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Birra Carrù vende una riempitrice monoblocco a caduta per birra o vino

Per passaggio ad altra linea, Birra Carrù vende Monoblocco...

Il birrificio Isola vende etichettatrice, filtri e altre attrezzature

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Il birrificio Elav vende fermentatori e maturatori orizzontali

ll birrificio Elav di Comun Nuovo (BG) vende maturatori...
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Birrificio in provincia di Foggia vende intero impianto di produzione (mai utilizzato), comprensivo di sala cotta, fermentatori e altro

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Birrificio in provincia di Foggia vende intero impianto di produzione birra (vergine), comprensivo di sala cotta, fermentatori, sistema di osmosi inversa ed altro, mai utilizzato per eventi che hanno portato alla chiusura del progetto. Prezzo ribassato.

  • Impianto di produzione alimentato a fiamma composto da 2 tini da 550 litri – 1 mash e filtrazione, 1 boil e whirlpool
  • Grant e specola visiva a bordo
  • 2 pompe autonome che consentono doppia cotta
  • 1 plc gestione Siemens
  • 1 serbatoio acqua fredda da 1350 litri
  • 1 serbatoio acqua caldo da 1350 litri
  • 1 mulino a rulli 250 kg/h
  • 1 pompa carrellata
  • 1 chiller con glicole per la gestione della cantina
  • 3 fermentatori 1150 litri isobarici (no PED)
  • 1 scambiatore di calore

Altre attrezzature:

  • 1 Addolcitore acque 50 lt
  • 1 Impianto di osmosi inversa 300 lt/h con recupero 35%
  • 1 transpallet elettrico h 250 cm
  • 1 tappatrice pneumatica

Si valutano proposte di acquisto anche per i pezzi singoli.

Chi fosse interessato può scrivere all’indirizzo email produzionebirrafg@gmail.com o chiamare il numero 3287360799.

Nuove birre da Ritual Lab, Wild Raccoon, Trunasse, La Gramigna e altri

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Chiusa la parentesi natalizia, da oggi ricomincia la regolarità attività di Cronache di Birra. E lo facciamo riprendendo le vecchie abitudini: essendo martedì, ripartiamo subito con le birre inedite lanciate di recente dai birrifici italiani. È una rassegna che volge lo sguardo ancora al 2024, essendo composta da produzioni annunciate a partire dalla seconda metà di dicembre. Chiudiamo così il lunghissimo racconto delle novità introdotte nel corso dell’anno appena concluso, di cui – lo ricordiamo sempre – potete avere una visione più precisa consultando il nostro portale Whatabeer. A febbraio tireremo le somme di quanto accaduto nel 2024 in termini di nuove birre, grazie a una novità che presenteremo a tempo debito.

Come cambierà il mercato della birra nel 2025? Scenari e previsioni

L’inizio del nuovo anno si accompagna a speranze e aspettative e questo vale anche per la birra artigianale. Il 2024 si è chiuso con luci e ombre, ma con la consapevolezza che, al netto delle difficoltà, il settore è ancora vitale e, forse, più che mai propenso a rimettersi in gioco. Il 2025 probabilmente proseguirà con lo stesso leit motiv, alternando alti e bassi nel tentativo del comparto di trovare una sua dimensione diversa dal passato. Non mancheranno le chiusure, che già hanno caratterizzato gli ultimi due anni, ma neanche nuovi interessanti progetti destinati a infondere linfa vitale al nostro ambiente. La birra artigianale italiana vive un periodo di stallo, aggrappata a una struttura molto fragile. Sta ai suoi operatori rinforzarne le fondamenta o, al limite, cercare nuovi punti d’appoggio. Sarà questo l’obiettivo del 2025 per il settore.

I buoni propositi dell’homebrewer per il 2025

Un nuovo anno è cominciato. Come al solito, ci si siede a tavolino per stilare complicati piani d’azione che puntualmente non verranno rispettati. Normale amministrazione. Ci passiamo tutti, ogni anno. Chi sono io per esimermi da questo fantastico e speranzoso carosello? Ecco alcune ambizioni che mi sono messo in testa di perseguire per il nuovo anno, ovviamente nell’ambito della produzione casalinga di birra. Sulle altre, quelle più auliche, sorvoliamo.

Le migliori birre artigianali del 2024 (secondo noi)

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Con oggi si conclude l’attività redazionale di Cronache di Birra per il 2024 e, come di consueto, l’ultimo articolo dell’anno è dedicato alle migliori bevute dei passati dodici mesi. Il format è quello ormai consolidato: abbiamo chiesto ai nostri collaboratori di indicare le loro cinque migliori birre del 2024, elencandole in maniera casuale a eccezione della prima, considerata migliore in assoluto e accompagnata da una breve descrizione. Come sempre nella scelta ha pesato il contesto della bevuta, quindi non solo le sensazioni gustative ma anche il trasporto emotivo del momento. Quest’anno però abbiamo aggiunto un’importante novità: abbiamo invitato a partecipare anche gli utenti più fedeli di Formazione Birra, la nostra piattaforma didattica, chiedendo loro di esprimersi sulle tante birre assaggiate durante gli appuntamenti di Italia a sorsi. Dai punteggi ottenuti abbiamo stilato un elenco di ulteriori cinque birre, con una top assoluta. Non ci resta che augurarvi un sereno 2025, pieno di grandi soddisfazioni.

Che 2024 è stato per la birra artigianale

Talvolta per stilare un bilancio dell’anno appena passato conviene partire dalle aspettative che si avevano dodici mesi prima. All’epoca ci lasciammo con toni molto cupi, provati da un 2023 che si era rivelato straordinariamente difficile e con poche speranze per il nuovo anno. A posteriori possiamo affermare che il 2024 per la birra artigianale è stato complicato come da previsioni, ma non privo di elementi positivi incastonati in un panorama che, nel complesso, si è rivelato meno incerto del recente passato. L’incertezza è stata superata dalla consapevolezza di dover convivere con problemi vari – aumento dei prezzi, instabilità internazionale, ridefinizione di alcune dinamiche interne ed esterne – che non rendono la vita più facile, ma quanto meno permettono di organizzarsi per provare a superarli. È ciò che è accaduto nel corso di questo 2024 birrario.

Il tradizionale racconto di Natale birrario per augurarvi buone feste

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La vigilia di Natale è solitamente un giorno di attesa – presumibilmente del corriere che dovrà consegnarvi quel pacco che avete acquistato troppo tardi – e di preparativi per il cenone della sera. Sarete tutti molto occupati, quindi evitiamo di girarci troppo intorno e passiamo subito agli auguri di rito, auspicando che possiate brindare con buona birra. Se poi vorrete lanciarvi in qualche abbinamento a tema, potreste trarre indicazioni preziose dall’articolo che abbiamo pubblicato qualche giorno fa su panettoni gourmet e birra artigianale. Per concludere vi lasciamo con l’ormai consueto racconto di Natale: come al solito abbiamo preso una storia tipica del periodo e chiesto a ChatGPT di riscriverla con la birra al centro della narrazione. È il nostro piccolo regalo di Natale per voi che ci seguite con costanza tutto l’anno. Buone feste!

Il fondatore di Ratebeer ne annuncia la chiusura: da febbraio addio al sito di rating birrario

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Con un breve messaggio sul forum del sito, la scorsa settimana il fondatore di Ratebeer ha annunciato la chiusura definitiva della piattaforma di rating birrario. Ratebeer fu fondato da Joe Tucker nel maggio del 2000, nel pieno dell’ascesa internazionale della birra artigianale. In breve tempo si affermò come il sito di riferimento per la valutazione della birra, sviluppando un impressionante database e ricevendo l’attenzione di decine di migliaia di appassionati. L’influenza di Ratebeer sul mondo della birra craft è stato enorme e in parte ne ha determinato la sua stessa evoluzione negli anni. Impossibile riassumere qui l’impatto che ha avuto nel settore, prima che altre piattaforme, più moderne e adatte all’interazione tramite smartphone (come Untappd), ne offuscassero la fama.

Come nasce la grafica di una lattina? Il processo creativo di Jungle Juice

Oggi il mercato italiano della birra artigianale è una giungla, per emergere dalla quale non è più sufficiente soltanto realizzare prodotti di qualità, ma anche saperli comunicare con efficacia, a partire dall’aspetto estetico. Tra i birrifici italiani che si distinguono per la loro identità visiva va sicuramente menzionato Jungle Juice (sito web), che proprio nella giungla urbana di Roma – è uno dei pochi produttori all’interno del GRA – trova il suo habitat e i propri caratteri distintivi. L’azienda negli anni ha sviluppato un universo visivo molto peculiare, che gli ha permesso di crescere in un mercato assai competitivo come quello della Capitale. Di recente abbiamo contattato Patrizio Anastasi ed Emanuele Grimaldi, che si occupano della parte “artistica” di Jungle Juice, per conoscere i segreti del processo creativo alla base delle splendide grafiche del birrificio.

La Primatia di Birranova trionfa al concorso Xmas Beers di Unionbirrai

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La quarta edizione del concorso Xmas Beers, organizzato da Unionbirrai e dedicato alle birre natalizie in tutte le loro incarnazioni, si è concluso con la vittoria della Primatia del birrificio pugliese Birranova (sito web). Si tratta di una Kerstbier che parte dalla ricetta di una Dubbel belga, arricchita però dall’aggiunta di cotto di fichi. È una birra ricca e intensa, morbida e calda, in cui le dolci note di fichi risultano ben armonizzate con il contributo aromatico  del malto e del luppolo. La Primatia ha preceduto nell’ordine la Guastafeste di Mukkeller (sito web), una Belgian Dark Strong Ale aromatizzata con zenzero, scorza d’arancia amara, coriandolo e grani del paradiso, e la Druwid del Birrificio Rabel (sito web), una natalizia speziata con cannella, zenzero, pepe lungo indonesiano e fava Tonka.

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