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Birra, estate, plastica e vetro

Freedom BottleIn estate, si sa, il consumo di birra cresce vertiginosamente: contrastare il caldo con un bel bicchiere della nostra bevanda preferita è una delle pratiche più goduriose che possiamo permetterci. Purtroppo ormai abbiamo imparato che con la bella stagione arrivano puntuali anche le delibere dei vari comuni italiani, che in nome di un cieco neo-proibizionismo, rendono sempre più difficile gustarsi una birra all’aperto. A parte gli eccessi del divieto di somministrazione da asporto in tutte le sue forme, a subire la situazione è soprattutto il vetro, ormai sempre più spesso messo al bando con l’arrivo dell’estate.

Come facilmente prevedibile, i vari regolamenti hanno avuto pesanti ripercussioni per chi opera nel settore, al punto che le multinazionali hanno deciso di correre ai ripari. La soluzione? Commercializzare la birra non più in vetro, ma in bottiglie di plastica. Il primo esempio lo abbiamo avuto a giugno, quando la Ceres ha lanciato la sua nuova Freedom Bottle (fonte Beverfood), un nome che non lascia spazio a dubbi.

Il comunicato stampa chiarisce ulteriormente i motivi di questa novità:

Freedom Bottle nasce dalla volontà di mantenere salde queste piacevoli abitudini che fanno parte della propria vita, delle proprie esperienze e che aggiungono qualcosa di speciale a una bevuta fra amici. Dove il consumo di bevande in vetro non è consentito, infatti, la nuova Freedom Bottle offre l’opportunità di continuare l’esperienza del bere dalla bottiglia.

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bavaria pet04met condensUn caso non isolato, visto che a inizio luglio ancora su Beverfood si poteva leggere di un’iniziativa analoga dell’olandese Bavaria. La sua bottiglia in PET è stata lanciata in occasione della manifestazione riminense Riviera On Air, non a caso un evento pubblico in cui è vietata la vendita di bottiglie di vetro. Anche in questo caso il riferimento al bando del vetro è esplicito:

Unica sul mercato, infrangibile, igienica, leggerissima, comoda, pratica, la bottiglia in PET da 33cl è concepita proprio per i consumi all’aperto anche dove è proibito l’utilizzo del vetro. Inoltre il suo tappo ring pull la rende particolarmente adatta ed ideale per feste in spiaggia, in piscina, pic-nic, ecc.

Insomma questa estate saremo invasi non solo da bicchieri di plastica, ma anche da bottiglie in PET. Un materiale poco indicato per conservare una bevanda di qualità, ma ovviamente per le birre industriali il problema non si pone…

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Ma c’è anche chi non vuole aspettare che qualche multinazionale trovi la propria soluzione e preferisce costruirsene una personale. Su Youtube gira un video tutorial che spiega come mimetizzare perfettamente una lattina di birra per scampare ai controlli. Il segreto? Ricoprirla con il rivestimento di un’altra lattina, proveniente da qualche bevanda analcolica. Per i dettagli potete dare un’occhiata al filmato qui sotto.

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Prima abbiamo citato una delle tante manifestazioni pubbliche estive, dove spesso il problema è anche l’accumulo di bicchieri e lattine. Ebbene, un’iniziativa molto interessante arriva dall’Inghilterra, dove in occasione di alcuni concerti rock è stata lanciato il progetto Reusable cup system. Consiste nel somministrare la birra esclusivamente in bicchieri di plastica (evitando quindi lattine e bottiglie di vetro), chiedendo un piccolo sovrapprezzo come “cauzione”. Chi finirà la prima birra, potrà consegnare il bicchiere in cambio della restituzione della sovrattassa, oppure – opzione molto più interessante – chiederà un’altra birra servita nello stesso bicchiere, che sarà del tutto gratuita. L’idea potrebbe essere adottata da altri festival europei.

Per lo stesso problema a Roma ci accontentiamo di sei macchine “mangiavetro”, meglio di niente…

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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12 Commenti

  1. Certo i comuni non sarebbero costretti a queste ordinanze se alcuni clienti dei locali fossero più civili. La domenica mattina davanti al pub vicino casa mia era sempre una distesa di cocci di vetro; è chiaro che dopo un po’ la gente si è stancata della cosa…

  2. la “novità” del festival inglese è in uso da SEMPRE in germania. E sempre in germania si usa la cauzione per lattine e bottiglie di vetro. Risultato? Nulla per strada. E se anche siete così pigri da sacrificare la cauzione, qualcun altro ci penserà per voi…

  3. *
    Terminata la prima consumazione, chiunque vorrà potrà chiedere una seconda birra, servita nello stesso bicchiere o la restituzione della sovrattassa.
    *
    Leggendo la fonte mi sembra che funzioni esattamente come in germania. Non si parla di una seconda birra gratis, ma di una seconda birra riutilizzando lo stesso bicchiere.

    Certo, se porti N bicchieri sommando le cauzioni ne puoi avere anche una senza pagare.

  4. @INDASTRIA
    Eh ma il titolo della stessa fonte che citi è piuttosto eloquente

    “Festival inglesi: se usi lo stesso bicchiere di plastica avrai una birra gratis”

  5. Questa “sembra” essere la fonte inglese
    ****
    For many of you, festivals are a summer highlight. However, a major downside to any festival experience is the sheer amount of litter and waste that’s accumulated by the end of the festival. In an effort to curb this issue, festivals such as Oxegen, Melt!, and Reading & Leeds have decided to start using a reusable cup system.

    Here’s how it works: when you get your first drink, you pay a deposit on top of the price of your drink. Each time you go back to get a new drink, you return the cup and they’ll give you a fresh one until your last drink, at which point you can keep the cup, or return it and get back your deposit!
    ****

    A me non sembra si parli di birre gratis. Anche perché, conoscendo bene il meccanismo, vorrebbe dire tutte le birre gratis che vuoi…

  6. La fonte originale sembra proprio quella, quindi Rockol ha scritto una mega cazzata. Ottimo. Meglio modificare la frase.

  7. Il sistema della cauzione del bicchiere è in voga da qualche anno anche in qualche piccola rassegna in Appennino modenese (praticamente quelle che vengono organizzate dal Goblin). Io sono favorevolissimo all’idea, soprattutto se poi dall’altra parte capissero lo sforzo e la smettessero di imporre leggi ridicole (al di là del fatto che, come dice beerfan79, se la gente fosse un pò più civile, molti problemi non esisterebbero!).

  8. cmq giuro, è un sistema quello della cauzione ai concerti, così banale ma dannatamente efficacie, che credevo fosse già in uso anche in Italia; per non dire in Inghilterra.
    Evidentemente i tedeschi sono sempre un passo avanti (tranne nel modernizzare un po’ gli stili :D)

  9. Confermo che già nel 1993 in Germania ai concerti era attivo il sistema della cauzione sul bicchiere di plastica!

    (vabbé che in quegli anni sempre in Germania il riciclo era già a livelli mostrusosi… basti pensare che non c’era la campana del vetro, ma del vetro marrone, vetro verde, vetro bianco etc…)

    Grandi (e pratici) tedeschi!

  10. dopo la grande discussione vetro vs lattina e tutto il discorso ecologico annesso, adesso mi aspetto un’apologia della plastica quando c’è una campagna di sensibilizzazione massiccia a rinunciare alle bottiglie di plastica anche per l’acqua.
    mah, mah e triplo MAH.

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