“A ogni birra il suo bicchiere”. E’ questa รจ una delle prime regole che si impara quando ci si avvicina alla birra artigianale. E’ un principio da non sottovalutare, formulato per assecondare la grande varietร di stili e produzioni che caratterizzano il patrimonio birrario internazionale. Attualmente esistono una moltitudine di tipologie di bicchieri, a volte progettati per esaltare gli aspetti di determinate birre, altre volte semplicemente per proporre un recipiente utile e funzionale. Ecco allora una panoramica dei bicchieri per la birra, divisi per paese di appartenenza: spesso infatti una determinata forma รจ strettamente legata alle tradizioni birrarie del luogo.
Regno Unito
Ho deciso di partire dal Regno Unito non solo perchรฉ รจ un paese con una tradizione birraria eccezionale, ma soprattutto perchรฉ la pinta รจ forse il recipiente piรน rappresentativo in assoluto, tanto che spesso viene utilizzato come sinonimo di “bicchiere di birra”. La pinta prende il nome dall’unitร di misura che rappresenta, corrispondente a 568 ml, e in molti casi si distingue per una leggera svasatura subito sotto l’orlo.
Quasi tutte le birre tradizionali inglesi sono servite in pinta, eccezion fatta per alcuni stili particolari come Imperial Russian Stout o Barley Wine, che a volte necessitano di bicchieri di forma eย capacitร diverse. La pinta รจ considerata inoltre un’icona del Regno Unito, uno dei suoi elementi rappresentativi.
La pinta รจ stata adottata anche dalla cultura birraria degli USA, sebbene qui abbia subito una leggera variazione di forma e capacitร : รจ scomparsa completamente la tipica svasatura e il volume si รจ ridotto a 473 ml.
Germania
Anche il boccale tedesco รจ uno dei recipienti piรน famosi al mondo, soprattutto nella sua versione da 1 litro (chiamato Maรkrug o piรน semplicemente Maร). Il formato piรน diffuso รจ comunque quello da mezzo litro, benchรฉ ne esistano tantissime versioni. Il materiale piรน utilizzato รจ il vetro, ma molto popolari sono anche i boccali in ceramica, che si rivelano ottimi per conservare la temperatura della birra. A differenza della pinta inglese, che rimane quasi sempre un semplice bicchiere di vetro, il boccale tedesco รจ stato oggetto di interpretazioni da parte di artigiani e artisti. Ne esistono versioni in ceramica splendidamente intarsiate e decorate, spesso dotate del caratterisco coperchio di peltro.
Il boccale รจ utilizzato praticamente per tutti gli stili piรน diffusi di origine tedesca, ad esclusione delle birre di frumento, che invece sono servite nel Weiรbierglas. Anche questo recipiente รจ piuttosto distintivo, con la sua forma slanciata e la svasatura alta, pensata per controllare la schiuma ed esaltare i classici profumi di queste produzioni. Il Weizenbecker รจ utilizzato anche per la Gose, “birra non birra” tipica della zona di Lipsia.
A proposito di specialitร regionali, esistono alcuni stili di nicchia tedeschi che hanno un proprio bicchiere. L’esempio piรน emblematico รจ quello delle Kรถlsch, birre tipiche di Colonia che sono servite nei Kรถlschglas, bicchieri piccoli e cilindrici dalla capacitร di 20 cl. Anche le rivali Altbier di Dรผsseldorf hanno un loro bicchiere: l’Altglas, dalla capacitร di 25 cl. Rispetto al Kรถlschglas, quest’ultimo risulta piรน tozzo e meno stretto.
Belgio
La grande varietร di stili del Belgio ha suggerito nel tempo di affidarsi a bicchieri dalle forme piรน variegate. Probabilmente il recipiente piรน conosciuto รจ la coppa, adatta a birre di tenore alcolico medio/alto, quali spesso sono le produzioni belghe. La loro incarnazione piรน suggestiva รจ forse nei bicchieri dei birrifici trappisti, come quelli di Orval (forse il piรน conosciuto in assoluto), Chimay e Rochefort. Il balloon รจ parimenti diffuso, per le stesse ragioni della coppa.
Anche in Belgio esistono delle specialitร regionali che talvolta vengono servite in bicchieri particolari. E’ il caso delle birre a fermentazione spontanea, per i quali si utilizzano bicchieri di forma cilindrica o, in alcuni casi, piccoli flรปte. In teoria anche le Blanche vorrebbero una forma particolare di recipiente: il loro bicchiere ideale รจ grande, tozzo e spesso. Per capirci, รจ il segno distintivo della Blanche (industriale) piรน famosa del mondo, la Hoegaarden, che ha fatto del suo bicchiere un efficace strumento di marketing.
Ma se parliamo di Belgio, bicchieri e marketing non si puรฒ non citare la Kwak di Bosteels, birra piuttosto anonima, che difficilmente avrebbe raggiunto l’attuale popolaritร se non avesse legato la propria immagine al suo particolare bicchiere: un recipiente dalla strana forma, sorretto da un sostegno di legno. Alzi la mano chi non ne ha uno a casa! Se ne volete sapere di piรน sulle origini di questo strano oggetto (la sua nascita risalirebbe al XIX sec.) potete dare un’occhiata al sito di Bosteels.
Repubblica Ceca
In Repubblica Ceca il recipiente piรน diffuso รจ una variante del classico boccale tedesco, tuttavia il bicchiere piรน famoso รจ la colonna conica che contribuรฌ al successo della Pilsner Urquell, la birra che rivoluzionรฒ l’intero mondo brassicolo. Ha una forma elegante, alta, slanciata e affusolata, ideata non solo per esaltare i caratteri organolettici della birra. E’ stato forse il primo bicchiere a puntare sulle percezioni visive dei consumatori: il suo profilo infatti รจ in grado di sottolineare il fine perlage e il bel colore giallo paglierino.
Italia
In Italia non si utilizza un solo bicchiere, bensรฌ ci si affida alla forma piรน indicata di volta in volta. Ciรฒ dipende sia dalla grande varietร di birre prodotte, sia dal fatto che il nostro paese trae continuamente ispirazione dalle altre nazioni birrarie del mondo.
Tuttavia esiste un prodotto considerabile come il bicchiere di birra italiano per eccellenza. Come avrete capito, mi riferisco al famigerato Teku, nato come recipiente ideale per le degustazioni e snaturato fino a diventare in alcuni casi il bicchiere universale per la birra artigianale in Italia.
Il teku…. ribatezzato tencu (non troppo difficile da cogliere il riferimento alla pratica sessuale vietata in alcuni stati), che consente ai gestori di far pagare 30 cl scarsi di birra come una vecchia pinta da 56, senza arrossire e provare una profonda vegogna.
Mi spiace che kuaska ci abbia messo piรน che la faccia il nome, o meglio una parte, per quella che fin dall’inizo sembrava una sordida inziativia commericale.
la differenza di capacita che c’รจ tra la pinta inglese e la pinta americana รจ dovuta al fatto che c’รจ proprio differenza di unitร di misure inglese e statunitensi, infatti:
Pinta UK circa 0,57 litri
Pinta USA circa 0,47 litri
@zoom
Mah il problema รจ che secondo me all’inizio il Teku รจ nato come strumento da degustazione, mi ricordo che fu presentato come il bicchiere ideale per concorsi e iniziative simili. Era un bicchiere universale, ma per la degustazione, non per il consumo. Invece รจ stato snaturato, con le conseguenti aberrazioni che hai illustrato.
@velleitario
Corretta precisazione, grazie.
Ho ricordi nefasti con la Kwak…..penso una delle sbronze pomeridiane piu’ importanti della mia carriera birrofila….al tempo non mi sembro’ cosi male pero’…boh , saranno stati i fumi dell’alcool….
@rampollo
Credo che bere sbronzi dal bicchiere della Kwak sia una delle attivitร piรน pericolose al mondo.
anche a me la Kwak non dispiace. ci sono birre belga molto piรน anonime.
(ma sto andando a memoria, รจ parecchio che non bevo una).
Anch’io spezzo una lancia a favore della Kwak e mi associo al “disagio” che molti provano nel vedersi servita la birra nel TEKU.
a me puรฒ anche andare bene pagare 5 euro un teku,purchรจ sia il bicchiere giusto per quella birra.a roma ormai va di moda usare i bicchieri piรน assurdi per guadagnare qualcosa in piรน.unica felice eccezione fra quelli che frequento รจ il ma che siete venuti a fa.gli altri hanno dimenticato l’esistenza della pinta.
No alla pinta romana (0.33)
si alla pinta rumena (0,66)
Penso alla Kwak servita in un bicchiere anonimo…Ne avrebbero venduta un quarto della produzione attuale, anche questo fa riflettere
@ Colonna
Quoto. Io stesso iniziai a berla grazie al bicchiere.
Qualche volta l’ho anche comprata in bottiglia e bevuta in una colonna biconica , ma non mi dava la stessa soddisfazione.
Per la questione teku , io ho un servizio che uso per fare cene a casa tra amici….per fare il figo direte voi…bhe , si’ , perchรจ comunque fanno scena.
Ma quando qualche mio amico sommelier (seppur di vino) e appassionato viene nella mia cantina a bere qualche 75cl ho sempre il bicchiere giusto.
pinta inglese forever!
comoda in mano, non si sbilancia troppo tipo i calici quando si inizia ad essere alticci e poi รจ massiccia!!!
se invece bisogna “degustare” il teku รจ un passo avanti, peccato che dopo un pรฒ si sgretola in mano o peggio ancora in lavastoviglie!
@ W W
bhe, in una pinta inglese certe birre proprio non ce le vedo…
adoro particolarmente i bicchieri delle weizen (cosรฌ come le birre) ๐
e altrettanto odio il bicchiere della kwak.
Segnalo il geekissimo sniffer per le IRS.
Il teku lo trovo davvero sbagliato: probabilmente ha senso per le degustazioni, ma riempito fino all’orlo no.
il TEKU รจ perfetto per DEGUSTARE e per trovare difetti o pregi..soprattutto i primi.. o per dei Barley Wine al max, dato che se si riempe oltre la soglia dei 10cl, oltre alla formazione dei schiuma eccessiva si perde lo scopo per cui รจ stato “progettato”
Per BERE bene, meglio cercare il piรน possibile il bicchiere adatto per ogni stile.
In mancanza un tulip http://shop.belgianshop.com/acatalog/BB28280Z-item.jpg va piรน che bene!!
@Bilbo
Quoto il tuo discorso sul Teku,poi ogni birra ha bisogno dell’appropiato bicchiere,per poterla bere.
Io penso che il TEKU sia stato inventato dai due intelligentissimi personagggi che sono Kuasca e Teo Musso, per avvicinare la birra quando ancora non era in auge, alla moda del vino, ossia per rendere alcuni locali ” eno-birrofili” sostituibili o comunque interscambiabili da un certo ceto sociale e quindi l’avvicinamento al mondo brassicolo d’eccellenza a tutti e non solo agli afficionados. Immaginate una ragazza/donna con la puzzetta sotto il naso con il boccale da 0.50 cl su via Benedetta a Roma “manco se la vedo” invece pensate ad una ragazza con il teku com’รจ piรน semplice l’approccio anche perchรจ a quella di quanto c’รจ nel bicchiere non glie ne frega nulla e ancor meno se รจ o no un prodotto d’eccellenza “almeno all’inizio”. Infatti oggi certe ragazze le vediamo disinvolte ed a volte anche incuriosite nei locali che frequentiamo noi appassionati. Comunque anche i locali hanno credo meno difficoltร nel gestire gli ordini con il teku piuttosto che individuare il bicchiere al tipo di birra. Questo รจ quello che penso dei TEKU. Personalmente preferisco il bicchiere adeguato al tipo di birra.
gaetano non concordo con questa visione.credo che a tutti interessi la quantitร di birra che c’รจ nel bicchiere.non รจ che visto che bevo un biondi santi allora non noto la differenza se ho pagato 300 euro un assaggio o una bottiglia intera no?
@velleitario
si, mi sono dimenticato di scrivere “sempre nel limite della decenza”
รจ normale che una barleyw. o una birra molto complessa non la metto nella pinta inglese, ma penso che sia il bicchiere piรน anonimo e per questo possa ricoprire molti utilizzi: dalla weiss alle pils, passando per tutto il repertorio che puรฒ avere un pub alla spina…e non sto parlando dei vostri locali di cittร iperforniti ma di un semplice locale di paese ๐ (in senso ironico, non me ne vogliano a male i publican che stimo ๐ )
@ W W
La svasatura della pinta รจ fatta proprio per limitare la formazione di schiuma, in linea con lo stile inglese e con la cremositร delle stout ed รจ quanto di peggio si possa pensare di usare per Pils e Weizen, che invece richiedono un consistente capello di schiuma. L’uso diffuso di questo bicchiere per tutti i tipi di birra, adottato da moltissimi locali รจ il loro peggior biglietto da visita. CIAO.
@Cerevisia
condivido pienamente………anzi! รจ forse il caso per dire che il TEKU fra tutti รจ quello che piรน si adatta ad ogni o quasi tipologia di birra……e comunque rimango del mio modestissimo parere che ogni birra ha bisogno del suo bicchiere. Non possiamo dire che c’รจ un bicchiere uguale per una waiss come per una ale inglese o peggio belga o una pils non sono avvicinabili sono agli antipodi. CIAO.
w la pinta e ciรฒ che piรน le si addice!!!!
o mejo bicchiere paa bira รจ o barile
“famo a capisse”
per un mondo come quello delle birre che tratto e nel modo in cui le tratto รจ inimmaginabile avere 300 bicchieri diversi o brandizzati per poter servire tutte le birre che girano per il mio impianto, sopratutto se come nel mio caso le multinazionali ricche di gadget e simpatici bicchieri di questo mondo ci entrano davvero poco.
Sono daccordo che la svasatura serve a limitare la formazione di schiuma, ma se uno sa spinare (adesso mi sono alitato sulle unghie e le strofino orgoglioso sul mio petto! tiรจ!) sempre ricordando il limite della decenza che non mi farร servire una Barley nella pinta io continuo con l’idea che se sai spinare la formazione di schiuma non dipenda solo dal bicchiere, magari perdo piรน tempo per spinarla bene e ciรฒ che ne risente sul finale รจ solo la persistenza leggermente inferiore della schiuma! (e a volte dipende solo ed esclusivamente dallo stato e dalle caratteristiche della birra se la schiuma c’รจ o meno…)
bacini e rock’n’roll
Famo a capisse W e W, non รจ che se “perdi piรน tempo” ne risente solo la persistenza della schiuma eh.della gasatura ce ne freghiamo?che fai me spilli una weisse in 757 tempi perchรจ preferisci usare una pinta invece che il bicchiere suo classico?non รจ che il marchio sul bicchiere debba per forza corrispondere alla birra che contiene..ma almeno comprร un bicchiere da weisse invece che una pinta “cosรฌ-ce-stanno-bene-tutte” non me sembra sto grande sacrificio.
Pure una pinta di pils spillata in 480 tempi cosรฌ c’hai la schiuma come dici tu… brrrrrrrrrrrrrrrr!
Anfatti.
Io sto col pippatore de antrace, alias l’amico de Brendona.
“purtroppo” certe birre, come le weiss appunto, vogliono il proprio bicchiere, c’รจ poco da adattarsi.
E per fortuna anche nel locale piรน scarso non si sono mai sognati di versarmela in altri modi…
secondo me basterebbe che un locale avesse un servizio di 4-5 bicchieri “eclettici”.
il TEKU non รจ per bere, ma per degustare in modo analitico.
ragazzi, non รจ il bicchiere il problema, รจ l’onestร del gestore del pub.
va bene anche il Teku, se proprio รจ obbligatorio, ma il prezzo deve essere proporzionato.
il bicchiere “ufficiale” della VuDu del BI non รจ certo da Weizen Dunkel, ma si spera che non te lo facciano pagare come un mezzo litro….
@ W W
E capimose,
nessuno pretende di trovare 300 tipi di versi di bicchieri, ma non penso nemmeno che nel tuo impianto girino 300 diversi tipi di birra.
Tu dici che sopperisci al fatto di non avere il bicchiere giusto, con una spillatura ottimale. Io dico che il bicchiere continua ad essere non adatto, mentre apprezzo non poco una buona spillatura, l’ideale sarebbe avere il bicchiere giusto e la spillatura ottimale (botte piena e moglie ubriaca), ma nella vita non si puรฒ avere tutto.
Secondo il mio modesto parere per fare una cosa ci sono mille modi diversi, di cui solo uno รจ giusto e gli altri 999 sono sbagliati, magari di poco, magari quasi giusti, ma non ottimali. Poi per fortuna siamo tutti dotati, chi piรน chi meno, di spirito d’adattamento.
Perรฒ se mi chiedono se la Pinta รจ adatta ad una Pils, continuo a rispondere di no. Forse meglio nella Pinta spillata bene, che nel Biconico spillata male. CIAO.
Ho visto che oltre all’argomento bicchieri si รจ parlato anche di spillatura, e questo secondo me apre anche il discorso sulla servibilitร del prodotto, infatti avendo a disposizione un buon assortimento di bicchieri nel posto dove lavoro molto dipende anche dalla carbonazione della birra ,a volte eccessiva o addirittura scarica, quindi in quel caso decade un pรฒ tutto il discorso bicchieri temperature e servizio. Perรฒ questa la cosidero anche una fortuna perchรจ sfruttando un minimo di intelletto e curiositร , con il supporto dei mastri birrai, tante imperfezioni si possono risolvere in corsa e mi aiuta personalmete di entrare di piรน a contatto con il prodotto e non vederlo solo come mero mezzo di guadagno. Magari sono andato un pรฒ fuori argomento perรฒ spero nel vostro perdono.
ok, risolto!
tolta la weiss dalle spine cosรฌ continuo ad usare la pinta ;D
@Chen
“avendo a disposizione un buon assortimento di bicchieri nel posto dove lavoro”
Speriamo che non arrivi piรน il formato-unico-alemanno….
Alemagno ha fatto incazzร pure carla fracci!
Ahahahah.
Mi aiutate?
Dove posso comprare a Roma (possibilmente zona EUR) il bicchiere per la weissbier (weizenbecker)?
Scusate, sono molto ignorante in materia e tra qualche giorno avrรฒ a casa ospiti che gradiscono la weissbier versata nel bicchiere “originale”.
Grazie.
Ciao, noi (bir&fud beershop) siamo a Marconi ed abbiamo i bicchieri per le birre comprese le tedesche…se vuoi seguendo il link dal mio nome arrivi al nostro blog. Il negozio รจ Via luca valerio 41/43, traversa via enrico fermi.
Ciao Mirko
p.s.
Oggi pomeriggio dalle 16 alle 1830 siamo chiusi per la partita dell’Italia.
@Turco: mi son fatto troppa pubblciitร cosรฌ?
Grazie Mirko!
Mi dici gli orari di apertura?
Domenica chiusi?
Lunedรฌ – Sabato dalle 1030 alle 1330 e dalle 1600 alle 2030. Lunedรฌ e Martedรฌ prossimo (festa a roma) siamo chiusi faccio un ponte ๐
Ciao Mirko
Capitato per caso su questo thread (verificavo esistenza di link per la neonata guida EurHop), vista la pacatezza e la mancanza di acrimonia, vorrei fare una doverosa precisazione. Fin dalle mie prime degustazioni pubbliche (anni 90, dopo piรน di una dozzina di anni di pratica e studio) mi trovai, specie nel caso di numerosi partecipanti, di fronte al grosso problema di dover “subire” il bicchiere ISO usato dal sommelier. Tale bicchiere poteva andar bene per alcuni stili ma rappresentava un attentato per tutti lgi altri , sacrilego ad esempio per le trappiste.
Quando Teo mi parlรฒ dell’idea (perchรจ di idea tutta sua si trattava) di un bicchiere universale per la degustazione, ripeto per la degustazione, ne rimasi colpito anche se, lo ammetto, pensai subito ad una “Mussata”:-) Invece Teo aveva le idee chiare e prese la faccenda sul serio, fornendomi regolarmente molti bicchieri, che mi disse da lui disegnati, coi quali girai dappertutto per circa un anno, assaggiando di tutto e di piรน. Dopo varie elininazioni si giunse al bivio definitivo tra due bicchieri finalisti. Allora assaggiai nei due bicchieri 64 Orval (non tutte in un giorno ma….quasi:-) di una partita che aveva un lieve difetto olfattivo, annunciato da un lieve gushing. Quando possibile mi facevo portare il bicchiere alla bocca da mia sorella o da amici per non esere influenzato in alcun modo. Come forma avrei preferito il perdente (piรน panciuto, bombato e tondeggiante come un bicchiere da Amarone, spero di non sbagliare) ma vinse all’unanimitร , ripeto all’unanimitร colui che in seguito fu chiamato TEKU. Beccava quel lieve difetto in maniera netta ed inesorabile. Mi avrete sentito mille volte parlare del TEKU come un bicchiere nato per la degustazione di ogni stile di birra e NON per la fruizione che va demandata allo specifico bicchiere per lo specifico stile.
Se poi per alcuni stili (ma solo per quelli) si vuole proporlo anche per la fruizione, non ho alcuna obiezione ma su un eventuale scorretto uso da parte di un publican nel rapporto prezzo/quantitร , ovviamente concordo su chi se ne lamenti.
Quindi ci stai facendo capire che da una “discreta” idea si e’ passati alla classica “mussata” commerciale per far piu’ soldi???
Concordo con l’intervento di Lorenzo Dabove, e come non concordare dato che insieme a Teo รจ inventore del TEKU?
Non ha senso discutere su un bicchiere che รจ nato con una funzione precisa e, per averlo sperimentato, trovo ottimale per lo scopo degustativo.
Di fatto รจ un compromesso utile, un po’ come quando si adotta uno standard internazionale (ad es. l’mp3 nella musica) per cercare di parlare tutti uno stesso “linguaggio”: scorretto non รจ il bicchiere, ma l’uso che ne fanno alcuni per mero interesse commerciale.
Nella fruizione di una birra รจ di tutta evidenza quanto sia importante, oltre al contenuto, anche il contenitore adatto ad esaltarne le peculiaritร e le specifiche caratteristiche, cosa che il TEKU non vuole nรจ deve fare, essendo, invece, specificamente orientato alla degustazione delle birre e non di una birra specifica (anzi nemmeno alla sua fruizione); se poi certi gestori ritengono il TEKU un bicchiere utile ed universale per la fruizione delle birre (o meglio utile ad abbattere i loro costi…) sarebbe carino suggerirgli di servirci dentro anche lo champagne…;-)
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Fin quando la gente pensera’ queste cose l’artigianato italiano non prendera’ mai il valore che merita!!!