Molte delle birre natalizie che trovate disponibili in questi giorni si caratterizzano per lunghe maturazioni, che durano mesi interi. Così l’aspetto curioso, spesso ignorato dai neofiti, è che queste produzioni per le festività in realtà sono state brassate in piena estate (o giù di lì), per essere pronte ora. Ad esempio la cotta della How Fortunate The Man With None (11%), ultima nata in casa Shire Brewing (sito web), si è tenuta lo scorso agosto e rappresenta la prima Imperial Stout del giovane birrificio laziale. E non è un’Imperial Stout qualunque, perché prevede l’aggiunta di sciroppo d’acero a fine bollitura e baccelli di vaniglia Bourbon del Madagascar in maturazione, entrambi di elevata qualità. Il grist è costituito da malto Pils, integrato da avena maltata, Crystal T50, Pale Chocolate, Chocolate, Crystal DRC e Roasted; la luppolatura invece è stata affidata al semplice Magnum. È ovviamente una birra ricca, avvolgente, densa, con una componente zuccherina non indifferente ma ben bilanciata dal contrappunto dei malti scuri. Nonostante l’alta gradazione alcolica, risulta relativamente facile da bere grazie alla chiusura asciutta e secca. Una creazione di grande spessore con cui i ragazzi di Shire vogliono brindare al Natale e a un anno ricco di soddisfazioni.