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Ancora eccezionale Italia al Brussels Beer Challenge: record di medaglie e migliore birra del concorso

Il Brussels Beer Challenge è un concorso che non necessita di presentazioni. Nei suoi dodici anni di vita si è rapidamente imposto nel novero dei migliori contest birrari in assoluto, grazie a un’organizzazione perfetta, una giuria di alto livello e una partecipazione numerosa di birrifici da tutto il mondo. Per i birrifici italiani era quasi impossibile replicare la splendida prestazione della scorsa edizione, invece sono riusciti a superarsi: le medaglie totali sono state 38 (una in più del 2023) e l’Italia ha nuovamente espresso la migliore birra del concorso. Gli ori sono stati un po’ meno dello scorso anno, ma anche i campioni presentati dai nostri produttori. Il computo finale dei riconoscimenti ammonta a 10 ori, 16 argenti e 12 bronzi; un bottino straordinario che conferma l’Italia al secondo posto tra le nazioni più premiate, a pari merito con i Paesi Bassi e dietro solo al Belgio padrone di casa.

Entrando nel dettaglio dei riconoscimenti, ovviamente è opportuno partire dalla migliore birra del concorso, premiata con il Comac Best of Show. Il prestigioso trofeo è stato conquistato dalla Ruggine del Birrificio Diciottozerouno, un’American Pale Ale che lo scorso anno aveva ottenuto l’oro nella sua rispettiva categoria. La birra dunque ha confermato le sue qualità, subentrando nel palmares del premio alla Millican Extra del birrificio Mezzopasso. Per Diciottozerouno è stata dunque una partecipazione trionfale al Brussels Beer Challenge, impreziosita peraltro da altre due medaglie: l’oro della Reeko tra le Modern Saison e il bronzo della Caraibi tra le German Pils.

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Il Trofeo Cronache di Birra per la migliore birra italiana – ovviamente dopo la Ruggine – è stato vinto invece dalla Rye Stout del Birrificio La Collina. Se pensate di essere vittime di un déjà-vu, non siete totalmente fuori strada: la Stout alla segale del produttore toscano si era già imposta nel 2023 ottenendo lo stesso riconoscimento. In altre parole, per la Rye Stout de La Collina si tratta di uno splendido bis, che conferma l’altissimo livello di questa creazione capace di restare fedele allo stile di riferimento e aggiungendo al contempo un carattere molto personale.

Come accennato gli ori totali sono stati dieci, quindi sette oltre i tre già menzionati. Birra Impavida ne ha ottenuto uno con la Pacific Cold IPA (categoria Gluten Free), a cui si aggiunge l’argento della Mrs. Bitter nella relativa categoria. Oro anche per l’American Jasper di La Piazza (Hoppy Lager), che ha portato a casa anche un argento con la Winternacht (Baltic Porter). Gli altri ori italiani sono stati assegnati a Crazy Rabbit di Birrificio Sabino (Double IPA), Affumicotta di Claterna (Smoked Beer), Pizzapils di Crak (American Pils), Nöel Orange & Cacao di Baladin (Winter Ales) e Castana di Oltrepò (Honey Beer). Come potete verificare, l’unico birrificio italiano a conquistare più di un oro è stato proprio Diciottozerouno, a riprova della sua grande prestazione nell’edizione 2024 del concorso.

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Tutte le birre italiane premiate

Citare tutti i premi assegnati dal concorso ai birrifici italiani è inutile, però possiamo indicare i produttori che, oltre a quelli già citati, hanno ottenuto più di un riconoscimento. Ci è riuscito il Birrificio Legnone con i due argenti della Jack IPA (Hoppy Lager) e della Stiglitz (German Pils), il marchigiano IBeer con gli argenti della Tea Time (Irish Red Ale) e della Special One (Russian Imperial Stout), il birrificio agricolo Jester con l’argento della Francisco (White IPA) e il bronzo della Catuai (birre al caffè), il Birrificio Incanto con i bronzi dell’onnipresente 21 12 (Winter Ales) e della Freska Freska (Herb & Spice) e Soralama con l’argento della Slurp (American Pils) e il bronzo della Bitrex California (Hoppy Lager). Per onor di cronaca è opportuno sottolineare che una delle birre italiane premiate non è artigianale: si tratta della Vienna di Theresianer, argento nella rispettiva categoria.

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Come immaginerete il trofeo Cronache di Birra non è l’unico premio “speciale” assegnato dal Brussels Beer Challenge. Uscendo quindi dai confini strettamente italici, scopriamo che la migliore birra belga è stata la Tripel Lefort del birrificio Omer Vander Ghinste, storico produttore che si è rinnovato più volte durante la propria lunga vita. La migliore birra americana è stata la Porter Uptown Squirrel del birrificio River North, che ha vinto la  rispettiva categoria precedendo la Porter di Birra Puddu (bronzo, l’argento non è stato assegnato). I giudici hanno poi eletto la Feitiçaria Noturna di Cervejaria Turatti migliore birra brasiliana e Urbrew Captain X Hazy Double IPA di Urbrew migliore creazione cinese. La migliore birra francese è stata la Russian Imperial Stout della Brasserie St. Germain, mentre la birra neerlandese più apprezzata dalla giuria è stata la Bird of Prey di Uiltje, una produzione analcolica. Proprio la categoria delle birre analcoliche e a basso grado alcolico è cresciuta sensibilmente, tanto che è da questo gruppo che è uscita la migliore birra luppolata del concorso, cioè la Sam NEIPA del birrificio francese Gobrecht.

Commentando i risultati dello scorso anno chiosammo con la consapevolezza che nel 2024 sarebbe stato difficile migliorarsi. Per certi versi i birrifici italiani hanno fatto un ulteriore passo avanti, ma anche solo confermare l’exploit del 2023 sarebbe stato eccezionale. Ma forse il termine “eccezionale” non è quello più adatto, poiché i birrifici italiani al Brussels Beer Challenge hanno ormai raggiunto una costanza di rendimento tale da rendere certe prestazioni non un’eccezione, ma una felice consuetudine. Complimenti a tutti loro!

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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