica vera arma per contrastare la comunicazione “crafty” dell’industria. Allora ben vengano queste iniziative, di cui oggi offriamo un’ulteriore panoramica.

Prossimi eventi: Beer Attraction e il sesto compleanno di Cerevisia Vetus

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È leggera la carrellata di oggi sui prossimi eventi birrari, ma solo a livello numerico. E sì, perché la “ciccia” che troviamo all’interno di Beer Attraction, appuntamento primario di inizio anno, è tantissima: un numero spropositato di birrifici artigianali, stand di espositori e importatori, workshop, approfondimenti, espositori provenienti dalla filiera e – last but not least – la premiazione di Birra dell’anno di Unionbirrai. La kermesse riminese però non sarà il solo evento degno di nota del periodo e oltre alle iniziative già segnalate nelle scorse settimane, inseriamo in calendario anche il sesto anniversario di Cerevisia Vetus a Ceccano (FR) con la presenza di alcuni birrifici amici. Buon fine settimana a tutti!

Swinkels (Bavaria) acquista il 100% di De Molen

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Altro giro, altra acquisizione. Con un dettagliato comunicato, qualche ora fa il birrificio olandese De Molen ha annunciato di aver ceduto la totalità delle proprie quote al gruppo Swinkels. Il nome di questa azienda potrebbe suonarvi nuovo, ma è il modo in cui è stata ribattezza Bavaria nel 2018: si tratta del secondo produttore dei Paesi Bassi dopo Heineken. Già tre anni fa De Molen aveva deciso di vendere il 35% delle proprie quote a Bavaria e l’annuncio di oggi non è altro che il passo successivo nella strategia di subentro. Proprio per questa ragione il birrificio olandese aveva perso appeal nei confronti appassionati, ciononostante la notizia non può che rappresentare l’ulteriore uscita di scena di un marchio storico dal panorama craft internazionale.

Un Lambic dal cuore italiano: l’incontro tra Cantillon e Maestri del Sannio

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Il birrificio belga Cantillon non ha certo bisogno di presentazioni, essendo il più famoso produttore di fermentazioni spontanee al mondo: numerosi sono gli appassionati che ben conoscono le sue birre, sia che appartengano alla linea base, sia che rappresentino edizioni limitate bramate dai collezionisti. Non tutti sanno però che proprio in questo momento, nella suggestiva cantina dove sono collocate le botti, sta fermentando un Lambic molto speciale con un forte legame con l’Italia. E in particolare con il Sannio, storica regione abitata anticamente dal popolo dei Sanniti ed estesa tra l’attuale Molise, l’Abruzzo meridionale e la parte nord-orientale della Campania. È un Lambic prodotto con un antico grano italico, frutto dell’incontro tra Jean Van Roy di Cantillon e Armando Romito di Maestri del Sannio, beer firm con sede a Cerreto Sannita (BN).

Accordi e acquisizioni: Fuller’s vende ad Asahi, Heineken torna a Messina

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A quanto pare anche questo 2019 sarà all’insegna delle acquisizioni da parte delle multinazionali del settore. In particolare negli scorsi giorni abbiamo registrato due importanti notizie sull’argomento, diverse tra loro anche in termini di risonanza mediatica, ma entrambe decisamente interessanti. La prima riguarda l’acquisizione del birrificio inglese Fuller’s a opera del colosso giapponese Asahi: un annuncio che ha sconvolto i bevitori del Regno Unito (e non solo) e che segna una nuova fase (speriamo senza troppe discontinuità) dello storico marchio britannico. La seconda invece è tutta italiana e merita un approfondimento, anche perché rischia di passare un po’ sotto silenzio. Mi riferisco all’accordo tra Heineken e Birra dello Stretto, con la multinazionale olandese che tornerà a investire a Messina dopo le controverse vicende relative al marchio Birra Messina. Ad accomunare le due vicende l’interesse dell’industria nell’ottenere il controllo di marchi legati alla tradizione.

Il Mastio vende 2 fermentatori da 1.500 litri

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Vendesi n. 2 fermentatori non isobarici da 1500 lt utili per upgrade cantina.

Caratteristiche:

  • Acquistati anno 2015
  • Capienza totale 1800 lt
  • Doppia sacca di raffreddamento (cono + fasciame)
  • Sonda e termoregolazione automatica autonoma ed installata su ogni serbatoio.
  • Dimensioni H 2.85  L 1.65
  • MANIACALMENTE tenuti!

Vendita per upgrade cantina. No perditempo, no curiosi solo interessati.

Per prezzi e le ulteriori foto contattateci direttamente.
Telefono: +3806455108
Per info e foto e-mail: [email protected].

 

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