Quello delle birre collaborative è un fenomeno sempre molto diffuso, tanto in Italia quanto all’estero. Questa tipologia rappresenta circa il 20% delle creazioni inedite prodotte nel 2023 dai nostri birrifici – per un dato più preciso vi rimandiamo al report di Whatabeer che pubblicheremo nelle prossime settimane – risultando quindi piuttosto diffusa nel segmento artigianale. Spesso però questa soluzione travalica i confini del segmento craft e approda nel mondo delle birre industriali o semi-industriali, come accaduto di recente con la birra realizzata da Weihenstephaner in partnership con St. Bernardus. Parliamo dunque non di piccoli microbirrifici, bensì di due produttori di dimensioni medio-grandi, peraltro piuttosto iconici per i movimenti brassicoli di appartenenza (rispettivamente quello tedesco e belga). Una notizia che ha creato un certo clamore nel settore, ma che non è il primo caso del genere.
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