Negli ultimi anni il mercato della birra è stato invaso da una miriade di birre crafty: prodotti delle multinazionali del settore che nell’immagine e nell’aspetto ricordano quelli dei birrifici artigianali. È una strategia in atto da tempo – ricordate ad esempio la Moretti Grand Cru? – ma che nel recente passato ha assunto le dimensioni di un vero e proprio fenomeno: in ordine sparso possiamo citare l’H41 di Heineken, le Regionali di Moretti, le Norden di Ceres, la numerazione luppolata di Poretti, la Re-brew di Carlsberg e tante altre ancora. Su queste pagine abbiamo sempre affermato che l’obiettivo di certe operazioni commerciali è di confondere scientemente le acque e sfruttare l’interesse del consumatore medio per la birra artigianale confondendolo con prodotti che sembrano birra artigianale. Mi rendo conto che una tesi del genere può sembrare eccessivamente radicale o addirittura il frutto di qualche strana paranoia birraria, eppure ora arriva uno studio a confermare che dietro il fenomeno crafty c’è il preciso tentativo dell’industria di trarre in inganno il potenziale acquirente.
Birra Mastrale vende impianto completo da 150 litri
Attenzione: l’annuncio non è più valido.
Il birrificio Mastrale di Campi Bisenzio vende il seguente impianto usato da 150 litri (capacita massima 170 lt in fermentatore). Impianto Spadoni con sala cottura di acciaio inox a due tini elettrica con boiler elettrico dell’acqua calda da 100lt
Maggiori informazioni:
- di produzione Spadoni
- n.1 tino mash/bollitura/whirlpool
- n.1 tino filtrazione reclinabile
- n.1 boiler acqua calda
- pompa di trasferimento con inverter
- gruppo ossigenazione
- pannello comandi
- scambiatore con possibilità di recupero acqua calda
Per maggiori info: birra.mastrale@gmail.com o 3490909964 Alessandro

Dieci giorni da sogno: si è chiusa la Settimana della Birra Artigianale 2019
Con una domenica a dir poco scoppiettante si è chiusa ieri la nona edizione della Settimana della Birra Artigianale, la più grande celebrazione nazionale della nostra bevanda preferita che Cronache di Birra organizza dal lontano 2011. Ogni volta questo momento ha un sapore agrodolce: da una parte c’è la nostalgia per la conclusione di una grande festa partecipativa, capace di unire l’Italia birraria da Nord a Sud in un immenso brindisi collettivo; dall’altra la soddisfazione per aver dato voce e risalto a un comparto che ha ancora necessità di essere promosso in maniera organica per raggiungere nuovi potenziali consumatori. Le cifre testimoniano ancora una volta il successo dell’iniziativa: la Settimana della Birra Artigianale si è chiusa con 546 aderenti, 347 eventi e 250 promozioni. Il merito di certi numeri è da ascrivere a tutti coloro che hanno voluto partecipare come aderenti o come semplici appassionati: grazie di cuore a tutti voi, siete l’anima di questa manifestazione.
Prossimi eventi: Craft Beer Italy, Drunken Fruit Beer Festival e altri
Mentre la Settimana della Birra Artigianale sta entrando nel suo momento clou, cominciamo a dare un’occhiata agli eventi che ci attenderanno nel resto del mese. L’appuntamento più importante di marzo è sicuramente quello di Craft Beer Italy, iniziativa B2B dedicata ai birrifici che sfrutta una formula intelligente e molto interessante. La prima edizione fu decisamente apprezzata e considerando le tante novità in programma non possiamo che aspettarci un altro grandissimo evento. Sul fronte delle iniziative e dei festival “normali”, domenica è in programma il quarto compleanno di Luppolo Station a Roma, mentre dal 22 al 24 marzo andranno in scena il Drunken Fruit Beer Festival e la seconda edizione annuale di Birralp. Infine cominciamo anche a entrare nello spirito di San Patrizio con l’evento a tema denominato Tanta Roba in Bolognina, che ovviamente si terrà a Bologna. Buone bevute!
La birra trappista: definizione, numeri e curiosità in 5 domande
Anche chi non è super appassionato di birra avrà sentito sicuramente parlare di “birra trappista”. Questo concetto è in grado di alimentare fantasie e ridestare improvviso interesse, sebbene in pochi sappiano esattamente cosa significa: in generale è associato vagamente all’idea di una birra prodotta da monaci, cosa che peraltro è vera in termini assoluti. Tuttavia in pochi conoscono i dettami della definizione e ancor meno tutte le sfaccettature di un mondo che, nonostante tutto, mantiene ancora oggi la sua aura tradizionale ed evocativa. Quello della birra trappista è infatti un universo a sé stante, che vive sulla base di regole specifiche e che offre alcuni tra i migliori capolavori dell’arte brassicola mondiale. Scrivere di questo argomento mi appassiona da sempre, quindi nel pezzo di oggi riporto sia le nozioni alla base della definizione, sia alcune curiosità statistiche e storiche.
Nuove birre da Ritual Lab, Baladin, Eremo, Birrone, Castelli e Orso Verde
Lo so, con il Ballo delle Debuttanti dello scorso weekend siamo tutti reduci da una sbronza di nuove birre italiane. Tuttavia bisogna già tornare a dare un’occhiata alle novità provenienti dal settore perché i nostri birrifici in questo periodo sono più attivi che mai. E tra i più industriosi c’è come sempre il romano Ritual Lab (sito web), che giusto qualche ora fa ha annunciato l’ultima new entry della sua linea dedicata alle collaboration brew. La birra si chiama Bob The Younger (9,2%), è realizzata insieme a Scurreria – locale di riferimento in Liguria per tutto l’ambiente – e si ispira al fantomatico sottostile delle Triple IPA, ulteriore upgrade delle Double IPA. Oltre al contenuto alcolico molto elevato, questa birra prevede l’impiego di una quantità spropositata di luppolo nelle varietà Mosaic, Vic Secret e Citra (quest’ultimo in cryo). Il nome è un omaggio alla prima Triple IPA della storia, la Pliny the Younger di Russian River, ma anche a Roberto “Bob” Faenza, frontman con il figlio (e birraio) Giovanni del birrificio di Formello. La Bob The Youger sarà presentata giovedì 21 marzo, ovviamente presso Scurreria.
Un boccale di birra è più salutare di un bicchiere d’acqua: colpa delle microplastiche
Le microplastiche, particelle minuscole di plastica, sarebbero presenti in grandissime quantità nell’acqua che beviamo ogni giorno. È il motivo per cui Sherri Mason dell’università Penn State Berhend ha provocatoriamente aperto il suo discorso al Festival del Giornalismo Alimentare con una provocazione che suona più o meno così: “Un bicchiere d’acqua fa più danni di un boccale di birra”. Il caso delle microplastiche ha cominciato a diventare di dominio pubblico quando si scoprì che l’80% di queste particelle sono presenti nell’acqua di rubinetto. La rivelazione spinse l’opinione pubblica a preferire l’acqua imbottigliata, ma una nuova ricerca ha scoperto che le stesse microplastiche sono presenti anche nel 93% delle bottiglie.
In attesa di avere dati precisi sugli effetti di queste particelle sull’organismo umano, non rimane che preferire la birra all’acqua esattamente come accadde in passato in alcune zone d’Europa.
Auguri Cronache di Birra: oggi il sito compie 11 anni!
Oltre a coincidere con l’inizio della Settimana della Birra Artigianale 2019, questo lunedì 4 marzo segna per Cronache di Birra una data importante, cioè il suo undicesimo compleanno. Era infatti il 4 marzo 2008 quando il blog fece timidamente la sua comparsa sul web con un articolo dedicato al neonato consorzio Consobir – che, se non fosse per questa ricorrenza, probabilmente nessuno di voi avrebbe più sentito nominare in questi anni. La ricorrenza per me è da sempre motivo di soddisfazione e orgoglio, quindi spero mi concederete oggi di dedicare un pezzo dal gusto autocelebrativo a questo importante traguardo. Così autocelebrativo che ho cercato di associare ogni singolo tassello di questa entusiasmante cavalcata a uno degli obiettivi raggiunti da Cronache di Birra in questi anni.
Vendesi impianto produttivo (sala cottura + unitank + attrezzature)
Attenzione: l’annuncio non è più valido.
Vendesi sala cottura, unitank e macchinari. Nel dettaglio:
- Sala Cottura Impiantinox Pocket-Bräu da 1 ettolitro riscaldamento elettrico, completa di contalitri fiscale simens e gruppo ossigenazione mosto.
L’ impianto può essere utile anche per testare nuove ricette o per formare gli studenti dei corsi.
Formata da un monoblocco in acciaio Inox AISI 304. - N.2 Unitank Impiantinox da 310 LT(per doppia cotta) completi di quadro inox per controllo temperatura.
- Banco acqua gelida per il raffreddamento.
- Imbottigliatrice isobarica CEM 2 vie.
Prezzo da concordare.
Se interessati potete contattare il numero 338 6803902.